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Eventuali responsabilità del negoziante che vende monete per conto terzi


ilLurkatore

Risposte migliori

Buonasera a tutti,

oggi una mia amica mi ha raccontato un episodio a cui lei ha assistito.

Ho piacere di condividerlo con voi, per comprendere taluni aspetti che mi hanno lasciato sorpreso.

Spero di aver compreso quanto mi ha riferito e di essere in grado di riportarlo al meglio.

Dunque, a un mercatino ha visto un ragazzo presso una bancarella che vendeva vari oggetti di antiquariato e non. Tra cui delle monete. Questo ragazzo avrebbe fatto presente che in vednita ci stavano delle monete che non erano tali. Nel senso che erano monete di fantasia e che la richiesta di centinaia di euro non stava né in cielo, né in terra.

Per tutta risposta, avrebbe ottenuto da uno dei 2 venditori il consiglio di non intromettersi. A quel punto il ragazzo avrebbe sottolineato che stavano creando una falsa aspettativa sul valore di quelle monete e che in tal modo correvano il rischio di truffare qualche sprovveduto.

I 2 venditori glo avrebbero detto che loro non rischiano nulla dato che mettono in vendita oggetti per conto di altre persone. Le quali hanno fornito loro la merce e che l’unico a rischiare sarebbe invece il ragazzo, visto i discorsi che stava facendo. Dopo di che, l’altro venditore lo avrebbe allontanato dalla bancarella in malo modo, minacciandolo più volte di menarlo di santa ragione.

Sorvolando sul fatto che, a detta della mia amica, nessuno sarebbe intervenuto in suo favore, corrisponde al vero che quei 2 venditori, mettendo in vendita per conto terzi, posso sbizzarrirsi sul prezzo di vendita e che non rischiano nulla spacciando per qualcosa di valore ciò che non lo è?

Modificato da ilLurkatore
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  • ilLurkatore ha rinominato il titolo in Eventuali responsabilità del negoziante che vende monete per conto terzi

Direi di no, chi vende in prima persona anche materiale di terzi non può coscientemente descrivere un oggetto per quello che non è 

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Supporter

Dicesi truffa. articolo 640 del codice penale.
Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.

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@ilLurkatore Truffa senza ombra di dubbio, e le modalità con cui i venditori avrebbero approcciato un coscienzioso passante, dice tutto sulla qualità delle persone coinvolte..

Modificato da Ptr79
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15 ore fa, ilLurkatore dice:

Buonasera a tutti,

oggi una mia amica mi ha raccontato un episodio a cui lei ha assistito.

Ho piacere di condividerlo con voi, per comprendere taluni aspetti che mi hanno lasciato sorpreso.

Spero di aver compreso quanto mi ha riferito e di essere in grado di riportarlo al meglio.

Dunque, a un mercatino ha visto un ragazzo presso una bancarella che vendeva vari oggetti di antiquariato e non. Tra cui delle monete. Questo ragazzo avrebbe fatto presente che in vednita ci stavano delle monete che non erano tali. Nel senso che erano monete di fantasia e che la richiesta di centinaia di euro non stava né in cielo, né in terra.

Per tutta risposta, avrebbe ottenuto da uno dei 2 venditori il consiglio di non intromettersi. A quel punto il ragazzo avrebbe sottolineato che stavano creando una falsa aspettativa sul valore di quelle monete e che in tal modo correvano il rischio di truffare qualche sprovveduto.

I 2 venditori glo avrebbero detto che loro non rischiano nulla dato che mettono in vendita oggetti per conto di altre persone. Le quali hanno fornito loro la merce e che l’unico a rischiare sarebbe invece il ragazzo, visto i discorsi che stava facendo. Dopo di che, l’altro venditore lo avrebbe allontanato dalla bancarella in malo modo, minacciandolo più volte di menarlo di santa ragione.

Sorvolando sul fatto che, a detta della mia amica, nessuno sarebbe intervenuto in suo favore, corrisponde al vero che quei 2 venditori, mettendo in vendita per conto terzi, posso sbizzarrirsi sul prezzo di vendita e che non rischiano nulla spacciando per qualcosa di valore ciò che non lo è?

 

Sono loro gli autori della truffa e quindi ne rispondono penalmente e civilmente.

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50 minuti fa, manuelcecca dice:

il problema mi sa che È dimostrarla la frode.

dal racconto non è chiaro se vendono cose false per vere.

