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Inviato

Buonasera a tutti,
questa sera vi presento il mio Denario di Geta. Riporto la descrizione della Casa D'Aste .

Geta (Caesar, 198-209). AR Denarius (19mm, 2.39g, 12h). Rome, 200-5. Bareheaded and draped bust r. R/ Geta standing l., holding baton and sceptre; trophy to r. RIC IV 18; RSC 157b.

Chi era Geta?

Da Wikipedia

Geta, figlio di Settimio Severo e Giulia Domna e fratello di Caracalla (nome completo Publio Settimio Geta, in latino: Publius Septimius Geta; Roma, 7 marzo 189 – Roma, 26 dicembre 211[1]), è stato un co-imperatore romano dal 209 al 211, prima col padre e poi col fratello.

Geta fu il figlio più giovane di Settimio Severo dalla seconda moglie Giulia Domna e nacque a Roma, quando suo padre era solo un governatore provinciale al servizio dell'imperatore Commodo. Dipinto da bambino nel tondo della famiglia dei Severi, insieme a Settimio Severo, Giulia Domna e Caracalla, la sua faccia fu cancellata a causa della damnatio memoriae ordinata da suo fratello Caracalla, che lo aveva fatto assassinare.

Geta fu sempre posto in secondo piano rispetto a suo fratello maggiore Caracalla. Forse per questo, le relazioni tra i due furono difficili sin dall'infanzia. I conflitti erano costanti e spesso richiedevano la mediazione della madre. Secondo lo storico Dione Cassio, Geta era di carattere più mite e riflessivo, Caracalla invece era più irruento e vendicativo. Nelle campagne contro i Britanni, Settimio Severo utilizzò in modo intelligente le diverse doti dei figli: Caracalla seguì il padre in battaglia, mentre Geta ebbe il titolo di "Cesare" nel 198 ed era tenuto nelle retrovie, a York, per amministrare la giustizia. La propaganda imperiale pubblicizzava una famiglia felice che divideva le responsabilità del potere. Caracalla era il vicecomandante dell'esercito, Giulia Domna il consigliere di fiducia e Geta aveva compiti amministrativi e burocratici. Ma l'antipatia e la rivalità tra i due fratelli era ben lontana dall'essere risolta.

Quando Settimio Severo morì di malattia il 4 febbraio 211 a Eburacum, per decisione dei consiglieri imperiali, i figli Caracalla e Geta furono proclamati insieme imperatori. Conclusa una veloce pace con i barbari confinanti, ritornarono a Roma. Il loro governo congiunto si rivelò presto un fallimento, per breve tempo governarono insieme solo grazie al prestigio dei consiglieri e della loro madre, Giulia Domna. Fonti successive ipotizzano che i fratelli volessero dividere l'impero in due metà, e si erano create per loro a Roma due fazioni avversarie. Verso la fine del 211 la situazione era divenuta insostenibile. Il 26 dicembre del 211 Geta venne fatto uccidere tramite un gruppo di centurioni da suo fratello Caracalla, nonostante si fosse rifugiato tra le braccia della madre Giulia Domna.[2] . Alla sua morte furono sterminati tutti i suoi sostenitori e i loro parenti. Geta fu accusato di aver voluto prendere il potere e uccidere Caracalla, per cui fu dichiarato nemico dello Stato, condannato alla damnatio memoriae e sepolto in una tomba creata per lui sul Settizonio costruito dal padre.

In seguito la zia Giulia Mesa, sorella di Giulia Domna, lo fece inumare nel Mausoleo di Adriano,[3] anche se un edificio sulla via Appia, detto appunto tomba di Geta, viene identificato col suo mausoleo.


Dopo il fratricidio, Caracalla infangò la sua memoria e ordinò che il suo nome fosse rimosso da tutte le iscrizioni (damnatio memoriae). A quel punto, come unico imperatore, ebbe l'opportunità di sbarazzarsi dei suoi nemici politici: le fonti riferiscono che in questo periodo furono uccise o proscritte circa 20 000 persone. Tra le vittime della repressione si segnala il giurista Emilio Papiniano, che fu decapitato, su ordine di Caracalla, per essersi rifiutato di comporre un'apologia del fratricidio.

Caracalla decise di eliminare per sempre le prove dell'esistenza del fratello, attuando questa procedura riservata soltanto a uomini che con le loro azioni avevano macchiato l'onore romano. Esempi di damnatio memoriae sono presenti sull'arco di Settimio Severo a Roma nel Foro, dove il nome di Geta venne cancellato e sostituito dalle parole optimis fortissimisque principibus, e nell'arco severiano di Leptis Magna, dove la figura di Geta è abrasa dall'arco stesso. La distruzione della memoria di Geta fu tra le più capillarmente eseguite nella storia di Roma: per questo trovarne tracce o ritratti è estremamente raro e difficile. Tra i possibili busti superstiti di Geta ne esiste uno nel Museo archeologico nazionale di Orvieto, che fu ritrovato sepolto con la testa appoggiata a una bozza di pietra a mo' di cuscino e un altro, rinvenuto presso Sabucina, esposto al Museo Archeologico di Caltanissetta.

Nella sua Historia Regum Britanniae, Goffredo di Monmouth sostiene che Geta fu nominato re britannico dalle legioni a Eburacum. In risposta, i britanni scelsero invece Caracalla. I due fratelli, però, discutevano per ogni cosa e alla fine Caracalla tentò di assassinare Geta durante i Saturnalia, senza però riuscirvi. Ma in dicembre, durante un incontro con il fratello, Caracalla fece uccidere Geta da un centurione.

