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Che ne dite? da un'ASTA Artemide al MUSEO di BELGRADO


Vel Saties

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Molto interessante: Un importante SIGILLO dall’ASTA Artemide vola al MUSEO di BELGRADO

Appartiene a Stefan Nemanja il prezioso sigillo del XII secolo ritirato dall’asta Artemide LIX e acquistato privatamente dal Museo storico della Serbia

 

a cura della redazione | Ennesimo esempio di come il mercato e il collezionismo numismatico possano contribuire a far riemergere preziosi oggetti dal grande valore storico che, partendo dal possesso privato, confluiscono poi in una raccolta museale pubblica, valorizzandola e con la possibilità di essere fruiti da tutti.

Un sigillo medievale “imcompreso” in asta Artemide LIX

Il lotto 788 dell’asta sammarinese Artemide LIX, un sigillo in piombo a nome di Stefan Nemanja (1113/4-1199), è stato ritirato infatti dall’incanto di aprile e venduto a trattativa privata all’Istorijski muzej Srbije, il Museo storico della Serbia.

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Pubblicato nell’asta a inizio aprile (qui la scheda del lotto), il lotto – ci dice Lorenzo Moretti, amministratore di Artemide Aste – “era stato conferito alla nostra casa d’aste come un normale sigillo bizantino, assolutamente non compreso dal conferente.

Grazie all’accurata ricerca dei nostri esperti, in particolare della dottoressa Marta Santi, che segue la classificazione delle monete classiche per Artemide Aste, il sigillo è stato invece correttamente identificato ed attribuito a Stefan Nemanja, uno dei padri fondatori della Serbia. La scoperta è stata avvincente da un punto di vista storico”.

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L’asta sammarinese finisce sotto i riflettori in Serbia

Presentato in asta con una stima prudente di 1000 euro, il lotto ha subito attratto l’interesse del pubblico, non solo numismatico. In particolare, essendo il personaggio Stefan Nemanja particolarmente sentito nella cultura serba, la notizia del lotto ha fatto capolino su giornali e sulle televisione nazionali serbe. Così, in poche ore le offerte hanno superato gli 8000 euro con centinaia di interessati che lo osservavano e decine di offerenti che attendevano il momento opportuno per aggiudicarselo.

Anche il Museo storico della Serbia ha notato l’importante sigillo ed ha contattato Artemide Aste chiedendo un’opzione di acquisto diretto. “Benché sia inusuale per la nostra casa d’aste – prosegue Moretti – ritirare lotti proposti in asta per cederli a trattativa privata, ci siamo prodigati per facilitare la trattativa tra il museo ed il conferente del lotto.

Con soddisfazione per le parti, la trattativa è stata completata e presto questo sigillo è stato ritirato da una delegazione del museo ritornerà in Serbia, per essere esposto nel Museo storico ed essere ammirato da tutto il popolo serbo e dai visitatori di tutto il mondo”.

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Un po’ storia di Stefan Namanja e del suo sigillo

Questa la descrizione dell’affascinante reperto di epoca medievale: Stefan Nemanja (1113/4-1199), gran principe del Gran Principato di Serbia (Raška). Sigillo di piombo, seconda metà del XII secolo d.C. Al dritto Ο/ ΣΤΕ/ ΦΑ/ ΝΟ/ C – Ο/ ΠAN/ ΤΟ/ ΜΑΡ/ ΤY/ C. Santo Stefano in piedi, con in mano un cofanetto e un incensiere. Al rovescio ΣΦΡΑΓΙC/ CTΕΦANOΥ/ ΜΕΓΑΛOΥ/ ΖΟΥΠΑΝΟΥ/ ΤΟΥ ΝΕΜΑ/ NIA. Piombo, g 20,92, mm 35,00. Estremamente raro.

Nemanja divenne grand župan (capo clan) di Raška sotto la sovranità bizantina nel 1169. Successivamente si schierò con i Veneziani e alla fine fu sconfitto dai Bizantini vendicatori, ma fu graziato. Nemanja in seguito conquistò Skopje, Prizren e Tetovo. Sebbene nuovamente sconfitto, mantenne Kosovo, Peć, Prizren, Bar, Skadar (Shkodër) e Kotor.

Nell’ultima parte della sua vita prese i voti e da allora fu chiamato monaco Simeone. Dopo la sua morte, venne canonizzato dalla Chiesa ortodossa e divenne san Simeone. Entrambi i figli di Stefan Nemanja (san Simeone) introdussero il culto del padre, creando così l’immagine ideale di un santo sovrano, prima di allora senza pari a Bisanzio. È oggi considerato il padre della nazione serba.

Modificato da Vel Saties
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Supporter

Secondo me una bella storia di numismatica: Uno studio fatto bene su un oggetto ne ha dato un giusto valore e ricollocato nel giusto posto storico e poi "l'alleanza" tra pubblico e privato, tra commerciante ed istituzione pubblica che senza i clamori e le cacce alle streghe come avviene spesso in Italia ha portato una comunità ad avere un tassello della propria storia che altrimenti sarebbe andata perduta.

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  • Vel Saties ha rinominato il titolo in Che ne dite? da un'ASTA Artemide al MUSEO di BELGRADO
Supporter

Bell’esemplare.

Partecipando all’asta, ho postato constatare come molto professionalmente il “banditore” abbia spiegato i motivi per i quali l’esemplare era stato ritirato.

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