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Inviato
2 ore fa, favaldar dice:

I capelli sembrano ritoccati

Ciao Favaldar, i capelli di Francesco nel conio romano si presentano più dettagliati...e possono sembrare ritoccati.

 

2 ore fa, demonetis dice:

quale fonte venne citata.

Chi meglio di te può risalire alla fonte.

  • Grazie 1

Inviato
19 ore fa, LOBU dice:

Buonasera a tutti, complimenti @Rocco68 per il tuo esemplare nuovo di zecca! E' una meraviglia! 
Condivido la scansione del mio umile 10 Tornesi della Zecca di Roma, 31,84 grammi, moneta da studio. 

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BOMBINO MONETARIO FALSO E PER GIUNTA CHIMICO 

Bombino che non può emettere consolidati per la ragione semplicissima che non troverebbe chi gli comprasse; che non può mettere imposizioni perchè i suoi sudditi dopo avergli chiuso il cuore, gli han chiuso la loro borsa, ed il suo reame, Bombino ha immaginato un altro modo di far quattrini. Come il famoso duca d'Angoueleme, figlio di Carlo IX, e di Maria Touchet, che faceva moneta falsa al palazzo di Bellegarde, Bombino si è consacrato ai metalli di bassa lega, ed in questo momento per esempio, si coniano alla zecca di Roma, nel più gran segreto; (voi vedete come il segreto è serbato a Roma, lo sa perfino il Lampione!) ottocento mila ducati, cioè tre milioni e quattrocentomila franchi di moneta di rame di dieci tornesi l'una, con una data anteriore, beninteso, all'espulsione di Bombino dal regno di Napoli. Perché questa moneta perda l'apparenza di nuova si fa restare, per un poco di tempo, in barili con della morchia d'olio mista al tartaro di vino. L'esilio rende industre Bombino! Ecco Bombino diventato, non solamente monetario falso, ma chimico! In questo modo s'effettua l'ossidazione, e le monete rimangono coperte di un leggero strato di grasso che le fa prendere per monete antiche; si pongono poi nelle casse, e si spediscono a Napoli per la via di terra per mezzo dei carrettieri, o per quella di mare sui bastimenti. Giunte al loro destino, delle persone di fiducia le mettono in circolazione. Questa operazione ha un doppio scopo: imbarazzare le finanze dello stato gettando sul mercato una quantità eccessiva di rame, d'un valore più nominale che reale; ritirare dalla circolazione somme eguali in oro e in argento, e servirsene a profitto di Bombino. Nei primi del corrente mese novanta carri pieni di tornesi falsi sono usciti dalla zecca pontificia. 
Conclusione. TANTO E' LADRO CHI RUBA, CHE CHI TIENE IL SACCO! 

Tratto da "IL LAMPIONE" 23 Aprile 1861 

 

È sempre un piacere leggere i tuoi interventi...

Ben tornato...

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Inviato (modificato)

Buonasera a tutti, condivido una mia Piastra 1834 variante 10 torrette nello stemma del Portogallo (credo che si tratti del quarto esemplare ad oggi conosciuto), fondi speculari, Ø 37 mm / peso 27,57 g 

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Da notare anche una curiosità nella legenda al dritto - un dettaglio quasi impercettibile - dove la parola GRATIA è interessata dalla ribattitura della prima lettera A su lettera T, un errore in legenda - di solito più evidente - già conosciuto come "GRTTIA" su altre Piastre del millesimo 1834. 

Per completezza, allego anche le immagini degli altri tre esemplari conosciuti (tutti dello stesso identico conio), di cui due già condivisi alcuni anni fa nella discussione "Varianti delle piastre di Ferdinando II": 

Collezione @Lenin al post #105 del 22 Ottobre 2017
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Collezione @ferdinandoII al post #338 del 21 Giugno 2019 image.thumb.jpeg.2ccb5891af91d8684785d702f1ea05f7.jpeg

 

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Modificato da LOBU
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Inviato (modificato)

Ciao @LOBU, complimenti per il “quarto” esemplare noto.

A mio avviso, questo esemplare presenta anche due ulteriori particolarità, se tali possono essere considerate.

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Modificato da Oppiano

Inviato

Buonasera a tutti e Bentornato @LOBU. E' sempre un piacere leggere i tuoi interventi. 

