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Doppio orecchio nelle Borboniche


Risposte migliori

Buonasera a tutti,  la sera dopo una giornata di lavoro la mia mente  come quella di  tanti non trova sosta e non pone limiti alla fantasia.

Allora mi è venuta l'idea di impostare una discussione leggera, una sorta di  contenitore di monete Borboniche che abbiano un filo comune, un doppio orecchio. Ho spulciato sul Web e sul nostro Forum ma non ho trovato una discussione specifica ad hoc. Per onestà e completezza linko quella che ho trovato che ha più attinenza con quello che mi accingo a fare soprattuto con il vostro aiuto. Una discussione da far crescere insieme ognuno apportando del suo. Questa è una discussione di Ascolto visto il titolo. Ognuno posti il suo doppio orecchio...

Inizio con il mio.

Una mezza piastra di Ferdinando II  millesimo 1859 ( sarei tentato di dire 9 su 7). Un apprezzabile e visibile Doppio padiglione auricolare...

Segni di rimozione di appiccagnolo, segni di strappi e graffi di conio al rovescio,  ma resta per me comunque una moneta pienamente godibile e collezionabile.

Aspetto le vostre.

 

Saluti 

Alberto

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Saluti a tutti.

Innanzitutto complimenti Alberto @Litra68 per la bella discussione che hai postato. L'argomento è molto interessante e poco dibattuto e spero sia l'occasione per condividere le monete che presentano tale anomalia. Se la risposta sarà positiva, potremo censire i millesimi che presentano il "Doppio Orecchio" e cercare di avanzare qualche ipotesi. 

Per adesso condivido il mio 10 Tornesi 1856. 

Ciao Beppe

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Supporter

Bravo Alberto. Hai trovato un altro bellissimo argomento.

Io pubblico una piastra 120 grana del 1855, una del 1856 ed una terza del 1841. Ma, su quest'ultima, ho dei dubbi che possa trattarsi veramente di un doppio orecchio, comunque, la pubblico ugualmente. Posto anche un 10 Tornesi del 1857.

Ti saluto caramente.

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Supporter

Ma quella del 1841 è un doppio orecchio? D’impatto mi sembra, però…Ciao

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3 minuti fa, Releo dice:

Ma quella del 1841 è un doppio orecchio? D’impatto mi sembra, però…Ciao

 

Sembrerebbe di no, bisognerebbe verificare altri 41...

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Ciao @Releo, hai postato delle ottime monete, complimenti. Per quanto riguarda la Piastra del '41 concordo con @gennydbmoney. Penso non sia una "doppio orecchio". Mi sono permesso di ingrandire il particolare e per confronto posto una mia 41.  

Probabilmente il ricciolo che circonda il padiglione auricolare nella parte superiore, può confondere. Saluti

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Supporter

Infatti, penso sia proprio così. D'altra parte, fino ad oggi, non la consideravo fra quelle con il doppio orecchio. Confrontandola con la tua mi sembra si chiarisca tutto. Grazie.

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Supporter

Intervengo ancora una volta perché, riguardando attentamente le foto pubblicate, mi sono accorto che il 10 tornesi di Beppe (del 1856) e quello mio (del 1857) hanno, almeno al dritto, lo stesso identico conio. Ma, allora, lo stesso conio è stato utilizzato per due anni consecutivi? 

Saluti.

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Ciao Releo, 

10 minuti fa, Releo dice:

al dritto, lo stesso identico conio

magari sbaglio io, ma mi sembrano contrassegni diversi, stella a 5 punte nel tuo, e a 6 (o almeno sembra) in quello di @giuseppe ballauri.

Complimenti a tutti per i bei pezzi postati. 

Un saluto. 

Raffaele. 

Modificato da Raff82
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18 minuti fa, Releo dice:

hanno, almeno al dritto, lo stesso identico conio. Ma, allora, lo stesso conio è stato utilizzato per due anni consecutivi? 

A prima vista sembrano avere identico dritto.

I conii lavoravano fino al loro "sfinimento" , quindi è probabile che questo dritto continuo' a lavorare anche per il millesimo successivo. 

