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IGNORED

Addetto British Museum


Ptr79

Risposte migliori

2 minuti fa, Pxacaesar dice:

Eri e sei semplicemente OT perché ebay non c'entra nulla col topic di questa discussione

Una domanda: quando un ladro ruba poi si tiene sempre la refurtiva o la va a piazzare ? 

Se si ruba da un museo poi la refurtiva viene , di solito, smerciata a dei ricettatori. Per la legge italiana il confine tra acquisto incauto e ricettazione è molto labile.

Dal momento che alcuni beni del British (tanti o pochi non si sa, perché ci hanno parlato solo della punta dell'iceberg) hanno transitato per una piattaforma internazionale, questa per le nostre leggi, sarebbe stata passibile di complicità, ergo c'entra moltissimo come argomento. 

8 minuti fa, Pxacaesar dice:

Continua ad interpretare a tuo piacimento

Forse tu abitualmente interpreti le idee degli altri con i parametri degli altri ? È questo che dovresti capire: io penso a modo mio e tu lo fai a modo tuo, nessuno può pensare con la testa degli altri (è già la seconda volta di seguito che pretendi che io debba pensare alla tua o in un altra maniera).

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@Pxacaesar il titolo non aveva alcun intento particolare, mi son limitato a segnalare un articolo che nel suo stesso titolo riferiva di un addetto. Che poi sia saltato anche il direttore e che la cosa si protragga da anni a me fa accendere molte connessioni, ma queste le tengo per me o le esterno a voce tra amici

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24 minuti fa, ARES III dice:

Una domanda: quando un ladro ruba poi si tiene sempre la refurtiva o la va a piazzare ? 

Se si ruba da un museo poi la refurtiva viene , di solito, smerciata a dei ricettatori. Per la legge italiana il confine tra acquisto incauto e ricettazione è molto labile.

Dal momento che alcuni beni del British (tanti o pochi non si sa, perché ci hanno parlato solo della punta dell'iceberg) hanno transitato per una piattaforma internazionale, questa per le nostre leggi, sarebbe stata passibile di complicità, ergo c'entra moltissimo come argomento. 

Forse tu abitualmente interpreti le idee degli altri con i parametri degli altri ? È questo che dovresti capire: io penso a modo mio e tu lo fai a modo tuo, nessuno può pensare con la testa degli altri (è già la seconda volta di seguito che pretendi che io debba pensare alla tua o in un altra maniera).

 

Per carità di Dio, sono perfettamente d'accordo con te. Io mi tengo la mia testa e le mie idee senza ombra di dubbio. Tu tieniti le tue, ci mancherebbe. Penso che possiamo finirla qui, siamo ampiamente OT, e questo non va a beneficio della discussione. Spero che almeno su questo tu sia d'accordo. 

ANTONIO 

 

Modificato da Pxacaesar
correzione errore di battitura
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1 ora fa, Andrea Costa dice:

Brutta storia comunque...dai musei italiani e dagli sterminati depositi non sparisce mai nulla

purtroppo non è cosi - di esempi e storie se ne potrebbero fare parecchie

invece concordo che nessuno si dimette mai - ma questo è il vizio italico.

Ovunque se qualcuno è responsabile e vi è uno scandalo che viene alla luce per onore ci si dimette - 

in Italia per onore non ci si dimette MAI nemmeno di fronte a fatti conclamati

 

Per tutelare i beni nei nostri Musei vale una sola misura - molto piu' efficace di qualsiasi forziere:

CATALOGARE e PUBBLICARE i nostri beni artistici, storici ed archeologici...

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Supporter
35 minuti fa, numa numa dice:

purtroppo non è cosi - di esempi e storie se ne potrebbero fare parecchie

invece concordo che nessuno si dimette mai - ma questo è il vizio italico.

Ovunque se qualcuno è responsabile e vi è uno scandalo che viene alla luce per onore ci si dimette - 

in Italia per onore non ci si dimette MAI nemmeno di fronte a fatti conclamati

 

Per tutelare i beni nei nostri Musei vale una sola misura - molto piu' efficace di qualsiasi forziere:

CATALOGARE e PUBBLICARE i nostri beni artistici, storici ed archeologici...

