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IGNORED

VITTORIO EMANUELE III


viganò

Risposte migliori

57 minuti fa, Pontetto dice:

sto che il pericolo comunista era un qualcosa di concreto e ritenuto inaccettabile e da evitare ad ogni costo

E quindi cadere tranquillamente dalla padella alla brace? Come dire non morire di peste ma di carestia. Il falso pericolo rosso a cui tu fai riferimento non c'entra. Era stato ormai debellato. Ci fu forse un tentativo ( purtroppo rivelatosi del tutto errato e deleterio) di istituzionalizzare una forza eversiva violenta che solo danni faceva nel Paese al fine di limitarla o tenerla a freno. Così non fu. 

ANTONIO 

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13 minuti fa, Pxacaesar dice:

E quindi cadere tranquillamente dalla padella alla brace? Come dire non morire di peste ma di carestia. Il falso pericolo rosso a cui tu fai riferimento non c'entra. Era stato ormai debellato. Ci fu forse un tentativo ( purtroppo rivelatosi del tutto errato e deleterio) di istituzionalizzare una forza eversiva violenta che solo danni faceva nel Paese al fine di limitarla o tenerla a freno. Così non fu. 

ANTONIO 

 

Con il senno di poi è facile dirlo. Ma all'epoca è evidente che non era così facile prevedere cosa sarebbe poi accaduto. Altrimenti persone del calibro di De Gasperi non avrebbero votato a favore di Mussolini. Molto probabilmente, se noi fossimo stati dei parlamentari degli anni Venti, avremmo anche noi votato per il Duce nel 1922 (non dico tutti noi, ma la maggior parte sì). Se vogliamo essere realisti, così purtroppo è

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4 minuti fa, Pontetto dice:

Molto probabilmente, se noi fossimo stati dei parlamentari degli anni Venti, avremmo anche noi votato per il Duce nel 1922 (non dico tutti noi, ma la maggior parte sì). Se vogliamo essere realisti, così purtroppo è

Perdonami ma continui a sostenere la tesi del pericolo dei comunisti come quello che fece propendere per l'affidare il governo al regime. Non è così. Fu solo paura, terrore degli squadristi che la lettera di Don Sturzo che ho postato spiega chiaramente. Furono sistituiti molti dirigenti di partiti che erano contro tutto ciò. C'era un disegno molto chiaro. Il fasciume squadrista commetteva atroci angherie ormai contro tutti quelli che la pensavano diversamente, non solo contro i comunisti. Di li a breve molti di questi andarono a sostituire ed a inserirsi ai vertici dell'esercito ,di tutte le forze dell'ordine e parte della magistratura. Il tutto all'insaputa del monarca ? Non ci fu dopo la marcia su Roma assolutamente nulla più di Democratico in quello che avvenne in Italia. Spero di essere stato chiaro. Sto parlando di avvenimenti dicumentati, non di miei deduzioni o sensazioni. 

ANTONIO 

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Buonasera a tutti.

Ricordo che la discussione è sul Sovrano e non sul Fascismo, anche in ragione del fatto che quest'ultima non avrebbe molto da dire in quanto credo si possa essere tutti concordi nel giudizio storico negativo.

Tornando al Sovrano, mi si cita Sturzo. Bene. Parliamo di colui che Giolitti definì con piena ragione un "prete intrigante", colui la cui ottusità impedì ogni combinazione governativa tra Popolari e i liberali (Giolitti tra loro) nel periodo 1919-1922, colui che "lottò" contro il fascismo nel comodo rifugio di Londra, Parigi o New York per cinque lustri, colui che dopo vent'anni tornò tra noi come loquace fantasma pretendendo di essere protagonista della politica italiana. 

Mi si cita Matteotti. Bene. A parte che la discussione non verte sul Fascismo in quanto tale e a parte i fiumi d'inchiostro versati sul personaggio, ricordo che, se di coraggio vogliamo parlare, furono proprio i socialisti, i popolari, i liberali a spalancare le porte al Fascismo con la vigliaccheria passata alla storia come "Aventino". Mussolini in grave difficoltà, indeciso sul da farsi, abbandonato da molti dei suoi, aveva politicamente i giorni contati. Invece... Cosa poteva fare il Re con un Parlamento senza opposizione?   

