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Livorno, 175 monete romane di duemila anni fa trovate nel bosco


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Inviato
 

 

 

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Il rinvenimento nella Tenuta Bellavista Insuese, nella zona di Collesalvetti. Il tesoretto in argento potrebbe essere il risparmio di un militare impegnato nella guerra

Livorno, 175 monete romane di duemila anni fa trovate nel bosco: ora saranno esposte al Museo

 


 

 

LIVORNO. Un  tesoretto di 175 denari di argento, risalente a oltre duemila anni trovato nel territorio livornese adesso sarà esposto al museo. Tutto comincia il 9 novembre 2021, nella Tenuta Bellavista Insuese tra Collesalvetti e Livorno, quando nell’area agricola e forestale di interesse naturalistico, un membro del Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese, mentre percorreva un terreno declive interessato da un recente taglio boschivo, scorgeva tra le foglie alcune monete all’apparenza antiche.

Contattata immediatamente la Soprintendenza, inviava le foto del ritrovamento al funzionario archeologo responsabile del territorio e ricevuta conferma dell’interesse archeologico, rimaneva a sorvegliare la zona fino all’avvenuto recupero di quasi tutte le monete e di alcuni frammenti del contenitore, una piccola olla di impasto. Nei giorni successivi la Soprintendenza provvedeva ad effettuare uno scavo nell’area immediatamente circostante, con il recupero di poche altre monete allontanate in antico, come attesterebbero le fratture consunte del contenitore.

Nel complesso il tesoretto rinvenuto, di età tardo repubblicana, è composto da 175 denari di argento in buono stato di conservazione ad eccezione di due monete fratturate e ricomponibili per intero, una spezzata in due parti e conservata solo per poco più della metà. Il numero originario delle monete dovrebbe avvicinarsi di molto o addirittura coincidere con quanto rinvenuto poiché, nonostante la rottura del contenitore, molti denari erano ancora raggruppati tra loro e solo pochi esemplari si trovavano dispersi in un breve raggio lontano dal nucleo più consistente.

I denari sono databili, secondo Crawford, tra il 157-156 a.C. e l’82 a.C.

Ad eccezione delle emissioni più antiche, databili tra il 157-156 ed il 110 a.C. e attestate in uno o al massimo due o tre esemplari, la presenza di gruppi più numerosi inizia a partire dal decennio 109-100 a.C.  per poi raddoppiare nei decenni successivi. La massima concentrazione si ha per gli anni tra  il 91 e l’88 a.C. del bellum sociale in cui la massa delle coniazioni rispecchia la grande movimentazione di uomini e mezzi da parte di Roma contro la rivolta dei socii italici. Successivamente abbiamo una riduzione numerica fino all’82 a.C., data a cui risalgono gli esemplari più recenti, terminus post quem subito dopo il quale è da ritenersi chiuso il gruzzolo di monete, forse addirittura nello stesso 82.a.C. o nell’anno precedente se si seguono gli studi recenti sulle ultime emissioni monetali presenti anche nel tesoretto di Suese.

La chiusura del tesoretto di Suese sarebbe pertanto avvenuta poco prima della vittoria di Silla, quando parte dell’Italia centrale e tutta la Cisalpina erano ancora in mano ai Mariani.

La zecca è sempre quella di Roma ad eccezione di un esemplare della zecca di Narbona, di L. Pomponius del 118 a.C. Il tesoretto potrebbe essere il risparmio di un militare impegnato già nella guerra sociale e forse anche in quella tra Silla ed i mariani. Una volta ritornato alla sua casa e ai suoi campi, avrebbe nascosto sotto un albero del vicino bosco i denari d’argento, che non sarebbe mai più tornato a recuperare.

Lo studio del materiale rinvenuto ha occupato più di un anno ed è avvenuto grazie al lavoro della Soprintendenza in sinergia con il Museo di Storia Naturale di Livorno e il volontariato culturale del Museo stesso.

Il Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese ha infatti collaborato per la logistica a tutte le fasi operative, dalla misurazione alla pesatura e alla documentazione fotografica di tutte le monete fino alla redazione del catalogo insieme al funzionario archeologo della Soprintendenza, la progettazione e l’allestimento della mostra.

Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo della Provincia di Livorno e la Regione Toscana hanno finanziato la stampa del catalogo e la realizzazione della mostra che sarà inaugurata a breve presso il Museo stesso. 

 

https://www.iltirreno.it/livorno/cronaca/2023/04/14/news/livorno-175-monete-romane-di-duemila-anni-fa-trovate-nel-bosco-ora-saranno-esposte-al-museo-1.100283032

monete ancora impilate.jpeg

  • Mi piace 6

Inviato

Molto interessante.