 

Si ero ironico...

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Concordo con te @numa numa, però oltre alle dimissioni del vertice ci si aspetterebbe anche dei controlli a campione e dei licenziamenti del personale che ha commesso i reati e di quello che o ha chiuso un occhio (forse per motivi di interesse?) o non ha svolto il suo compito di sorveglianza per lassismo o/e incompetenza.

 

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British museum, dopo 2mila opere sottratte si dimette il direttore

 

Recuperati alcuni dei pezzi rubati

 

LONDRA - British museum nella bufera: il museo più visitato in Gran Bretagna e una delle istituzioni culturali più celebri al mondo è scosso da uno scandalo che ha portato alle dimissioni del direttore e alla sospensione del suo vice. La polizia ha aperto un'inchiesta e il consiglio di amministrazione del museo si è formalmente scusato.

Oltre 2mila reperti, alcuni di inestimabile valore, sono scomparsi dagli archivi del museo negli ultimi anni. Si tratta di gioielli, gemme e altri piccoli oggetti preziosi che non erano in mostra nelle teche del museo ma conservati nei depositi.

I più antichi risalgono al 15esimo secolo a.C., i più recenti al 19esimo secolo d.C. La cosa più grave è che i responsabili del museo erano stati avvertiti già nel febbraio 2021 che alcuni reperti, tra cui un cammeo romano, circolavano sul mercato antiquario ed erano addirittura in vendita su eBay.

L'accademico danese Ittai Gradel aveva segnalato la cosa ma i dirigenti del museo avevano insabbiato tutto, presumibilmente per evitare danni alla reputazione del British Museum.Hartwig Fischer, il direttore del museo, aveva negato ci fosse un problema e aveva addirittura criticato Gradel per le sue “insinuazioni”.

Ieri Fischer ha dato le dimissioni, ammettendo che “il museo non ha agito come avrebbe dovuto” e scusandosi tardivamente con l'antiquario danese. Il suo vice, Jonathan Williams, è stato sospeso dall'incarico.La vicenda è venuta alla luce pochi giorni fa, quando si è saputo che il museo in febbraio aveva licenziato uno dei suoi esperti di antiquariato, dipendente del British da oltre trent'anni. La polizia ha avviato un'inchiesta e sta interrogando l'ex dipendente del museo, che non può essere nominato per questioni legali.

Osborne ha detto che alcuni dei reperti scomparsi sono già stati recuperati, grazie alla collaborazione di esperti e antiquari in tutto il mondo. Altri saranno ritrovati nei prossimi mesi, ma l'ex cancelliere ha ammesso che difficilmente sarà possibile rintracciare tutti i reperti scomparsi, anche perchè non tutti sono stati catalogati.

“Riteniamo che i furti siano stati commessi per un lungo periodo di tempo e, francamente, avremmo potuto fare di più per prevenirli -, ha detto Osborne -. Il British museum chiaramente deve accelerare la catalogazione completa di tutti i reperti della sua collezione”.

Lo scandalo al museo ha risollevato la vexata quaestio di quale sia la giusta collocazione per reperti inestimabili che in passato sono stati rubati, saccheggiati o comunque trafugati in modo illecito durante l'era imperiale o coloniale. Mentre numerosi musei e istituzioni culturali, anche in Gran Bretagna, hanno restituito volontariamente reperti al loro Paese d'origine, il British museum ha sempre adottato una linea dura, dichiarando di essere il luogo migliore e più sicuro per mostrare i tesori di tutto il mondo.

Le richieste di restituzione

Ora che la competenza e le misure di sicurezza del museo sono state messe in dubbio dallo scandalo, torna alla ribalta ad esempio la richiesta della Grecia di tornare in possesso dei Marmi del Partenone, trafugati da Lord Elgin nel 1801.

