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Parere legale del Ministero della Cultura riguardante collezionismo e commercio delle monete


numa numa

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Scusate, ma nel concreto, cosa cambia rispetto a ieri? Immagino niente.. non siamo davanti a una nuova legge o ad un regolamento.  Se questo documento apre ad alcuni risvolti del collezionismo, penso che siamo lontani da modifiche concrete a norme di legge. 

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37 minuti fa, Ptr79 dice:

Scusate, ma nel concreto, cosa cambia rispetto a ieri? Immagino niente.. non siamo davanti a una nuova legge o ad un regolamento.  Se questo documento apre ad alcuni risvolti del collezionismo, penso che siamo lontani da modifiche concrete a norme di legge. 

 

La legge non è stata modificata, ma il documento apre la strada a tornare ad una corretta applicazione della normativa, senza quelle interpretazioni talebane dei Pubblici Ministeri che spesso venivano smentite dai Giudici, ma solo dopo aver speso fior di quattrini con avvocati.

Non a caso quella parte di magistratura che @Tinia Numismatica definisce dem (....) si annida proprio tra i PM.

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Perdonami ma non condivido. I pm e i giudici seguono  e interpretano la legge, non un parere giuridico ministeriale. Ti potrei portare tantissimi esempi in altri ambiti in cui, nonostante interpretazioni ministeriali o di dipartimenti, pubblicate in circolari e documenti ufficiali, i magistrati hanno continuato ad applicare la legge, in barba agli orientamenti degli uffici giuridici dei ministeri. 
Non voglio sminuire l’importanza della circolare, che sicuramente fa capire che quanto meno il vento politico è cambiato ed è sensibile al tema, ma la contestualizzerei molto e starei attento a concludere che saranno tollerati comportamenti contrari alla legge, che ripeto non mi risulta cambiata. 

Modificato da Ptr79
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51 minuti fa, Ptr79 dice:

Scusate, ma nel concreto, cosa cambia rispetto a ieri? Immagino niente.. non siamo davanti a una nuova legge o ad un regolamento.  Se questo documento apre ad alcuni risvolti del collezionismo, penso che siamo lontani da modifiche concrete a norme di legge. 

 

Gioal mi ha preceduto. La legge di tutela ( legge Urbani ) e successive modifiche resta eguale. Questo parere aiuta nell’interpretazione chi poi deve applicare le disposizioni di legge e necessita di chiarimenti giurisprudenziali. Il parere recepisce infatti delle importanti sentenze della Corte di Cassazione ( che fanno giurisprudenza) citate dal presidente della prima Corte di Cassazione dr Genovese nel suo intervento al famoso convegno presso la biblioteca del Senato nel febbraio ‘22 che pose le basi per un’evoluzione dell’interpretazione normativa che fosse favorevole e non punitiva verso il collezionismo e il commercio di monete. Quel convegno ha avuto

il merito di raccogliere una convergenza di interessi da parte di quasi tutte le ‘anime’ che vi erano rappresentate a favore di una maggiore apertura e considerazione storica del Collezionismo rispetto all’evoluzione ( ma si dovrebbe parlare d’involuzione) delle norme che riguardano tale pratica cui abbiamo assistito negli ultimi 20-25 anni. 

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9 minuti fa, Ptr79 dice:

Perdonami ma non condivido. I pm e i giudici seguono  e interpretano la legge, non un parere giuridico ministeriale. Ti potrei portare tantissimi esempi in altri ambiti in cui, nonostante interpretazioni ministeriali o di dipartimenti, pubblicate in circolari e documenti ufficiali, i magistrati hanno continuato ad applicare la legge, in barba agli orientamenti degli uffici giuridici dei ministeri. 
Non voglio sminuire l’importanza della circolare, che sicuramente fa capire che quanto meno il vento politico è cambiato ed è sensibile al tema, ma la contestualizzerei molto e starei attento a concludere che saranno tollerati comportamenti contrari alla legge, che ripeto non mi risulta cambiata. 

