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IGNORED

Macchie rossastre su solidi in oro


Risposte migliori

Inviato

Salve a tutti, navigando su internet mi sono imbattuto su dei solidi bizantini con delle strane macchie rossastre,mi sono chiesto di cosa si trattasse,ossidazione,incrostazioni o altro.... Intaccano il valore della moneta?? E di cosa si tratta?? Grazie a tutti volessero partecipare alla discussione


Inviato

non ho visto la foto, ma tieni presente che nonostante si tratti di Oro esistono almeno:

1 - macchie da contatto in giacitura

2 - macchie/alterazioni da calore (incendi etc)

3 - residui metallici da coniazione con relativa ossidazione (c'è una letteratura in merito se non ricordo male anche legata al tesoro di Como... ma potrei sbagliare)

4 - e altre ancora

se poi parliamo di oro "basso" possiamo avere ancora più casistiche


Inviato

Grazie a tutti tutti ho messo la foto dell oggetto in discussione,ho capito che possono essere molte le cause ,ma il suo valore ne risente??

E la prma volta che le vedevo e non sapevo di cosa si tattasse,grazie a chi volesse aggiungere i suoi pareri e buona giornata a tutti


Inviato

Interessante discussione. Il fatto che le macchie rosse vi siano solo sul fondo, e non sui rilievi, credo sia dato dalla pulitura. O sbaglio? La pulitura ha rimosso le macchie sui rilievi, ma non si è spinta fino al rimuovere le macchie sul fondo


Inviato
2 ore fa, spartacus89 dice:

Screenshot_20230706-082619_1.jpg

 

questa non è una macchia è un normale deposito che può essere con cura e cautela rimosso probabilmente senza troppa fatica


Inviato

No, non toglierlo. È una bella patina.

Arka

Diligite iustitiam

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Inviato
29 minuti fa, Arka dice:

No, non toglierlo. È una bella patina.

Arka

Diligite iustitiam

 

anche questo è verissimo


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Anche io resisterei dalla tentazione di rimuovere ogni imperfezione, considerata la storia che questa moneta ha vissuto. Oltretutto cancelleresti la patina molto gradevole.

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Supporter
Inviato

“Red spots“ e “ Red streaks” su monete d’oro

“Red spots“ e “ Red streaks” sono i termini anglosassoni per indicare le macchie e le striature rosse/rossastre che compaiono sulle monete d’oro d’epoca. La presenza di queste macchie può sembrare in contraddizione con la chimica dell’oro che lo vuole inerte nei confronti della luce e degli agenti atmosferici responsabili della patina di altri metalli monetali come l’argento e il rame, ma non è così in quanto queste macchie non sono prodotte da trasformazioni chimiche dell’oro bensì di metalli presenti nella lega monetale con l’oro. Il termine “macchie di rame” con cui queste formazioni sono conosciute nel settore delle monete dimostra la loro provenienza dal rame in lega con l’oro.

Le monete d'oro degli Stati Uniti coniate per la circolazione generale fino al 1933, per esempio, sono in realtà solo al 90% d'oro in quanto il resto della massa è costituito da metalli minori che servivano a rendere le monete più dure e quindi più resistenti all'usura. A tale scopo è stata aggiunta all’oro una miscela di rame (per la maggior parte) e argento (in piccole quantità) per creare una lega standard tipica di queste emissioni che in teoria al riscaldamento era completamente fusa, in modo che con la solidificazione ogni area della moneta fosse uniformemente composta dal 90% di oro e dal 10% di rame-argento. Ma a volte il rame si concentrava in alcune aree della superficie della moneta dove, per azione degli agenti atmosferici, assumeva lentamente un colore rosso ben evidente sul fondo color giallo-oro.

Il fenomeno si manifesta non solo sulle monete moderne come le Aquile d'oro americane e i Krugerrand a 22 carati, ma anche su quelle più antiche come i Franchi francesi e le Sovrane inglesi che non sono d’oro puro al 100% ma contengono una percentuale di metalli come argento, rame e altri metalli più duri. In alcune monete d’oro della Cina si è visto che le red spots traggono origine da piccole macchie di argento che reagiscono con lo zolfo presente nell'atmosfera.

Oltre alle macchie rosse di natura, diciamo così, endogena come quelle descritte sopra, ve ne sono anche di natura esogena in quanto dovute alla presenza di granelli di rame o d’argento sul tondello o sull'attrezzatura di conio che aderisce alla superficie durante la coniazione.

apollonia

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Supporter
Inviato

In un recente studio sulla composizione delle red spots di monete d’oro del regno Austro-Ungarico con l’impiego di varie tecniche strumentali è stata dimostrata la presenza del ferro.

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Un nuovo rossetto tra i cosmetici delle monete d’oro.

apollonia

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