La ministra della Cultura greca, Lina Mendoni, ha ribadito “la legittima richiesta del mio Paese per la restituzione definitiva dei marmi del Partenone, in modo che possano essere riuniti con le altre sculture nel museo dell'Acropoli di Atene”. Il partito conservatore al potere a Londra ha accusato la Grecia di “opportunismo sfacciato”.

Anche la Nigeria però ha colto l'occasione per chiedere formalmente la restituzione dei Bronzi del Benin rubati dai soldati britannici a fine Ottocento. La polemica è solo agli inizi.

 

 
 
10 minuti fa, Ptr79 dice:

Bell’articolo del sole24ore

in calce link

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AFwdKHf

 

Quando si vuole allegare un articolo lo si dovrebbe fare per intero, perché il solo link potrete , passato del tempo e/o per problemi tecnici, non essere più raggiungibile. La prossima volta allega tutto.

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Di fatti simili e furti nei musei ne sono accaduti e ne accadranno sempre purtroppo.

Per rimanere in tema numismatico, Vorrei rammentare i fatti descritti nel volume di @elledi “Stato e collezionismo. Indagine sulla numismatica” dove l’incresciosa vicenda accaduta alla ex Collezione di Vittorio Emanuele III, non ha portato a dimissioni, però ha iniziato a far pensare, ed ora si inizia a studiare e pubblicare in volumi l’enorme quantità di materiale in essa contenuta.

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3 ore fa, 4mori dice:

Di fatti simili e furti nei musei ne sono accaduti e ne accadranno sempre purtroppo.

Per rimanere in tema numismatico, Vorrei rammentare i fatti descritti nel volume di @elledi “Stato e collezionismo. Indagine sulla numismatica” dove l’incresciosa vicenda accaduta alla ex Collezione di Vittorio Emanuele III, non ha portato a dimissioni, però ha iniziato a far pensare, ed ora si inizia a studiare e pubblicare in volumi l’enorme quantità di materiale in essa contenuta.

 

La pubblicazione della Collezione Reale era iniziata ben prima della pubblicazione del volume citato ed ha preso le mosse da pure esigenze di studio (che ovviamente sono coincise poi con quelle di tutela).  

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7 ore fa, 4mori dice:

Di fatti simili e furti nei musei ne sono accaduti e ne accadranno sempre purtroppo.

Per rimanere in tema numismatico, Vorrei rammentare i fatti descritti nel volume di @elledi “Stato e collezionismo. Indagine sulla numismatica” dove l’incresciosa vicenda accaduta alla ex Collezione di Vittorio Emanuele III, non ha portato a dimissioni, però ha iniziato a far pensare, ed ora si inizia a studiare e pubblicare in volumi l’enorme quantità di materiale in essa contenuta.

 

Era ora. Infatti la pubblicazione delle foto potrebbe scongiurare molte..."manomissioni"

3 ore fa, numa numa dice:

La pubblicazione della Collezione Reale era iniziata ben prima della pubblicazione del volume citato ed ha preso le mosse da pure esigenze di studio (che ovviamente sono coincise poi con quelle di tutela).  

 

Nel 2001 pubblicavano già il BdN on line? Non mi risulta..si vede che sto diventando vecchio e ricordo male...

"""L'accademico danese Ittai Gradel aveva segnalato la cosa ma i dirigenti del museo avevano insabbiato tutto, presumibilmente per evitare danni alla reputazione del British Museum.Hartwig Fischer, il direttore del museo, aveva negato ci fosse un problema e aveva addirittura criticato Gradel per le sue “insinuazioni”."""

 

Ma guarda un po'...

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5 hours ago, coinzh said:

Il direttore si e‘ dimesso perche‘ quando un commerciante d‘arte aveva segnalato al museo i reperti rubati su ebay, il direttore aveva negato e chiuso cosi‘ la faccenda.

