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Inviato

Deo gratias, un colore decente e una bella moneta in copertina.

Procederò pertanto alla sostituzione dell'ormai distrutto Gigante 2018 :D

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Inviato

Buongiorno. Sapete da quando è in distribuzione?

Fabio 


Inviato
5 minuti fa, fabioanz dice:

Buongiorno. Sapete da quando è in distribuzione?

Fabio 

 

Primi di settembre al Convegno di Riccione.

  • Grazie 1

Inviato
Adesso, miroita dice:

Primi di settembre al Convegno di Riccione.

 

Grazie per l'info.

Fabio 


Inviato

Bello davvero e stavolta anche con il supplemento dell' applicazione online. 


Inviato

Anche nell’edizione 2023 c’era l’app online. Usata pochissimo a dire il vero, è ancora limitata a una parte della monetazione trattata

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Inviato
27 minuti fa, SAURON05 dice:

Bello davvero e stavolta anche con il supplemento dell' applicazione online. 

 

Quella c'era già anche sul mio vecchio 2018.

Non l'ho mai attivata però.


Inviato
46 minuti fa, Moneta Rara dice:

Dai su, non si giudica un libro dalla copertina.

 

La grafica la trovo molto migliorata rispetto allA versione 2023

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Inviato
1 ora fa, Moneta Rara dice:

Dai su, non si giudica un libro dalla copertina.

Beh, il contenuto è sempre quello. Quindi di che possiamo parlare se non che del colore della copertina, che ha fatto un bel passo avanti dall'inguardabile fuxia dello scorso anno?


Inviato (modificato)

Bello e indispensabile per la monetazione che tratta.

Ho quello del 2004 che differenza in 20 anni

 

ps; anche il catalogo Cartamoneta 2024 ha una bella e diversa copertina.

IMG_20230815_195255173.jpg

IMG_20230815_195315326__exported_1321_1692122145824.jpg

Modificato da favaldar

Inviato
2 ore fa, favaldar dice:

Bello e indispensabile per la monetazione che tratta.

Ho quello del 2004 che differenza in 20 anni

 

ps; anche il catalogo Cartamoneta 2024 ha una bella e diversa copertina.

IMG_20230815_195255173.jpg

IMG_20230815_195315326__exported_1321_1692122145824.jpg

 

La differenza principale sono le foto a colori


  • 3 settimane dopo...
Supporter
Inviato (modificato)
Il 13/8/2023 alle 21:41, Gallienus dice:

Quindi di che possiamo parlare se non che del colore della copertina, che ha fatto un bel passo avanti dall'inguardabile fuxia dello scorso anno?

De gustibus...

Copertina 2024? Triste, triste e... triste! Viva la vie en rose, anzi en fuxia!

Copertine a parte, viva il Gigante!

Buonanotte gente!

Modificato da sdy82

Inviato

Buongiorno.

Ma è già disponibile?

Fabio 


Inviato

Buongiorno a tutti. 

Più che sulla copertina sarebbe interessante qualche commento sulla evoluzione delle quotazioni...

Un saluto e grazie.


Inviato

Questo libro ha subito nel 2019 un'importante novità, riguardante principalmente la produzione numismatica presso la Zecca di Bologna durante il periodo napoleonico. A partire dal 2018 acquisterò ogni anno un nuovo catalogo Gigante. Infatti ogni anno confronto la vecchia versione con la nuova versione. Dopo aver presentato questo libro ai lettori cinesi, molti lettori si sono interessati.

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  • 2 settimane dopo...
Inviato

sembra che le valutazioni hanno preso il picco,mi fa piacere


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Dopo qualche giorno di studio, posso dire di aver raggiunto alcune conclusioni riguardo a questa nuova edizione del Gigante. Tenete presente che il mio punto di riferimento precedente è il Gigante 2018, quindi è possibile che alcune novità non siano specifiche di questa edizione ma fossero già comparse negli anni scorsi.

Ci sono sicuramente alcuni aspetti positivi e altri negativi.

Il principale aspetto positivo penso sia un maggiore realismo nelle valutazioni: se nei tempi passati la norma era quella di "prendere la quotazione Gigante e dimezzarla", ora noto che il calo generalizzato delle stime, a fronte di un mercato che invece è stabile o in leggero aumento (probabilmente anche per via dell'inflazione) rende il catalogo molto più attendibile.

