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C'è del buono in Danimarca


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Inviato

E su questo (parafrasando la famosa frase dell'Amleto), pur non essendoci mai stato, avevo pochi dubbi. In tutte le classifiche su ricchezza, qualità della vita, funzionamento dei servizi, diritti e uguaglianza, ecc., ecc., il paese è sempre ai primissimi posti.

Quello che non sapevo, o a cui forse non avevo mai pensato, è che questo "buono" interessa anche un oggetto assai diffuso anche in Italia, il cui uso però viene spesso, a torto o a ragione, contestato (anche qui nel forum).

Sto parlando del famoso (o famigerato? :D) metal detector strumento usato da oltre 5.000 danesi (su 6 milioni di abitanti) che puntualmente consegnano quanto trovato al Museo Nazionale di Copenaghen, che ora li ringazia con una mostra.

https://www.artribune.com/dal-mondo/2023/05/danimarca-metal-detector-mostra-copenhagen/?utm_source=Newsletter

Alcuni estratti dell'articolo che potete leggere integralmente nel link qui sopra, che ho trovato particolarmente significativi:

"La storia dei ritrovamenti in Danimarca è molto antica e inizia con una legge del 1241, con cui si stabiliva che ogni oggetto in oro e argento senza proprietario appartenesse al Re. Per molto tempo la strategia è stata quella di fondere tutto, poi dal XVII secolo la Corona ha cominciato a collezionare reperti da mostrare alle altre famiglie reali seguendo una moda europea. Oggi nulla di tutto questo appartiene più alla monarchia ma al Museo Nazionale, che riceve le scoperte dai musei locali, dove i detectorist le consegnano. La regola stabilisce che tutti gli oggetti risalenti a prima del 1536 vadano consegnati al museo più vicino, dopo quella data lo stesso vale solo per gli oggetti d’oro e i grandi reperti d’argento."

"L’arrivo dei metal detector negli Anni Ottanta del secolo scorso ha segnato una svolta nel settore, grazie alla lungimiranza dei dirigenti museali dell’epoca. 'Hanno stabilito una connessione con le persone attraverso i musei locali e la strategia ha avuto un ampio successo. E credo che questo abbia creato un terreno fertile per la fiducia tra i dilettanti e i professionisti'. Mentre in molti Paesi questa pratica veniva vietata, in Danimarca i detectorist sono diventati una risorsa e hanno cominciato a contribuire alle mostre con gli oggetti ritrovati, trasformando le ricerche in un evento sociale da condividere con altri appassionati."

"I detectorist sanno che, una volta trovato un reperto, non bisogna pulirlo, per evitare di danneggiarlo. Va solo inserito in una busta di plastica e portato nel museo locale più vicino, che si occuperà di destinarlo alla sede nazionale. Ai veri detectorist l’idea di tenere i reperti per sé senza consegnarli non è mai balenata per la testa: chi sceglie di farlo non è benvenuto nella comunità. C’è una sorta di aspetto sociale che porta a rispettare le regole. Per questo quasi non esistono persone che non hanno consegnato gli oggetti”.

In misura minore contribuisce anche la ricompensa per i reperti che il Museo Nazionale conserva senza rispedirli al mittente. Nell’ultimo anno la Danimarca ha pagato ai detectorist oltre sei milioni di corone (circa 800mila euro), per una media di 50 euro a oggetto. In ogni caso si tratta di cifre abbastanza degne da non spingere a vendere gli oggetti sul mercato nero."

Qualsiasi confronto con quanto accade in Italia sarebbe impietoso per noi, sia per quel che riguarda la lungimiranza da parte delle istituzioni, che anche (se non soprattutto) il senso di responsabilità civica dei detectoristi.

Un binomio, lungimiranza e senso civico, da noi, temo, difficilmente praticabile, e non solo in questo campo :rolleyes:

petronius oo)

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Inviato
5 minuti fa, petronius arbiter dice:

Qualsiasi confronto

È questione di cultura civica e sensibilità storico-artistica: i beni del passato appartengono alla collettività e tendenzialmente i privati vogliono preservarne la memoria condividendola.