 

ho letto che il vicedirettore è stato sospeso ed è sotto indagine.
sembra evidente che la direzione poteva quantomeno fare molto di piu per evitare i numerosi e reiterati furti

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Certo portare in giro per il mondo un 20 lire prova oro marescialli così falso che anche un principiante lo avrebbe scoperto non è da tutti. Mancava il valore, la scritta oro prova e altre cosucce...ma si sa....

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15 minuti fa, elledi dice:

Era ora. Infatti la pubblicazione delle foto potrebbe scongiurare molte..."manomissioni"

Nel 2001 pubblicavano già il BdN on line? Non mi risulta..si vede che sto diventando vecchio e ricordo male...

"""L'accademico danese Ittai Gradel aveva segnalato la cosa ma i dirigenti del museo avevano insabbiato tutto, presumibilmente per evitare danni alla reputazione del British Museum.Hartwig Fischer, il direttore del museo, aveva negato ci fosse un problema e aveva addirittura criticato Gradel per le sue “insinuazioni”."""

 

Ma guarda un po'...

 

Il mio volume può non piacere ma purtroppo racconta lo spaccato della situazione VERIFICATA in quel momento. Se poi erano calunnie bastava presentare regolare esposto invece di invocare l'utilizzo di foto (peraltro negli anni abbondantemente elargite gratuitamente agli "amici"). Invece venne chiesto il sequestro del volume (e che era, un libro che inneggiava al razzismo????. Per fortuna l'Autorità Giudiziaria non ha proceduto in tal senso. Ma chissà..con il senno di poi..un sequestro avrebbe senz'altro reso il libro un oggetto desiderabile😂

Comunque chiudo l'argomento..alcune persone non ci sono più e non voglio più alimentare polemiche. Quel che è stato è stato. Guardiamo avanti e tuteliamo i nostri beni culturali.

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9 ore fa, elledi dice:

libro che inneggiava al razzismo????.

Ma questa scusa è un leitmotive ormai vecchio e stravecchio utilizzato quando non si sa cosa dire, e serve a fare prendere (o perdere ?) tempo durante l'attività di verifica. Spero vivamente che il tuo legale abbia sottolineato la temerarietà nonché la natura diffamatoria dell'accusa.

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Supporter

Da un lato diverte tutta la situazione, gli albionici che ci perxulavano sui sacchi pieni di materiali dei magazzini dei nostri musei che mai mano cattiva aveva sfiorato dall'altro il loro "tutto catalogato" al sicuro.

Il tutto o in parte su una piattaforma che permette tutto e poi fa la parte del povero idiota ..

Resta il fatto che il materiale "inglese" viene recuperato grazie anche ad alcuni antiquari , più o meno come i libri dei Gerolamini...

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11 ore fa, elledi dice:

Nel 2001 pubblicavano già il BdN on line? Non mi risulta..si vede che sto diventando vecchio e ricordo male...

Della catalogazione delle monete del Re se ne comincio' a parlare dopo la sua donazione 'al Popolo Italiano' . Laura Breglia prima e il Prof. Panvini Rosati, ordinario di Numismatica Antica ne scrissero ad libitum. Tranne un minuscolo, ma rilevantissimo catalogo per una mostra organizzata da Panvini proprio per dare modo di ammirare le monete della Reale, non si fece quasi nulla di concreto per decenni - nonostante in piu' convegni/congressi si continuasse a parlare della necessità di catalogare le monete di nuova immissione rispetto a quelle già descritte nel CNI.

Il neonato Bollettino di Numismatica (anno di nascita - Serie I - 1983)  nel supplemento monografico (Monografia 3.1) al Bollettino del 1987 riporta la descrizione e l'illustrazione integrale delle monete della coll. Reale per la zecca di Ferrara limitata al periodo Comunale ed Estense.

Nella prefazione alla Monografia la d.ssa Balbi de Caro traccia il progetto dell'opera tracciandone sin da quel momento i precisi contorni che dovrà avere la pubblicazione delle monete della Collezione: ovvero riportare le foto di TUTTE le monete cui verrà dedicata una scheda compilativa per ciascuna e le indicazioni bibliografiche il piu' possibile complete alla luce delle ricerche piu' recenti.

