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IGNORED

Curiosità nella lingua italiana: aforismi, battute, aneddoti, ecc.


Risposte migliori

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Anche la lettera U non è utilizzata, non è chiaro se sia per evitare la confusione con lo zero o con la V


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Anche nella possibile personalizzazione delle targhe automobilistiche sono escluse le vocali O, U e I e la consonante Q, a causa di una certa somiglianza tra lettere o con numeri. Inoltre le prime lettere non possono essere X, Y, Z, essendo riservate la X a rimorchi, semirimorchi, roulotte e carrelli appendice, la Y alla Polizia locale e la Z alle auto con porta-targa quadrato come alcuni camion, fuoristrada e auto d'epoca.

apollonia


  • 2 settimane dopo...
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Esami tossicologici

Nella materia cerebrale di due scatole craniche di inizio Seicento, conservate nel sepolcreto dell’antico ospedale Ca’ Granda di Milano, è emersa la molecola di igrina, indicatore chiave dell’assunzione di cocaina. La scoperta ha anticipato di due secoli, rispetto alle precedenti convinzioni, la data di introduzione di tale droga.

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L’igrina è un alcaloide pirrolidinico presente principalmente nelle foglie di coca (0,2%) e quindi che accompagna la cocaina. L’igrina viene estratta come un olio giallo denso, dal sapore e dall'odore pungenti.

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Secondo la leggenda, durante il regno dell’imperatore romano Antonino Pio (138-161 d. C.) accaddero avvenimenti eccezionali: nacque un bambino con due teste, si verificarono singolari parti plurigemellari, in una lontana provincia dell’impero l’orzo germogliò sulla cima degli alberi e in Arabia un mostruoso serpente divorò la propria coda e cinque leoni si lasciarono volontariamente catturare.

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Famoso repellente

Giovanni Battista Zampironi è il celebre farmacista veneziano che nel 1862 mise a punto il “piroconofono”, detto poi “fidibus insettifugo”: la spirale nota appunto come “zampirone” che, sprigionando fumo, scaccia gli insetti.

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11 ore fa, apollonia dice:

Famoso repellente

Giovanni Battista Zampironi è il celebre farmacista veneziano che nel 1862 mise a punto il “piroconofono”, detto poi “fidibus insettifugo”: la spirale nota appunto come “zampirone” che, sprigionando fumo, scaccia gli insetti.

Ecco, mi sono sempre chiesto da dove derivasse questo nome, pensavo che c'entrasse qualcosa il termine greco "piro" invece è solamente un caso di Omen-Nomen.😄


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Nel 2012 due cercatori amatoriali, Reg Mead e Richard Miles, portarono alla luce un immenso tesoro di circa 70.000 monete sull’isola di Jersey, nel Canale della Manica: per gli storici, furono seppellite lì da una tribù celtica in fuga dalle legioni di Giulio Cesare nel sec. I a. C.

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Per celebrare le Olimpiadi di Londra tenutesi neo 2012, la Zecca britannica ha coniato una serie di monete d’oro che riportano un valore nominale di 1.000 sterline: ciascuna di esse pesa la bellezza di un chilo.

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La cantante del ‘700 Caterina Gabrielli, acclamata in tutta Europa per la sua mirabile voce da soprano, un giorno chiese alla zarina Caterina II di Russia un compenso di 5.000 ducati per esibirsi. “Ma io non pago tanto nemmeno i miei feldmarescialli!”, le rispose esterrefatta l’imperatrice. “In tal caso Vostra Maestà non ha che da far cantare i suoi feldmarescialli”, fu la pronta replica dell’artista, che così ottenne infine l’onorario richiesto.

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In Italia, il primo semaforo venne installato a Milano il 1° aprile 1925, in Piazza del Duomo: azionato manualmente da un vigile, funzionava solo quattro ore al giorno, di pomeriggio.

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Il grande allenatore di calcio di origine argentina Helenio Herrera trascorse gli ultimi anni della sua vita a Venezia, dove morì nel 1997. La sua tomba, che si trova nel cimitero sull’isola di San Michele, è una riproduzione della Coppa dei Campioni che egli vinse con l’Inter per due volte consecutive, nel 1964 e nel ’65.

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P.S. Non sono interista.


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Lavaggio approfondito

Come ci è stato ampiamente ricordato durante la pandemia, per eliminare le particelle come virus e batteri dalle mani, bisognerebbe lavarsele vigorosamente per almeno 20 secondi… ancor meglio 30 o 40.

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In Svezia, il 3 settembre 1967 viene ricordato come “Giorno H”. Quest’ultima lettera sta per Högertrafik, cioè “Circolazione a destra”: quel giorno, infatti, nel Paese scandinavo si passò dalla guida sulla corsia sinistra a quella sulla destra.

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Pare che l’uso di indossare l’anello nunziale all’anulare della mano sinistra risalga all’antica credenza che da tale dito partisse una vena che arrivava diretta al cuore.

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L’italiano in tavola

Da qualche anno sul sito dell’Accademia della Crusca gli utenti possono segnalare i neologismi non ancora accolti nei vocabolari ufficiali. La redazione, esaminate le proposte, decide se approfondirle o meno in schede ad hoc. Tra i lemmi troviamo anche “forchiaio”, dalla combinazione di forchetta e cucchiaio.

apollonia


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8 ore fa, apollonia dice:

Tra i lemmi troviamo anche “forchiaio”, dalla combinazione di forchetta e cucchiaio.

