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Inviato

Salve a tutti, navigando nel materiale di mio nonno ho trovato un documento che mi ha portato indietro, a quando ero bambino, mio nonno che ogni tanto era chino sulla macchina da scrivere con la luce da scrivania intento a scrivere documenti. Allego foto di un ordine per corrispondenza con la ditta Gaudenzi di Bologna (chi l’ha rilevata?).

Al tempo di internet, dei live bid, ordini elettronici, ebay, etc.. insomma un salto indietro in un’altra epoca!

condivido con voi i due documenti

 

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Inviato
5 ore fa, Ptr79 dice:

Allego foto di un ordine per corrispondenza con la ditta Gaudenzi di Bologna (chi l’ha rilevata?).

Il negozio non c'è più; se ben ricordo ora lì vendono kebab.

Era in via San Vitale 2, proprio sotto le torri. Io ho fatto l'università a Bologna, e ogni tanto ci andavo. Ricordo il titolare come persona gentile.

Ho acquistato lì le due prime monete della mia collezione, più di quarant'anni fa.

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Inviato

Pubblicavano questi listini:

gaudenzi 1.jpg

gaudenzi 2.jpg

Ne ho "tirato fuori" uno un po' troppo vecchio, ma mi par di ricordare che anche parecchi anni dopo i cataloghi erano più o meno simili.

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Inviato (modificato)

@chievolan ecco le foto del catalogo 1990 n. 1

 

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Modificato da Ptr79
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Inviato

Me li sono ricordati anch’io questi listini…nostalgia di una gioventù ormai lontana!

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Inviato

Avverto nostalgia a vedere la piantina di Bologna, che è più o meno uguale a quella che usavo io per spostarmi a Bologna nel 1979. 😊

Ma ancora di più ai negozi di numismatica di quegli anni. 

Entravi le prime volte con la paura di disturbare, di fare perdere tempo perché sapevi che non avresti acquistato niente.  Ma trovavi qualcuno che non era solo un venditore, ma un appassionato, e che quando capiva che anche tu lo eri, o almeno lo saresti potuto essere, si apriva al dialogo.  

E così in quel negozio poi ci entravi solo per un saluto o "per guardarti attorno".

Quello di via San Vitale 2 era il classico negozio di numismatica. 

A Trieste, in via Roma 3, c'era Giulio Bernardi; quello non era un negozio, era uno studio ufficio, non ci entravi perché "passavi di là", dovevi prendere appuntamento, e poi non potevi semplicemente " guardarti attorno" , ma dovevi già sapere cosa vedere e di cosa parlare. All'inizio, poi si espandeva il rapporto cliente-venditore; che bei dialoghi, quanto "apprendimento".

Due tipi di negozio numismatico differenti, entrambi necessari qualche decennio fa per un collezionista. Non c'erano internet e le vendite online, non era facile procurarsi listini e cataloghi.

Di attività commerciali così ce ne sono sicuramente ancora (parlando ovviamente di commercianti esperti di monete antiche), e io mi auguro che i nuovi collezionisti entrino in quei negozi e in quegli studi, che cerchino il dialogo e facciano lì i primi acquisti, non si rivolgano solo al web.

 

 

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Inviato
8 ore fa, chievolan dice:

Com'erano le foto delle monete? 

Puoi fare una foto delle pagine interne?

 

Era un catalogo di banconote “world paper money”. Appena riesco ti mando foto. I cataloghi delle monete li devo ancora ritrovare negli scatoloni..


Inviato
10 ore fa, chievolan dice:

Com'erano le foto delle monete? 

Puoi fare una foto delle pagine interne?

 

Quelle di seguito sono tratte dal mio catalogo Gaudenzi del 1968:
non vi erano foto delle monete in vendita, ma disegni; i prezzi erano quelli dei BB e dei FDC (più o meno...).
 

gaudenzi1.JPG

gaudenzi2.JPG

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Inviato
23 ore fa, chievolan dice:

Com'erano le foto delle monete? 

Puoi fare una foto delle pagine interne?

Ecco foto. Magari domani riprovo con Luce naturale 

 

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Inviato

Decisamente erano cambiati rispetto a quelli degli anni sessanta. Ricordo che di quelli, in un angolo vicino all'entrata ne aveva due alte pile, ed erano li in regalo.

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Inviato
Il 5/4/2023 alle 23:57, chievolan dice:

Avverto nostalgia a vedere la piantina di Bologna, che è più o meno uguale a quella che usavo io per spostarmi a Bologna nel 1979. 😊

Ma ancora di più ai negozi di numismatica di quegli anni. 

Entravi le prime volte con la paura di disturbare, di fare perdere tempo perché sapevi che non avresti acquistato niente.  Ma trovavi qualcuno che non era solo un venditore, ma un appassionato, e che quando capiva che anche tu lo eri, o almeno lo saresti potuto essere, si apriva al dialogo.  

E così in quel negozio poi ci entravi solo per un saluto o "per guardarti attorno".

Quello di via San Vitale 2 era il classico negozio di numismatica. 

A Trieste, in via Roma 3, c'era Giulio Bernardi; quello non era un negozio, era uno studio ufficio, non ci entravi perché "passavi di là", dovevi prendere appuntamento, e poi non potevi semplicemente " guardarti attorno" , ma dovevi già sapere cosa vedere e di cosa parlare. All'inizio, poi si espandeva il rapporto cliente-venditore; che bei dialoghi, quanto "apprendimento".

Due tipi di negozio numismatico differenti, entrambi necessari qualche decennio fa per un collezionista. Non c'erano internet e le vendite online, non era facile procurarsi listini e cataloghi.

Di attività commerciali così ce ne sono sicuramente ancora (parlando ovviamente di commercianti esperti di monete antiche), e io mi auguro che i nuovi collezionisti entrino in quei negozi e in quegli studi, che cerchino il dialogo e facciano lì i primi acquisti, non si rivolgano solo al web.

 

 

 

Ringrazio Lei e Ptr 79 perchè mi avete fatto ritornare indietro nel tempo, alla mia infanzia felice. Avevo uno zio paterno (che per me è stato un esempio di vita), concreto come sanno esserlo i friulani, che (da quando ero piccolo), ad ogni occasione importante mi faceva dono di una moneta. Da persona intelligente quale era, non me la dava in modo banale, ma contattava il numismatico e insieme andavamo a prenderla. Questo " l' imprint" numismatico comune a tanti di noi che hanno avuto la gioia di avere un nonno, un genitore, un parente (nel mio caso) con il quale iniziare (e poi condividere) la nostra comune passione. Erano gli anni sessanta, e pure se è passato tanto tempo ho vivo il ricordo di quello studio numismatico che si differenziava completamente da qualunque altra attività commerciale non essendo affacciato sulla pubblica via ma, entrando dentro un anonimo portone del borgo teresiano in via Roma n. 3, si salivano le scale al piano (se ben ricordo era il secondo) e avevi l' impressione (ogni volta era così) di entrare a casa di un amico, un caro conoscente. Sono diversi decenni che vivo lontano dalla mia città, ma ricordo sempre con simpatia ed affetto quel giovane numismatico gentile e disponibile. Nel quotidiano confermo a Chievolan  che ci sono ancora numismatici professionisti che oltre al guadagno privilegiano il rapporto con il cliente. Condivido il suo prezioso consiglio  dato ai giovani di frequentare e fare acquisti nei negozi numismatici. Mi scuso per essere stato troppo prolisso. Un caro saluto

SANTI

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