La De Caro indicava altresi che l'opera si sarebbe potuta compiere solamente con l'apporto di studiosi specialistici per ciascuna delle varie zecche - sia pubblici come la d.ssa Ercolani Cocchi per le monete di Ferrara - che privati come abbiamo visto in seguito.

Nel 1998 sempre nel Bollettino (n. 30-31) vennero pubblicate le monete della Coll. Reale della zecca di Modena a cura di Elena Corradini. 

Nel 2013 la direzione del Bollettino di Numismatica, sempre sotto la direzione della Balbi de Caro, diede avvio alla collana 'I Materiali', inizialmente pensata esclusivamente on line ma successivamente estesa anche al cartaceo, con l'intento di velocizzare la pubblicazione dell'immensa mole di materiale rappresentato sia dalla collezione Reale che anche dai ripostigli e altre collezioni ospitate dal Museo Nazionale Romano. L'evoluzione da un lato delle tecnologia informatiche (database, collazione dei dati, tecniche di fotografia e stampa digitale etc.) da un lato e l'esigenze sempre piu' forte del progredire degli studi di avere questo importantissimo materiale a disposizione dall'altro hanno dato l'impulso a riprendere ed ampliare il progetto della pubblicazione della collezione Reale che era stato impianto già molto tempo prima.

Una notevole accelerazione è stata possibile poi grazie alla scelta di far collaborare  specialisti privati per ciascuna zecca trattata in una delle poche ma assolutamente di successo collaborazioni tra Pubblico e Privato - su base di volontariato culturale e senza alcun fine di lucro.  In questo ambito si è mossa da subito la Società Numismatica Italiana assicurando collaborazione e il contributo di studiosi qualificati da me gestito e coordinato.

La strada è indubbiamente ancora lunga ma il materiale prodotto è oggi una realtà fondamentale per il progresso degli studi di Numismatica. 

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3 ore fa, ARES III dice:

Ma questa scusa è un leitmotive ormai vecchio e stravecchio utilizzato quando non si sa cosa dire, e serve a fare prendere (o perdere ?) tempo durante l'attività di verifica. Spero vivamente che il tuo legale abbia sottolineato la temerarietà nonché la natura diffamatoria dell'accusa.

 

Non mi sono spiegato...Era una mia battuta..Di vero c'era che hanno richiesto di sequestrare il volume, come fosse un libro inneggiante ad argomenti illeciti..tipo razzismo, pedofilia, fascismo ecc. 

9 minuti fa, numa numa dice:

Della catalogazione delle monete del Re se ne comincio' a parlare dopo la sua donazione 'al Popolo Italiano' . Laura Breglia prima e il Prof. Panvini Rosati, ordinario di Numismatica Antica ne scrissero ad libitum. Tranne un minuscolo, ma rilevantissimo catalogo per una mostra organizzata da Panvini proprio per dare modo di ammirare le monete della Reale, non si fece quasi nulla di concreto per decenni - nonostante in piu' convegni/congressi si continuasse a parlare della necessità di catalogare le monete di nuova immissione rispetto a quelle già descritte nel CNI.

Il neonato Bollettino di Numismatica (anno di nascita - Serie I - 1983)  nel supplemento monografico (Monografia 3.1) al Bollettino del 1987 riporta la descrizione e l'illustrazione integrale delle monete della coll. Reale per la zecca di Ferrara limitata al periodo Comunale ed Estense.

Nella prefazione alla Monografia la d.ssa Balbi de Caro traccia il progetto dell'opera tracciandone sin da quel momento i precisi contorni che dovrà avere la pubblicazione delle monete della Collezione: ovvero riportare le foto di TUTTE le monete cui verrà dedicata una scheda compilativa per ciascuna e le indicazioni bibliografiche il piu' possibile complete alla luce delle ricerche piu' recenti.

La De Caro indicava altresi che l'opera si sarebbe potuta compiere solamente con l'apporto di studiosi specialistici per ciascuna delle varie zecche - sia pubblici come la d.ssa Ercolani Cocchi per le monete di Ferrara - che privati come abbiamo visto in seguito.