Questa era la classe dirigente dell'epoca, questi i soggetti che crearono le basi per il Ventennio: non certo il Re che, invece, ne contenne le pulsioni totalitarie e - lo ribadisco - evitò all'Italia la sorte della Germania.

Un saluto cordiale e a presto.

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Si preannuncia un capitolo che dovrebbe parlare dell'avvento del regime e poi si afferma che non se ne deve parlare perché il trend è sulla figura del monarca. Come se le due cose siano indipendenti e non correlate. Mi sono un po perso sinceramente. Evidentemente non fa piacere leggere determinate cose ma tant'è se si fanno degli interventi su un Forum libero come questo si devono ascoltare tutte le voci interloquendo con rispetto di tutte le opinioni  e possibilmente in maniera educata e democratica. Altrimenti invitiamo i nostri amici a casa e nel chiuso delle quattro mura stabiliamo di cosa parlare, a chi dare la parola e magari gli scriviamo anche quello che devono dire. Aspetto con piacere il preannunciato capitolo sull'avvento e consolidamento del regime che purtroppo gettera' ulteriori ombre sull'operato della monarchia.

ANTONIO 

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La penso esattamente come te @Pxacaesar, è impossibile tenere distinta la figura di re Pippetto con quella di Mussolini e del fascismo, con cui il sovrano collaborò sempre fino alle estreme conseguenze (vedi la firma delle leggi razziali).

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@Pxacaesar @torpedo

Vi ringrazio per i contributi.

Solo per dovere verso i tanti che mostrano interesse alla discussione, ribadisco quanto già detto in passato circa l'annotazione "invitiamo i nostri amici a casa e nel chiuso delle quattro mura stabiliamo di cosa parlare, a chi dare la parola e magari gli scriviamo anche quello che devono dire" e cose simili.

La rispedisco al mittente in maniera piena e totale, in quanto non ho intenzione di chiudermi in casa (modo garbato per dire di stare zitto) e non ho mai scritto a nessuno cosa deve dire (mica sono un redattore dell'Unità, dell'Avanti o di Libero 😁) : è un eco di cose fortunatamente sepolte dalla Storia. 

Presto torneremo a parlare di Storia, ripartendo dal post 263.

Un saluto cordiale.

 

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10 ore fa, viganò dice:

Ricordo che la discussione è sul Sovrano e non sul Fascismo

Ho semplicemente fatto un'osservazione su questa tua frase ( che voleva far passare i miei interventi come O.T). Lascia decidere chi è preposto a tale compito sul Forum e non tirare per la giacca nessuno. Ho fatto semplicemente notare questo. 

 

19 minuti fa, viganò dice:

Solo per dovere verso i tanti che mostrano interesse alla discussione, ribadisco quanto già detto in passato circa l'annotazione "invitiamo i nostri amici a casa e nel chiuso delle quattro mura stabiliamo di cosa parlare, a chi dare la parola e magari gli scriviamo anche quello che devono dire" e cose simili.

La rispedisco al mittente in maniera piena e totale, in quanto non ho intenzione di chiudermi in casa (modo garbato per dire di stare zitto)

Vedo purtroppo recidiva in questa tua osservazione, ed è l'ennesima volta. Devi prestare più attenzione quando leggi i post  degli altri. Il mio non è stato assolutamente un intervento per zittirti,anzi....mai fatto in 3000 interventi qui sul Forum. La mia educazione me lo impedisce 🙂. Quindi ti invito a non farmi passare per quello che non sono. Lo hai fatto spesso in tanti tuoi interventi e non è corretto. Mi auguro di aver chiarito questo punto. 

 

31 minuti fa, viganò dice:

Presto torneremo a parlare di Storia, ripartendo dal post 263.

