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Inviato
Continuo a rileggere questo passaggio della legge che regolamenta i compro oro, ma non riesco a interpretarne il significato,
la parte a me incomprensibile è quella segnata in rosso, riferita al prezzo massimo.
C'è qualcuno che mi può spiegare?
Grazie



IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
                              Promulga
la seguente legge:
                               Art. 1.
                        (Commercio dell'oro)
1. Ai fini della presente legge con il termine "oro" si intende:
a)  l'oro  da  investimento,  intendendo  per  tale l'oro in forma di
lingotti  o  placchette  di  peso  accettato dal mercato dell'oro, ma
comunque  superiore  ad  1  grammo, di purezza pari o superiore a 995
millesimi, rappresentato o meno da titoli; le monete d'oro di purezza
pari  o  superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o
hanno  avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a
un  prezzo  che  non  supera  dell'80 per cento il valore sul mercato
libero  dell'oro  in  esse contenuto, incluse nell'elenco predisposto
dalla  Commissione  delle Comunita' europee ed annualmente pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale delle Comunita' europee, serie C, nonche' le
monete  aventi  le  medesime caratteristiche, anche se non ricomprese
nel  suddetto  elenco;  con  decreto  del  Ministro  del  tesoro, del
bilancio e della programmazione economica sono stabilite le modalita'
di  trasmissione  alla  Commissione  delle  Comunita'  europee  delle
informazioni in merito alle monete negoziate nello Stato italiano che
soddisfano i suddetti criteri;


Inviato

Vuol dire che al di sopra di quel prezzo le monete sono da considerarsi "numismatiche" e non più oro da investimento. 

Arka

Diligite iustitiam


Inviato
9 ore fa, Arka dice:

Vuol dire che al di sopra di quel prezzo le monete sono da considerarsi "numismatiche" e non più oro da investimento. 

Arka

Diligite iustitiam

 

Scusa, quello che non capisco è l'ottanta per cento ... chi lo applica,a cosa si riferisce, chi stabilisce quel prezzo,

Se voglio vendere o comperare una moneta d'oro,il prezzo deve essere sottocosto?

non esiste una possibilità di trattativa ?

 


Supporter
Inviato (modificato)
52 minuti fa, claudio emme dice:

Se voglio vendere o comperare una moneta d'oro,il prezzo deve essere sottocosto?

No, guarda che stai interpretando male quel passaggio. 
“Un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto” vuol dire che non puoi vendere una moneta d’oro (con una purezza di almeno 900 millesimi) come oro da investimento se il prezzo che chiedi è più del 180% il valore dell’intrinseco. 

Faccio un esempio concreto così da spiegarmi meglio.
Un marengo pesa 6,45 grammi ed è in oro 900 millesimi.
Stando alla quotazione del mercato di oggi, un grammo d’oro puro vale 56,70 euro. Perciò il valore intrinseco del marengo è pari a 330 euro (arrotondo per comodità). 
Ciò significa che non puoi vendere marenghi a più di 330 euro x 180% = 594 euro.
Perciò, se chiedessi ad esempio 500 euro per il tuo marengo sarebbe ancora definibile come oro da investimento. Se, invece, la volessi vendere a 700 euro si tratterebbe di una moneta per collezionisti numismatici e si avrebbe una tassazione diversa.

Modificato da lorluke
  • Mi piace 2

Inviato
17 ore fa, lorluke dice:

No, guarda che stai interpretando male quel passaggio. 
“Un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto” vuol dire che non puoi vendere una moneta d’oro (con una purezza di almeno 900 millesimi) come oro da investimento se il prezzo che chiedi è più del 180% il valore dell’intrinseco. 

Faccio un esempio concreto così da spiegarmi meglio.
Un marengo pesa 6,45 grammi ed è in oro 900 millesimi.
Stando alla quotazione del mercato di oggi, un grammo d’oro puro vale 56,70 euro. Perciò il valore intrinseco del marengo è pari a 330 euro (arrotondo per comodità). 
Ciò significa che non puoi vendere marenghi a più di 330 euro x 180% = 594 euro.
Perciò, se chiedessi ad esempio 500 euro per il tuo marengo sarebbe ancora definibile come oro da investimento. Se, invece, la volessi vendere a 700 euro si tratterebbe di una moneta per collezionisti numismatici e si avrebbe una tassazione diversa.

 

Grazie per il chiarimento, se ho ben interpretato, acquistando da un compro oro una moneta di valore superiore al 180%, dovrebbe essere applicata l'iva per la differenza.

La trovo una cosa contorta, ma in termini di leggi ho imparato a non meravigliarmi di nulla.


