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Inviato

Ciao a tutti, da poco entrata in collezione...purtrpppo è stata conservata nella bustina di carta per 30 anni e c'è un po' di ossido. 

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Inviato

Bella la moneta, bella la sua rarità, bello il cartellino d’epoca e bella la foto. 
Complimentoni! 👏🏽

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Inviato

Complimenti, bellissima moneta con rarità /R); credo comunque che la moneta di prova, dovrebbe essere quella del 1918 e ovviamente riportare (prova).

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Inviato

A me sembra una normale 5 centesimi rame, ma argentata artificialmente....


Inviato
40 minuti fa, Meleto dice:

È normale non sia presente la scritta prova se è una prova?:unknw:

In realtà, la moneta presentata è classificata come "NON EMESSA", per cui la dicitura PROVA non viene riportata. Cito testualmente dal Gigante: "Negli anni della guerra del 1915-1918 la circolazione monetaria si fece sempre più critica, tanto da rendersi urgente una riforma mirata alla sostituzione delle monete in bronzo con monete in altri materiali. Nel gennaio del 1918 il ministero del Tesoro espresse le proprie preoccupazioni per il fatto che le monete di bronzo venivano incettate ed esportate su vasta scala, tanto che la minuta circolazione era diventata difficile e stentata. Tuttavia, si riconoscevano pure le fortissime difficoltà che avrebbe presentato una rapida sostituzione delle monete di bronzo con monete di ferro, che era il solo materiale allora disponibile. Vi era, inoltre, la consapevolezza che per via della legge fondamentale che la moneta cattiva scaccia quella buona (legge di Gresham), l'introduzione della moneta di ferro avrebbe accelerato l'esodo della moneta di bronzo [Lanfranco 1933a, p. 18].

In merito alla fabbricazione delle monete da 5 centesimi in ferro-nichel, del tipo "Spiga", Lanfranco [1933b, p. 131] riferisce che "La fabbricazione dei tondelli della lega ferro-nichel fu affidata dal ministero Armi e Munizioni alle Acciaierie Ansaldo di Cornigliano Ligure, per la preparazione delle billette, ed alle Acciaierie e Ferrerie Lombarde di Sesto Lombardo, per le successive operazioni di laminazione a caldo ed a freddo, tranciatura dei tondelli e cordonamento cioè orlettatura. Detta fornitura sarebbe dovuta essere di proporzioni imponenti, pari a più di un miliardo di pezzi da coniarsi in meno di un anno, e, per fronteggiare tale impresa, la zecca si attrezzò rapidamente con 50 presse monetarie celeri, delle quali 35 di piccola potenza, fatte costruire con urgenza dalle Officine Dubosc di Torino. Tuttavia, sia per le difficoltà tecniche manifestatesi nella fabbricazione dei tondelli che presentavano sulla superficie difetti che non era ben chiaro se dovuti ad impurità nella preparazione delle billette od a cattiva laminazione, a caldo ed a freddo, delle billette stesse, sia anche perché la coniazione presentava speciali difficoltà per il fatto che le impronte dei conî avevano un rilievo eccessivo, non adatto per una pasta dura come quella della lega ferro-nichel, la nuova moneta non poté essere emessa e dovette, dopo molte peripezie, essere abbandonata. Pertanto, gli esemplari coniati, ed in seguito deformati, debbonsi considerarsi come prove."

Tuttavia, non si può ignorare il fatto che le prove di questi 5 centesimi di ferro-nichel esistono e sono tutte datate 1918; queste monete, invece, che sono state coniate appositamente per la circolazione, presentano addirittura i primi due millesimi d'emissione 1918 e 1919. Infatti, non va sottovalutato il fatto che esse furono regolarmente autorizzate dal RD 2067/1918 che ne prescriveva la fabbricazione e l'emissione, che poi non avvenne per i motivi tecnici riscontrati nel corso della loro produzione, quindi non dipendenti da scelte di circolazione monetaria.

Queste monete, costituiscono la monetazione ufficiale e non le prove delle monete [Pagani 1957, p. 61, nn. 372-373] o, addirittura, le prove del progetto delle monete [Simonetti III, p. 200, nn. 264/1-2]. Infatti, in base al Verbale di emissione della Regia Zecca [31 dicembre 1918], a seguito di un sopraluogo effettuato dal Direttore, dal Capo Tecnico e dal Controllore Capo della Regia Zecca presso l'Officina Stampa, nella Cassa di Deposito, queste monete furono quantificate in 922.000 esemplari e riconosciute tutte emissibili; tuttavia, successivamente, la produzione fu sospesa a causa dei problemi tecnici e la quasi totalità del quantitativo prodotto fu deformato e distrutto. Pertanto, in tutta evidenza, non si tratta di prove o di progetti ma di monete che non furono emesse."

 

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Inviato

Parliamo di questa moneta :

image.thumb.jpeg.dfa4f8140f1d701b6cbe8bdf57a3a412.jpeg

che è in ferro-nickel, si può fare una prova per vedere se è magnetica.