Vedremo........🙂

ANTONIO 

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17 ore fa, torpedo dice:

La penso esattamente come te @Pxacaesar, è impossibile tenere distinta la figura di re Pippetto con quella di Mussolini e del fascismo, con cui il sovrano collaborò sempre fino alle estreme conseguenze (vedi la firma delle leggi razziali).

 

Buongiorno a tutti, sto seguendo la discussione, che trovo molto interessante (complimenti @viganò) però vorrei porre dei quesiti, senza spirito polemico ma costruttivo:

- Il regno di VEIII è durato 46 anni, il ventennio vent'anni, appunto. @torpedo non ti sembra una forzatura dire "è impossibile tenere distinto [...] Il sovrano collaborò sempre"? Ciò che è successo dal 1900 al 1922 non lo consideriamo?

- cosa, di diverso (rispondete seriamente), avrebbe potuto fare un sovrano in un periodo (1918-1922) in cui si usciva da una guerra, con una forte inflazione, con la sfida della riconversione industriale/rallentamento della produzione e conseguenti licenziamenti, una epidemia come l'influenza spagnola (che oggi chiameremmo pandemia) che ha decimato la popolazione? Un contesto di conflitto sociale tale da lasciare intravedere la guerra civile (preambolo ne furono appunto gli scioperi e le occupazioni anche violente delle fabbriche).

Attenzione, non sto dicendo che il Re abbia fatto bene. Però vi chiedo: cosa avreste fatto voi (i critici intransigenti) nell'ipotetico scenario in cui vi foste trovati al suo posto?

La mia risposta è che non avrei voluto essere il re d'Italia in questi scenari...

 

 

 

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29 minuti fa, fatantony dice:

cosa, di diverso (rispondete seriamente), avrebbe potuto fare un sovrano in un periodo (1918-1922) in cui si usciva da una guerra, con una forte inflazione, con la sfida della riconversione industriale/rallentamento della produzione e conseguenti licenziamenti, una epidemia come l'influenza spagnola (che oggi chiameremmo pandemia) che ha decimato la popolazione? Un contesto di conflitto sociale tale da lasciare intravedere la guerra civile (preambolo ne furono appunto gli scioperi e le occupazioni anche violente delle fabbriche).

Ciao, a mio parere tutto avrebbe potuto fare.....tranne quello che fece. Cosa sarebbe successo nel caso di una decisione diversa non lo può sapere nessuno, ovviamente. La Storia non si fa con i se ed i ma. E' rappresentata da avvenimenti e fatti concreti e la sua scelta fu chiara. Cioè aprire consapevolmente la strada al regime ed  alla dittatura violenta che nel ventennio portò all'azzeramento totale di qualsivoglia forma di libertà in un crescendo di negazioni, imposizioni, vessazioni ed eliminazione fisica di chiunque tentasse la benché minima opposizione. Cioè negazione totale della Democrazia. Fu il monarca per tutto il ventennio ed era pienamente consapevole di tutto quanto avveniva. Avrebbe potuto arginare il regime anche 5 o 7 anni dopo ma non fece mai nulla....chissà perché....🙂

ANTONIO 

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2 ore fa, fatantony dice:

Buongiorno a tutti, sto seguendo la discussione, che trovo molto interessante (complimenti @viganò) però vorrei porre dei quesiti, senza spirito polemico ma costruttivo:

- Il regno di VEIII è durato 46 anni, il ventennio vent'anni, appunto. @torpedo non ti sembra una forzatura dire "è impossibile tenere distinto [...] Il sovrano collaborò sempre"? Ciò che è successo dal 1900 al 1922 non lo consideriamo?

- cosa, di diverso (rispondete seriamente), avrebbe potuto fare un sovrano in un periodo (1918-1922) in cui si usciva da una guerra, con una forte inflazione, con la sfida della riconversione industriale/rallentamento della produzione e conseguenti licenziamenti, una epidemia come l'influenza spagnola (che oggi chiameremmo pandemia) che ha decimato la popolazione? Un contesto di conflitto sociale tale da lasciare intravedere la guerra civile (preambolo ne furono appunto gli scioperi e le occupazioni anche violente delle fabbriche).