 

Prt ma lei l’ha letto il parere pubblicato dal MIC? 
intanto e’ un ‘parere’ e non una ‘circolare’ che e’ cosa diversa.

non credo c’entri nulla il vento politico cambiato perche e’ un documento tecnico che non solo recepisce gli orientamenti recenti della Corte di Cassazione ( che fanno giurisprudenza) ma addirittura cita l’art. 74 della Costituzione (!).

e’ il parere che recepisce tali orientamenti giurisprudenziali e vi si conforma indicando alle strutture del Ministero la strada tracciata dai magistrati nell’interpretazione della legge e non il contrario 🤪

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1 minuto fa, numa numa dice:

Prt ma lei l’ha letto il parere pubblicato dal MIC? 
intanto e’ un ‘parere’ e non una ‘circolare’ che e’ cosa diversa.

non credo c’entri nulla il vento politico cambiato perche e’ un documento tecnico che non solo recepisce gli orientamenti recenti della Corte di Cassazione ( che fanno giurisprudenza) ma addirittura cita l’art. 74 della Costituzione (!).

e’ il parere che recepisce tali orientamenti giurisprudenziali e vi si conforma indicando alle strutture del Ministero la strada tracciata dai magistrati nell’interpretazione della legge e non il contrario 🤪

 

Condivido tutto quel che dice. Solo che non riesco a concludere che ne conseguiranno cambiamenti significativi rispetto al giorno prima della sua pubblicazione.

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6 ore fa, Ptr79 dice:

Condivido tutto quel che dice. Solo che non riesco a concludere che ne conseguiranno cambiamenti significativi rispetto al giorno prima della sua pubblicazione.

 

Aspettativa in un certo senso legittima ( conoscendo il costume italico : fatta la legge trovato l’inganno) ma aspettiamo alla prova dei fatti come si comporteranno gli Uffici. E’ in ogni caso un parere interpretativi molto importante e sara’ difficile disattenderlo. 

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11 ore fa, Tinia Numismatica dice:

Poi sono arrivati i talebani della cultura e la magistratura Dem… ( tutti e due dello stesso colore politico, guarda caso) e sono cominciati i guai e le storture interpretative…. 
La conclusione logica ,  credo sia che,  eliminando  un fattore , tutto tornerebbe nel solco della correttezza del rapporto legale tra stato e cittadini…..meditiamo …   

 

Mi tocca darti ragione, pur da ex elettore (ahimè) di quella gente lì... A quelli vanno aggiunti i talebani che si annidano nelle alte e basse sfere del ministero, talebani quasi sempre irragionevoli, di cui potrei pure fare dei nomi, ma lasciamo perdere. Poi si potrebbe aggiungere anche chi, a vario titolo, della lotta (!) contro il collezionismo ha fatto una (remunerativa) professione e deve mantenere la sua rendita di posizione. Insomma, vedremo gli sviluppi, ma mi aspetto enormi difficoltà, sempre se i politici non si decidono a fare entrare un po' di aria fresca in certi luoghi dove ristagnano polvere, supponenza e risentimento. Penso che ci siamo capiti. Con questo, lo preciso, giustissima la lotta ai banditi e all'illegalità, ma se un povero disgraziato, forse anche un po' scemo, mette in vendita sulla baia una moneta antica da 5 euro è proprio necessario spendere migliaia di euro per intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni all'alba eccetera? Per tacere poi di processi che durano anni se non decenni? Non si può semplicemente contattare il tizio e chiedere di portare immediatamente in una caserma il materiale di cui si sospetta (con elementi concreti) la provenienza truffaldina?

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Sulla base di questo parere l'unica aspettativa che mi farei è che potrebbe essere agevolata, da parte degli uffici amministrativi, l'importazione di monete antiche chiaramente provenienti dall'italia per le quali non vi sia un forte dubbio in merito alla lecita provenienza. Dopo tale atto amministrativo, tutto potrebbe succedere, e il collezionista comunque potrebbe essere chiamato a rispondere del suo acquisto presso altre sedi. Non è una legge, è un mero parere legale che ha una finalità precisa, indirizzato a un ufficio tecnico amministrativo dello stato italiano (non ad un acquirente privato o a un commerciante). Ripeto, bel documento e bel parere, ma un magistrato o un giudice sicuramente lo può completamente ignorare. Non solo, anche un funzionario del Ministero della Cultura lo può ignorare in fase di rilascio di futuri nulla osta, qualora non si senta tranquillo ad autorizzare l'importazione di un determinato bene. Da quello che è il mio personale filtro, non ha nessun tipo di vincolo per nessuno.

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11 ore fa, Ptr79 dice:

Condivido tutto quel che dice. Solo che non riesco a concludere che ne conseguiranno cambiamenti significativi rispetto al giorno prima della sua pubblicazione.

