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Risposte migliori

Inviato

Ieri, approfittando degli ingressi gratuiti per la Settimana della Cultura (c'è tempo ancora oggi per i ritardatari) mi sono recato a Perugia, dove ho visitato la Galleria Nazionale dell'Umbria e il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria.

Della prima dirò soltanto che, trattandosi di una delle più ricche pinacoteche italiane, con opere di Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Piero della Francesca e, naturalmente, Pietro Vannucci detto il Perugino, merita sempre e comunque una visita, anche pagando il biglietto ;)

Il secondo è invece lo scopo di questa discussione, anche perchè, tra i tanti reperti, ci sono anche le nostre amatissime... :wub:

La saletta numismatica, in quattro vetrine, comprende circa 260 monete imperiali romane (denari, assi, sesterzi, qualche aureo) da Giulio Cesare alla dinastia dei Severi; monete che furono oggetto due anni fa di una mostra, "Le immagini del potere, il potere delle immagini" sull'uso del ritratto ufficiale nel mondo romano.

Di questa mostra è possibile acquistare il catalogo (20 euro, sotto la copertina) che contiene due saggi di Fiorenzo Catalli sull'uso dei ritratti nella moneta romana e sulla storia della moneta da Cesare ai Severi, un saggio di Marina Sapelli sulla ritrattistica ufficiale romana, nonchè il catalogo di tutte le monete fotografate in b/n fronte/retro, con descrizioni e riferimenti ai cataloghi (RIC, BMC).

Venendo alla vera e propria esposizione, c'è da dire che le monete sono ben visibili e illuminate, in conservazione media MB/BB, ma due appunti devo farli: il primo, scontato perchè comune a quasi tutte le esposizioni numismatiche, è che le monete sono visibili su un solo lato, privilegiando quello del ritratto; il secondo, più grave, è che manca qualsiasi indicazione sulle tipologie, l'unico riferimento è il nome dell'imperatore; in questo modo un profano non è in grado di distinguere un denario da un sesterzio <_< non ci sarebbe voluto molto ad attaccare al muro (dove già sono alcuni manifesti sulla storia e le tecniche di produzione delle monete romane) una tabella che elencasse nel dettaglio le monete presenti in ogni vetrina.

Vi allego il sito del Museo, ma non finisce qui... :rolleyes:

http://www.archeopg.arti.beniculturali.it/canale.asp?id=391

petronius B)

Le immagini del potere


Inviato
non finisce qui... :rolleyes:

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Oltre che nella sala dedicata, monete (aes rude, aes grave) sono presenti anche nelle vetrine con reperti degli scavi nelle necropoli e, soprattutto, nella collezione di amuleti di Giuseppe Bellucci.

Qui spiccano una decina di "monete dello Spirito Santo", monete pontificie del '700, per la maggior parte di sede vacante, con la raffigurazione della colomba che simboleggia lo Spirito Santo.

Era credenza popolare che queste monete avessero efficacia contro le malattie nervose dei bambini, in particolare le convulsioni negli infanti, dette in dialetto umbro "infantignole".

La moneta veniva forata e con una cordicella appesa al collo dell'infante da proteggere; una nota del Bellucci precisa che "nonostante queste monete siano da lungo tempo fuori circolazione, è ancora facile trovarne in molte famiglie, dove continuano ad essere usate a scopo protettivo".

La nota è del 1907, giusto un secolo fa, ma chissà che ancora oggi.... :rolleyes:

E poi monete del Marocco contro la parotite :blink: medaglie di San Benedetto a protezione dalla grandine e altro ancora.

Peccato che di questa collezione di amuleti non ci sia un catalogo (o almeno non l'ho visto tra i libri in vendita) ma certo il discorso delle monete usate come talismano è affascinante, non c'è nessuno nel forum che abbia conoscenze per aprire una discussione in merito?

Al di fuori dell'ambito numismatico, di grande suggestione la ricostruzione, nel seminterrato, della tomba etrusca di Cai Cutu e, al piano rialzato, la collezione preistorica, arricchita anche da pannelli didattici che ricostruiscono l'evoluzione dell'uomo.

