Vai al contenuto
IGNORED

Grandi scoperte nel più grande cimitero altomedievale della Renania-Palatinato


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Spade, seax e un enigmatico anello-sigillo: grandi scoperte nel più grande cimitero altomedievale della Renania-Palatinato

I ritrovamenti sono avvenuti nei pressi di Ingelheim am Rhein, città tedesca della Renania-Palatinato, dove è in corso lo scavo di uno dei più grandi cimiteri risalenti al periodo merovingio di tutta la regione. Finora sono state documentate più di 250 tombe databili tra il 500 d.C. circa e la prima metà dell’VIII secolo. Molte presentano ricchi corredi di armi, una (appartenente forse a una donna) un enigmatico anello sigillo.

 

La tomba 447 in fase di scavo © Christoph Bassler- Stadtverwaltung Ingelheim 2023 La tomba 447 in fase di scavo © Christoph Bassler/ Stadtverwaltung Ingelheim 2023

Testo: ©Elena Percivaldi. Foto: ©Forschungsstelle Kaiserpfalz / e autori indicati. ©RIPRODUZIONE e rielaborazione del testo VIETATE senza citare espressamente la fonte.

Una sepoltura ancora intatta di un guerriero franco, armato con una ricca panoplia di armi, è tornata alla luce nei pressi di Ingelheim am Rhein, città tedesca della Renania-Palatinato. La sepoltura, identificata con il numero 447, è stata scoperta a giugno, miracolosamente intatta, in mezzo ad altre tombe già violate e saccheggiate nel Medioevo, ma il ritrovamento è stato comunicato solo in questi giorni. Nell’area, nota per la produzione di vino – la città è soprannominata “Rotweinstadt” («città del vino rosso») e la strada lungo la quale si trova il cimitero è la Rotweinstrasse, la «strada del vino rosso» – , gli archeologi del Forschungsstelle Kaiserpfalz stanno scavando uno dei più grandi cimiteri del periodo merovingio dell’intera Renania-Palatinato. Le indagini sono iniziate nel 2015 e hanno finora documentato più di 250 tombe databili tra il 500 d.C. circa e la prima metà dell’VIII secolo.

Il cimitero della Rotweinstrasse in fase di scavo (C) Forschungsstelle Kaiserpfalz Ingelheim Il cimitero della Rotweinstrasse in fase di scavo © Forschungsstelle Kaiserpfalz Ingelheim

L’individuo della Tomba 447, di sesso maschile e deceduto all’età di circa 30-40 anni, era stato deposto all’interno di una bara di legno, di cui però non resta traccia. Al fianco destro portava una spatha a doppio taglio, della quale restano anche parti del fodero in bronzo e gli elementi del sistema di sospensione. «La lunghezza della lama, in ottimo stato di conservazione, è di circa 75 cm, l’intera spada compresa l’elsa e il pomolo è lunga circa 93 cm», riferisce Christopher Bassler, archeologo responsabile dello scavo.

Il ritrovamento di spade nel cimitero della Rotweinstrasse non è molto frequente in quanto le tombe sono state oggetto di spoliazione già in antico. Un’altra spada in buono stato era però stata rinvenuta, insieme ad altre armi, anche in un’altra tomba, la numero 357, «la prima – hanno annunciato gli archeologi nella presentazione dei reperti avvenuta lo scorso dicembre – a contenere ancora una spatha tra quelle che abbiamo scavato negli ultimi anni».

spatha-sax-con-pietre-bronzate-fibbia-de Spatha, sax e altri materiali dalla Tomba 357 ©Alexander Slowikow, Christoph Bassler / Stadtverwaltung Ingelheim 2023 Punta di lancia in ferro della Tomba 357 Punta lancia di ferro della Tomba 357. ©Ines Birk / Stadtverwaltung Ingelheim 2023

Oltre che con la spatha, l’individuo della tomba 447 era stato deposto anche con il sax o seax (ne resta la lama e i rivetti in bronzo del fodero), il tipico “coltellaccio” multiuso diffuso tra le popolazioni “barbariche” dell’età delle migrazioni. Si trattava di un’arma versatile dal significato simbolico: basta pensare che per i Longobardi, la cui società era basata sull’equivalenza tra popolo ed esercito, lo scaramasax connotava l’uomo libero, che possedeva quindi il diritto-dovere di portare le armi. Completavano la panoplia del guerriero franco un secondo coltello, una lancia (ne resta la punta) e lo scudo, di cui rimane l’umbone metallico simile a quello emerso in un’altra tomba, la numero 355.

