Vai al contenuto
IGNORED

Archeoquiz. Dove siamo?


Risposte migliori

Inviato

Un aiutone! Ma non trovo. Vado a dormire, cercherò ancora 😅


Supporter
Inviato (modificato)
Il 28/4/2023 alle 22:38, VALTERI dice:

Una ormai molto vecchia fotografia di un non comune, particolare edifico in un particolare sito piuttosto fuori mano .

11001.jpg

 

Si tratta del tempio arcaicizzante a mègaron (senza colonnato ed con pareti in muratura piena) di fine VII- inizio VI a. C. che si trova all'interno del tèmenos, cioé dell'area sacra, del santuario della Malophòros (Demetra portatrice di frutti) a Selinunte.
Una roba che pochi vanno a vedere ma è una figata pazzesca. Visto che il Mègaron era in uso in epoca micenea già in epoca classica doveva essere come per noi vedere una chiesa romanica o paleocristiana.

dalla Treccani:

Così viene chiamata nei poemi omerici la parte più intima e solenne del palazzo reale, sala del trono e dei banchetti, luogo di ritrovo della famiglia, ornata con l'arte più squisita e ricercata. Telemaco nel palazzo di Menelao, Ulisse nel palazzo di Alcinoo, ne ammirano le decorazioni lucenti d'oro, di metalli preziosi, di avorî, sulle porte e sulle pareti, le incrostazioni di "ceruleo smalto". In base a tali descrizioni, l'ambiente in parola è stato riconosciuto negli scavi di varie località micenee, come nella stessa Micene, a Glãs sul lago Copaide, e, conservato più compiutamente e con maggiore quantità di particolari, a Tirinto (vedi cretese-micenea, civiltà, XI, p. 877, fig. 36; Grecia, XVII, p. 803).

Si riconoscono nel megaron di Tirinto le tre parti principali menzionate da Omero, cioè un vestibolo (ἄιϑουσα), sulla cui fronte sono due colonne di legno su basi di pietra, un'antisala (πρόδρομος), accessibile dal vestibolo per tre porte a duplici battenti racchiuse fra due ante sporgenti dai muri laterali, e in fondo la grande sala, il vero e proprio μέγαρον, al quale si accede invece attraverso l'antisala da una porta unica: nel centro della sala era l'ampio focolare rotondo, ἐσχάρη, centro spirituale e materiale della casa, attorno al quale stavano quattro colonne disposte a rettangolo e sostenenti il tetto. È ancora discusso se la parte mediana del tetto sopra ai sostegni fosse aperta in una specie di lucernario rialzato, per la luce e lo sfogo del fumo: problema che si riconnette con la forma del tetto medesimo, se cioè esso fosse piatto, oppure a spioventi; la seconda ipotesi è più probabile, data l'origine nordica dell'edificio a megaron. Non abbiamo a ogni modo testimonianza di finestre sulle pareti laterali della sala. Di fianco al focolare a Tirinto era il trono del principe, e il pavimento della sala attorno alle colonne era leggiadramente dipinto; nell'antisala si sono trovati residui d'un bellissimo fregio parietale in lastre d'alabastro e incrostazione di pasta vitrea, con serie di rosette ed elementi semiellittici a palmette e spirali, che ricorda come ripartizione il più tardo fregio dei templi dorici a triglifi e metope. Davanti al megaron di Tirinto stava l'ampia corte a colonne, con un altare; tutto attorno altri edifici, ciascuno consistente in elementi più o meno affini e ciascuno col proprio cortile d'ingresso, ma senza un vero e proprio aggruppamento comune, ciò che distingue radicalmente il palazzo miceneo del continente dal palazzo cretese.

