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IGNORED

Era meglio "una volta"? Riflessioni (banali) a partire dall'acquisto di Bobba...


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Inviato

Era da un po' di tempo che volevo acquistare questi volumi di Cesare Bobba in condizioni accettabili, anche perché riguardano la monetazione che più mi interessa e mi appassiona, e, finalmente, li ho trovati da tre diversi rivenditori di libri usati.

Ora che li ho sfogliati, posso che dire che l'idea editoriale era notevole e anche molto moderna nella presentazione e impostazione; allo stesso tempo, gli errori e le omissioni sono davvero tanti, rilevabili pure da un meno che dilettante come me. Arriverei a dire, non accettabili se i libri uscissero oggi, periodo in cui abbiamo molti riferimenti, anche raggiungibili in un click, per sapere tutto di zecche e dimensioni precise di monete moderne e diffuse come quelle trattate.

Eppure, ciò vuol dire che il "mio" mondo di collezionista è migliore di quello di cinquanta, sessant'anni fa, che non ho conosciuto?

Ovviamente è impossibile rispondere a questa domanda, ma una indicazione l'ho trovata nelle introduzioni, scritte dall'autore stesso: dove non sono praticamente mai presenti riferimenti al valore venale dei pezzi, ad esempio, ma tanti sono i richiami all'amore, alla passione per le monete come veicolo di storia e, soprattutto, alla curiosità. Bobba dice di aver scelto temi, che forse oggi risulterebbero troppo vasti e farebbero storcere il naso ai collezionisti "professionali", perché sicuro che la varietà dei tipi, i molti Paesi rappresentati, avrebbero suscitato l'interesse del lettore, che a partire da una semplice moneta può giungere ad approfondire e conoscere eventi e storie di Nazioni anche molto lontane dall'Italia. Trasuda, in quelle poche righe, un amore per il Sapere, una conoscenza di ciò che anima (e rende felice) il collezionista che forse opere più moderne, e discussioni sul fatto che il tal grading debba essere MS/PR-63 o MS/PR-64, non riescono del tutto a restituire.

E allora: ringrazio la mia epoca, che mi permette di acquistare questi e altri libri comodamente da casa, in posti che non potrei mai raggiungere fisicamente, e grazie alla quale posso accedere a migliaia di informazioni su ciò che mi interessa. Mi chiedo, però, se tutte queste informazioni riusciamo a gestirle correttamente, e provo ammirazione, che non vuole essere vuota nostalgia, per chi, con meno mezzi a disposizione, riusciva a veicolare passioni, curiosità, sentimenti e cultura.

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  • Mi piace 8

Inviato
12 ore fa, Porchetto Spinola dice:

Era da un po' di tempo che volevo acquistare questi volumi di Cesare Bobba in condizioni accettabili, anche perché riguardano la monetazione che più mi interessa e mi appassiona, e, finalmente, li ho trovati da tre diversi rivenditori di libri usati.

Ora che li ho sfogliati, posso che dire che l'idea editoriale era notevole e anche molto moderna nella presentazione e impostazione; allo stesso tempo, gli errori e le omissioni sono davvero tanti, rilevabili pure da un meno che dilettante come me. Arriverei a dire, non accettabili se i libri uscissero oggi, periodo in cui abbiamo molti riferimenti, anche raggiungibili in un click, per sapere tutto di zecche e dimensioni precise di monete moderne e diffuse come quelle trattate.

Eppure, ciò vuol dire che il "mio" mondo di collezionista è migliore di quello di cinquanta, sessant'anni fa, che non ho conosciuto?

Ovviamente è impossibile rispondere a questa domanda, ma una indicazione l'ho trovata nelle introduzioni, scritte dall'autore stesso: dove non sono praticamente mai presenti riferimenti al valore venale dei pezzi, ad esempio, ma tanti sono i richiami all'amore, alla passione per le monete come veicolo di storia e, soprattutto, alla curiosità. Bobba dice di aver scelto temi, che forse oggi risulterebbero troppo vasti e farebbero storcere il naso ai collezionisti "professionali", perché sicuro che la varietà dei tipi, i molti Paesi rappresentati, avrebbero suscitato l'interesse del lettore, che a partire da una semplice moneta può giungere ad approfondire e conoscere eventi e storie di Nazioni anche molto lontane dall'Italia. Trasuda, in quelle poche righe, un amore per il Sapere, una conoscenza di ciò che anima (e rende felice) il collezionista che forse opere più moderne, e discussioni sul fatto che il tal grading debba essere MS/PR-63 o MS/PR-64, non riescono del tutto a restituire.

E allora: ringrazio la mia epoca, che mi permette di acquistare questi e altri libri comodamente da casa, in posti che non potrei mai raggiungere fisicamente, e grazie alla quale posso accedere a migliaia di informazioni su ciò che mi interessa. Mi chiedo, però, se tutte queste informazioni riusciamo a gestirle correttamente, e provo ammirazione, che non vuole essere vuota nostalgia, per chi, con meno mezzi a disposizione, riusciva a veicolare passioni, curiosità, sentimenti e cultura.