Un' unica piccola precisazione: la 10 Torrette, Variante molto rara, è stata censita da @Raff82 e dal sottoscritto nel nostro modesto studio "Errori nella Piastra 1834 di Ferdinando II°", pubblicato su " Il Gazzettino di Quelli del Cordusio " n.10. Con quella che hai condiviso (complimenti! )  siamo a Cinque esemplari. Manca questa che era stata resa pubblica da un componente di questo forum. Eccola:

Stesso conio, riconoscibile dalle tre Torrette (invece che pallini ) nello Scudo del Portogallo e dall'esubero di metallo, sempre al R/, a lato di ET   HIER. 

Ciao, Beppe 

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Inviato (modificato)

Le 3 Torrette al posto dei pallini credo siano molto rare, oltre alle 10 torrette esterne. Io ne ho una con 4 Torrette in linea 1834 ma con 12 Torrette esterne.

Modificato da favaldar

Inviato
Il 23/03/2025 alle 19:46, Oppiano dice:

A mio avviso, questo esemplare presenta anche due ulteriori particolarità, se tali possono essere considerate.

Ciao @Oppiano, considerando che si tratta del millesimo 1834, credo che le particolarità dei diversi caratteri che hai messo in evidenza siano nella norma...

1 ora fa, giuseppe ballauri dice:

Con quella che hai condiviso (complimenti! )  siamo a Cinque esemplari. Manca questa che era stata resa pubblica da un componente di questo forum

Ciao @giuseppe ballauri, grazie per il bentornato e per la segnalazione dell'esemplare che mi era sfuggito... comunque sì, queste cinque Piastre vengono tutte dalla stessa coppia di conii... 


Inviato (modificato)

In quest'ultimo anno ho avuto modo di rielaborare un po' la mia raccolta - da una parte - facendo una selezione, una vera e propria cernita di quei vassoi appesantiti da monete di un unico millesimo, pieni di esemplari con le più disparate curiosità e di doppioni di varianti rare, raccolti nel tempo in qualsiasi conservazione ai fini di studio e - dall'altra parte - ho cercato di allargare i miei orizzonti, ormai fermi da anni sull'ultimo secolo della Zecca di Napoli. 

Così, ho pensato di intraprendere uno studio più approfondito, prima sulla monetazione della zecca di Palermo, poi di altri stati preunitari, fino alle zecche spagnole ed altre ad esse collegate da un fil-rouge tanto largo quanto profondo, ma in un arco temporale ben definito... I Borboni a partire da Carlo. A tal proposito, ho iniziato a raccogliere qualche pezzo solo per il piacere di maneggiarlo. Mi sono reso conto che l'impostazione stereotipata del collezionare per Zecca, per me era limitante ed ho scoperto che, intendere la collezione come se fosse un albero genealogico, per me è estremamente più appagante.

Oggi, ne approfitto per mostrarvi alcune monete, che non sono da considerarsi come "le più belle delle nostre collezioni" ,ma sono probabilmente le più rappresentative di questo mio nuovo modo di concepire la collezione. E' un modo per abbattere schemi mentali prestabiliti, per certi versi indotti o assimilati dal sistema, dai cataloghi, dalle aste o da altri collezionisti. Un modo per rigenerare qualcosa di fossilizzato o più semplicemente, per contrastare un periodo di stasi, un modo per rimescolare le carte, un nuovo stimolo che funge da "nuovo inizio". 

Solo per fare un esempio, posto un rametto dell'enorme albero dei Borboni: 

Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia (1734-1759), poi re di Spagna (1759-1788). Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Capostipite della dinastia dei Borbone delle Due Sicilie. Alla morte del fratello Ferdinando VI, re di Spagna (1746-1759), Carlo gli successe su quel trono e fu chiamato solo allora - come re di Spagna - Carlo terzo, mentre non ebbe mai numero d'ordine come re di Napoli. Dei sei maschi che aveva avuto fra tredici figli, il primo, Filippo, fu dichiarato incapace a succedergli; il secondo divenne, dopo la sua morte, Carlo IV; al terzo, Ferdinando, di otto anni, Carlo trasmise, il 6 ott. 1759, poco prima d'imbarcarsi per la Spagna, il trono di Napoli e di Sicilia. Carlo morì a Madrid il 14 dicembre 1788.

Condivido le scansioni di due mie monete in argento di grosso modulo che lo raffigurano: 

una Piastra da 120 Grana 1753 della Zecca di Napoli ed un Pezzo da 8 Reales 1777 della Zecca di Città del Messico

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Ferdinando I (Napoli, 12 gennaio 1751 - Napoli, 4 gennaio 1825). In seguito all'ascesa di suo padre al trono spagnolo, continuò il ramo napoletano della dinastia diventando re di Napoli con il nome di Ferdinando IV e re di Sicilia con il nome di Ferdinando III. Nel 1816 unificò i due regni nel Regno delle Due Sicilie ed assunse il nome di Ferdinando I, governando fino alla sua morte. Il fratello maggiore Carlo IV (Portici, 11 novembre 1748 - Napoli, 20 gennaio 1819), alla morte del padre divenne re di Spagna (1788-1808), continuando il ramo spagnolo dei Borbone.

