Vai al contenuto

Risposte migliori

Supporter
Inviato (modificato)

L’occasione della prossima asta di Andrea Cavazza

(Asta 5 Live 1-2/7/2023)

https://www.deamoneta.com/auctions/search/879 

ci consente di “ammirare” alcuni falsi d’epoca nella monetazione del Re V.E. III.

Eccoli in sequenza:

LOTTO 1095

FALSO EPOCA - Vittorio Emanuele III - Buono 2 Lire 1927 RARO 

image.png
image.png

LOTTO 1096

FALSO EPOCA - Vittorio Emanuele III - 20 Lire Elmetto 1928 RARO

image.png
IMG_1587.jpeg
LOTTO 1097

FALSO EPOCA - Vittorio Emanuele III - 2 Lire 1914

IMG_1590.jpeg
IMG_1589.jpeg

LOTTO 1098

FALSO EPOCA - Vittorio Emanuele III - 10 Lire 1927 

IMG_1592.jpeg
IMG_1591.jpeg

LOTTO 1099

FALSO EPOCA - Vittorio Emanuele III - 5 Lire Aquilotto 1927

IMG_1594.jpeg
IMG_1593.jpeg

LOTTO 1100

FALSO EPOCA - Vittorio Emanuele III - 5 Lire Aquilotto 1929

IMG_1596.jpeg
IMG_1595.jpeg
LOTTO 1101

FALSO EPOCA - Vittorio Emanuele III - 5 Lire Aquilotto 1930 

IMG_1598.jpeg
IMG_1597.jpeg


Un caro saluto,

Domenico

Modificato da Oppiano
  • Mi piace 2
  • Grazie 1

  • Oppiano ha rinominato il titolo in Falsi d’epoca - Vittorio Emanuele III
  • 4 settimane dopo...
Inviato

Buonasera,

ma è possibile che i falsi d’epoca avessero lo stesso identico conio dell’originale e quindi essere differenti solo per il materiale di cui è fatta la  moneta?    Mi riferisco soprattutto alla foto della 2 lire 1914: sembra essere uguale agli originali (circolati ma con una comune usura)  da cui differisce per il colore e la porosità del metallo che la rendono evidentemente falsa. (anzi mi chiedo come facessero ad usarla senza accorgersene).

 


Supporter
Inviato

Una buona riflessione @vindar!

Vediamo se qualche esperto ci aiuta a comprendere meglio.

Grazie.


Inviato
15 ore fa, vindar dice:

anzi mi chiedo come facessero ad usarla senza accorgersene).

Posso provare a dare una risposta: la moneta falsa, all'origine possedeva un velo di argento che la rendeva assai simile all'originale, non aveva la porosità che si vede oggi. L'unica differenza, diciamo, che poteva essere notata è il peso,  di norma calante. Ma dobbiamo considerare che all'inizio del secolo XX° la diffusione di monete argentee era molto limitata presso la popolazione comune e quindi era facile per la moneta falsa circolare una volta immessa nel "mercato". D'altronde, anche oggi, ci sono in giro molti esemplari di monete da due euro false, palesemete false (risconoscibili da noi, praticanti del mestiere...<_<) che continuano a girare. Semplicemente la gente non se ne accorge dal peso (ma nemmeno le guarda, aggiungerei)

un saluto

 

  • Mi piace 1

Inviato
1 ora fa, Saturno dice:

Posso provare a dare una risposta: la moneta falsa, all'origine possedeva un velo di argento che la rendeva assai simile all'originale, non aveva la porosità che si vede oggi. L'unica differenza, diciamo, che poteva essere notata è il peso,  di norma calante. Ma dobbiamo considerare che all'inizio del secolo XX° la diffusione di monete argentee era molto limitata presso la popolazione comune e quindi era facile per la moneta falsa circolare una volta immessa nel "mercato". D'altronde, anche oggi, ci sono in giro molti esemplari di monete da due euro false, palesemete false (risconoscibili da noi, praticanti del mestiere...<_<) che continuano a girare. Semplicemente la gente non se ne accorge dal peso (ma nemmeno le guarda, aggiungerei)

un saluto

 

 

Ah ecco far circolare falsi è più semplice di quanto si possa immaginare. 

 

Però mi resta questo dubbio

17 ore fa, vindar dice:

è possibile che i falsi d’epoca avessero lo stesso identico conio dell’originale e quindi essere differenti solo per il materiale di cui è fatta la  moneta?    Mi riferisco soprattutto alla foto della 2 lire 1914

 

 

Qualcuno esperto di coniazione di falsi sa se vengono proprio realizzati dei conii falsi da incisori falsari ( ma con questa somiglianza servirebbe proprio lo stesso incisore che ha fatto l’originale...o sbaglio?) oppure si sfruttava una fuga illegale di conii originali non più utilizzati (rovinati, spaccati e quindi dimessi) per realizzare monete false?