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Quei volumi rappresentano i primi tentativi di pubblicare in lingua italiana dei cataloghi sulle monetazioni straniere, non potevano avere pretesa di esaustività e precisione, tenuto conto sia dell'epoca di pubblicazione in cui era molto più complicato reperire foto e informazioni corrette, che del tipo di testo di cui si parla, cataloghi/manuali in formato tascabile e dal costo accessibile, per collezionisti che desideravano avere un colpo d'occhio semplice sulle monetazioni estere, non si trattava quindi di un corpus con la necessità di completezza e precisione tipica di tali opere, come neanche di cataloghi specializzati nazionali che coprono tutta la produzione monetale di un determinato periodo e di uno specifico stato... 

Oggi chi vuole avere un colpo d'occhio sulle monetazioni estere ha molta più scelta, sul web vi sono tanti siti ricchi di informazioni e immagini su ogni tipo di monetazione di ogni epoca e ogni paese, ed è molto più facile procurarsi dei testi relativi a tali argomenti in ogni lingua possibile, quelli più noti sono i cataloghi Krause, generalisti sulla monetazione di area mondiale, divisi per secoli, seicento, settecento, ottocento e novecento, ma ci sono anche quelli specializzati in determinate aree, periodi e tipologie monetali, quali monete auree del mondo, oppure talleri e dollari d'argento, monetazioni della Spagna e delle colonie americane o di area germanica, fino ad arrivare alle monete di area asiatica e indiana....tutte opere più ricche rispetto ai primi tentativi del Bobba, ma comunque anche loro lontane dall'essere complete, molto meno maneggevoli e dai costi più sostenuti...

  • Mi piace 3

Inviato

Era meglio? Era peggio?

Era diverso.

Per avere una buona conoscenza della numismatica bisognava darsi da fare. Cercare libri, partecipare a circoli, andare ai convegni, parlare con i più esperti, avere tanta pazienza.

Ora tutto questo, o perlomeno molto, è più semplice e più veloce. E questo è positivo, perchè fa risparmiare tempo.

Tuttavia una cosa non è cambiata. Per capire una moneta, in ogni caso, ci vuole tempo e pazienza. Non tutti lo capiscono.

Arka

Diligite iustitiam

  • Mi piace 5

Inviato
2 ore fa, Arka dice:

Era meglio? Era peggio?

Era diverso.

Per avere una buona conoscenza della numismatica bisognava darsi da fare. Cercare libri, partecipare a circoli, andare ai convegni, parlare con i più esperti, avere tanta pazienza.

Ora tutto questo, o perlomeno molto, è più semplice e più veloce. E questo è positivo, perchè fa risparmiare tempo.

Tuttavia una cosa non è cambiata. Per capire una moneta, in ogni caso, ci vuole tempo e pazienza. Non tutti lo capiscono.

Arka

Diligite iustitiam

 

Diciamo che oggi la mole di informazioni, immagini e testi si è accresciuta enormemente così come la loro accessibilità, ma poi quei testi e quelle informazioni vanno lette, studiate ed assorbite ed essendo pure molteplici il tempo risparmiato nel reperirle lo si deve spendere nella fruizione ed elaborazione critica, quindi non si scappa, la numismatica come ogni conoscenza richiede tempo, pazienza e dedizione, almeno se si vuole viverla in maniera seria e approfondita...

  • Mi piace 1

Inviato

Collezionare prima era diverso da ora, basti vedere le collezioni di prima con quelle di adesso, addirittura gli slaab.

Cosa aggiungere a quel giá detto, le monete non andavano solo viste sui libri, molti meno di adesso, ma sicuramente viste e spiegate di persona, tanto libri anche oggi non sono precisi e non sono la bibbia, anzi, conoscere persone con esperienza tante volte ci insegna molto di piú di alcuni dati anche se buoni o vicini alla realtá a capire certe monete e la loro importanza.

Collezionare era costoso prima e lo è adesso, la numismatica è la prima ad essere influenzata dall'inflazione.


Inviato

Sul collezionismo di un passato così lontano, ben poco potrei dire, in quanto anagraficamente mi è stato impossibile esserci :P
Naturale che, ad oggi, tutto sia maggiormente documentato e completo... non dimenticando però eventuali fenomeni di disinformazione, dove chiunque, su social e simili, può dire la propria.
L'amore per la materia esisteva a quei tempi ed esiste ancora... i cataloghi ora sono più completi, ma almeno sulle contemporanee che seguo io, ancora non esenti da sviste :P Probabilmente, le dichiarazioni dell'Autore così appassionate, fanno parte dell'idea di coinvolgere anche il lettore stesso e di un collezionismo che all'epoca non era visto maggiormente come ritorno economico, secondo me.
Ogni cosa va compresa nella sua epoca :)

  • Mi piace 1

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