E servirebbe per? Allora ancora meglio "forchello"...o c'è già? 🤔


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Note

Attualmente la parola forchiaio ha in italiano una circolazione abbastanza limitata. Tuttavia, in rete si possono rintracciare diversi esempi dell’utensile (di diverse forme e materiali) soprattutto in siti che vendono oggettistica per campeggio e blog che si occupano di escursionismo, ma anche in articoli che lo consigliano come posata adatta ai primi pasti dei neonati, o ancora descritto come vero e proprio oggetto di design, noto nell’ambiente dell’alta cucina. A partire dal 2008 e per i primi anni Dieci del Duemila, le occorrenze di forchiaio sono sporadiche, mentre si intensificano negli ultimi anni. Un lieve incremento è probabilmente dovuto al successo del personaggio Forky (di fatto un forchiaio) presente nel film di animazione Toy Story 4, uscito nel giugno 2019, e successivamente protagonista di una serie animata rivolta ai più piccoli.

È possibile che forchiaio sia un calco strutturale dell’anglismo spork (anch’esso parola macedonia formata da sp(oon) ‘cucchiaio’ + (f)ork ‘forchetta’) attestato in italiano dal 2004. Oltre al corrispettivo inglese, forchiaio ha un secondo concorrente italiano: la parola macedonia cucchietta (da cucchiaio forchetta), che riflette più fedelmente l’inglese spork nell’ordine dei componenti. La sua circolazione è, tuttavia, ancor più ridotta di quella di forchiaio.

Da https://accademiadellacrusca.it/it/parole-nuove/forchiaio/23530

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Nuovo o datato?

Il verbo “cazziare”, utilizzato colloquialmente con il significato di “rimproverare aspramente”, come riporta l’Accademia della Crusca, era già presente nei vocabolari dialettali partenopei dell’Ottocento; nonostante ciò, nei dizionari italiani ha fatto la sua comparsa negli anni Duemila come neologismo.

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Conoscete la definizione di una persona sempre informata sulle vicende sentimentali e private dei vip?

GOSSIPPARO, con l’accento sulla penultima sillaba (parola piana): /gos·sip·pà·ro/.

Come aggettivo indica chi è dedito a raccogliere e diffondere indiscrezioni sulla vita privata di persone più o meno famose (es. "rivista gossippàra").

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Il vocabolario Treccani riporta anche la voce del neologismo con una sola p. (https://www.treccani.it/vocabolario/gossipparo_(Neologismi)/)

DAL VOCABOLARIO                        gossipparo
(gossiparo), s. m. e agg. (iron.) Chi o che si compiace del pettegolezzo, del chiacchiericcio, dell’insinuazione. ◆ Lo chiamano gossip. E per carità, anche al migliore di noi sarà pur capitato di fare pettegolezzi perfino a un funerale. Ma una qualche misura, perfino nel cattivo gusto, se non è prevista dai vari codici deontologici dei vari gossipari di professione, sarà pur prevista dal naturale sentimento di saturazione che subentra a qualunque genere di indigestione. (Michele Serra, Repubblica, 10 aprile 2001, p. 1, Prima pagina) • La Simo, che fa la spiritosa sulle cronache gossipare, non potrebbe raccontarci qualcosa che la riguarda? Bisogna leggere sul «Foglio», per mano di un’informata quinta colonna, che Alessia Fabiani le ha telefonato per annunciarle di «aver smaterassato il marito» e di essere sulla copertina di un settimanale? Anche solo per l’audience, non era meglio una telefonata in diretta? (Aldo Grasso, Corriere della sera, 12 novembre 2004, p. 41, Spettacoli) • Quanto siamo fatui, pettegoli, gossippari, leggeristi, stupidini. In più, noi, quelli dei media, abbocchiamo pure ai pesci d’aprile, fuori stagione. Insomma: non è vero affatto, pur avendolo annunciato lei, al periodico «Diva e donna», che Emma Bonino ha un fidanzato. La notizia è stata ripresa da tutti i giornali, ieri, ma trattasi di una studiatissima bufala che la leader radicale ha giocosamente inventato. Perché? Per dimostrare che all’informazione, in Italia, piacciono solo i pettegolezzi. (Mario Ajello, Mattino, 26 giugno 2008, p. 4, Primo Piano).

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Onice nero

In epoca medievale, l’onice nero era considerato una pietra infausta, capace addirittura di accrescere la litigiosità.

Sembra che il nostro governo attuale operi come in quell’epoca, all’interno di un ricchissimo giacimento di onice nero.

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Clodio Albino, nominato imperatore dai legionari di Britannia e Spagna dopo la morte di Pertinace nel 193 d. C., era così goloso da ingozzarsi senza misura: sembra che a digiuno fosse capace di divorare 100 beccafichi, 400 ostriche, 500 fichi, 100 pesche, 10 meloni e vari chili d’uva.

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Il titolo Il principe, con cui è noto il capolavoro di Niccolò Machiavelli, fa imposto al trattato nel 1532, cinque anni dopo la morte dell’autore, dal tipografo Antonio Blado, che ne curò l’edizione originale postuma. Il titolo che era stato scelto dal letterato fiorentino era invece in latino: De Principatibus (= Sui principati).

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