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Inviato (modificato)

Tutte la volte che leggo notizie sulle aste  di monete in generale ,i prezzi sono al netto dei diritti che si aggirano mediamente  dal 15 al 25 %,per quanto ne so. Questi diritti,  di regola   

sono pagati dai compratori. La mia domanda  è questa :Anche  chi  vende paga le Case d'asta per il servizio? Se si,quanto  in media.?

E' un dubbio   che vorrei qualcuno di Voi mi chiarisse.

Grazie in anticipo

Modificato da sfilou

Inviato

Buongiorno. Si certo anche il venditore paga una percentuale ,che dipende dalla casa D'Aste e da cosa si conferisce.


Inviato

Certo..

Chi vende dà una % tra 15 e 20% alla casa d aste. Considerando poi le commissioni prsenti per l'acquirente i prezzi di vendita esplodono, ma con poco ricavo reale del venditore alla fine..

In pratica se collezionate, io direi che é sempre meglio non vendere e tenersi  anche monete che non interessano particolarmente più nel tempo, piuttosto che svenderle facendo  un favore ai commercianti.

Ma se proprio volete (o dovete) vendere allora secondo me è meglio comunque sempre avere in mente queste percentuali e valutare anche alternative (se ci sono..)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Inviato (modificato)

quindi una casa d'aste becca il 20% dall'acquirente e il 10%/20% dal venditore 😮

Come direbbe il principe De Curtis "alla faccia del bicarbonato di sodio!!"

Modificato da novel_coiner

Inviato
1 ora fa, novel_coiner dice:

quindi una casa d'aste becca il 20% dall'acquirente e il 10%/20% dal venditore 😮

Come direbbe il principe De Curtis "alla faccia del bicarbonato di sodio!!"

 

Ma perché aprite la bocca e gli date giro senza accendere il cervello? 
Pensate che fare un catalogo d’asta, affittare la sala, pubblicizzare l’asta sul web e giornali, pagare gli inservienti, catalogatori, classificatori, e compagnia cantante sia senza costi?

Manperche invece di fare sempre i conti( sbagliato) in tasca agli altri non vi occupate di migliorare la vostra situazione invece di invidiare sterilmente chi vi sembra che riesca meglio di voi?! 

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Inviato
24 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Ma perché aprite la bocca e gli date giro senza accendere il cervello? 
Pensate che fare un catalogo d’asta, affittare la sala, pubblicizzare l’asta sul web e giornali, pagare gli inservienti, catalogatori, classificatori, e compagnia cantante sia senza costi?

Manperche invece di fare sempre i conti( sbagliato) in tasca agli altri non vi occupate di migliorare la vostra situazione invece di invidiare sterilmente chi vi sembra che riesca meglio di voi?! 

 

Non commento la sua maleducazione..,

Vorrei far notare che ho riportato semplicemente i dati (le percentuali) forniti da altri utenti.

Siccome per ora siamo ancora in un paese libero, posso esprimere la mia opinione sui costi?! o devo esser mandato al rogo per aver citato toto'?!

 

Saluti

 

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Inviato
19 minuti fa, novel_coiner dice:

Non commento la sua maleducazione..,

Vorrei far notare che ho riportato semplicemente i dati (le percentuali) forniti da altri utenti.

Siccome per ora siamo ancora in un paese libero, posso esprimere la mia opinione sui costi?! o devo esser mandato al rogo per aver citato toto'?!

 

Saluti

 

 

Non commento neanche io la sua performance…

Comunque parlavo per tutti, non specificamente per lei 


Inviato (modificato)
31 minuti fa, novel_coiner dice:

ho riportato semplicemente i dati (le percentuali) forniti da altri utenti.

Vuoi mica lasciar intendere che il ricavo del commerciante è pari quasi alla metà della cifra corrisposta al venditore? ;)

image.png.7f2fb0d91b58260c7262b5969c4cfa39.png

Classico esempio che anche la matematica è un'opinione.

Comunque, chi partecipa ad un asta deve lui essere consapevole dei costi aggiuntivi (che sono sempre dichiarati) e non "svegliarsi dopo" e lamentarsi come spesso accade. Lo stesso vale per gli acquisti extra-UE (vedi da poco l'UK) per non cadere dalle nuvole quando si deve aggiungere al totale il costo dello sdoganamento e/o IVA.

Servus,

Njk

 

 

Modificato da littleEvil
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Inviato (modificato)

Porrei la questione su un altro punto di vista. 

In un mercato libero, i commercianti e le case d'aste si fanno concorrenza ANCHE sul costo delle commissioni. Se ad un certo punto una casa d'aste riuscisse a trovare una formula per fare un buon servizio chiedendo, ad esempio, il 5%, stà sicuro che in poco tempo prima i conferenti e poi, per ovvie ragioni, gli acquirenti, la sceglierebbero come casa d'aste di riferimento. 