 

Capisco il tuo pessimismo; ma anche tra i magistrati vi sono persone intelligenti, che potrebbero capire, ad esempio, che la tutela degli oggetti antichi rinvenuti nel sottosuolo non si estende a quelli rinvenuti nel sottosuolo fuori dai confini dello Stato; non è un concetto così difficile.

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47 minuti fa, gioal dice:

Capisco il tuo pessimismo; ma anche tra i magistrati vi sono persone intelligenti, che potrebbero capire, ad esempio, che la tutela degli oggetti antichi rinvenuti nel sottosuolo non si estende a quelli rinvenuti nel sottosuolo fuori dai confini dello Stato; non è un concetto così difficile.

per evitare fraintendimenti, non sono pessimista e non ho mai messo in dubbio che tra i magistrati non vi siano persone intelligenti. il mio intervento voleva solo cercare di contestualizzare il documento postato, con il mio filtro personale, laddove comunque pur avendo nozioni molto avanzate di legge e di diritto, non sono un professionista del settore legale nè tantomeno un esperto in diritto amministrativo.

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Le problematiche furono affrontate già molti anni fa dall'Istituto Italiano di Numismatico, di cui allego il documento visionabile sul sito:

http://www.istitutoitalianonumismatica.it/novita.asp

 

Gli studiosi italiani di numismatica si sono riuniti il 1° luglio 2005 presso l'Istituto Italiano di Numismatica, ente pubblico che ha, tra le altre, funzioni di coordinamento tra i numismatici delle Soprintendenze, delle Università e degli enti locali, ed hanno espresso il documento che segue.

 

 

 

Legge 25 giugno 2005, n.109

Documento

 

Gli studiosi italiani di numismatica, presa visione della Legge 25 giugno 2005, n.109, che all'art. 2- decies modifica il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.L. 22 gennaio 2004, n.41) relativamente ai beni numismatici, esprimono il loro totale dissenso nei confronti di detto art. 2- decies , che giudicano fortemente pregiudizievole per il futuro degli studi storici ed archeologici, e in contrasto con il dettato costituzionale che impegna lo Stato alla tutela del patrimonio culturale comune della Nazione.

Di fatto l'art. 2- decies citato, introducendo una distinzione tra monete antiche di pregio e monete seriali, ed escludendo queste ultime dall'obbligo di tutela, ignora che la moneta è di per sé un prodotto seriale, e che le sue potenzialità come fonte storica prescindono dalla sua unicità o rarità. Al contrario è proprio la conoscenza di un numero elevato di repliche che consente di ricostruire dati quantitativi sulla entità della produzione delle zecche, e quindi di riconoscere fenomeni storici, economici e finanziari del mondo antico.

Va inoltre rilevato che la moneta non ha importanza soltanto per sé, ma, come ogni altro reperto archeologico, assume valore in rapporto al contesto da cui proviene. In ogni caso anche una singola moneta non di pregio, rinvenuta occasionalmente o parte di collezione, e priva di dati di provenienza, è in grado di fornire informazioni storiche, se letta da uno specialista, l'unico competente a valutarne l'importanza scientifica.

Pare quindi assolutamente improprio introdurre norme di tutela che considerano un bene archeologico, quale è la moneta antica, soltanto in rapporto al suo valore venale.

D'altro canto l'esclusione di “ogni obbligo di notificazione alle competenti autorità”, impedisce qualsiasi controllo sui materiali ritrovati, favorendo per tale via il commercio delle monete antiche illegalmente acquisite, e incentivando gli scavi clandestini. Appare infine assai singolare che il giudizio sulla “ripetitività” delle monete – e quello sul diritto all'esenzione dagli obblighi di denuncia e di notificazione – sia affidato allo stesso detentore delle monete, e non – come in ogni giudizio avviene – ad un organo competente e responsabile, come il Ministero per i beni culturali.

Per tutti questi motivi si riprova il disposto dalla Legge n.109, e si esprime il rammarico per il mancato coinvolgimento nella elaborazione del testo di legge dell'Istituto Italiano di Numismatica e degli specialisti numismatici che vi fanno capo. Questi si dichiarano comunque disponibili a prestare la propria collaborazione per la indispensabile revisione dell'articolo riguardante i beni numismatici.

 

 

         Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali ha emanato un nuovo Decreto-Legge (n.164 del 17 agosto 2005): “Disposizioni urgenti in materia di attività cinematografica”) che all'art.4 ritorna sulle disposizioni della precedente decretazione, e le modifica.