Supporter
Inviato
1 ora fa, vindar dice:

Ah ecco far circolare falsi è più semplice di quanto si possa immaginare. 

 

Però mi resta questo dubbio

Qualcuno esperto di coniazione di falsi sa se vengono proprio realizzati dei conii falsi da incisori falsari ( ma con questa somiglianza servirebbe proprio lo stesso incisore che ha fatto l’originale...o sbaglio?) oppure si sfruttava una fuga illegale di conii originali non più utilizzati (rovinati, spaccati e quindi dimessi) per realizzare monete false?

 

COME SI CREANO I FALSI?

La coniazione di monete è il processo di trasferimento di un disegno da un conio a un tondello in metallo. Prende il nome dai conii, punzoni metallici che recano in negativo le immagini realizzate dagli incisori prescelte per contrassegnare le monete. Ogni moneta, anche quella falsa, è ottenuta con due conii, uno per il dritto e uno per il rovescio. I conii si ottengono scaldando un pezzo d'acciaio, fatta questa operazione lo si pone sotto una pressa accoppiato ad una moneta originale, azionando la pressa l'impronta della moneta rimane sull'acciaio. Il lavoro si finisce, nei dettagli, a bulino. 

La coniazione meccanica, che è il sistema in uso più recente, è la coniazione effettuata con l’ausilio di un macchinario, generalmente un torchio o una pressa meccanica. Il principio di funzionamento di una pressa è piuttosto semplice: l'energia cinetica si scarica sul tondello metallico posto tra i due conii, imprimendo le impronte della moneta.

Esiste inoltre un altro modo per la produzione di monete false: la fusione. Esso consiste nel colare metallo fuso all’interno di una matrice recante il tipo del dritto e quello del rovescio. Vi sono due matrici, una per il dritto una per il rovescio, chiuse con morsetti o con un congegno a scatto. All'interno veniva versata la lega. Una volta freddato si ottenevano i tondelli, che potevano o meno subire successive lavorazioni. 

Gli stampi venivano preparati, usando le monete legali e con materie diverse: sia terre plastiche che con composizioni metalliche. Se gli stampi sono metallici devono essere tali da fondere a temperatura alquanto superiore di quella della lega che vi dovrà essere versata. Tali stampi metallici possono ottenersi in più modi, il più semplice è però per compressione: si porta la lastra metallica ad una sufficiente temperatura e poi vi si batte fortemente sopra la moneta legale di cui si desidera lo stampo. L’operazione ripetuta per le due facce fa sì che si possa ottenere uno stampo completo che va però ulteriormente accomodato, affinché nel bordo possa ottenersi una sufficiente aderenza della chiusura, per la colatura della lega, che viene fatta da un canaletto appositamente praticato nello stampo e rispondente nel contorno della moneta. Una volta freddata la moneta è estratta dallo stampo e rifinita.

 

Screenshot_2023-07-10-12-07-42-332.jpeg

Screenshot_2023-07-10-12-06-51-006.jpeg

Screenshot_2023-07-10-12-06-25-785.jpeg

  • Mi piace 2
Awards

Inviato (modificato)
58 minuti fa, ak72 dice:

I conii si ottengono scaldando un pezzo d'acciaio, fatta questa operazione lo si pone sotto una pressa accoppiato ad una moneta originale, azionando la pressa l'impronta della moneta rimane sull'acciaio.

Grazie. 

I conii che si ottengono in questa maniera sono distinguibili dai conii che si utilizzano in zecca? 
Cioè se in zecca, con i migliori materiali di cui dispongono e le loro presse, producessero un conio proprio in questa maniera (partendo cioè da una moneta) e poi con questo conio producessero monete, si otterrebbero monete a corso legale? O sarebbero meno dettagliate ? Sempre che questo modo di produrre conii partendo dalle monete non sia un metodo già normalmente utilizzato dalle zecche.

 

 

Modificato da vindar

Inviato (modificato)
10 ore fa, Moneta Rara dice:

Buono da 2 lire del 1927 è considerato raro, ma solo se falso? 

 

Il Buono da 2 lire del 1927 è considerata moneta rara, ovviamente se autentica.

Per i falsi non saprei.

Modificato da torpedo

Inviato
Il 17/7/2023 alle 09:52, torpedo dice:

Il Buono da 2 lire del 1927 è considerata moneta rara, ovviamente se autentica.

Per i falsi non saprei.

 

il Buono da 2 Lire del 27 è Raro solamente in alta conservazione, in bassa conservazione ne sono pieni le Aste e i Convegni. Per quanto riguarda il 27 Falso, a mio avviso non è Raro. Ci sono ben altre Rarità del Regno

Awards

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.