Interessante ...la damnatio sembra non aver colpito le monete...o mi sbaglio?
Saluti
Alberto

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Inviato

C'è stato un momento in cui avevo pensato di collezionare denari di Geta come collezione esclusiva. Bellissima varietà di tipi e prezzi popolari, oltre che personaggio storico tragico e affascinante.

  • Mi piace 1

Inviato

Ciao @Litra68in effetti il numero di monete giunto fino a noi (sopratutto denari, più rari i sesterzi e gli altri nominali in bronzo) fanno pensare che almeno per il popolo nel caso specifico di Geta non è che contasse molto la "damnatio memoriae" che spesso era attribuita più che per demeriti reali solo come propaganda politica della parte avversa. È solo una mia considerazione, quindi. Posto i miei esemplari di questo sfortunato coimperatore😶

ANTONIO 

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  • Mi piace 3

Inviato

Ciao @Litra68volevo mettere la reazione mi piace alla tua moneta ma ti devo dire che c'è qualcosa che me lo impedisce e cioè il suo aspetto generale (e non mi riferisco al suo stato di conservazione, moneta perfettamente leggibile che a me piace 🙂) che qualche piccolo dubbio sulla sua sicura autenticità me lo lascia. Una moneta che sembra essere stata pulita e forse (visto il peso e l'aspetto squamoso) anche interessata dal fenomeno di cristallizzazione dell'argento. Ci tengo a precisare che non sto asserendo che non è autentica, meglio sottolinearlo. A te dal vivo che impressione ti dà? 

ANTONIO 


Inviato

Buonasera a tutti, ,Antonio @Pxacaesar tranquillo,  le tue sono delle giuste osservazioni,  non ti nascondo che la sto studiando proprio perché sono diffidente per natura.  Appena avrò le idee chiare le esporrò qui in discussione.  Purtroppo sento spesso parlare di riconii e contraffazioni che interessano queste monetine.

Un mio Amico preso da mille dubbi ha smesso di collezionare i Denari Imperiali. 

Saluti 

Alberto


Inviato
7 minuti fa, Litra68 dice:

Riporto foto della casa d'aste. 

Magari si vede sotto una luce diversa.

Saluti

Alberto

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Per me è buona

skuby

  • Mi piace 1

Inviato

Anche per me è autentica, è un po' porosa ma non vedo segnali di allarme.


Inviato
22 ore fa, Gallienus dice:

C'è stato un momento in cui avevo pensato di collezionare denari di Geta come collezione esclusiva. Bellissima varietà di tipi e prezzi popolari, oltre che personaggio storico tragico e affascinante.

 

Ultimamente i prezzi non sembrano tanto popolari, almeno per le buone conservazioni.

  • Mi piace 1

Inviato

Autentica anche per me direi cristallizzata.

  • Mi piace 2

Inviato
Il 22/6/2023 alle 15:40, Pxacaesar dice:

interessata dal fenomeno di cristallizzazione dell'argento.

Scusate, cosa la provoca questa cristallizzazione....fattori esterni o scarsa qualità del metallo ? Grazie


Inviato
53 minuti fa, didrachm dice:

Scusate, cosa la provoca questa cristallizzazione....fattori esterni o scarsa qualità del metallo ? Grazie

 

Ciao, la cristallizzazione è causata da fattori esterni (esempio particolare condizioni del terreno dove la moneta ha stazionato) ed è dovuta alla trasformazione del rame presente nella lega d'argento che indebolisce la struttura della moneta rendendola fragile e facilmente fratturabile (ad esempio una semplice caduta o anche il suo maneggiamento può farla spezzare) 🙂

ANTONIO 

  • Grazie 1

  • 2 settimane dopo...
Inviato
Il 22/6/2023 alle 19:03, Litra68 dice:

Buonasera a tutti, ,Antonio @Pxacaesar tranquillo,  le tue sono delle giuste osservazioni,  non ti nascondo che la sto studiando proprio perché sono diffidente per natura.  Appena avrò le idee chiare le esporrò qui in discussione.  Purtroppo sento spesso parlare di riconii e contraffazioni che interessano queste monetine.

Un mio Amico preso da mille dubbi ha smesso di collezionare i Denari Imperiali. 

Saluti 

Alberto

 

Ciao Alberto, siccome sono in debito con te di un "mi piace" che vorrei aggiungere alla moneta da te condivisa in questa discussione qual è la tua idea dopo aver esaminato la stessa? 🙂

ANTONIO 


Inviato

Buonasera a tutti, Antonio @Pxacaesar propendo per l'autenticità del mio Denario,  e d'accordo sulla cristallizzazione della stessa. Moneta gradevole nonostante la conservazione e le problematiche di cui è affetta. Il like non è necessario,  sei sempre presente nelle mie discussioni e già questo mi ripaga. E poi ho molto da imparare anche da te e ti ringrazio per le tue condivisioni , i tuoi interventi e le note che accompagnano ogni tua moneta. Ma anche quando commenti quelle non tue.

Prossimamente posterò degli altri denari, per i quali aspetto ovviamente i tuoi commenti. 

Saluti 

Alberto

  • Mi piace 1

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