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Le monete ormai da millenni sono diventate di uso comune nei popoli, un oggetto utilizzato nel commercio che ha assunto però anche altri valori e significati distaccati dal solo valore economico. 

Alcuni popoli nordici seppellivano sotto le abitazioni gruzzoli di monete per scacciare demoni e per buon auspicio. 

Altri ancora guardavano alcune monete come oggetti di culto e venerazione tanto che venivano date come offerte agli dei. 

Alcune monete invece sono diventate delle vere e proprie reliquie come i 30 denari di Giuda, in cui si sono susseguite nei secoli le chiese che attestavano il possesso di un denaro di Giuda. 

Altre monete invece sono diventate reliquie per altri motivi, è l'esempio del miracolo di Empoli del 1392.

Ad Empoli nel 1392 un giocatore d' azzardo perse giocando tutte le sue monete tranne un grosso d'argento di Pisa raffigurante sul dritto la Vergine in trono con il Bambino e al rovescio l' aquila coronata.

Preso dall' ira sfodero ʼ il suo pugnale e trafisse l' immagine della Vergine trapassandole il petto. 

Subito la Vergine inizio' a perdere sangue attirando e commuovendo i passanti. 

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Lucia Travaini (valori e disvalori simbolici delle monete) 

Ci sono tanto storie come questa, di monete diventate reliquie e oggetti di culto. 

Un numismatico secondo me ha anche  il compito di comprendere questo enorme valore religioso e spirituale che le monete avevano prima. 

Soffermandosi anche sui ritratti e simboli medievali moderni e antichi e chiedersi il perché di quella raffigurazione. 

Solo in questo modo si riesce in pieno a comprendere l' ancestrale significato delle monete, molte volte ignorato. 

 

 

 

  • Mi piace 6

Inviato
12 ore fa, SAURON05 dice:

Preso dall' ira sfodero ʼ il suo pugnale e trafisse l' immagine della Vergine trapassandole il petto. 

Subito la Vergine inizio' a perdere sangue attirando e commuovendo i passanti. 

Immagino che nel 1392 fosse più semplice credere ad un evento del genere.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato
7 minuti fa, Arka dice:

Immagino che nel 1392 fosse più semplice credere ad un evento del genere.

Arka

Diligite iustitiam

 

Si, era abbastanza facile credere a questi eventi infatti si sono susseguite altri miracoli dei secoli successivi come a Napoli nel 1483 e a Monza nel 1530.


Inviato

Su Panorama Numismatico di luglo/agosto 2023 ,nella rubrica"curiosità numismatiche"vi è uno studio, a firma di Gianni Graziosi, che ha per titolo"Monete Amuleto".Per chi volesse approfondire l'argomento

odjob

  • Grazie 1

Inviato (modificato)
15 ore fa, SAURON05 dice:

reliquie come i 30 denari di Giuda,

I Vangeli parlano di 30 pezzi d'argento: poi se fossero denari romani (repubblicani o/e imperiali, cioè Augusto e/o Tiberio) o Shekel/Sicli di Tiro, o altre monete, non è dato sapere con certezza.

 

 

Modificato da ARES III

Inviato (modificato)

Non so se sono perfettamente in tema ma questa discussione mi ha fatto pensare subito a questa moneta medievale nella mia piccola collezione, che condivido.

Bari, Ruggero II, Follaro (ridotto?) datato 535 dell’Egira (1150-1151). Al dritto Madonna orante (anche detta Vergine orante) con ai lati MP - ΘV (Μητηρ Θεοu, Madre di Dio). Al rovescio Legenda cufica disposta a croce: umila khamssa talatuna khamsumiaa (coniata nell'anno 535), in ogni quadrante quattro globetti.

Probabilmente di ispirazione bizantina è l’immagine della Madonna in atteggiamento orante, che riporta alla mente la Blachernitissa (o Blacherniotissa, detta Platytera o Madre di Dio del segno) che, per l’appunto, è uno dei temi iconografici bizantini più riprodotti.

Tra le ipotesi fatte sul significato della coniazione di questa moneta vi è (ovviamente) quello del tributo devozionale in vista di un anniversario del Regno (vista la presenza della data, circostanza questa estremamente rara) e quello che gli attribuisce il ruolo di propaganda religiosa nelle province conquistate agli arabi.

La storia ci dice che Ruggero II fosse sovrano “multietnico”, ragion per cui a me piace pensare che la moneta volesse comunicare che cristiani e arabi potevano coesistere nello stesso territorio sotto il dominio dello stesso Sovrano (due facce della stessa moneta). Forse questo si, un miracolo.
Saluti.

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Modificato da allek
  • Mi piace 3

Inviato
Il 25/7/2023 alle 13:56, ARES III dice:

I Vangeli parlano di 30 pezzi d'argento: poi se fossero denari romani (repubblicani o/e imperiali, cioè Augusto e/o Tiberio) o Shekel/Sicli di Tiro, o altre monete, non è dato sapere con certezza.

 

 

 

Ciao @ARES III nel vangelo di Matteo dice: fissarono trenta monete d'argento.Matteo prima di diventare discepolo era un esattore delle tasse, credo che conoscesse bene le monete. Gli altri evangelisti Marco e Luca parlano che gli davano del denaro per la consegna del Cristo non specificando quanto. Tieni presente che nel tempio non poteva entrare denaro che non fosse ebraico ecco perche' vi erano dei cambia valuta davanti al tempio. Quindi i sacerdoti a Giuda diedero le monete ebraiche.


Inviato
2 ore fa, Liamred00 dice:

Ciao @ARES III nel vangelo di Matteo dice: fissarono trenta monete d'argento.Matteo prima di diventare discepolo era un esattore delle tasse, credo che conoscesse bene le monete. Gli altri evangelisti Marco e Luca parlano che gli davano del denaro per la consegna del Cristo non specificando quanto. Tieni presente che nel tempio non poteva entrare denaro che non fosse ebraico ecco perche' vi erano dei cambia valuta davanti al tempio. Quindi i sacerdoti a Giuda diedero le monete ebraiche.

 

I sacerdoti, classe d'élite, non avrebbero mai toccato il denaro, perché bene impuro. Il pagamento concreto è stato realizzato da personale di classe inferiore, quindi utilizzando in teoria qualunque moneta in argento.

 

2 ore fa, Liamred00 dice:

Tieni presente che nel tempio non poteva entrare denaro che non fosse ebraico ecco perche' vi erano dei cambia valuta davanti al tempio. Quindi i sacerdoti a Giuda diedero le monete ebraiche.

Si dovrebbe fare una distinzione:

1- un conto è il denaro utilizzabile all'interno del tempio, cioè monete che sono state purificate ed utilizzabili solo per tale scopo;

2- un altro conto è invece la valuta corrente ebraica, che non ha subito alcuna purificazione.

2 ore fa, Liamred00 dice:

Matteo prima di diventare discepolo era un esattore delle tasse, credo che conoscesse bene le monete

Bisogna tenere presente che per i romani (come per altri popoli) non aveva alcuna importanza il tipo di moneta da riscuotere per la tassazione, basta che si rispettasse il metallo e la quantità prefissate. In Giudea circolavano molti tipi di valute, quindi non facevano troppo gli schizzinosi: arraffavano quello che passava il convento!

 


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