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IGNORED

UMBERTO DI SAVOIA, QUARANT'ANNI DOPO


viganò

Risposte migliori

Il 17/4/2023 alle 22:02, Arka dice:

Ho portato Venezia come esempio, per dare una possibile soluzione al problema. 😉

Arka

Diligite iustitiam

Grazie per l'intervento.

Altre idee? Nessuno ricorda dei passaggi in qualche Listino?

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Buonasera a tutti.

Proseguo la discussione attingendo al volume dedicato a Casa Savoia da @elledi

I progetti esitati da Montenapoleone nel 1990 (che avevo citato qualche post addietro) sono stati aggiudicati a Lire 10.925.000. Successivamente, si registra un passaggio presso Italphil nel 1991, Nummus et Ars nel 1995 e Nomisma nel 2000. Qualcuno ha notizia di passaggi più recenti? Inoltre, ripropongo il quesito circa gli eventuali passaggi all'interno di listini: qualcuno ha notizie in merito?

Torno per un momento sulla figura storica del nostro quarto Sovrano per citare un passaggio del proclama del 13 giugno 1946, attraverso il quale il Re Umberto II, al momento di lasciare l'Italia per evitare un'altra guerra civile, dettò le seguenti parole: “Si considerino sciolti dal giuramento di fedeltà al Re, non da quello verso la Patria, coloro che lo hanno prestato e che vi hanno tenuto fede attraverso tante durissime prove”. Parole nobili, essenziali e sempre valide: da parte mia, credo che anche nelle piccole cose vi sia modo di rinnovare quotidianamente questo giuramento.

Un saluto cordiale e a presto.

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Come credo di aver già detto, secondo me la scritta ITALIA non fu messa perchè non si sapeva come sarebbe andato il referendum...semplicemente perchè fino a quel momento si era sempre scritto ITALIA sulle nostre monete e dunque si continuò a scriverlo. Poi venne adottata la dicitura REPUBBLICA ITALIANA. Ovviamente è una mia idea...

  • Grazie 1
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9 minuti fa, elledi dice:

Come credo di aver già detto, secondo me la scritta ITALIA non fu messa perchè non si sapeva come sarebbe andato il referendum...semplicemente perchè fino a quel momento si era sempre scritto ITALIA sulle nostre monete e dunque si continuò a scriverlo. Poi venne adottata la dicitura REPUBBLICA ITALIANA. Ovviamente è una mia idea...

Buonasera.

Credo che, parlando di ipotesi, nulla possa essere scartato fino al rinvenimento di una prova certa e definitiva: ogni considerazione è quindi valida.

E' vero che spesso sulle monete compariva la scritta "ITALIA" ma è altrettanto vero che, oltre al profilo del Sovrano al dritto, in tante occasioni comparve la scritta "REGNO D'ITALIA" oppure lo Scudo sabaudo: i progetti di cui discutiamo, invece, costituiscono un caso unico di monetazione priva di qualsiasi attributo istituzionale (grafico o letterale che sia). Per questo io credo che ossa essere buona la spiegazione più comune...

Sarebbe comunque interessante verificare se negli archivi della Zecca o nei Fondi di Romagnoli e/o di Giampaoli giaccia o meno qualche documento sulla presente questione.

Un saluto e a presto.

Un saluto e a presto. 

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