Sono soddisfatto anche della qualità delle fotografie, da sempre un punto forte del Gigante e ulteriormente migliorata: le immagini sono più nitide e con colori più vivi, e sono state sostituite molte immagini di monete di bassa qualità. Solo in un caso (non ricordo neanche che moneta fosse) la vecchia fotografia è stata sostituita - per motivi imperscrutabili - con quella di un esemplare meno leggibile.

Venendo ai punti dolenti, a mio avviso sono principalmente tre.

Il primo è il dissennato proliferare di varianti nella monetazione napoletana e siciliana. Sappiamo tutti benissimo che nella monetazione borbonica è più difficile trovare due esemplari standard piuttosto che due varianti, e capisco che una catalogazione dettagliata sia interessante per un catalogo specialistico del settore come il Magliocca, ma personalmente trovo insensato che per ogni piastra ci siano dieci varianti. Provate a guardare il 12 tarì a pag. 637: per quattro annate ci sono VENTINOVE varianti, sulla base di dettagli come uno o due punti, ribattiture della data e dettagli nello stemma. E' un approccio totalmente incoerente con il resto del catalogo, dove invece (a mio avviso giustamente) vengono segnalate solo poche varianti principali.

Il secondo punto dolente, che risulta ancora più evidente se posto a confronto con la cura maniacale per la sezione meridionale, è lo stato di abbandono della monetazione pontificia. Numerosi errori, citazioni di monete inesistenti e valutazioni inaffidabili: dal mio primo Gigante (il 1995) ben poco è cambiato. Forse sarebbe opportuno chiedere il supporto di un esperto del periodo e mettere mano seriamente alla questione, visto anche le numerose pubblicazioni (non ultima il MIR) che sono comparse in questi anni.

Infine, terzo e più drammatico punto dolente, il fatto che dal 2005 il Gigante non veda più comparire nuove aggiunte. Perché non tentare, poco per volta, di completare la monetazione del Settecento? Magari partendo da Milano, per la quale basterebbero davvero poche pagine (meno di 10) per completare la monetazione moderna post riforma e che resta invece penosamente mutila? Perché per alcune aree d'Italia il Gigante parte dall'inizio del '700 e per altre dalla fine? Invece di accatastare varianti su varianti, aggiungiamo qualcosa di nuovo! Peraltro un aggiornamento passo passo sarebbe un valido sprone per il collezionista per aggiornare il catalogo di anno in anno...

Detto ciò sono complessivamente contento del catalogo, che resta a mio avviso per ora l'unico punto di riferimento davvero convincente sul mercato. Staremo a vedere se la crescita del catalogo di Nomisma andrà un pochino a smuovere e motivare anche il buon vecchio Gigante.

Salvo novità clamorose, ci risentiamo per commentare il Gigante 2030 :D

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Inviato

Grazie per la tua articolata ed esaustiva recrnsione.


Inviato
19 ore fa, Gallienus dice:

Staremo a vedere se la crescita del catalogo di Nomisma andrà un pochino a smuovere e motivare anche il buon vecchio Gigante.

Beh, lo ha gia' fatto in maniera evidentissima.......

Basti controllare , per chi ce l'ha, il Gigante 2023 (uscito 6 mesi dopo il Nomisma) e vedere come sono cambiati completamente le valutazioni rispetto a quelle precedenti del 2022. Completamente stravolte varie valutazioni ,che da anni erano circa le stesse, senza alcuna motivazione (dovuta da realizzi dell'anno trascorso).......se non dalle valutazioni inserite nel Nomisma qualche mese prima sulla monetazione sabauda. "Coincidenza"?????....puo' essere, ma la monetazione e' veramente molto vasta perche' la coincidenza sia cosi evidente, tanto da stravolgere gran parte delle valutazioni dell'anno precedente, sia in termini di crescita delle conservazioni piu' elevate, sia di decrescita di quelle delle conservazioni medio-basse

A tutti gli addetti ai lavori, che possono paragonare il Gigante di tutti gli anni e "le troppe similitudini" col Nomisma, non e' passata assolutamente inosservata la cosa...........

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Supporter
Inviato (modificato)
Il 28/9/2023 alle 20:08, Gallienus dice:

Tenete presente che il mio punto di riferimento precedente è il Gigante 2018

Grazie, innanzitutto, per questa approfondita analisi della nuova edizione del Gigante. 