Dato che questo non succede, significa banalmente che il 15-25% è il range di costo di commissione che permette di fornire un servizio dignitoso alla clientela. 

Se poi ancora non ci si crede, chiunque può fondare una casa d'aste, investire del capitale, e garantire commissioni al 5%.

Se si riesce a far andare avanti la casa d'aste con queste commissioni avrà avuto sacrosanta ragione da vendere. Finora pare non ci riesca nessuno che io sappia.

 

Modificato da azaad

Inviato
5 minuti fa, azaad dice:

Porrei la questione su un altro punto di vista. 

In un mercato libero, i commercianti e le case d'aste si fanno concorrenza ANCHE sul costo delle commissioni. Se ad un certo punto una casa d'aste riuscisse a trovare una formula per fare un buon servizio chiedendo, ad esempio, il 5%, stà sicuro che in poco tempo prima i conferenti e poi, per ovvie ragioni, gli acquirenti, la sceglierebbero come casa d'aste di riferimento. 

Dato che questo non succede, significa banalmente che il 15-25% è il range di costo di commissione che permette di fornire un servizio dignitoso alla clientela. 

Se poi ancora non ci si crede, chiunque può fondare una casa d'aste, investire del capitale, e garantire commissioni al 5%.

Se si riesce a far andare avanti la casa d'aste con queste commissioni avrà avuto sacrosanta ragione da vendere. Finora pare non ci riesca nessuno che io sappia.

 

 

la sua ipotesi potrebbe essere veritiera...

oppure come ipotesi e come succede in tanti altri ambiti si potrebbe verificare una sorta di cartello...


Inviato

C’è chi già ora chiede il 27% all acquirente .

diciamo che in caso di catalogo, sala , rinfresco , ecc ecc certe commissioni ci possono stare …

quando invece trattasi di aste  on-Line , forse , il continuo lievitare delle commissioni lo trovo poco giustificato ..

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Inviato

Questa discussione era una semplice richiesta di un utente che ha chiesto dei dati 

E i dati riportati in risposta ( % applicate al conferitore) sono corretti anche se come sappiamo variano. 

 

Ognuno può poi tirare le sue conclusioni 

 

Però il forum va mantenuto su un piano civile e non è accettabile leggere certi interventi

 

 

 

 

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Inviato
1 ora fa, AndreaMCMLXXVIII dice:

Questa discussione era una semplice richiesta di un utente che ha chiesto dei dati 

E i dati riportati in risposta ( % applicate al conferitore) sono corretti anche se come sappiamo variano. 

 

Ognuno può poi tirare le sue conclusioni 

 

Però il forum va mantenuto su un piano civile e non è accettabile leggere certi interventi

 

 

 

 

 

No, non è una “ semplice( e innocente) richiesta ” , questa discussione è la fotocopia di tante altre fatte per la soddisfazione di fare i conti in tasca agli altri , che siano case d’asta, commercianti, o altro, in cui ho visto troppe volte scrivere delle castronerie immense e attribuire colpe inesistenti ( tipo il fatto che le dogane applichino i diritti doganali sulle monete provenienti extra ue in percentuali a volte così alte da rendere economicamente inutili certi acquisti, o che le spedizioni assicurate incidano per cifre notevoli sugli acquisti, e darne la colpa alla casa d’asta stessa !..che ovviamente non ha voce in capitolo , specialmente sui diritti doganali. Ma a quel punto la si accusa di non farsi da fare ad aprire una filiale in ue per far pagare meno l’acquirente. Mi pare un concetto di customer care  un po’ eccessivo… ovviamente lo avranno valutato e, altrettanto ovviamente, chi poteva l’ha fatto e ci non poteva no…. 
ultimamente ho visto “ maledire” le aste inglesi perché con l’uscita dalla ue del loro paese sono stati ripristinati i diritti doganali verso la stessa ue, il tutto come se la brexit fosse colpa delle case d’asta stesse… ma stiamo scherzando? Ma vi leggete quando scrivete e soprattutto : lo accendete il cervello prima di scrivere certe cretinate? 
Prima ancora delle aste, gli ospiti d’onore della gogna mediatica, sono stati i vituperati commercianti , accusati di guadagnare sulle monete che vi vendono… ma guarda che comportamento strano …. Vogliono guadagnare anche loro dal loro lavoro ( si, perché è un lavoro come vendere patate) per mantenerci la famiglia…e con le tasse che si pagano c’è poco da stare allegri , però se lo stesso comportamento c’è l’ha un concessionario auto allora va bene, un commerciante numismatico no. 
se comprate una moneta oggi e tra un anno la volete rivendere a chi ve l’ha venduta, il fatto che vi offra molto meno di quanto l’avete pagata, vi scandalizza, mentre basterebbe ragionare in termini commerciali per capire che è quanto gli impone la normativa fiscale italiana, non proprio favorevole, e che ogni volta che l’offerta è più alta di quanto dovrebbe è un favore che vi fa il negoziante e non un atto dovuto. 
E potrei continuare o a lungo, ma sono tutti argomenti già discussi e spiegati “ numericamente” a chi invece non vuol capire o non ha meglio da fare che” invidiare” chi , a suo sentire, sembra star meglio di lui o guadagnare sulla sua pelle ( leggi “passione”).

