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IGNORED

Ancoretta vicino al segno di zecca R nelle monete sabaude regno Vitt. Emanuele III


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Inviato

Buon giorno.

Che io sappia esiste un'ancoretta sulla moneta da l. 20 del 1902 dal lato opposto al segno di zecca e sta ad indicare che è stata coniata con l'oro proveniente dall'Eritrea.

Se la risposta non fosse pertinente alla sua domanda dovrebbe essere più chiaro, magari facendo due fotografie.

L'ancora era anche il segno di zecca di Genova, ma questo sulle monete del regno di Sardegna, senza nessuna attinenza con Vittorio Emanuele terzo.

Cordialità Gabriella

 


Inviato

Piccola curiosità...Nel Corpus catalogata le lire 20 del 1902 con ancoretta come presente in Collezione Reale...quella senza ancoretta citata come presente in Collezione Papadopoli..Possibile che VEIII non aveva in collezione quella senza ancoretta????


Inviato
On 3/18/2023 at 2:35 PM, elledi said:

Piccola curiosità...Nel Corpus catalogata le lire 20 del 1902 con ancoretta come presente in Collezione Reale...quella senza ancoretta citata come presente in Collezione Papadopoli..Possibile che VEIII non aveva in collezione quella senza ancoretta????

 

Buonasera signor Elledi.

Effettivamente è strano. Che conclusione ne si potrebbe trarre?

A pensar male, si potrebbe supporre che il 20 lire 1902 senza ancoretta non è coevo, cioè si tratterebbe di coniazione postuma. Mi corregga se sbaglio.

Saluti cordiali 


Inviato

E' difficile pensare che il Re non avesse ricevuto le prime monete d'oro del suo regno. Le monete erano presenti in doppio esemplare al museo della zecca, già nel lontano 1970, quando la Domenica del Corriere fece un'interessante servizio fotografico. 


Inviato
4 ore fa, Elleffe dice:

E' difficile pensare che il Re non avesse ricevuto le prime monete d'oro del suo regno. Le monete erano presenti in doppio esemplare al museo della zecca, già nel lontano 1970, quando la Domenica del Corriere fece un'interessante servizio fotografico. 

 

E' vero. Resta però il fatto singolare che la moneta catalogata nel CNI fa riferimento alla Collezione Papadopoli e non alla Reale come invece avviene per la moneta con l'ancoretta..


Inviato

Ho notato che l'indagine svolta 20 anni fa, portò alla scoperta di sottrazioni e sostituzioni di monete importanti nella collezione di Vittorio Emanuele III, ma non viene fatto alcun cenno alle 20 lire del 1902. Significa qualcosa? Il Re aveva avuto diverse occasioni per recuperare l'eventuale pezzo mancante, che era presente alla vendita Florange-Ciani del 1922 (collezione De Ferrari la Renotière) .....


Inviato
13 ore fa, Elleffe dice:

Ho notato che l'indagine svolta 20 anni fa, portò alla scoperta di sottrazioni e sostituzioni di monete importanti nella collezione di Vittorio Emanuele III, ma non viene fatto alcun cenno alle 20 lire del 1902. Significa qualcosa? Il Re aveva avuto diverse occasioni per recuperare l'eventuale pezzo mancante, che era presente alla vendita Florange-Ciani del 1922 (collezione De Ferrari la Renotière) .....

 

Io ho avuto il 20 lire 1902 in FDC senza ancoretta, poi venduta quando ho alienato la mia precedente collezione di aurei, ma non ho mai avuto quella con l’ancoretta. Non conoscevo questo aneddoto relativo al Re Numismatico, veramente curioso, soprattutto considerata la passione maniacale di Vittorio Emanuele per tutte le varianti, e questa è ben evidente. Devo dire che i due pezzi corrono sul mercato numismatico in modo vigoroso e più o meno appaiati, poi i prezzi spuntati in asta dipendono molto da un decimale in più o in meno sulla conservazione slabbata, ed evidentemente il pensiero che il 1902 senza ancoretta abbia origini diverse da quelle che tutti assumono, ovvero che non sia coeva, è alquanto peregrino secondo il mercato, che continua ad apprezzarla come l’altra, che di norma è un filo più valutata per via dell’oro eritreo in cui è coniata, e che sollecita l’immaginario dei raccoglitori per il maggior significato storico e iconico. 