Per quel che mi riguarda, devo dire che vado ancora avanti col mio "vecchio" Gigante 2017 e, a differenza di molti, non sento la necessità di aggiornarlo. 
Lo scorso anno comprai un nuovo Gigante (ed. 2023) da regalare ad un mio cugino di 13 anni, che forse potrebbe (speriamo) avvicinarsi al mondo della numismatica.
Ricordo che, sfogliandolo, non notai particolari differenze, se non per quel che riguarda le quotazioni (che già considerando il solo aumento del costo dell'oro al grammo, mi pare abbastanza logico che vi sia un incremento delle quotazioni dei marenghi più comuni).

Purtroppo, però, a me delle quotazioni riportate in un catalogo interessa relativamente.
Preferisco, piuttosto, guardare lo storico delle aggiudicazioni in asta di una determinata moneta.
Tra l'altro, seguendo le napoleoniche, molte delle monete che colleziono non sono nemmeno italiane o magari non sono riportate sul Gigante perché prove (come la serie del 1806 per il Regno d'Italia).
Quindi, ogni anno dovrei comprare un nuovo catalogo per le italiane, uno per le francesi, uno per le spagnole, uno per le olandesi, ecc.

Così facendo, diventerei come Fantozzi quando si trova la casa piena di pane perché la moglie Pina si è invaghita del fornaio. Con la sola differenza che, anziché il pane, sarei circondato da cataloghi 😆

 

Modificato da lorluke
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Inviato
4 ore fa, lorluke dice:

Per quel che mi riguarda, devo dire che vado ancora avanti col mio "vecchio" Gigante 2017 e, a differenza di molti, non sento la necessità di aggiornarlo. 

Sono d'accordo, per il collezionista esperto non è necessario un catalogo aggiornato, perché per gli ambiti di sua competenza avrà un'idea di rarità e valutazioni sicuramente più accurata di quella di un catalogo :) 

Qualche cambiamento interessante comunque c'è, e diventa rilevante soprattutto per le monetazioni che non si segue direttamente. 

Qualche esempio:

- lo scudo di Carlo Felice del 1823 che è passato da R (quotazione in MB 180) a R3 (quotazione in MB 650): qui fortunatamente non avevo ancora aggiornato il Gigante quando ho convinto il venditore tedesco a farmi lo sconto mostrandogli la vecchia quotazione :D... giuro che non lo sapevo che fosse così sballata la stima, sapevo solo che non lo avevo mai trovato!

- il 10 quattrini di Ferdinando III di Toscana era stato scambiato con quello di Ludovico d'Etruria: ora son stati rimessi a posto;

- il Paolo di Toscana del 1857 è passato da C a R: avevo giusto fatto in tempo a comprarlo!

- il mezzo scudo del 1803 di Pio VII è passato da R2 a R5 (ed è ancora poco perché l'unico esemplare noto è di dubbia autenticità, quindi dovrebbe essere almeno R7 se non "dubbio")

- Si è riconosciuta l'inesistenza delle piastre napoletane del VI tipo del 1795, così come del Carlino del V tipo del 1835

...e questi sono sono alcuni esempi di cui mi ricordavo, ma ce ne sono altri.

Comunque, visto il costo modesto e il fatto che il 2018 stesse ormai cadendo a pezzi, l'acquisto mi è risultato utile.

  • Mi piace 1

Inviato
3 ore fa, Gallienus dice:

- lo scudo di Carlo Felice del 1823 che è passato da R (quotazione in MB 180) a R3 (quotazione in MB 650): qui fortunatamente non avevo ancora aggiornato il Gigante quando ho convinto il venditore tedesco a farmi lo sconto mostrandogli la vecchia quotazione :D... giuro che non lo sapevo che fosse così sballata la stima, sapevo solo che non lo avevo mai trovato!

 

Questo veramente è passato da R a R3 già almeno nell'edizione 2023 (mentre nella precedente che possiedo, cioè la 2009 era R), altri cambi che avevo notato nella 2023 erano per Carlo Alberto il passaggio del  5 lire 1839 Genova da C a R2 (corretto)

Il 5 lire 1823 è effettivamente molto raro, per i Carlo Felice secondo me per rarità è il quarto a pari merito con il 1825 Genova, e dopo il 1831 Torino, 1824 Genova e 1821 Torino

Nel 2024 c'è invece menzione per il Regno delle Due Sicilie del 5 lire 1813 di Gioacchino Napoleone con il contorno liscio (un unico esemplare conosciuto... il mio! 5 Lire 1813), che fa compagnia ai due esemplari noti del 2 lire e uno della 1 lira, tutti col contorno liscio. 

  • Mi piace 1

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