Dal racconto mi pare chiaro che erano offerti oggetti che non rappresentavano vere e proprie monete a prezzi non di mercato. Pertanto, articolo 640 del codice penale sopra richiamato si applica tutto. La difficoltà concreta nel punire questi soggetti è tutt'altra questione... probabilmente, purtroppo, la smetteranno solo quando troveranno qualcuno della loro pasta che scoperto l'inganno andrà a recriminare le proprie ragioni..

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1 ora fa, Ptr79 dice:

Dal racconto mi pare chiaro che erano offerti oggetti che non rappresentavano vere e proprie monete a prezzi non di mercato. Pertanto, articolo 640 del codice penale sopra richiamato si applica tutto. La difficoltà concreta nel punire questi soggetti è tutt'altra questione... probabilmente, purtroppo, la smetteranno solo quando troveranno qualcuno della loro pasta che scoperto l'inganno andrà a recriminare le proprie ragioni..

 

"offerti oggetti che non rappresentavano vere e proprie monete a prezzi non di mercato"

secondo me non c'è alcuna frode in questo.

prima di tutto io posso vendere cosa voglio  a quanto voglio. nessuno obbliga te a comprare. se voglio vendere una riproduzione -dichiarandola tale- ad un prezzo esoso lo posso fare.

secondo, non esiste un prezzo di mercato oggettivamente definito.

la frode c'è se vendo un oggetto falso dichiarandolo autentico con "artifizi o raggiri" in modo da "trarre in errore" il compratore.

 

Modificato da manuelcecca
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Buonasera, ho finito i like a disposizione per quest'oggi.

Provvederò non appena saranno nuovamente disponibili.

Curioso come sono, oggi ho voluto risentire questa mia amica nella speranza che le venisse in mente qualcosa di più specifico.

Non so perchè non me lo avesse detto subito, ma ecco le novità:

ha detto che poi è andata a curiosare e ha visto una moneta con un cartellino in cui era riportato: "moneta mussolini". E il prezzo di vendita pari a 100 euro.

Dico la mia: mettiamo il caso che inizialmente quei venditori fossero pure in buona fede e credessero seriamente che quella specie di moneta avesse un determinato valore.

Tuttavia ora di certo non possono più dire di non sapere.

O mi sbaglio? Come professionisti, non dovrebbero avere una maggiore diligenza, rispetto al privato, su cosa mettono in vendita?

6 ore fa, manuelcecca dice:


 

"offerti oggetti che non rappresentavano vere e proprie monete a prezzi non di mercato"

secondo me non c'è alcuna frode in questo.

prima di tutto io posso vendere cosa voglio  a quanto voglio. nessuno obbliga te a comprare. se voglio vendere una riproduzione -dichiarandola tale- ad un prezzo esoso lo posso fare.

secondo, non esiste un prezzo di mercato oggettivamente definito.

la frode c'è se vendo un oggetto falso dichiarandolo autentico con "artifizi o raggiri" in modo da "trarre in errore" il compratore.

 

Da quello che ho inteso io, non hanno scritto sul cartellino che si tratta di una riproduzione, ma solo "moneta Mussolini".

Sono stati generici per pararsi il fondo schiena?

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15 minuti fa, ilLurkatore dice:

Buonasera, ho finito i like a disposizione per quest'oggi.

Provvederò non appena saranno nuovamente disponibili.

Curioso come sono, oggi ho voluto risentire questa mia amica nella speranza che le venisse in mente qualcosa di più specifico.

Non so perchè non me lo avesse detto subito, ma ecco le novità:

ha detto che poi è andata a curiosare e ha visto una moneta con un cartellino in cui era riportato: "moneta mussolini". E il prezzo di vendita pari a 100 euro.

Dico la mia: mettiamo il caso che inizialmente quei venditori fossero pure in buona fede e credessero seriamente che quella specie di moneta avesse un determinato valore.

Tuttavia ora di certo non possono più dire di non sapere.

O mi sbaglio? Come professionisti, non dovrebbero avere una maggiore diligenza, rispetto al privato, su cosa mettono in vendita?

Da quello che ho inteso io, non hanno scritto sul cartellino che si tratta di una riproduzione, ma solo "moneta Mussolini".

Sono stati generici per pararsi il fondo schiena?