Corredo della tomba 355 © Ines Birk Stadtverwaltung Ingelheim 2023 Corredo della tomba 355 con l’umbone metallico © Ines Birk / Stadtverwaltung Ingelheim 2023

I ritrovamenti sono ora in fase di studio. Le caratteristiche dell’armamento sembrano datare la sepoltura – come la già citata numero 357 – al VII secolo. Maggiori informazioni giungeranno dopo la ripulitura e il restauro degli elementi metallici, che conservano sotto lo spesso strato di ruggine alcune tracce di ornamentazione. Anche i resti ossei saranno sottoposti ad accurate analisi. Le cause della morte, forse in battaglia o per malattia, dell’individuo non sono state infatti ancora accertate con precisione.

Cimitero altomedievale di Ingelheim am Rhein: una lunga serie di scoperte archeologiche

La scoperta annunciata in questi giorni è solo l’ultima di una lunga serie. Nel maggio scorso, durante la campagna di scavo di quest’anno, era stata presentato il ritrovamento di un’altra tomba – la Tomba 361 (foto sotto) – appartenente anch’essa a un individuo di sesso maschile sepolto tra il 550 e il 600 d.C. Probabilmente si trattava di un uomo libero appartenente alla “classe media” della società franca: le armi presenti, restaurate come gli altri reperti da Detlef Bach, erano infatti un seax lungo circa 38 cm, una punta di lancia e un coltello, mentre la spada era assente.

Tomba 361 (Foto Detlef Bach) Tomba 361 (Foto Detlef Bach) Tomba 361 (Foto Detlef Bach) Tomba 361 (Foto Detlef Bach)

Di particolare interesse, tra le tante finora tornate alla luce, è però la sepoltura (tomba 422) risalente alla seconda metà del VII secolo contenente un raro orecchino d’argento, che sembra qualificarla come femminile. L’oggetto più significativo è soprattutto l’anello-sigillo in bronzo scolpito con le lettere QSD, da sciogliere probabilmente in «QUIS SICUT DEUS», chi è come Dio (qui sotto).

Anello sigillo dalla tomba 422 Anello sigillo dalla tomba 422 ©Fotos Benjamin May / Stadtverwaltung Ingelheim 2023 Elementi di cintura dalla Tomba 422 ©Fotos Benjamin May Stadtverwaltung Ingelheim 2023 Elementi di cintura dalla Tomba 422 ©Fotos Benjamin May / Stadtverwaltung Ingelheim 2023

Secondo gli archeologi l’anello potrebbe anche essere stato realizzato nella tarda antichità e riutilizzato senza che necessariamente si conoscesse il significato delle lettere; tuttavia la presenza nella tomba di un elemento di cintura e una guarnizione in ferro ageminato decorati con un motivo a forma di croce (sopra) potrebbe, forse, ricondurre la sepoltura a un contesto cristiano (le popolazioni franche si erano convertite al Cristianesimo già nel 496, anno del battesimo del loro re Clodoveo). Interessante, notiamo noi, anche il fatto che lo locuzione rappresenti la traduzione latina del nome dell’Arcangelo Michele, in ebraico Mi-ka-El, «chi è come Dio?» (di solito l’espressione si trova nella versione «Quis ut Deus?»). Potrebbe trattarsi di un indizio della presenza di un culto locale dell’Arcangelo?

Fonte dei dati di scavo: Città di Ingelheim e Forschungsstelle Kaiserpfalz

Testo: ©Elena Percivaldi. Foto: ©Forschungsstelle Kaiserpfalz / e autori indicati. ©RIPRODUZIONE e rielaborazione del testo VIETATE senza citare espressamente la fonte.

©STORIE & ARCHEOSTORIE. RIPRODUZIONE RISERVATA.

https://storiearcheostorie.com/2023/08/06/archeologia-spade-seax-e-un-enigmatico-anello-sigillo-grandi-scoperte-nel-piu-grande-cimitero-altomedievale-della-renania-palatinato/

Modificato da ARES III
  • Mi piace 1

  • ARES III ha rinominato il titolo in Grandi scoperte nel più grande cimitero altomedievale della Renania-Palatinato

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.