Quindi , il forum va mantenuto su uno piano civile soprattutto da parte di chi scrive certi interventi rabbiosi e pregiudiziali nei confronti della parte commerciale della questione, perché qui nessuno si è svegliato la mattina aspettando il pollo da fregare e tutti sottostiamo ai regimi fiscali e economici che ci vengono imposti dai vari stati , e non sono molto vantaggiosi ….. altrimenti, se siete così furbi e bravi, apritevelo voi uno shop di monete antiche, ma non di quelli clandestini come lo hanno “ de facto” tanti di quelli che ho letto protestare più veementemente , ma di quelli in cui alla fine dell’anno paghi tasse, iva , spese per la sede( che detto per inciso non può essere l’abitazione ma deve essere una unità con ben precise specifiche catastali ) e quanto altro e poi mi saprete dire come sarete riusciti a non fare quello che criticate in mano agli altri …..

Piu che ipocritamente e formalmente rispettosi nello scrivere, vediamo di essere meno ipocriti e meno avvelenati oltre che prevenuti, probabilmente si risparmierebbero molte risposte brusche. 

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Inviato

Buongiorno a tutti.

Il 20% di diritti d'asta per il compratore sono ragionevoli per sostenere una vendita in sala, anche in ragione del fatto che si sommano a quelli del venditore. E' ovvio che il professionista deve coprire i costi e guadagnare. Sopra il 20% mi sembra eccessivo.

Al contrario, trovo che la stessa percentuale sia eccessiva per una vendita on-line dove ovviamente non ci sono l'affitto della sala d'albergo, il catering, la trasferta ecc.

Che poi ci sia una sorta di cartello "de facto" che ha fatto rialzare le commissioni negli ultimi anni lo posso pensare, ma la discussione diverrebbe infinita...  

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Inviato (modificato)

Le commissioni che le case d'asta di numismatica praticano sono le più basse in assoluto nel mercato dell'arte. Chi afferma il contrario non sa di cosa parla.

Il valore medio delle monete, soprattutto per le piccole case d'asta, è piuttosto basso. Giusto per fare un esempio, una moneta aggiudicata per 300 euro se anche generasse commissioni tra venditore e acquirente del 35% porterebbe un profitto lordo di 115 euro, al lordo dell'IVA del 22%, che in Italia si paga sia sulla commissione del venditori sia su quella dell'acquirente. 

Facciamo l'esempio dell'asta oggetto di questa discussione. Io credo che il realizzo totale dovrebbe essere stato intorno ai 300'000 euro. Se le commissioni incassate avessero generato 100'000 euro, questa cifra dovrebbe coprire: fotografie, stampa del catalogo, spedizione del catalogo, affitto della sala, sicurezza all'asta, assicurazione, spese di amministrazione, pubblicità e i compensi degli esperti. Senza dimenticare i costi del grading che per le monete dell'800 stanno diventando una sorta di necessità.

Una casa d'asta più grande con fatturati maggiori ha marginalità più basse e spese maggiori.

Siete ancora convinti che le case d'asta si arricchiscano sulle spalle dei collezionisti ? 

Io penso che i collezionisti debbano capire che la competizione per reperire monete provenienti da collezioni e non di proprietà di commercianti è feroce e che le commissioni di vendita si assottigliano sempre di più.

Ovviamente chi vende monete proprie o di commercianti può anche praticare commissioni più basse tanto il loro profitto viene da qualche altra parte.....

I collezionisti dovrebbe decidere quanto vogliono spendere per una moneta compreso il costo della commissione. Quanto pratica come commissione la casa d'asta è una scelta commerciale della stessa che è determinata da elementi che un collezionista non può conoscere e giudicare.

 

Arturo Russo

 

Modificato da art74
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Inviato (modificato)

Negli ultimi anni si é assistito - inutile negarlo - ad un consistente aumento delle commissioni pagate dagli acquirenti.