 

definirli professionisti è veramente forte.. mi scusi ma se mi dice che passano anche alle minacce e addirittura vorrebbero addossare delle responsabilità al passante, mi sembrano che siano proprio dei truffatori da quattro soldi

Modificato da Ptr79
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45 minuti fa, Ptr79 dice:

definirli professionisti è veramente forte.. mi scusi ma se mi dice che passano anche alle minacce e addirittura vorrebbero addossare delle responsabilità al passante, mi sembrano che siano proprio dei truffatori da quattro soldi

 

Buonasera,

intendevo dire che sono venditori professionisti e non venditori privati. Quindi sarebbe lecito aspettarsi una diligenza maggiore.

 

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Supporter

@ilLurkatore Se sono ad una bancarella potrebbero essere hobbisti. dipende dal tipo di mercatino

Modificato da Vel Saties
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9 ore fa, Vel Saties dice:

@ilLurkatore Se sono ad una bancarella potrebbero essere hobbisti. dipende dal tipo di mercatino

Buonasera,

so per certo che in quel mercatino possono esporre solo chi ha una attività professionale.

Ecco perchè taluni privati cedono la merce al "rivenditore". Poi ognuno prende una percentuale sul prezzo di vendita.

Il prezzo di vendita ovviamente è deciso dal venditore.

Perciò volevo capire se il venditore professionale può decidere il prezzo che vuole e per qualsiasi merce, monete di fantasia comprese.

Il paragone con Ebay, non credo sia calzante. Non è Ebay, o altre piattaforme similari a decidere il prezzo di vendita. Mettono a disposizione "solo" la piazza virtuale.

 

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Qui entriamo nel complicato. Mettiamola così: non sono persone e commercianti seri e professionali. L’episodio delle minacce al tuo amico, mi fa propendere per etichettarli come truffatori professionisti.

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23 ore fa, ilLurkatore dice:

Buonasera,

so per certo che in quel mercatino possono esporre solo chi ha una attività professionale.

Ecco perchè taluni privati cedono la merce al "rivenditore". Poi ognuno prende una percentuale sul prezzo di vendita.

Il prezzo di vendita ovviamente è deciso dal venditore.

Perciò volevo capire se il venditore professionale può decidere il prezzo che vuole e per qualsiasi merce, monete di fantasia comprese.

Il paragone con Ebay, non credo sia calzante. Non è Ebay, o altre piattaforme similari a decidere il prezzo di vendita. Mettono a disposizione "solo" la piazza virtuale.

 

 

Non vedo perché un venditore non possa stabilire il prezzo che desidera per ciò che mette in vendita, anche prezzi totalmente fuori mercato...

Ma se sul cartellino hanno effettivamente scritto "moneta Mussolini" forse l'art. 640 citato da Vel Saties può trovare applicazione, mi risulta che una moneta per essere considerata tale debba avere un valore nominale ed essere emessa da uno Stato, quella patacca (immagino sia la solita che si trova in giro per pochi euro) al massimo la si può considerare una medaglia o medaglietta.

 

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Buonasera,

Un valore nominale è riportato, pari a Lire 20 😄

Seriamente, non è si rischia di "instillare" negli eventuali acquirenti, o anche in chi semplicemente la vede esposta, la convinzione che effettivamente abbia valoe anche se non vale nè a livello numismatico, nè sotto altro aspetto?

E c'è anche da dire, tanto per fare l'avvocato del diavolo, che viene comunemente definita "moneta".

 

 

 

Il 9/5/2023 alle 21:42, Ptr79 dice:

Qui entriamo nel complicato. Mettiamola così: non sono persone e commercianti seri e professionali. L’episodio delle minacce al tuo amico, mi fa propendere per etichettarli come truffatori professionisti.

La mia amica mi ha raccontato l'episodio.

Il ragazzo non èun mio amico.

Per il resto, ho intesto cosa vuoi dire e lo condivido.

Ho una mezza intenzione di vedere se anche con me si comporterebbero allo stesso modo.

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Purtroppo @ilLurkatore di episodi come quello da te descritto, nei vari  mercatini di antiquariato sparsi sul nostro territorio ne succedono parecchi.

Indubbiamente i venditori che cercano di raggirare ignari acquirenti sono da condannare, perché hanno grosse colpe ( a prescindere se si possa configurare una truffa o no), purtroppo a volte però questi comportamenti trovano terreno fertile perché in giro c’è molta gente che si fa abbindolare con troppa facilità, alla ricerca dell’affare della vita.

Personalmente consiglio sempre di documentarsi molto bene prima di fare certi acquisti.

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