Attenzione, non sto dicendo che il Re abbia fatto bene. Però vi chiedo: cosa avreste fatto voi (i critici intransigenti) nell'ipotetico scenario in cui vi foste trovati al suo posto?

La mia risposta è che non avrei voluto essere il re d'Italia in questi scenari...

 

 

 

 

Ho detto e lo ribadisco che a mio parere è molto difficile (è praticamente impossibile) tenere distinti la figura di re Pippetto dal fascismo e da Mussolini. Il Duce sali al potere nel 1922 con la marcia su Roma. Fino al 1922 il Duce non era al potere, quindi è lapalissiano che il sovrano non collaborasse con lui.

Re Pippetto anche prima della salita al potere di Mussolini, dimostrò svariate volte la sua completa inadeguatezza e inettitudine a fare il Capo di Stato, facendo figuracce a ripetizione come ad esempio alla conferenza di Parigi del 1919 dove l’Italia uscì con le ossa rotte, appunto a causa della sua completa inettitudine.

Comunque ho già espresso chiaramente, in questa discussione nei precedenti post, il mio pensiero sulla figura di questo sovrano,  per cui non parteciperò più a questa discussione, che per me non ha più niente da dire.

Vi auguro un buon proseguimento.

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Ciao a tutti, spero che la discussione adesso ritorni sui fatti e su cosa è stato e non più sui pareri personali e su cosa avrebbe dovuto essere.

21 ore fa, viganò dice:

furono proprio i socialisti, i popolari, i liberali a spalancare le porte al Fascismo con la vigliaccheria passata alla storia come "Aventino"

Obiezione, Vostro Onore! ;) (e poi detto così sembra che chi è rimasto inerte si faccia carico dei delitti commessi dai criminali)

Io quanto accaduto lo interpreto diversamente e già qualche mese fa lo avevo scritto:

Il 14/01/2024 alle 20:42, littleEvil dice:

 

Il 13/01/2024 alle 19:14, viganò dice:

Purtroppo, l’opposizione non diede battaglia nelle aule parlamentari

se ho capito bene, la Camera - il 13 giugno '24 - accolse la proposta del suo presidente Alfredo Rocco di essere riconvocata a domicilio, cioè sospesa a tempo inderterminato, con i voti sia dei fascisti, che quelli dei loro alleati.

In questo modo è stata tolta de facto all'opposizone la facoltà legale di replicare o di "dare battaglia",  indi la scissione dell'aventino si potrebbe interpretare come una forma di disobbedienza civile, una spesso inutile forma di protesta.

Non se se azioni più forti in quell'epoca avrebbero portato a risultati concreti, dato che era già l'alba del terrore.

Buon proseguimento,

Njk

ed oggi in questa discussione l'Aventino viene di nuovo nominato, senza approfindire la questone, cosa che mi lascia alquanto insoddisfatto.

Inoltre, parafrasando fatantony:

2 ore fa, fatantony dice:

... cosa avreste fatto voi [...] nell'ipotetico scenario in cui vi foste trovati al LORO posto?

Erano tempi bui e complicati e non solo in Italia.

Servus,

Njk

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Awards

1 ora fa, littleEvil dice:

Ciao a tutti, spero che la discussione adesso ritorni sui fatti e su cosa è stato e non più sui pareri personali e su cosa avrebbe dovuto essere.

Ciao, è quello che mi ero ripromesso e  tutti i miei ultimi interventi sono improntatati su fatti documentati. Vedere stralcio di lettera autografa che ho postato che evidenzia in maniera inequivocabile il clima che si viveva nel Paese. L'autore del trend ha messo in dubbio anche la figura di Don Luigi Sturzo ritenendolo responsabile di non so che cosa e di essersi rifugiato all'estero. Rischiava la vita come tanti altri italiani. Questo per me è semplicemente revisionismo basato sul nulla, come anche attribuire agli aventiniani la colpa di quello che successe. Il monarca viene sempre assolto su tutto,  ci vuole coraggio a trovare sempre una giustificazione al suo operato. Sembra che tutto sia avvenuto a sua insaputa o che si trovava li per caso 😅😅😅. Sorvolo su Matteotti e suggerisco a @viganò di chinare la testa come faccio io ogni qual volta ne parlo o mi viene in mente....e mi fermo qui che è meglio...Capisco la simpatia che si può avere ma qui obbiettivamente si esagera. Altro che Storia. Forse storia....ma nemmeno. Sono curioso di vedere dove porterà il prosieguo di questa discussione. 