Solitamente invece quelli che usano in Italia i MD in modo assiduo sono in odore di "tombarolismo" (è un mio neologismo) e per poter prendere un reperto sono disposti anche a devastare il contesto stratigrafico che potrebbe serbare molte informazioni non solo sul reperto in se ma anche sull'intero contesto del sito.

Poi bisognerebbe anche essere sinceri: i siti archeologici dei Paesi non Mediterranei sono molto meno complessi e stratificati quindi eventuali scavi amatoriali potrebbero fare al limite meno danni rispetto che in Italia o in Grecia.

 


Supporter
Inviato (modificato)

C'è del buono in Danimarca ?

Si, decisamente! :D

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Modificato da nikita_
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Inviato
2 minuti fa, nikita_ dice:

C'è del buono in Danimarca ?

Si, decisamente! :D

mdd.thumb.jpg.63231d010e4d1ed483fdadcfcfe7ebf3.jpg

 

Questa è pubblicità ingannevole...

Comunque sono molte le signore che amano la storia...e i suoi reperti...

metal-Detector-garrett-ace-400-650x700.jpg

stock-photo-blonde-girl-in-sunglasses-with-metal-detector-on-the-beach-712366783.jpg


Inviato (modificato)
4 ore fa, petronius arbiter dice:

E su questo (parafrasando la famosa frase dell'Amleto), pur non essendoci mai stato, avevo pochi dubbi. In tutte le classifiche su ricchezza, qualità della vita, funzionamento dei servizi, diritti e uguaglianza, ecc., ecc., il paese è sempre ai primissimi posti.

In realtà non è l'immenso paradiso che sembra. Nel senso che ci sono parecchie cose altamente discutibili, più che altro nel modo in cui la società è organizzata, e una scarsa lungimiranza "geopolitica" che creano effetti paradossali.

Modificato da ART
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Inviato
13 ore fa, ARES III dice:

È questione di cultura civica e sensibilità storico-artistica: i beni del passato appartengono alla collettività e tendenzialmente i privati vogliono preservarne la memoria condividendola.

Solitamente invece quelli che usano in Italia i MD in modo assiduo sono in odore di "tombarolismo" (è un mio neologismo) e per poter prendere un reperto sono disposti anche a devastare il contesto stratigrafico che potrebbe serbare molte informazioni non solo sul reperto in se ma anche sull'intero contesto del sito.

Poi bisognerebbe anche essere sinceri: i siti archeologici dei Paesi non Mediterranei sono molto meno complessi e stratificati quindi eventuali scavi amatoriali potrebbero fare al limite meno danni rispetto che in Italia o in Grecia.

Il fatto che vengano ricompensati mentre in Italia probabilmente rischi di trovarti oggetto di perquisizione credo abbia il suo peso.
Ma in Danimarca è consentito ai detectoristi di andare anche in zone archeologiche? Perché, anche ammettendo la buonissima volontà di costoro, non mi sembra una grande idea.


Inviato
16 minuti fa, incuso dice:

anche in zone archeologiche?

Non so, ma le loro aree sono molto meno complesse delle nostre. Un esempio sono i reperti che si ritrovano in stagni paludosi dove venivano gettate offerte (persone, animali e oggetti).

Immaginiamoci invece dei dilettanti a Pompei o nella Valle dei templi o nelle necropoli etrusche....quanti danni!

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Inviato
24 minuti fa, ARES III dice:

Immaginiamoci invece dei dilettanti a Pompei o nella Valle dei templi o nelle necropoli etrusche....quanti danni!

 

E infatti non avrebbe alcun senso, ma in zone non archeologiche io ce lo vedrei (che poi appena salta fuori un po' di roba non credo ci voglia molto a dichiararle tali).


Inviato (modificato)
41 minuti fa, incuso dice:

zone non archeologiche

l'Italia (fortunatamente o sfortunatamente) è un immensa ed unica area archeologica: come scavi trovi qualcosa di grande o di pochissimo  interesse, ma trovi.

Basta guardare come sono capillari gli insediamenti abitativi: in Italia ogni 5/6 km trovi paesi, frazioni, città...

