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Denario di Eliogabalo, Speranza (Antiochia)


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Inviato

Ciao, oggi condivido un denario dell'imperatore Eliogabalo (218-222 d. C.) con la personificazione sul rovescio della dea della Speranza (Spei Perpetuae) nella sua classica iconografia, divinità a cui i romani facevano appello in ultima istanza quando le altre a cui si erano rivolti non erano state benevole, la così detta "Spes ultima dea". Coniato nelle officine della città di Antiochia (situata tra l'attuale Turchia e la Siria) nel 218-219 d. C. luogo sempre strategico e di crocevia per l'impero romano. Avendo diversi esemplari di denari ed un antoniniano coniati a Roma mi mancava proprio un esemplare di questa Zecca. Eliogabalo, appartenente alla dinastia dei Severi, fu un imperatore a voler usare un eufemismo alquanto stravagante ed in  controtendenza rispetto ai canoni di governo del periodo (tento' addirittura di instaurare una sorte di monoteismo religioso, con il culto del dio Sole da cui prese anche il nome fungendo da primo sacerdote). Questa nuova forma di religione a cui il popolo non era pronto, i suoi costumi molto dissoluti ed il malgoverno politico sancirono la sua eliminazione fisica dopo solo 4 anni di potere. Per lui fu decretata anche la "damnatio memoriae" l'onta più grave e disonorevole che la figura di un imperatore poteva subire dopo la sua morte. Qualsiasi intervento su quanto detto sarà gradito. Il denario da esame diretto risulta coniato, ben centrato con un aspetto generale che fa pensare che sia rimasto molto simile a quello del suo ritrovamento (patina, malachite affiiorata in superficie e visibile sul collo e quello che sembra terriccio Incrostato visibile sul dritto). So che a molti non piacerà 🙂 ma questo suo aspetto estetico che evidenzia i 2000 anni  che ha più un altro che tra poco evidenziero' mi hanno spinto ad acquistarlo con molto piacere e senza esitazioni. Come di consuetudine, prima e dopo ogni mio acquisto, cerco di visionare quanti più esemplari possibili della stessa tipologia trovati in rete e come in alcuni casi mi è già capitato, ne ho trovato uno che condivide lo stesso conio di incudine del mio (per me non ci sono dubbi). Diversi stati di conservazione del metallo, differente usura da circolazione, rovesci battuti con conii differenti mi permettono di poterlo archiviare come certamente autentico, che è cosa non da poco. Grazie ed alle prossime 

ANTONIO 

19,50 mm         3,74 g        RIC 199 

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Foto del mio denario e quello trovato che condividono identico conio di incudine. 

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Inviato

Hello,

A very nice example of the Antioch type. I have a similar example but from different dies. I think however that we can conclude that the same engraver made both obverse dies due to the similarity in engraving. It is very nice to find another Severan collector who appreciates the eastern mints.

normal_RI%20071t%20img.jpg

Regards,

Martin

  • Grazie 1

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