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Supporter

Salve. 
L’utilizzo dello stesso identico conio per minimo due anni consecutivi ( 1856/57) non potrebbe rilevare che lo stesso identico “doppio orecchio” sia presente direttamente sul conio piuttosto che solo sulle singole monete?  In definitiva, non si è portati a pensare che il difetto “doppio orecchio”  possa non costituire un difetto verificatosi nella fase di coniazione  riguardante la sola  moneta, ma, piuttosto e più verosimilmente, un difetto risalente all’origine, cioè al momento della realizzazione e dell’utilizzo del conio stesso?
Se così  fosse, ne deriverebbero interessanti conseguenze sul ruolo da attribuire al “doppio orecchio” nella monetazione napoletana ed a tanto altro. 
Queste, naturalmente, non sono certezze assodate, ma solo congetture su cui, però, sarebbe opportuno riflettere attentamente. 

 

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12 ore fa, Releo dice:

non potrebbe rilevare che lo stesso identico “doppio orecchio” sia presente direttamente sul conio piuttosto che solo sulle singole monete?

Ipotesi interessante e che mi sento di condividere ma non avendo conoscenze approfondite sulle tecniche di coniazione preferisco non sbilanciarmi in merito...

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Supporter

Genny, sono nella tua stessa condizione. Mi è sorto il dubbio sopra manifestato, ma anch’io di tecniche di coniazione ne so molto poco. Però, ritengo che sarebbe molto interessante approfondire questo aspetto riguardante il ruolo effettivo da attribuire al  “ doppio orecchio”. Confidiamo in altri eventuali interventi chiarificatori. Ciao.

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Ciao a tutti, 

Il Sig. Delpup qui spiega bene le tecniche di coniazione, anche se per una zecca diversa e posteriore di circa sessant'anni, ma penso che il procedimento sia comunque molto simile. 

 

Un saluto Raffaele. 

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3 ore fa, Raff82 dice:

Ciao a tutti, 

Il Sig. Delpup qui spiega bene le tecniche di coniazione, anche se per una zecca diversa e posteriore di circa sessant'anni, ma penso che il procedimento sia comunque molto simile. 

 

Un saluto Raffaele. 

 

A proposito di Andrea Del Pup... sul suo sito spiega nel dettaglio tutti i diversi casi di sdoppiamento del conio. 

https://www.erroridiconiazione.com/c-8-2-sdoppiamento-del-conio/ 

Un altro esempio, Centesimo "Italia su Prora" sempre 1915 

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Buongiorno, 

Molto bella @magicoin.

Quindi per le piastre conosciamo le date:

1836

1854

1855

1856 (due coni, uno con il bordo normale e uno con il bordo a pettine al rovescio ). 

1857

Altre?

Un saluto a tutti. 

Raffaele. 

 

Modificato da Raff82
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Supporter

Magicoin, bella la tua moneta!  Secondo me, è importante che i possessori pubblichino i loro “doppio orecchio”, in modo da avere un’idea, seppure molto approssimativa, del numero di esemplari presenti sul mercato e dei millesimi che ne sono interessati. Inoltre, è una opportunità per eventualmente scoprire aspetti nuovi di queste monete, che magari ci erano prima sfuggiti, o per pervenire alla formulazione di nuove ipotesi sulla base del confronto delle stesse.
 Come è effettivamente accaduto in questi topic.
Infatti, a seguito dell’osservazione dei due dieci tornesi del  1856 e 1857, con medesimo conio al dritto, ho supposto che lo stesso identico “doppio orecchio” sia, probabilmente, presente sul conio e non solo sulle monete. E cioè, che non sia dovuto ad un difetto di coniazione delle monete quale conseguenza di un doppio colpo di bilanciere, ma, più facilmente, ad un difetto nato durante la realizzazione del conio stesso. Sarà veramente così? Ognuno ha modo di ragionarci su e di pervenire ad una propria opinione.

Un caro saluto.

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6 minuti fa, Releo dice:

possessori pubblichino i loro “doppio orecchio”, in modo da avere un’idea, seppure molto approssimativa, del numero di esemplari presenti sul mercato e dei millesimi che ne sono interessati.

Concordo pienamente con te Releo. 