Gli altri Paesi non hanno tutta questa "roba" (storia, insediamenti, ....).

Ed ecco perché siamo così litigiosi e permalosi...(basta fare un giretto giornaliero sul forum e noterai che c'è sempre gente (poca ma rumorosa, me compreso) che non si conosce e non si è mai vista ma che non si sopporta e che se potrebbe verrebbe alla rissa.

Se si vive in tanti e molto vicini aumenterà la probabilità di questioni con i vicini.

Modificato da ARES III

Supporter
Inviato
15 ore fa, petronius arbiter dice:

C’è una sorta di aspetto sociale che porta a rispettare le regole

Ecco la discriminante. Ciò che genericamente  manca al nostro popolo.

1 ora fa, ARES III dice:

Immaginiamoci invece dei dilettanti a Pompei o nella Valle dei templi o nelle necropoli etrusche....quanti danni!

Ecco, appunto


Inviato

PS: poi magari quei dilettanti allo sbaraglio credono che la terra sia piatta e che tutti quei reperti siano stati nascosti apposta per una non meglio precisata cospirazione extraterrestre....:rolleyes:


Inviato

Quello che ci separa dalla Danimarca, é che in Italia, noi dobbiamo convivere con le vestigia dell'antichità. Problema che i Paesi del nord-Europa, poveri di civiltà antica, non hanno.

Questo accade in ogni angolo del nostro Paese. Per esempio, vicino casa mia, in periferia di Roma, abbiamo questo meraviglioso Acquedotto Alessandrino ( realizzato nel 226 d.C. per volontà dell'imperatore romano Alessandro Severo), che fa da "spartitraffico" suo malgrado...

Immagine 2023-05-17 113046.jpg


Inviato
2 minuti fa, Saturno dice:

Quello che ci separa dalla Danimarca, é che in Italia, noi dobbiamo convivere con le vestigia dell'antichità. Problema che i Paesi del nord-Europa, poveri di civiltà antica, non hanno.

Questo accade in ogni angolo del nostro Paese. Per esempio, vicino casa mia, in periferia di Roma, abbiamo questo meraviglioso Acquedotto Alessandrino ( realizzato nel 226 d.C. per volontà dell'imperatore romano Alessandro Severo), che fa da "spartitraffico" suo malgrado...

 

Immagine 2023-05-17 113046.jpg

 

Buongiorno, più che spartitraffico sembra un casello autostradale.


Inviato

oppure fa da "box auto"....

 

Immagine 2023-05-17 113402.jpg

1 minuto fa, SicilianoMagnoGreco dice:

sembra un casello autostradale.

si, però per fortuna non si paga (per adesso...)

Devi vedere quando qualcuno sbaglia ingresso....e prende il pilone dell'arcata... <_<

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Inviato

Altro esempio, sempre dietro casa mia, nel 2014 hanno scoperto (!) un tratto dell'antica Via Prenestina. Una vera e propria area archeologica: 6 mausolei e 144 tombe, con  ciò che rimane di una necropoli presumibilmente edificata tra il I e il II secolo d. c. Un’autentica meraviglia.

A tuttoggi abbandonata. I Danesi cosa ci farebbero con una cosa simile?

Ricordo che  sopra ci stava un piazzale per  la rivendita di auto usate. Non so dire come mai abbiano scoperto il tutto.

Immagine 2023-05-17 115309.jpg


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Inviato
54 minuti fa, ARES III dice:

l'Italia (fortunatamente o sfortunatamente) è un immensa ed unica area archeologica: come scavi trovi qualcosa di grande o di pochissimo  interesse, ma trovi.

Che la densità sia maggiore in Italia direi molto probabilmente sì, che sia un'unica area archeologica direi decisamente no. Da un punto di vista normativo, le aree archeologiche credo siano decise dalle regioni immagino su indicazioni delle sovraintendenze.


Inviato
25 minuti fa, incuso dice:

che sia un'unica area archeologica direi decisamente no. Da un punto di vista normativo

Certo che no dal punto di vista normativo, non intendevo questo ma dal punto di vista storico sì.

 

 


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