Nel 1998 sempre nel Bollettino (n. 30-31) vennero pubblicate le monete della Coll. Reale della zecca di Modena a cura di Elena Corradini. 

Nel 2013 la direzione del Bollettino di Numismatica, sempre sotto la direzione della Balbi de Caro, diede avvio alla collana 'I Materiali', inizialmente pensata esclusivamente on line ma successivamente estesa anche al cartaceo, con l'intento di velocizzare la pubblicazione dell'immensa mole di materiale rappresentato sia dalla collezione Reale che anche dai ripostigli e altre collezioni ospitate dal Museo Nazionale Romano. L'evoluzione da un lato delle tecnologia informatiche (database, collazione dei dati, tecniche di fotografia e stampa digitale etc.) da un lato e l'esigenze sempre piu' forte del progredire degli studi di avere questo importantissimo materiale a disposizione dall'altro hanno dato l'impulso a riprendere ed ampliare il progetto della pubblicazione della collezione Reale che era stato impianto già molto tempo prima.

Una notevole accelerazione è stata possibile poi grazie alla scelta di far collaborare  specialisti privati per ciascuna zecca trattata in una delle poche ma assolutamente di successo collaborazioni tra Pubblico e Privato - su base di volontariato culturale e senza alcun fine di lucro.  In questo ambito si è mossa da subito la Società Numismatica Italiana assicurando collaborazione e il contributo di studiosi qualificati da me gestito e coordinato.

La strada è indubbiamente ancora lunga ma il materiale prodotto è oggi una realtà fondamentale per il progresso degli studi di Numismatica. 

 

Io credo modestamente che l'indagine abbia dato un forte scossone ed una grande accelerazione alla catalogazione fotografica..prima solo gocce nel mare...e molto materiale è stato sostituito e/o trafugato. E' questo è un fatto inconfutabile.  E poichè non sono un forcaiolo non potendo dimostrare chi fossero realmente i colpevoli il procedimento penale non è andato avanti..In Italia la legislazione è questa.Zero prove zero processi. O meglio prova dei furti manomissioni c'era ma mancavano le prove sui colpevoli presunti 

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16 minuti fa, numa numa dice:

Della catalogazione delle monete del Re se ne comincio' a parlare dopo la sua donazione 'al Popolo Italiano' . Laura Breglia prima e il Prof. Panvini Rosati, ordinario di Numismatica Antica ne scrissero ad libitum. Tranne un minuscolo, ma rilevantissimo catalogo per una mostra organizzata da Panvini proprio per dare modo di ammirare le monete della Reale, non si fece quasi nulla di concreto per decenni - nonostante in piu' convegni/congressi si continuasse a parlare della necessità di catalogare le monete di nuova immissione rispetto a quelle già descritte nel CNI.

Il neonato Bollettino di Numismatica (anno di nascita - Serie I - 1983)  nel supplemento monografico (Monografia 3.1) al Bollettino del 1987 riporta la descrizione e l'illustrazione integrale delle monete della coll. Reale per la zecca di Ferrara limitata al periodo Comunale ed Estense.

Nella prefazione alla Monografia la d.ssa Balbi de Caro traccia il progetto dell'opera tracciandone sin da quel momento i precisi contorni che dovrà avere la pubblicazione delle monete della Collezione: ovvero riportare le foto di TUTTE le monete cui verrà dedicata una scheda compilativa per ciascuna e le indicazioni bibliografiche il piu' possibile complete alla luce delle ricerche piu' recenti.

La De Caro indicava altresi che l'opera si sarebbe potuta compiere solamente con l'apporto di studiosi specialistici per ciascuna delle varie zecche - sia pubblici come la d.ssa Ercolani Cocchi per le monete di Ferrara - che privati come abbiamo visto in seguito.

Nel 1998 sempre nel Bollettino (n. 30-31) vennero pubblicate le monete della Coll. Reale della zecca di Modena a cura di Elena Corradini. 