In fondo al corridoio dove sono posizionati questi pannelli, un ampio finestrone offre un panorama mozzafiato sulla vallata e le colline circostanti, perfetta esemplificazione del perchè l'Umbria si sia meritata l'appellativo di "cuore verde d'Italia". :)

Due parole, infine, sul contenitore, l'ex convento di San Domenico, con un bellissimo chiostro, percorrendo il perimetro del quale si può ammirare, al piano terra e al primo piano, la collezione lapidaria; gli appassionati di epigrafi, spuntati recentemente nel forum, troveranno qui pane per i loro denti :D

In conclusione, un museo che merita sicuramente la visita, anche dovendo pagare il biglietto, peraltro dal costo, veramente popolare, di soli 4 euro.

Se però volete risparmiare a tutti i costi, sappiate che la Settimana della Cultura sarà replicata anche il prossimo anno, ma probabilmente in marzo anzichè in maggio ;)

ciao.

petronius B)


Staff
Inviato

Grazie petronius per l'interessantissima segnalazione e per gli approfondimenti del secondo post.

Venendo alla vera e propria esposizione, c'è da dire che le monete sono ben visibili e illuminate, in conservazione media MB/BB, ma due appunti devo farli: il primo, scontato perchè comune a quasi tutte le esposizioni numismatiche, è che le monete sono visibili su un solo lato, privilegiando quello del ritratto; il secondo, più grave, è che manca qualsiasi indicazione sulle tipologie, l'unico riferimento è il nome dell'imperatore; in questo modo un profano non è in grado di distinguere un denario da un sesterzio <_< non ci sarebbe voluto molto ad attaccare al muro (dove già sono alcuni manifesti sulla storia e le tecniche di produzione delle monete romane) una tabella che elencasse nel dettaglio le monete presenti in ogni vetrina.

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...purtroppo, a mio avviso, le monete nei musei non vengono sufficientemente valorizzate, sono "oggettini" che muoiono molto in quanto troppo spesso risultano prive di un idoneo supporto descrittivo. Proprio agli inizi del mese sono stato al già citato museo Faina di Orvieto... collezione di prestigio senza dubbio ma assai trascurata. Sesterzi irrimediabilmente intaccati da vistoso cancro, monete che si stanno letteralmente sbriciolando i cui poveri resti sono ben visibili alla base degli espositori, descrizioni e catalogazioni ridotte ai minimi termini e a mio avviso insufficienti.

Le sale dedicate alla numismatica dovrebbero essere corredate da idonei supporti descrittivi atti a spiegare al "profano" in materia almeno qualche concetto fondamentale... si potrebbe anche puntare un po' sui significati e le motivazioni che hanno portato a coniare qualche moneta particolarmente significativa e sui messaggi ad essa connessi, in modo tale da coinvolgere maggiormente i visitatori e far cogliere loro un po' della reale essenza della numismatica... bisognerebbe "generare interesse", cosa che a mio avviso raramente avviene.

Per questi aspetti Vinovo insegna! ;)

Awards

Inviato

Grazie Petronius, ho prontamente ordinato il catalogo della mostra, per nulla al mondo mi lascerei sfuggire due articoli di Fiorenzo Catalli :P . Appena mi arriva aggiungo il mio commento.

Caius


  • 2 settimane dopo...
Inviato

quale curatore della mostra di perugia mi sento responsabile della mancanza lamentata da petronius di un elenco dettagliato delle 264 monete esposte. Ma d'altra parte, caro petronius, un elenco di monete rimaste appeso al muro del museo. Il catalogo, con tutte le schede e tutte le foto in b/n e 48 a colori delle monete del costo minimo di 20 euro (una birra più una pizza!) se acquistato, entra in casa, passa di mano in mano, diffonde cultura ed interesse per la numismatica. Non è forse quello che vogliamo?

Ed allora tutti ad acquistare il catalogo. Vi garantisco che non ho percentuali sulle vendite.

Fiorenzo Catalli


Inviato
Il catalogo, con tutte le schede e tutte le foto in b/n e 48 a colori delle monete del costo minimo di 20 euro (una birra più una pizza!) se acquistato, entra in casa, passa di mano in mano, diffonde cultura ed interesse per la numismatica. Non è forse quello che vogliamo?

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Sono completamente d'accordo con Lei :)

Anch'io ritengo che i soldi spesi per l'acquisto dei libri siano il miglior investimento.

petronius :)


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