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Risposte migliori

Inviato (modificato)
3 ore fa, ACERBONI GABRIELLA dice:

Buon giorno Marengo.

Potrebbe postare qualche immagine?

Grazie e buona giornata.

Gabriella

 

Chiedo scusa pensavo di aver caricato anche un immagine!

 

Modificato da Maregno
Awards

Inviato

Buona sera Marengo.

Normalmente, anche sull'argento, l'acido reagente lascia un alone colorato.

Credo  chiaramente, dalle sue parole, che comunque dalla prova effettuata sia emerso che di argento non si tratti.

Si potrebbe  risalire ad un peso specifico facendo due misure sulla moneta per potere azzardare  delle ipotesi.

Buona serata.

Gabriella

 

 

 


Inviato

Ero certo della non originalità del tondello ma erroneamente testavo per cercare un ipotetico titolo basso in argento oppure in un bagno dello stesso, ma il rivestimento ha fatto un po' di schiuma ed e scomparso, scoprendo il tondello che e realizzato appunto in un "metallo/lega" che non viene intaccato.

Conoscendo i pesi specifici dei metalli credo che si potrebbe risalire al materiale in cui e fatto, tanto da capire se una simile nefandezza ha avuto un costo di produzione che gli conferisce un minimo di interesse. Tutto lì.

Awards

Inviato

Buon giorno Marengo.

Credo che ci sia qualcosa che non funziona.

Se il peso di 40,40 sono grammi, il peso specifico si aggirerebbe su un valore di circa 16/17 che potrebbe essere circa quello dell'oro a 800 di titolo.

Se ha voglia, potrebbe rivedere il tutto e, se possibile, nella maniera più accurata, misurare diametro, spessore e  rifare il peso.

Penso che con un po' di calma, almeno a determinare il peso specifico, potremmo arrivarci.

Cordiali saluti.

Gabriella

 

 


Inviato (modificato)

Buona sera marengo.

Supponendo che lo spessore sia 2,57 e non 12,57 si otterrebbe un peso specifico di circa 7,5.

Tenendo conto di un possibile margine di errore nelle misure e del colore che si vede dalle immagini, potrebbe trattarsi, a mio parere, di ottone al massimo tenore di zinco(60%) il cui peso specifico è all'incirca 7,8.

Buona serata.

Gabriella

Ps. L'ottone però  viene corroso dagli acidi.

 

Modificato da ACERBONI GABRIELLA

Supporter
Inviato

Scusate l’ignoranza, ma anche per dare maggiore visibilità.

Che tipo di acido si usa e con quali precauzioni?

Pietra di paragone: cos’è e quali effetti si hanno?

Grazie.


Inviato

Buon giorno Oppiano.

Che io sappia la pietra di paragone è una pietra a grana molto fine, tipo ardesia, su cui viene sfregato l'oggetto da testare. La traccia lasciata si confronta con la traccia lasciata da un metallo di cui si conoscono le caratteristiche.

Metodo un po' empirico e di valutazione direi soggettiva.

Per quanto riguarda gli acidi, normalmente, si usa l'acqua regia od il solo acido nitrico. Anche qui non si ha un risultato rigoroso. Ci si basa sul fatto che più l'oro o l'argento  si avvicinano al titolo 1000 meno reagiscono.

Le precazioni usate sono minime anche perché minimo è il pericolo e la quantità di acido in gioco(minuscole gocce).

Si usa semplicemente cura nel maneggiare il contenitore dell'acido con l'oggetto da testare appoggiato su un piano(evidentemente non in mano) e si mantiene una distanza sufficiente a non respirare i vapori.

Cordialità Gabriella

  • Grazie 1

Inviato

@Oppiano

Questo è il metodo che uso io. Non molto poetico rispetto a classici approfondimenti numismatici presenti sul sito, e inoltre calcola che io lo uso non con le monete bensì con l’argenteria.

In foto c’è la pietra di paragone naturale (vivamente raccomandata rispetto a quelle sintetiche), con una traccia di moneta in argento a destra, e una traccia di moneta in alluminio a sinistra. Sullo sfondo la boccetta dell’acido per l’argento.

1.thumb.jpg.4d78acf426253dde1ffe60501ca71880.jpg

Applico l’acido con la spatola incorporata nel tappo.

Se la traccia diventa rossa, c’è presenza di argento (più vivo è il rosso, più alto il tenore di argento). Ogni altro colore significa che non c’è argento.

2.thumb.jpg.4e4e60868f7c47f77f8856b52d107bb0.jpg

Personalmente non guardo la traccia sulla pietra di paragone, ma invece uso un metodo personalizzato per rendere il risultato ancora più evidente: asciugo la traccia con un cotton fioc, e aspetto che il liquido sparisca (questione di pochi secondi).

3.thumb.jpg.3c508987f453fb318468d62dd7de6eea.jpg

In questo modo la differenza è netta.

Queste sono le basi, poi ci sono altre cose a cui far caso (tipico è il caso degli oggetti placcati in argento).

Io preferisco non mettere mai l’acido direttamente sull’oggetto in questione in quanto non mi piace vedere l’alone, il quale che viene lasciato sia sull’argento che sugli altri materiali (almeno con il classico acido che in caso di Ag diventa rosso). Però sono preferenze personali.

 

 

Ps: io prendo tutte le dovute precauzioni del caso, perché l’acido brucia la pelle e la lascia di colore giallognolo (su internet ci sono numerosi esempi di persone con le mani gialle, o con macchie gialle sparse sul corpo a causa di schizzi accidentali di acido).

Le mie precauzioni sono maglia a maniche lunghe, pantaloni lunghi, guanti per prodotti chimici, maschera stile sub che copre gli occhi, visiera come quelle che si usano con il tagliaerba. Non mi piace correre rischi.

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Grazie, grazie mille. Sempre utile a fini conoscitivi.


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