Aggiungo una 54, non è mia, è passata su ebay qualche mese fa ma non sono riuscito a prenderla. 

 

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1 ora fa, Releo dice:

Magicoin, bella la tua moneta!  Secondo me, è importante che i possessori pubblichino i loro “doppio orecchio”, in modo da avere un’idea, seppure molto approssimativa, del numero di esemplari presenti sul mercato e dei millesimi che ne sono interessati. Inoltre, è una opportunità per eventualmente scoprire aspetti nuovi di queste monete, che magari ci erano prima sfuggiti, o per pervenire alla formulazione di nuove ipotesi sulla base del confronto delle stesse.
 Come è effettivamente accaduto in questi topic.
Infatti, a seguito dell’osservazione dei due dieci tornesi del  1856 e 1857, con medesimo conio al dritto, ho supposto che lo stesso identico “doppio orecchio” sia, probabilmente, presente sul conio e non solo sulle monete. E cioè, che non sia dovuto ad un difetto di coniazione delle monete quale conseguenza di un doppio colpo di bilanciere, ma, più facilmente, ad un difetto nato durante la realizzazione del conio stesso. Sarà veramente così? Ognuno ha modo di ragionarci su e di pervenire ad una propria opinione.

Un caro saluto.

 

Grazie! Ipotesi interessante la tua.

Aggiungo che, se così fosse, per questo e altri casi analoghi:

1. Hanno ritenuto il difetto accettabile ed emesso le monete

2. Non si sono accorti del difetto e hanno coniato fino all'usura del conio

3. Si sono accorti del difetto ma avevano già emesso un lotto di monete.

Forse mi sbaglio ma ritengo che prestassero attenzione ai difetti che potessero deturpare il volto del Sovrano.

magicoin

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Ho rifotografato il mio 10 Tornesi 1856 - post #4 ( avevo postato le foto del venditore ) e con luce radente la rosetta è in effetti a 5 petali. Pertanto concordo con @Releo e @Rocco68 : probabilmente il conio madre venne usato nel 1856 e 57. Mi chiedo però come abbia fatto a resistere per almeno qualche mese, essendo un millesimo comune e quindi con tiratura elevata. 

 

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Salve a tutti, ciao @Releo... per quanto riguarda i 10 Tornesi "doppio orecchio" 1856 e '57 con il medesimo conio al dritto, credo che sia abbastanza palese il fatto che si tratti di uno sdoppiamento sul conio, così come per tutti gli altri casi postati sino ad ora, perché è sufficiente riscontrare anche due sole monete gemelle e con lo stesso identico difetto per poter constatare che si tratti effettivamente di un difetto sul conio. Quindi, io non parlerei più di opinioni, congetture, ipotesi o supposizioni ma, di qualcosa di certo, evidente, chiaro ed inconfutabile. 

Ad esempio, la Piastra del 1836 postata da magicoin, mostra soltanto un minimo spostamento dell'orecchio e questo potrebbe anche far pensare ad un micro difetto in fase di coniazione della moneta, se non fosse che, se ne trovano delle altre con lo stesso conio ed il medesimo difetto al D/ - anche quando abbinato ad un diverso conio al rovescio. Se invece, trovassimo altre Piastre con lo stesso identico conio 1836, ma senza quel millimetrico spostamento dell'orecchio, potremmo facilmente dedurre che questo dettaglio sulla Piastra di magicoin sia il risultato di un doppio colpo di bilanciere in fase di coniazione della moneta. 

Per far comprendere meglio la differenza tra sdoppiamento presente sul conio e sdoppiamento presente solo sulla moneta, prendo come esempio una mia Piastra 1834 con un difetto di sdoppiamento ruotato dei rilievi più alti - effige al D/ e lo scudo al R/ - dovuto ad un doppio colpo di bilanciere durante la coniazione della moneta, che mostra una evidente rotazione del tondello. Per via di questo particolare, non parleremmo più di un determinato grado di rarità del difetto, bensì di esemplare unico.

Piastra 1834 con doppia variante e difetto di coniazione, D/ GRTTIA - R/ 11 torrette. 

Buona serata, Lorenzo

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