Supporter
Inviato (modificato)
25 minuti fa, claudio emme dice:

Grazie per il chiarimento, se ho ben interpretato, acquistando da un compro oro una moneta di valore superiore al 180%, dovrebbe essere applicata l'iva per la differenza.

Credo che sia corretto ma non avendo mai comprato monete da un compro-oro (se non un paio di sterline acquistate a poco più del prezzo dell'intrinseco) non saprei darti una risposta certa al 100%. 

25 minuti fa, claudio emme dice:

La trovo una cosa contorta, ma in termini di leggi ho imparato a non meravigliarmi di nulla.

Semplicemente, come ha spiegato correttamente @Arka, si è deciso di fissare questo limite per evitare un abuso dell'esenzione dell'imposta IVA.
Immaginati, ad esempio, un 20 lire 1902 ancoretta di Vittorio Emanuele III. 
Si tratta di una moneta coniata dopo il 1800 e con una purezza di 900 millesimi. 
Peccato che ne siano stati coniati solo 115 esemplari e che sul mercato vada sui 50.000 euro circa in FDC. 
Non trovi che sarebbe scorretto se venisse fatta passare come semplice oro da investimento, data la rarità ed il chiaro interesse collezionistico?

Modificato da lorluke

Inviato
5 ore fa, lorluke dice:

Credo che sia corretto ma non avendo mai comprato monete da un compro-oro (se non un paio di sterline acquistate a poco più del prezzo dell'intrinseco) non saprei darti una risposta certa al 100%. 

Semplicemente, come ha spiegato correttamente @Arka, si è deciso di fissare questo limite per evitare un abuso dell'esenzione dell'imposta IVA.
Immaginati, ad esempio, un 20 lire 1902 ancoretta di Vittorio Emanuele III. 
Si tratta di una moneta coniata dopo il 1800 e con una purezza di 900 millesimi. 
Peccato che ne siano stati coniati solo 115 esemplari e che sul mercato vada sui 50.000 euro circa in FDC. 
Non trovi che sarebbe scorretto se venisse fatta passare come semplice oro da investimento, data la rarità ed il chiaro interesse collezionistico?

 

Il paradosso ci sta, non credo siano molte le monete di quel valore o comunque molto care che finiscono in mano ai compro oro.


Supporter
Inviato
1 minuto fa, claudio emme dice:

Il paradosso ci sta, non credo siano molte le monete di quel valore o comunque molto care che finiscono in mano ai compro oro.

No, certo. Ma la normativa di cui stiamo parlando non vale solo per i compro-oro ma, in generale, per tutti. 


Inviato
2 ore fa, lorluke dice:

No, certo. Ma la normativa di cui stiamo parlando non vale solo per i compro-oro ma, in generale, per tutti. 

 

Adesso mi devo preoccupare, ho in vendita una moneta da 20 lire a prezzo doppio di quel famoso 180% ,nel caso venga venduta come ci si deve comportare?

Non sono un commerciante, di conseguenza non sono soggetto iva, se viene venduta è una trattativa tra privati. 🤔


Supporter
Inviato
6 ore fa, claudio emme dice:

Adesso mi devo preoccupare, ho in vendita una moneta da 20 lire a prezzo doppio di quel famoso 180% ,nel caso venga venduta come ci si deve comportare?

In questo caso non stiamo parlando, allora, di oro da investimento ma di una moneta da collezione a tutti gli effetti. 

6 ore fa, claudio emme dice:

Non sono un commerciante, di conseguenza non sono soggetto iva, se viene venduta è una trattativa tra privati. 🤔

Dipende dal volume totale di vendite che effettui in un anno come privato. Se non erro, oltre i 5.000 euro devono essere dichiarati al fisco. Sotto quella soglia, invece, si tratta di vendite sporadiche e occasionali tra privati cittadini. 


Inviato
14 ore fa, lorluke dice:

Dipende dal volume totale di vendite che effettui in un anno come privato. Se non erro, oltre i 5.000 euro devono essere dichiarati al fisco. Sotto quella soglia, invece, si tratta di vendite sporadiche e occasionali tra privati cittadini. 

Si sono 5000 euro, e anche questa è una cosa becera, un conto è la vendita collegata a un'attività commerciale o vendite derivanti da manufatti che cmq creano reddito, altra cosa è quella di vendere oggetti usati, vecchie cose sulle quali le tasse sono già state pagate in origine.


Inviato
1 ora fa, claudio emme dice:

altra cosa è quella di vendere oggetti usati, vecchie cose sulle quali le tasse sono già state pagate in origine.

Se lo si fa abitualmente diventa commercio ed è giusto mettersi in regola e pagare le tasse.

Arka

Diligite iustitiam


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