ANTONIO 

 

Modificato da Pxacaesar
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2 ore fa, torpedo dice:

Ho detto e lo ribadisco che a mio parere è molto difficile (è praticamente impossibile) tenere distinti la figura di re Pippetto dal fascismo e da Mussolini. Il Duce sali al potere nel 1922 con la marcia su Roma. Fino al 1922 il Duce non era al potere, quindi è lapalissiano che il sovrano non collaborasse con lui.

Re Pippetto anche prima della salita al potere di Mussolini, dimostrò svariate volte la sua completa inadeguatezza e inettitudine a fare il Capo di Stato, facendo figuracce a ripetizione come ad esempio alla conferenza di Parigi del 1919 dove l’Italia uscì con le ossa rotte, appunto a causa della sua completa inettitudine.

Comunque ho già espresso chiaramente, in questa discussione nei precedenti post, il mio pensiero sulla figura di questo sovrano,  per cui non parteciperò più a questa discussione, che per me non ha più niente da dire.

Vi auguro un buon proseguimento.

 

Magari sbaglio, e se sbaglio correggetemi, ma alla conferenza di pace di Parigi mica c'è andato il Re. È vero che ne siamo usciti male, ma credo che il grosso se non la totalità della colpa fosse del governo. Anche perché il Re regna ma non governa. Ed all'epoca era così, in quanto l'Italia era ancora uno Stato liberale

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Buongiorno a tutti.

Ringrazio @fatantony e @Pontetto per gli interventi costruttivi e che mi sono di conforto nel proseguire questa discussione che, ne ho perfetta contezza, ha acquisito un seguito non indifferente. Piaccia o non piaccia ai trinariciuti con la verità in tasca, l'argomento suscita interesse in tutti coloro i quali non hanno mai avuto l'occasione di esaminare la figura del Sovrano, sine ira et studio, oppure hanno desiderio di altro rispetto alla solita vulgata che si autoalimenta da decenni. 

@littleEvil Guardi, come ho già detto, io penso che l'Aventino sia stata una delle pagine peggiori della nostra Storia poiché se i Parlamentari avessero dato battaglia in Parlamento invece di fuggire (come suggerito da Giolitti) il futuro Duce sarebbe tornato in Romagna con le pive nel sacco. Le testimonianze su questo fatto sono tantissime. Se vuole, mi lasci del tempo e con un MP le manderò diversi riferimenti (ovviamente di storici accreditati, nulla di propaganda giacché questa la lascio alle mie controparti😄).

Sono evidenti a tutti i tentativi di provocazione, d'interrompere la discussione, di fare perdere il filo logico del discorso e via dicendo.  Taluni interpretano così la democrazia: nulla di nuovo sotto il sole, me ne farò una ragione e - ne sono convinto - con me coloro i quali sono realmente interessati alla Storia e non agli insulti.

@torpedo Continui pure ad usare l'epiteto "pippetto" riferito al Sovrano: basta che sia contento Lei e lo saremo tutti....🤪

@Pxacaesar La ringrazio per il cortese invito a "piegare la testa", che si aggiunge a quello a "chiudermi in casa" ecc., ma Le consiglio di risparmiarsi la fatica che tanto non serve a niente. 

 

Presto torneremo a parlare di Storia, ripartendo dal post 263.

Un saluto cordiale.

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10 minuti fa, viganò dice:

Se vuole, mi lasci del tempo e con un MP le manderò diversi riferimenti (ovviamente di storici accreditati, nulla di propaganda giacché questa la lascio alle mie controparti😄).