Inviato

Grazie della notizia Ares. Fa sempre piacere quando vengono trovati questi piccoli tesori e vengono messi a disposizione della comunità nei musei. 


Inviato

Molto interessante!

Peccato ci sia solo questa foto.


Inviato

Ritrovamento piuttosto interessante : ed interessante sapere di più sul relativo catalogo .


Supporter
Inviato
6 ore fa, Veridio dice:

 

Peccato ci sia solo questa foto.

 

Ci sono anche queste. Chiaramente essendo materiale archeologico soggettoa a studio non possono uscire  molte immagini
https://dimages2.corriereobjects.it/files/main_image/files/fp/uploads/2023/04/14/64396c1165764.r_d.1118-753-3813.jpeg

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
Comunicato stampa ufficiale della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.
La scoperta di un tesoretto monetale di 175 denari di argento nel territorio livornese
Il 9 novembre 2021, nella Tenuta Bellavista Insuese (Collesalvetti-Livorno), area agricola e forestale di interesse naturalistico, un membro del Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese, mentre percorreva un terreno declive interessato da un recente taglio boschivo, scorgeva tra le foglie alcune monete all’apparenza antiche.
Contattata immediatamente la Soprintendenza, inviava le foto del ritrovamento al funzionario archeologo responsabile del territorio e ricevuta conferma dell’interesse archeologico, rimaneva a sorvegliare la zona fino all’avvenuto recupero di quasi tutte le monete e di alcuni frammenti del contenitore, una piccola olla di impasto. Nei giorni successivi la Soprintendenza provvedeva ad effettuare uno scavo nell’area immediatamente circostante, con il recupero di poche altre monete allontanate in antico, come attesterebbero le fratture consunte del contenitore.
Nel complesso il tesoretto rinvenuto, di età tardo repubblicana, è composto da 175 denari di argento in buono stato di conservazione ad eccezione di due monete fratturate e ricomponibili per intero, una spezzata in due parti e conservata solo per poco più della metà. Il numero originario delle monete dovrebbe avvicinarsi di molto o addirittura coincidere con quanto rinvenuto poiché, nonostante la rottura del contenitore, molti denari erano ancora raggruppati tra loro e solo pochi esemplari si trovavano dispersi in un breve raggio lontano dal nucleo più consistente.
I denari sono databili, secondo Crawford, tra il 157-156 a.C. e l’82 a.C.
Ad eccezione delle emissioni più antiche, databili tra il 157-156 ed il 110 a.C. e attestate in 1 o al massimo 2-3 esemplari, la presenza di gruppi più numerosi inizia a partire dal decennio 109-100 a.C. per poi raddoppiare nei decenni successivi. La massima concentrazione si ha per gli anni tra il 91 e l’88 a.C. del bellum sociale in cui la massa delle coniazioni rispecchia la grande movimentazione di uomini e mezzi da parte di Roma contro la rivolta dei socii italici. Successivamente abbiamo una riduzione numerica fino all’82 a.C., data a cui risalgono gli esemplari più recenti, terminus post quem subito dopo il quale è da ritenersi chiuso il gruzzolo di monete, forse addirittura nello stesso 82.a.C. o nell’anno precedente se si seguono gli studi recenti sulle ultime emissioni monetali presenti anche nel tesoretto di Suese.
La chiusura del tesoretto di Suese sarebbe pertanto avvenuta poco prima della vittoria di Silla, quando parte dell’Italia centrale e tutta la Cisalpina erano ancora in mano ai Mariani.
La zecca è sempre quella di Roma ad eccezione di un esemplare della zecca di Narbona, di L. Pomponius del 118 a.C.
Il tesoretto potrebbe essere il risparmio di un militare impegnato già nella guerra sociale e forse anche in quella tra Silla ed i mariani. Una volta ritornato alla sua casa e ai suoi campi, avrebbe nascosto sotto un albero del vicino bosco i denari d’argento, che non sarebbe mai più tornato a recuperare.
Lo studio del materiale rinvenuto ha occupato più di un anno ed è avvenuto grazie al lavoro della Soprintendenza in sinergia con il Museo di Storia Naturale di Livorno ed il volontariato culturale afferente a tale Museo.
Il Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese ha infatti collaborato per la logistica a tutte le fasi operative, dalla misurazione alla pesatura e alla documentazione fotografica di tutte le monete fino alla redazione del catalogo insieme al funzionario archeologo della Soprintendenza, la progettazione e l’allestimento della mostra.
Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo della Provincia di Livorno e la Regione Toscana hanno finanziato la stampa del catalogo e la realizzazione della mostra che sarà inaugurata a breve presso il Museo stesso e di cui sarà data notizia a mezzo conferenza stampa.
Il funzionario archeologoIl Soprintendente
dott.ssa Lorella Alderighi Arch. Valerio Tesi
  • Mi piace 1

Inviato

Buonasera, 

Questa breve comunicazione semplicemente per informarvi che il catalogo delle monete è stato curato dallo scrivente  sotto la supervisione della SABAP (Soprintendenza Archeologia Belle arti e paesaggio) per le Province di Pisa e Livorno.