Nel 2013 la direzione del Bollettino di Numismatica, sempre sotto la direzione della Balbi de Caro, diede avvio alla collana 'I Materiali', inizialmente pensata esclusivamente on line ma successivamente estesa anche al cartaceo, con l'intento di velocizzare la pubblicazione dell'immensa mole di materiale rappresentato sia dalla collezione Reale che anche dai ripostigli e altre collezioni ospitate dal Museo Nazionale Romano. L'evoluzione da un lato delle tecnologia informatiche (database, collazione dei dati, tecniche di fotografia e stampa digitale etc.) da un lato e l'esigenze sempre piu' forte del progredire degli studi di avere questo importantissimo materiale a disposizione dall'altro hanno dato l'impulso a riprendere ed ampliare il progetto della pubblicazione della collezione Reale che era stato impianto già molto tempo prima.

Una notevole accelerazione è stata possibile poi grazie alla scelta di far collaborare  specialisti privati per ciascuna zecca trattata in una delle poche ma assolutamente di successo collaborazioni tra Pubblico e Privato - su base di volontariato culturale e senza alcun fine di lucro.  In questo ambito si è mossa da subito la Società Numismatica Italiana assicurando collaborazione e il contributo di studiosi qualificati da me gestito e coordinato.

La strada è indubbiamente ancora lunga ma il materiale prodotto è oggi una realtà fondamentale per il progresso degli studi di Numismatica. 

 

Dal 1983 al 2000 sono passati tanti anni...e a fronte di 100.000 monete, Ferrara e Modena (ho i bollettini, piuttosto poco voluminosi direi), era stato pubblicato ben poco. Curiosamente però il tempo per stilare i cataloghi della Banca d'Italia e della Banca Agricola Mantovana è stato trovato..ma questa è un'altra storia.

Oggi la pubblicazione viaggia spedita, come doveva essere da anni..ma meglio tardi che mai...

E soprattutto..sono curioso di vedere come verranno catalogati gli esemplari regolarmente registrati in collezione reale ma oggi scomparsi o sostituiti...attendo soprattutto la pubblicazione della monetazione di VEIII...

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30 minuti fa, elledi dice:

soprattutto..sono curioso di vedere come verranno catalogati gli esemplari regolarmente registrati in collezione reale ma oggi scomparsi o sostituiti...attendo soprattutto la pubblicazione della monetazione di VEIII...

Credo di parlare a nome di tutti: siamo altrettanto curiosi di come verrà risolta la questione....

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34 minuti fa, elledi dice:

Dal 1983 al 2000 sono passati tanti anni...e a fronte di 100.000 monete, Ferrara e Modena (ho i bollettini, piuttosto poco voluminosi direi), era stato pubblicato ben poco. Curiosamente però il tempo per stilare i cataloghi della Banca d'Italia e della Banca Agricola Mantovana è stato trovato..ma questa è un'altra storia.

Oggi la pubblicazione viaggia spedita, come doveva essere da anni..ma meglio tardi che mai...

E soprattutto..sono curioso di vedere come verranno catalogati gli esemplari regolarmente registrati in collezione reale ma oggi scomparsi o sostituiti...attendo soprattutto la pubblicazione della monetazione di VEIII...

Buongiorno.

Direi che questo post dice tutto!!!!👍

Condivido al 100% la parte finale dell'intervento, essendo anch'io curioso di vedere cosa verrà pubblicato.

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Ve lo dico io come verranno pubblicati!

Stendendo un velo pietoso sui fatti accaduti è non pubblicando nulla, perché le monete sono si catalogate, ma non essendo più presenti in collezione non potranno più essere inserite in alcuna ricerca e in alcun volume.

Purtroppo spiacevoli conseguenze di ciò che accadde allora.

L’importante è proseguire con la catalogazione per evitare in futuro altre simili azioni. Molto bene fa il MNR a collaborare con SNI, rendendo fruibili i vari studi a tutti noi.

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