Fai un pò come ti pare. Sei tu che continuamente salti da una parte all'altra e costantemente deleggittimi qualsivoglia opinione non ti aggrada con riferimenti Storici totalmente assenti ed unicamente con tue considerazioni personali ( leggittime sia ben chiaro 🙂) ma che tali rimangono. Sarebbe più opportuno che i riferimenti ed i documenti da parte di autorevoli Storici di quanto tu affermi che vuoi comunicare in privato li pubblicassi qui sul Forum in maniera tale che se ne possa discutere. Parere personale...mi sembra una cosa molto più corretta, così possiamo tutti imparare qualcosa di nuovo.Restiamo in attesa 🙂.

ANTONIO 

18 minuti fa, viganò dice:

Sono evidenti a tutti i tentativi di provocazione, d'interrompere la discussione, di fare perdere il filo logico del discorso e via dicendo.  Taluni interpretano così la democrazia: nulla di nuovo sotto il sole, me ne farò una ragione e - ne sono convinto - con me coloro i quali sono realmente interessati alla Storia e non agli insulti.

Lasciamo giudicare a chi legge gli interventi, in quanto all'accusa di  provocare lascio perdere....È tempo perso...U'ultima domanda ( alla quale non sei tenuto a rispondere, meglio specificarlo prima che mi si accusi di interrogatorio coatto o chissà cos'altro 😅) ma di professione sei uno Storico o sei un semplice appassionato del periodo?

ANTONIO 

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@Pxacaesar 

Va bene, metterò i riferimenti bibliografici. Credo che si tornerà a discutere di "revisionismo" e via dicendo ma, se Le fa piacere, lo faccio volentieri.

Quanto a me rispondo senza nessun problema: ho fatto studi umanistici in altro settore ma sono appassionato di Storia fin da ragazzino. Avessi potuto scegliere un corso di laurea per puro interesse e non "per lavorare" avrei fatto Storia alla Cattolica.

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12 ore fa, Pontetto dice:

Magari sbaglio, e se sbaglio correggetemi, ma alla conferenza di pace di Parigi mica c'è andato il Re. È vero che ne siamo usciti male, ma credo che il grosso se non la totalità della colpa fosse del governo. Anche perché il Re regna ma non governa. Ed all'epoca era così, in quanto l'Italia era ancora uno Stato liberale

 

Ciao, l’Italia era una monarchia… e il Capo dello Stato era re Pippetto, alla conferenza di Parigi fu lui a dare precise indicazioni su come muoversi, su che cosa dovessero fare i rappresentanti italiani e i risultati li abbiamo visti tutti…, purtroppo anche a livello internazionale non aveva nessuna credibilità.

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Non è altro che un governante fallito.

Furono le sue numerose scelte sbagliate a porre fine alla monarchia italiana.

Se fosse stato un sovrano di successo, l'Italia sarebbe ancora una monarchia.

Mi dispiace per il mio scarso italiano.

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3 ore fa, viganò dice:

La ringrazio per il cortese invito a "piegare la testa", che si aggiunge a quello a "chiudermi in casa" ecc., ma Le consiglio di risparmiarsi la fatica che tanto non serve a niente. 

 

15 ore fa, Pxacaesar dice:

Sorvolo su Matteotti e suggerisco a @viganò di chinare la testa come faccio io ogni qual volta ne parlo o mi viene in mente....e mi fermo qui che è meglio...

Ciao, una piccola ma importante precisazione per me 🙂. Mi era sfuggito percui mi sembra doveroso puntualizzare. Hai letto un'altra volta con superficialità quanto da me scritto e mi dispiace. Non ho detto che devi " piegare la testa " questo si segno di sottomissione. Non mi sarei mai permesso!. Ma di " chinare la testa come faccio io", in forma di rispetto quando si parla di determinati personaggi. Era solo un consiglio....La differenza è ovviamente sostanziale. Per il bene della discussione consigliò di stare meno sulla difensiva ( e lo dico a tutti, me compreso 🙂) altrimenti l'aventino rischiamo di farlo noi. In poche parole più Storia che è quella che potrebbe interessare molti.