Come annunciato nell'articolo apparso in data odierna, sarà inaugurata a breve una mostra presso il Museo di storia naturale del Mediterraneo di Livorno e stampato un catalogo. 

Eventuali ulteriori informazioni potranno essere date dopo l'inaugurazione della mostra.

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
1 ora fa, Cibele dice:

Buonasera, 

Questa breve comunicazione semplicemente per informarvi che il catalogo delle monete è stato curato dallo scrivente  sotto la supervisione della SABAP (Soprintendenza Archeologia Belle arti e paesaggio) per le Province di Pisa e Livorno.

Come annunciato nell'articolo apparso in data odierna, sarà inaugurata a breve una mostra presso il Museo di storia naturale del Mediterraneo di Livorno e stampato un catalogo. 

Eventuali ulteriori informazioni potranno essere date dopo l'inaugurazione della mostra.

 

Attendiamo con piacere il Suo catalogo. Eventualmente potrebbe allegarlo in questa discussione ?

Se è troppo pesante (perché supera 1,46 MB) potrebbe contattare lo staff o i curatori, affinché lo possano fare loro.

Grazie.

Modificato da ARES III

Inviato

Buonasera,

Il catalogo potrà essere rilasciato solo dopo l'inaugurazione della mostra e la sua pubblicazione. Sarà mia premura metterlo a disposizione su questa discussione in formato Pdf,  previa autorizzazione della SABAP.

 

  • Mi piace 1

Inviato
13 minuti fa, Cibele dice:

Buonasera,

Il catalogo potrà essere rilasciato solo dopo l'inaugurazione della mostra e la sua pubblicazione. Sarà mia premura metterlo a disposizione su questa discussione in formato Pdf,  previa autorizzazione della SABAP.

 

 

Grazie.


  • 4 settimane dopo...
Inviato

Buonasera, la mostra è stata inaugurata il giorno 5 Maggio, pertanto adesso il catalogo è di dominio pubblico, chi ha la possibilità di far visita al Museo di storia naturale di Livorno (consiglio vivamente) può ritirarne una copia gratuita rivolgendosi alla reception. In altro caso potrei mettere a disposizione di  questa community un versione integra in formato .PDF 

Poichè il file è abbastanza grande (circa 26.000 kb) avrei bisogno di ricevere indicazioni dagli amministratori  su come fare per poterlo pubblicare su questa piattaforma.

Ovviamente quanto sopra su autorizzazione della SABAP di Pisa e Livorno.

Spero possiate darmi informazioni in merito.


Inviato
12 minuti fa, Cibele dice:

Poichè il file è abbastanza grande (circa 26.000 kb) avrei bisogno di ricevere indicazioni dagli amministratori  su come fare per poterlo pubblicare su questa piattaforma.

Ovviamente quanto sopra su autorizzazione della SABAP di Pisa e Livorno.

Spero possiate darmi informazioni in merito.

@CdC @Oppiano @petronius arbiterr

potreste gentilmente aiutare @Cibele ad allegare il PDF ? Grazie.


Supporter
Inviato

Il file è stato già ridotto di dimensioni?


Supporter
Inviato

Inviato

Non vorrei essere stato frainteso , quello che vorrei pubblicare è il libro in PDF del catalogo delle monete.

 


Supporter
Inviato

Non è stato frainteso. Il file è molto pesante. Vediamo se lo staff ha qualche idea.

Altrimenti si potrebbe spezzare in più parti.

Oppure caricarlo su una piattaforma diversa e poi inserire il collegamento.


Supporter
Inviato

Inviato

ho provato a ridurlo ma è sempre troppo grande non mi permette di allegarlo.


  • ADMIN
Staff
Inviato
8 ore fa, ARES III dice:

@incuso magari potresti aiutarci ?

Grazie.

 

Proviamo

TESORETTO completo rid-compresso.pdf

  • Grazie 1

Inviato

@Cibele ho dato un'occhiata veloce ma è mi sembra veramente fatto bene il testo. Mi piace che sia stata dedicata una pagina per ogni moneta, senza che uno dovesse utilizzare una lente di ingrandimento.

Complimenti veramente.


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