Infatti gli scavi vanno sempre più mettendo in evidenza la derivazione del megaron da un tipo di casa, importato in varie parti della Grecia preistorica dal nord, da regioni di clima freddo, e del tutto contrapposto alla casa cretese, di tipo mediterraneo, creata per un clima caldo, con i numerosi ambienti disposti attorno al cortile centrale. Possiamo ormai seguire anche l'evoluzione del megaron da forme assai primitive fino alla perfetta creazione di Tirinto, attraverso le testimonianze di Sesklo, di Dimēni e di Lianokládi in Tessaglia, di Troia, di Egina, dì Eleusi, di Tera, di Argo e via dicendo. Negli esemplari tessalici soprattutto vediamo come dapprima il focolare stesse in mezzo alla stanza ampia che era sul davanti; poi, per la poca comodità della sua posizione fra le due porte, lo vediamo spostato in parte o portato dietro alla parete anteriore della sala, mentre gradualmente si trova la soluzione più pratica di spostare la sala ampia di dietro; in tali esemplari tessalici dei semplici sostegni lignei preludono alle colonne di Tirinto. Nei tipi più primitivi vediamo inoltre il contorno del megaron ancora irregolare: a Eleusi notiamo nella stanzetta posteriore un andamento trapezoidale, che forse denota un passaggio dalla stanza absidata delle case precedenti alla forma del megaron, ma soprattutto a Troia si passa con tutta chiarezza da una forma più antica, del II strato, allungata e stretta, fornita di un profondissimo atrio e con un terzo stretto ambiente in fondo, accessibile dalla sala grande, alla forma del VI strato, più simile a quella micenea, dalle dimensioni più larghe e corte. A Troia il singolo megaron è già comune negli strati più antichi accanto alla casa pluricellulare, e domina quasi assoluto nel VI strato; a Fylakōpē di Melo penetra un megaron di tipo primitivo nella seconda città, premicenea, e uno evoluto nella terza città, quella micenea; a Creta il megaron è introdotto solo nell'ultima fase del tardo-minoico, a Hagía Triáda, Gourniá e Cnosso.

Dal megaron miceneo, è ormai generalmente accettato, deriva la forma del tempio ellenico, che mantiene anch'esso le due varietà, cioè la sola cella, o la cella fornita di ádyton, e, per la prima volta nell'Ereo di Olimpia, anche con opistodomo aperto sul tergo. L'ádyton stesso del tempio greco è talora chiamato megaron dagli scrittori, come tale rimane anche la denominazione per alcuni speciali santuarî (p. es., il tempio di Demetra al Tenaro, quello di Despoina in Arcadia, ecc.), e per certe fosse sacrificali a divinità ctonie, come quella nel bosco di Demetra e Core a Potniaí.

Bibl.: v. cretese-micenea, civiltà, XI, p. 891; Fiechter, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, col. 2533 segg.; Ebert, ibid., XV, col. 220 seg.; per il megaron tessalico v. anche H. D. Hansen, Early Civil. in Thessaly, Baltimora 1933, p. 65 segg.

Modificato da Vel Saties
  • Mi piace 2

Supporter
Inviato
49 minuti fa, Vietmimin dice:

aveva anche parlato di questo santuario della Malophoros alcuni anni fà: 

Sono troppo giovane 🤪


Inviato

Effettivamente @Vel Saties qualche decennio fa Selinunte era abbastanza frequentata da visitatori, però ben pochi percorrevano i circa 800 metri fuori le mura dell' acropoli, per vedere il santuario di Demetra malophoros  con quel rarissimo tempio a megaron di alto arcaicismo .


Supporter
Inviato

Direi che è una visione ardita del Palazzo imperiale di Spalato. Quelle sfingi e quelle colonne di granito rosso con quella facciata di pietra bianca direi che non possono non essere inconfondibili.
Bellissimo posto. Troppa gente.


Inviato
25 minuti fa, Vel Saties dice:

Direi che è una visione ardita del Palazzo imperiale di Spalato. Quelle sfingi e quelle colonne di granito rosso con quella facciata di pietra bianca direi che non possono non essere inconfondibili.
Bellissimo posto. Troppa gente.

 

Sì.

Troppa gente dipende dal periodo...


Inviato

Una antichità per numismatici : tra sole 5 conosciute, una delle 3 in odore di falsità .

001.jpg


Inviato

Uno statere di Lucania, circa 550/500 a.C. 

ΠΑΛ/ΜΟΛ: forse due città non identificate di Lucania, HN Italy 1105. 


Inviato

Bellissimo @Vietmimin l' esemplare ex De Luynes in Parigi, uno dei soli 2 esemplari ritenuti autentici, tra 5 .

Il titolo della discussione, però, è " dove " e questa è la risposta da cercare, non " di dove " .

Una buona serata 


Inviato
15 hours ago, Vietmimin said:

Uno statere di Lucania, circa 550/500 a.C. 

ΠΑΛ/ΜΟΛ: forse due città non identificate di Lucania, HN Italy 1105. 

 

 

13 hours ago, VALTERI said:

Il titolo della discussione, però, è " dove " e questa è la risposta da cercare, non " di dove " .

 

Ciao @Valteri , forse potrai darci qualche precisazione in merito all’ubicazione delle due città del nord della Lucania « ΠΑΛ » e «  ΜΟΛ », o se ci sono altre ipotesi? 