         In particolare al comma 1, numero 3, lettera b abroga il precedente art.2-decies. Al comma 2 però ne reintroduce i concetti decretando una modifica al “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”. Esso infatti recita testualmente:

“All'……articolo 10 [del “Codice”], comma 4, lettera b, dopo le parole: “le cose di interesse numismatico” sono aggiunte le seguenti: “la cui produzione, in rapporto all'epoca, alle tecniche e ai materiali, non sia caratterizzata da serialità o ripetitività”.

      Quindi è bensì vero che l'accertamento della tutelabilità delle monete è ora attribuito agli organi competenti del Ministero; ma tutelabili rimangono solo le monete giudicate non seriali o ripetitive, sulla base di caratteristiche non meglio definite, di materia, tecnica ed epoca.

      Speriamo che nel passaggio alle Camere per la conversione in legge, il decreto riceva i necessari miglioramenti.

 

 

30 agosto 2005               

 

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2 ore fa, Ptr79 dice:

Sulla base di questo parere l'unica aspettativa che mi farei è che potrebbe essere agevolata, da parte degli uffici amministrativi, l'importazione di monete antiche chiaramente provenienti dall'italia per le quali non vi sia un forte dubbio in merito alla lecita provenienza. Dopo tale atto amministrativo, tutto potrebbe succedere, e il collezionista comunque potrebbe essere chiamato a rispondere del suo acquisto presso altre sedi. Non è una legge, è un mero parere legale che ha una finalità precisa, indirizzato a un ufficio tecnico amministrativo dello stato italiano (non ad un acquirente privato o a un commerciante). Ripeto, bel documento e bel parere, ma un magistrato o un giudice sicuramente lo può completamente ignorare. Non solo, anche un funzionario del Ministero della Cultura lo può ignorare in fase di rilascio di futuri nulla osta, qualora non si senta tranquillo ad autorizzare l'importazione di un determinato bene. Da quello che è il mio personale filtro, non ha nessun tipo di vincolo per nessuno.

 

Esatto. Un parere molto competente che però non è vincolante..può essere considerato magari orientativo, ma l'Autorità Giudiziaria può non tenerne conto. Senza contare che in ogni capoluogo di provincia abbiamo una Procura della Repubblica con diversi magistrati...quindi...finchè quest'autorevole parere non viene in qualche modo recepito dal potere legislativo...cambia ben poco..Però è un'apertura senz'altro storica.

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Ciao, vorrei che qualcuno mi spiegasse nel concreto che cosa cambia con una semplice informativa (perché tutto questo entusiasmo da parte di molti solo su questa si basa, quindi praticamente sul quasi nulla). La colpa non è di chi interpreta la leggi ma della legge stessa, obsoleta e che lascia molto all'interpretazione di chi la deve applicare. Cambiare la legge vigente, questa è l'unica soluzione. Renderla chiara... Opinione personale... A quando? Campa cavallo... 🙂

ANTONIO 

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Ha scritto giusto : “opinione personale” 

se non e’ cosciente della  materia e non e’ familiare con l’assunto meglio prima imparare piuttosto che scrivere che hanno poco senso. La legge e’ stata cambiata piu’ volte e non e’ mai risultata risolutiva .  Il diritto italiano si basa - per chi non lo sapesse - sulle leggi, sugli ordinamenti e moltissimo sulka giurisprudenza - che interpreta le leggi - tutti elementi contenuti nel parere che solo chi e’ digiuno della  materia puo’ liquidare con superficialità. 

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46 minuti fa, numa numa dice:

Ha scritto giusto : “opinione personale” 

se non e’ cosciente della  materia e non e’ familiare con l’assunto meglio prima imparare piuttosto che scrivere che hanno poco senso. La legge e’ stata cambiata piu’ volte e non e’ mai risultata risolutiva .  Il diritto italiano si basa - per chi non lo sapesse - sulle leggi, sugli ordinamenti e moltissimo sulka giurisprudenza - che interpreta le leggi - tutti elementi contenuti nel parere che solo chi e’ digiuno della  materia puo’ liquidare con superficialità. 

 

Anche "giuridico". Complimenti. Cambiata come? All'italiana? Alla Gattopardo? Io ho smesso di credere alla befana da tanti anni... A ricampa cavallo.... 