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Inviato

la moneta è certamente stata coniata nel 1902...Poi non so perchè nel corpus quella senza ancoretta è stata catalogata come presente in collezione Papadopoli..forse una svista...

16 ore fa, Elleffe dice:

Ho notato che l'indagine svolta 20 anni fa, portò alla scoperta di sottrazioni e sostituzioni di monete importanti nella collezione di Vittorio Emanuele III, ma non viene fatto alcun cenno alle 20 lire del 1902. Significa qualcosa? Il Re aveva avuto diverse occasioni per recuperare l'eventuale pezzo mancante, che era presente alla vendita Florange-Ciani del 1922 (collezione De Ferrari la Renotière) .....

 

Sottrazioni che sono state negate..così come le sostituzioni...malgrado prove inconfutabili

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Inviato
Il 22/3/2023 alle 14:33, elledi dice:

E' vero. Resta però il fatto singolare che la moneta catalogata nel CNI fa riferimento alla Collezione Papadopoli e non alla Reale come invece avviene per la moneta con l'ancoretta..

 

certo effettivamente molto strano, rimarrà per sempre il dubbio?


Inviato
Il 25/3/2023 alle 16:23, Rosario F dice:

certo effettivamente molto strano, rimarrà per sempre il dubbio?

Più che il dubbio, relativamente alla presenza o meno della moneta nella Collezione Reale, rimane lo sconcerto di come sia possibile che il materiale sia sfuggito ad ogni controllo (se esisteva?) e non abbia lasciato traccia per l'eventuale recupero.... E quindi sorge spontanea la domanda: Perchè paghiamo del personale per custodire un patrimonio statale, quando non adempie a questa semplice responsabilità? e in che modo vengono assunte queste figure che poi non solo negano ogni addebito, ma continuano a operare in assenza di qualunque trasparenza e rigore contabile? (mi riferisco qui alla verifica di cui alla nota 56 tristemente famosa) 

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Inviato

La nota 56...scoperta per caso da me anni dopo la pubblicazione della monografia è la testimonianza evidente ed inconfutabile che spesso anche noi studiosi incensiamo un lavoro (peraltro obiettivamente validissimo), avendoci magari dato solo un'occhiata superficiale...solo per un caso infatti io stesso (mea culpa) dopo qualche anno ho ripreso in mano la monografia e me la sono letta attentamente...in una sera tranquilla ed oziosa...

Spesso infatti tendiamo ad elogiare un lavoro (NEL CASO DI SPECIE OTTIMO..NULLA DA DIRE)...giusto per attaccarci al carrozzone degli elogiatori...Leggere leggere leggere...

Ancora oggi, rileggendo la monografia, non ho capito la pertinenza della nota 56 al passo dove viene richiamata...probabilmente un errore, non saprei come definirlo diversamente...ma un errore con una notizia davvero pesante per studiosi e collezionisti.

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Inviato

Ed ancora... e scusatemi se vado fuori tema...non apprezzo coloro che oggigiorno scrivonoe catalogano le monete (anche manuali), dando una loro numerazione ma senza fare riferimento alla precedenti catalogazioni...

Faccio un esempio..se compro un manuale e trovo una moneta catalogata ad esempio Luppino nr. 104, ma non ho riferimenti sugli studiosi precedenti, farò una fatica immane per ricostruire la bibliografia della moneta stessa.

Ecco perchè, anche per rispetto a chi nei decenni e talvolta nei secoli precedenti ha speso molto tempo per identificare una moneta io preferisco inserire a lato della moneta anche chi prima di me aveva scritto della stessa...

image.png

giusto per fare un esempio..e per farmi pubblicità😆


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