Supporter
Inviato

Complimenti bel pezzo 👏👏👏

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Inviato
4 ore fa, Saturno dice:

A me sembra una normale 5 centesimi rame, ma argentata artificialmente....

 

Assolutamente no...diametro più piccolo e materiale diverso...viene da un'asta del 1980...assolutamente autentica

5 ore fa, Meleto dice:

Chiedo a chi ne sa più di me. È normale non sia presente la scritta prova se è una prova?:unknw:

 

Certo...essendo una moneta non emessa e non quella di prova

4 ore fa, El Chupacabra dice:

In realtà, la moneta presentata è classificata come "NON EMESSA", per cui la dicitura PROVA non viene riportata. Cito testualmente dal Gigante: "Negli anni della guerra del 1915-1918 la circolazione monetaria si fece sempre più critica, tanto da rendersi urgente una riforma mirata alla sostituzione delle monete in bronzo con monete in altri materiali. Nel gennaio del 1918 il ministero del Tesoro espresse le proprie preoccupazioni per il fatto che le monete di bronzo venivano incettate ed esportate su vasta scala, tanto che la minuta circolazione era diventata difficile e stentata. Tuttavia, si riconoscevano pure le fortissime difficoltà che avrebbe presentato una rapida sostituzione delle monete di bronzo con monete di ferro, che era il solo materiale allora disponibile. Vi era, inoltre, la consapevolezza che per via della legge fondamentale che la moneta cattiva scaccia quella buona (legge di Gresham), l'introduzione della moneta di ferro avrebbe accelerato l'esodo della moneta di bronzo [Lanfranco 1933a, p. 18].

In merito alla fabbricazione delle monete da 5 centesimi in ferro-nichel, del tipo "Spiga", Lanfranco [1933b, p. 131] riferisce che "La fabbricazione dei tondelli della lega ferro-nichel fu affidata dal ministero Armi e Munizioni alle Acciaierie Ansaldo di Cornigliano Ligure, per la preparazione delle billette, ed alle Acciaierie e Ferrerie Lombarde di Sesto Lombardo, per le successive operazioni di laminazione a caldo ed a freddo, tranciatura dei tondelli e cordonamento cioè orlettatura. Detta fornitura sarebbe dovuta essere di proporzioni imponenti, pari a più di un miliardo di pezzi da coniarsi in meno di un anno, e, per fronteggiare tale impresa, la zecca si attrezzò rapidamente con 50 presse monetarie celeri, delle quali 35 di piccola potenza, fatte costruire con urgenza dalle Officine Dubosc di Torino. Tuttavia, sia per le difficoltà tecniche manifestatesi nella fabbricazione dei tondelli che presentavano sulla superficie difetti che non era ben chiaro se dovuti ad impurità nella preparazione delle billette od a cattiva laminazione, a caldo ed a freddo, delle billette stesse, sia anche perché la coniazione presentava speciali difficoltà per il fatto che le impronte dei conî avevano un rilievo eccessivo, non adatto per una pasta dura come quella della lega ferro-nichel, la nuova moneta non poté essere emessa e dovette, dopo molte peripezie, essere abbandonata. Pertanto, gli esemplari coniati, ed in seguito deformati, debbonsi considerarsi come prove."

Tuttavia, non si può ignorare il fatto che le prove di questi 5 centesimi di ferro-nichel esistono e sono tutte datate 1918; queste monete, invece, che sono state coniate appositamente per la circolazione, presentano addirittura i primi due millesimi d'emissione 1918 e 1919. Infatti, non va sottovalutato il fatto che esse furono regolarmente autorizzate dal RD 2067/1918 che ne prescriveva la fabbricazione e l'emissione, che poi non avvenne per i motivi tecnici riscontrati nel corso della loro produzione, quindi non dipendenti da scelte di circolazione monetaria.

Queste monete, costituiscono la monetazione ufficiale e non le prove delle monete [Pagani 1957, p. 61, nn. 372-373] o, addirittura, le prove del progetto delle monete [Simonetti III, p. 200, nn. 264/1-2]. Infatti, in base al Verbale di emissione della Regia Zecca [31 dicembre 1918], a seguito di un sopraluogo effettuato dal Direttore, dal Capo Tecnico e dal Controllore Capo della Regia Zecca presso l'Officina Stampa, nella Cassa di Deposito, queste monete furono quantificate in 922.000 esemplari e riconosciute tutte emissibili; tuttavia, successivamente, la produzione fu sospesa a causa dei problemi tecnici e la quasi totalità del quantitativo prodotto fu deformato e distrutto. Pertanto, in tutta evidenza, non si tratta di prove o di progetti ma di monete che non furono emesse."

 

 

Esattamente...grazie


Inviato
5 ore fa, prtgzn dice:

Adesso gli devi affiancare la sorellina del 1918. Complimenti.

 

Pian pianino😄


Inviato

ecco la gemellina!

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Ed il suo dritto!

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Awards

Inviato
13 minuti fa, Andrea imperatore dice:

ecco la gemellina!

1665937065_5-centesimi-spiga-1918-progetto-ferro-rovescio.jpg

Ed il suo dritto!

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Veramente Top...stupenda!!!


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