Modificato da Pxacaesar
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3 ore fa, elledi dice:

Esatto. Un parere molto competente che però non è vincolante..può essere considerato magari orientativo, ma l'Autorità Giudiziaria può non tenerne conto. Senza contare che in ogni capoluogo di provincia abbiamo una Procura della Repubblica con diversi magistrati...quindi...finchè quest'autorevole parere non viene in qualche modo recepito dal potere legislativo...cambia ben poco..Però è un'apertura senz'altro storica.

 

Come ricordato gia’ sopra - ma mi rendo conto che non tutti possono essere aggiornati in materia giurisprudenziale. 
la magistratura e nel caso specifico il suo organo piu’ alto: la Cassazione - ha emesso sentenze specifiche orientate ad una maggiore apertura nei confronti del commercio d del collezionismo ( tali sentenze sono state anche commentate su queste colonne).

sono appunto i principi contenuti e ribaditi in QUESTE sentenze che appunto sono ora stati recepiti nel parere legale pubblicato dal MIC. 
quindi il rapporto di causalità e’ inverso a quello sostenuto da Ptr : prima ci sono state le sentenze - che sono state tra l’altrk riprese e commentate nell’intervento del dr Genovese al famoso convegno

presso la biblioteca del Senato - e successivamente e’ venuto il parere legale dell’ufficio legislativo del MIC che ha ottimamente sintetizzato la posizione del Ministero per questo ambito riprendendo e ispirandosi a quanto decretato dal supremo organo giudicante.

spero ora sia piu’ chiaro. Non ho la pretesa di convincere nessuno - sto  solo attento - avendo seguito attentamente l’evoluzione della materia - che non si equivochi  il nesso di causalità molto Importante per questo specifico ambito

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37 minuti fa, numa numa dice:

Come ricordato gia’ sopra - ma mi rendo conto che non tutti possono essere aggiornati in materia giurisprudenziale. 
la magistratura e nel caso specifico il suo organo piu’ alto: la Cassazione - ha emesso sentenze specifiche orientate ad una maggiore apertura nei confronti del commercio d del collezionismo ( tali sentenze sono state anche commentate su queste colonne).

sono appunto i principi contenuti e ribaditi in QUESTE sentenze che appunto sono ora stati recepiti nel parere legale pubblicato dal MIC. 
quindi il rapporto di causalità e’ inverso a quello sostenuto da Ptr : prima ci sono state le sentenze - che sono state tra l’altrk riprese e commentate nell’intervento del dr Genovese al famoso convegno

presso la biblioteca del Senato - e successivamente e’ venuto il parere legale dell’ufficio legislativo del MIC che ha ottimamente sintetizzato la posizione del Ministero per questo ambito riprendendo e ispirandosi a quanto decretato dal supremo organo giudicante.

spero ora sia piu’ chiaro. Non ho la pretesa di convincere nessuno - sto  solo attento - avendo seguito attentamente l’evoluzione della materia - che non si equivochi  il nesso di causalità molto Importante per questo specifico ambito

 

Quindi da oggi l'Autorità Giudiziaria non disporrà più sequestri e non ci saranno più processi a carico dei collezionisti?

Comprendo di essere un ignorante in materia, ma se non erro, nel tempo, ci sono state sentenze che andavano in un senso e altre nel verso opposto...o mi sbaglio? Perchè allora saremmo davvero ad una svolta..ma ahimè..da povero cittadino qualunque..credo che finchè non si legiferi nello specifico..ogni magistrato deciderà in maniera autonoma.

E' un grande passo in avanti, ma la strada  lunga..e soprattutto irta di pericoli..

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1 minuto fa, elledi dice:

Quindi da oggi l'Autorità Giudiziaria non disporrà più sequestri e non ci saranno più processi a carico dei collezionisti?

Comprendo di essere un ignorante in materia, ma se non erro, nel tempo, ci sono state sentenze che andavano in un senso e altre nel verso opposto...o mi sbaglio? Perchè allora saremmo davvero ad una svolta..ma ahimè..da povero cittadino qualunque..credo che finchè non si legiferi nello specifico..ogni magistrato deciderà in maniera autonoma.

E' un grande passo in avanti, ma la strada  lunga..e soprattutto irta di pericoli..