Inviato

Grazie, allego il link del post più approfondito sull’argomento: 

https://www.lamoneta.it/topic/133286-i-rarissimi-stateri-incusi-di-pal-mol/#comment-1518121

Si tratta quindi di un’eccezione nel gruppo di monete dell’ arcaica monetazione incusa della Magna Grecia per la sua tipologia, diversa di quella delle zecche minori operanti nell’area di influenza di Sibari. 

Secondo te, per quanto riguarda l’attribuzione, si può condividere la certezza di Giorgio Giacoso?

« È stato attribuito in passato con qualche incertezza, oggi con assoluta sicurezza a Palinuro e a Molpa, due piccoli centre costieri limitrofi situati nei pressi dell’attuale Palinuro, in provincia di Salerno ». 


Inviato

Le rarissime monete pervenuteci @Vietmimin sono ragionevolmente attribuibili a PAL(INURO) e MOL(PA) : sul promontorio di Palinuro e nell' area della Molpa, sono state trovate evidenze archeologiche di insediamenti in quei siti .

Che poi uno od entrambi fossero centri tali da immaginarvi una zecca in grado di produrre stateri incusi di alta qualità, potrebbe forse essere cosa diversa .

D' altronde, p. es., anche l' estremamente raro statere incuso di tipologia sibarita a leggenda AMI o ASI, è di qualità ancora più elevata e pressochè nulla è accertabile su un suo ipotetico sito .

Per il PAL- MOL di apertura, la risposta 'dove' si potrebbe completare con 'custodito in Budapest nel Magyar Nemzeti Museum' .

Una buona serata 

 

001 AMI o ASI.jpg

002 AMI o ASI.jpg


Inviato
1 hour ago, VALTERI said:

Per il PAL- MOL di apertura, la risposta 'dove' si potrebbe completare con 'custodito in Budapest nel Magyar Nemzeti Museum' .

Una buona serata 

 

È vero, ho frainteso la domanda che era a proposito di questo falso. Bellissimo questo « AMI ». 

A mia volta vi propongo un luogo situato in posizione strategica, che non dovrebbe essere troppo difficile da indovinare: 

CBEA0D35-E934-4265-801A-740FAA8E080A.thumb.jpeg.b591682ec126b33b2a8ef0dd53f61e16.jpeg


Supporter
Inviato

Dovrebbe essere il teatro di Akrai, colonia di Siracusa nei pressi dell'attuale Palazzolo Acreide, scoperto e scavato negli anni '20 dell'800 da Judica e poi rivisto e studiato da Bernabò Brea.


Inviato

Bravo @Vel Saties,  il teatro è abbastanza riconoscibile grazie alla presenza sulla scena di sili di età bizantina per la conservazione del grano.

I ruoli col passare del tempo si sono invertiti, Akrai proteggeva dall’alto della collina la città di Siracusa, oggi Siracusa risparmia ad Akrai gli assalti del turismo di massa. Un luogo quieto e bellissimo al tramonto.

Rare monete di bronzo con Kore/Demeter sono state coniate ad Akrai nel II/I secolo a.C. 

E92BDC5E-5E70-45BB-B657-6B504ED6ABA6.jpeg.0fcd4e201dc7e74fafd78ae1f6f16960.jpeg


Supporter
Inviato

Questa non è facile, anzi. Sito archeologico pluristratificato in un contesto di centro storico.
Foto


Foto

 

Foto

 

Foto

 


Inviato

Degli affreschi forse del Duecento o del Trecento poggiati su una specie di balaustra scolpita, raffiguranti Sant’Anna con Vergine e Gesù bambino, circondata da santi (San Pietro con la chiave?) , basi di pilastro e colonna, sarcofago di un vescovo, forse si tratta dei resti sotterranei di qualche chiesa romanica. Sotto una chiesa moderna o rinascimentale? 


Inviato
7 ore fa, Vietmimin dice:

Degli affreschi forse del Duecento o del Trecento poggiati su una specie di balaustra scolpita, raffiguranti Sant’Anna con Vergine e Gesù bambino, circondata da santi (San Pietro con la chiave?) , basi di pilastro e colonna, sarcofago di un vescovo, forse si tratta dei resti sotterranei di qualche chiesa romanica. Sotto una chiesa moderna o rinascimentale? 

 

Buonasera,  Assisi?


Inviato

I gradini davanti alla parete degli affreschi mi parevano strani. Ho pensato ad un’iconostasi, Google ha fatto il resto:

L’antica chiesa di San Vicenzo, sotto la cattedrale sant’Alessandro di Bergamo. Effettivamente un sito pluristrt

  • Mi piace 1

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.