ANTONIO 

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23 ore fa, torpedo dice:

purtroppo anche a livello internazionale non aveva nessuna credibilità.

Peccato che la Monarchia di Savoia dopo la Grande Guerra era la più importante sul continente e, in generale, seconda solo a quella Britannica.

Ne sono prova la partecipazione dei rappresentanti italiani a tutte le Conferenze tra potenze dal 1918 al 1938, cosa che altre potenze regionali non avevano titolo per fare. Ne sono prova il matrimonio di Umberto di Savoia con Maria Josè del Belgio nel 1930 (se fosse stato un paria la combinazione matrimoniale non avrebbe avuto luogo). Ne sono prova gli appelli del Presidente francese e di Giorgio VI ancora nel 1940 per scongiurare l'ingresso in guerra dell'Italia. Ne sono prova i frequentissimi viaggio all'estero del nostro Sovrano. Ne sono prova la fiducia riposta dai britannici nella Casa Reale durante l'intero trienni 1943-1945.

Vado avanti?

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18 minuti fa, viganò dice:

Peccato che la Monarchia di Savoia dopo la Grande Guerra era la più importante sul continente e, in generale, seconda solo a quella Britannica.

Ne sono prova la partecipazione dei rappresentanti italiani a tutte le Conferenze tra potenze dal 1918 al 1938, cosa che altre potenze regionali non avevano titolo per fare. Ne sono prova il matrimonio di Umberto di Savoia con Maria Josè del Belgio nel 1930 (se fosse stato un paria la combinazione matrimoniale non avrebbe avuto luogo). Ne sono prova gli appelli del Presidente francese e di Giorgio VI ancora nel 1940 per scongiurare l'ingresso in guerra dell'Italia. Ne sono prova i frequentissimi viaggio all'estero del nostro Sovrano. Ne sono prova la fiducia riposta dai britannici nella Casa Reale durante l'intero trienni 1943-1945.

Vado avanti?

 

Ne è prova soprattutto il fatto che uscimmo con le ossa rotta dalla Conferenza di Parigi del 1919 tra le potenze vincitrici della I guerra mondiale, re Pippetto aveva veramente una grande credibilità a livello internazionale…

Woodrow Wilson e tutte le grandi potenze consideravano una macchietta re Pippetto e il suo entourage Vittorio Emanuele Orlando e Sonnino i nostri rappresentanti e infatti i risultati furono catastrofici.

 

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8 ore fa, torpedo dice:

Ne è prova soprattutto il fatto che uscimmo con le ossa rotta dalla Conferenza di Parigi del 1919 tra le potenze vincitrici della I guerra mondiale, re Pippetto aveva veramente una grande credibilità a livello internazionale…

Woodrow Wilson e tutte le grandi potenze consideravano una macchietta re Pippetto e il suo entourage Vittorio Emanuele Orlando e Sonnino i nostri rappresentanti e infatti i risultati furono catastrofici.

Ha scritto due volte "pippetto" così è contento, ha scritto che pure la Conferenza di Parigi la mettiamo nel conto del Re (gli altri "tutt'apposto"...😉), non ha menzionato un fatto che supporti il presunto discredito presso le Corti e le Cancellerie straniere ma tant'è. Grazie per il contributo e chi legge si farà una propria idea.

Presto torneremo a parlare di Storia, ripartendo dal post 263.

Un saluto cordiale.

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9 ore fa, torpedo dice:

re Pippetto aveva veramente una grande credibilità a livello internazionale…

9 ore fa, torpedo dice:

tutte le grandi potenze consideravano una macchietta re Pippetto

 

23 minuti fa, viganò dice:

Ha scritto due volte "pippetto" così è contento

In effetti il ripetuto uso di questo appellativo sta diventando fastidioso <_<

E' storia anche il ricordare i nomignoli, spesso derisori, affibbiati al re, ma una volta che lo si è fatto può anche bastare, no?

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