 

Grazie 🙂

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22 minuti fa, elledi dice:

Quindi da oggi l'Autorità Giudiziaria non disporrà più sequestri e non ci saranno più processi a carico dei collezionisti?

non mi sembra di aver mai detto questo. La legge resta e il parere ha ribadito anche i casi ove speciali categorie di monete godranno di maggiore tutela. Occorre leggere a fondo altrimenti si rischia di analizzare solo parzialmente. la materia non è delle piu' semplici ma tutto deve essere messo nella giusta prospettiva 

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 "...il parere ha ribadito anche i casi ove speciali categorie di monete godranno di maggiore tutela..."

Dal punto di vista amministrativo certamente questo parere, almeno inizialmente, dovrebbe garantire una maggiore tutela...il dopo però è ancora tutto da scoprire. Vediamo che succederà  ad esempio con le prossime richieste di importazione che verranno presentate. Se tutto va come da parere le monete, anche senza la ghigliottina della legge del 1909 entreranno in Italia..poi, quello che potrebbe anche accadere ( ma non è detto che accada, è un mio pensiero/timore) ce lo possiamo immaginare.

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1 ora fa, elledi dice:

Quindi da oggi l'Autorità Giudiziaria non disporrà più sequestri e non ci saranno più processi a carico dei collezionisti?

Comprendo di essere un ignorante in materia, ma se non erro, nel tempo, ci sono state sentenze che andavano in un senso e altre nel verso opposto...o mi sbaglio? Perchè allora saremmo davvero ad una svolta..ma ahimè..da povero cittadino qualunque..credo che finchè non si legiferi nello specifico..ogni magistrato deciderà in maniera autonoma.

E' un grande passo in avanti, ma la strada  lunga..e soprattutto irta di pericoli..

 

Dalli..

se le piace crederlo faccia pure

non e’ quello che è stato ne’ scritto nel parere ne’ commentato qui

 

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55 minuti fa, elledi dice:

 "...il parere ha ribadito anche i casi ove speciali categorie di monete godranno di maggiore tutela..."

Dal punto di vista amministrativo certamente questo parere, almeno inizialmente, dovrebbe garantire una maggiore tutela...il dopo però è ancora tutto da scoprire. Vediamo che succederà  ad esempio con le prossime richieste di importazione che verranno presentate. Se tutto va come da parere le monete, anche senza la ghigliottina della legge del 1909 entreranno in Italia..poi, quello che potrebbe anche accadere ( ma non è detto che accada, è un mio pensiero/timore) ce lo possiamo immaginare.

 

Son d’accordo! Anche perché il collezionista le fa rientrare ma trattandosi di monete antiche trovo difficile riuscire a scindere la prova della legittima circolazione e la prova della lecita provenienza. Non è escluso che il ministero sarà proprio il primo promotore di segnalazioni all’autorità giudiziaria relativamente a monete corredate da scarsa documentazione. su questo intervento chiudo, non avendo altre tematiche su cui poter contribuire e avendo già ampiamente esposto il mio punto di vista nei post sopra!

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1 ora fa, Ptr79 dice:

Son d’accordo! Anche perché il collezionista le fa rientrare ma trattandosi di monete antiche trovo difficile riuscire a scindere la prova della legittima circolazione e la prova della lecita provenienza. Non è escluso che il ministero sarà proprio il primo promotore di segnalazioni all’autorità giudiziaria relativamente a monete corredate da scarsa documentazione. su questo intervento chiudo, non avendo altre tematiche su cui poter contribuire e avendo già ampiamente esposto il mio punto di vista nei post sopra!

 

No. Non credo si arrivi a questo. Piuttosto in un secondo momento si potrebbe arrivare alla notifica di un esemplare ritenuto importante da qualche sovrintendenza...e si ricomincerebbe

2 ore fa, numa numa dice:

Dalli..

se le piace crederlo faccia pure

non e’ quello che è stato ne’ scritto nel parere ne’ commentato qui

 

 

?? Credevo avesse già risposto a questo post

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Vorrei tornare su 

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L'art.10 del Codice  ecc. "solo se aventi carattere di rarità e pregio" o "eccezionale interesse"  

Pertanto se un collezionista importa o esporta, suppongo che la precisazione valga anche per l'export, un bronzo del basso impero di poco valore e nessuna rarità, dovrebbe essere al riparo da eventuali persecuzioni da parte della giustizia. Così come una casa d'aste che per una moneta ecc.ecc. potrebbe evitare di precisare che è acquistabile solo da italiani. Non così per un aureo di Didio Juliano o di Pescennio Nigro. 

Ma un titolare di casa d'aste mi ha detto che lui non vuole "grane" e ... non posso dargli torto.

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