Condivido le immagini di due monete che raffigurano i due fratelli: Ferdinando IV re di Napoli su una Piastra napoletana del 1805 e Carlo IV re di Spagna su un Pezzo da 8 Reales del 1808 coniato in Messico. 

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Modificato da LOBU
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Inviato

A seguire, allego le scansioni di altre due monete che raffigurano due cugini: Francesco I di Borbone su una Piastra napoletana 1825 e Ferdinando VII (figlio di Carlo IV) re di Spagna nel 1808 e dal 1813 fino al 1833, su un Pezzo da 8 messicano datato 1817. 

 

3 FRANC CUGI DR.jpg

Infine, condivido un'altra coppia di monete, entrambe coniate nel 1854: Ferdinando II di Borbone raffigurato su una Piastra napoletana e la cugina Infanta Isabella, che successe al padre nella titolarità del regno con il nome di Isabella II di Spagna, regnando dalla morte di quest'ultimo fino al 1868, raffigurata su una moneta spagnola da 20 Reales della Zecca di Madrid

 

4 FERD CUGI DR.jpg

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  • 2 settimane dopo...
Inviato

Buonasera a tutti,

condivido le foto di due mie Piastre 1841 del 5° tipo (testa grande), frutto di due diverse coppie di conii.  image.thumb.jpeg.b75edb8d01dae454b6aba33ee4749c8e.jpeg

 

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Inviato

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Allego anche le scansioni combinate in una GIF per la comparazione delle effigi, che manifesta delle piccole differenze in alcuni dettagli, ma nel complesso, rivela la stessa identica dimensione della testa. 

Un saluto, Lorenzo
 

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Inviato
Il 25/03/2025 alle 19:46, LOBU dice:

A seguire, allego le scansioni di altre due monete che raffigurano due cugini: Francesco I di Borbone su una Piastra napoletana 1825 e Ferdinando VII (figlio di Carlo IV) re di Spagna nel 1808 e dal 1813 fino al 1833, su un Pezzo da 8 messicano datato 1817. 

 

3 FRANC CUGI DR.jpg

Infine, condivido un'altra coppia di monete, entrambe coniate nel 1854: Ferdinando II di Borbone raffigurato su una Piastra napoletana e la cugina Infanta Isabella, che successe al padre nella titolarità del regno con il nome di Isabella II di Spagna, regnando dalla morte di quest'ultimo fino al 1868, raffigurata su una moneta spagnola da 20 Reales della Zecca di Madrid

 

4 FERD CUGI DR.jpg

 

Ma nel 1854 120 Grana  il 4 della data è su 1 o è un 4 diverso? La gambetta sotto in orizzontale non me la ricordo in altri 1854 o sbaglio?


Inviato

Ciao Lorenzo @LOBU, innanzitutto complimenti per le eccellenti 1841 Testa Grande. Dalla comparazione delle due monete mi sembra che la differenza principale sia nella punta del collo: una è un pò più appuntita e leggermente più lunga. Anche la Legenda sembra che in un tipo sia più larga e nell'altro tipo più compatta. 

Per confronto posto la mia che dovrebbe essere quella con il collo più appuntito.

Saluti a tutti, Beppe

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Inviato

3 tarì 1757, conservazione molto gradevole, bella patina. Perdonerete la pessima qualità delle mie foto. 

La seconda foto è lo stesso esemplare è tratta da un articolo del Bovi sulle monete di Carlo di Borbone edito nel 1935 nel quale la moneta viene indicata come proveniente dalla "coll. Ratti".

 

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Inviato

@ggpp The Top  complimenti anche perché è sempre bello ammirare monete che non siano sempre del Regno di Napoli.

Se non ho capito male, quindi, il tuo esemplare è quello descritto dal Bovi. Corretto?
 

 


Inviato
12 ore fa, Oppiano dice:

Se non ho capito male, quindi, il tuo esemplare è quello descritto dal Bovi. Corretto?

Sì, è lo stesso esemplare che appare nelle tavole del Bovi.

Il venditore non lo sapeva, l'ho notato per pura coincidenza mentre sfogliavo le pubblicazioni del dott. Bovi sulle monete di Carlo. 

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