La causa principale é solo una, già evidenziata dall'amico Arturo: il numero delle Case d'Asta é cresciuto (e molto) e di conseguenza ne é scaturita una concorrenza feroce ad accaparrarsi il materiale migliore, con conseguente ribasso della percentuale pagata dal venditore che, ora più di un tempo, ha un maggior peso a livello contrattuale ;)

Calando le entrate da una parte é indispensabile aumentarne altre, se si vuole stare in piedi e dare anche certi servizi al cliente.

Servizi che vanno da quelli immediati e visibili (cataloghi cartacei, sedi d'asta accoglienti e sicure, catering, certificati fotografici ecc) a quelli meno visibili ma non per questo poco importanti come, ad esempio, una garanzia che va ben oltre i limiti di legge (almeno per alcune Ditte, di solito quelle iscritte all'IAPN)

Parallelamente sono cresciuti anche i costi vivi (fotografia, stampa e spedizione del catalogo, assicurazione ecc ecc) ed organizzare una vendita ha un costo non indifferente: da 30 a 100mila Euro (da pagare comunque vada l'asta....)

Consideriamo inoltre che in Italia (credo unica nazione al mondo) i diritti d'asta sono gravati dal 22% di IVA. Questo vuol dire che quando espongo agli acquirenti un 18% (che prima o poi dovrò purtroppo aumentare), nelle mie tasche arriva meno del 15% (per la precisione il 14,75%).

La stessa percentuale, per una ditta inglese, francese, tedesca o sammarinese, é pulita, va tutta a far utile.

Altra caratteristica esclusivamente nazionale: nel catalogo non può essere inserito materiale di proprietà della Ditta venditrice (non chiedetemi il perché.....mi sfugge la ratio). Inutile dire che (gran) parte di quanto venduto in qualsiasi altro Paese é invece di proprietà della Casa d'Aste, che già guadagna col solo incremento del prezzo di martello.

 

 

Modificato da Alberto Varesi
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Inviato
Il 14/3/2023 alle 22:18, AndreaMCMLXXVIII dice:

Certo..

Chi vende dà una % tra 15 e 20% alla casa d aste. Considerando poi le commissioni prsenti per l'acquirente i prezzi di vendita esplodono, ma con poco ricavo reale del venditore alla fine..

In pratica se collezionate, io direi che é sempre meglio non vendere e tenersi  anche monete che non interessano particolarmente più nel tempo, piuttosto che svenderle facendo  un favore ai commercianti.

Ma se proprio volete (o dovete) vendere allora secondo me è meglio comunque sempre avere in mente queste percentuali e valutare anche alternative (se ci sono..)

 

Non comprendo una, anzi due cose: se i prezzi di vendita esplodono, perché il venditore non dovrebbe trovarne giovamento ?

E se esplodono (e spesso lo fanno, basti leggere i commenti ad aste concluse), perché sarebbero svendute ?

Personale opinione: se oggi abbiamo una collezione lo dobbiamo solo a chi, prima di noi, ha messo la propria sul mercato.  Se tutti decidessimo di tenere e non vendere mai le nuove generazioni dovrebbero darsi ad altre tipologie di collezione (e le nostre monete non varrebbero più nulla)

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Inviato (modificato)

Ah, questi commercianti ricettacolo di tute le nefandezze del mondo…. Che però, se non ci fossero le collezioni  colca che le fareste e sareste facile preda dei vari gatti e volpi che animano l’ambiente , soprattutto quello dei BDM …. Ma quanta ipocrisia e malanimo in questi commenti….bei tempi quando c’erano i Collezionisti che lavoravano col commerciante di fiducia e si limitavano a collezionare e non facevano ne gli speculatori ne gli investititori della domenica e, alla fine, al momento della vendita, si ritrovavano un plusvalore avendosi goduta la collezione è senza gli arrovellamenti economici di cui leggo attualmente. 

Modificato da Tinia Numismatica
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Inviato
15 minuti fa, Alberto Varesi dice:

 

Non comprendo una, anzi due cose: se i prezzi di vendita esplodono, perché il venditore non dovrebbe trovarne giovamento ?

E se esplodono (e spesso lo fanno, basti leggere i commenti ad aste concluse), perché sarebbero svendute ?

Personale opinione: se oggi abbiamo una collezione lo dobbiamo solo a chi, prima di noi, ha messo la propria sul mercato.  Se tutti decidessimo di tenere e non vendere mai le nuove generazioni dovrebbero darsi ad altre tipologie di collezione (e le nostre monete non varrebbero più nulla)

 

Tendenzialmente io la vedo come collezionista,  credo che come me pensino in tanti (più o meno..)

 Chi è collezionista, in generale, chiaramente, non pensa praticamente mai a vendere i propri pezzi, altrimenti cade un po' il concetto del collezionismo e della collezione che poi col tempo diventa una  parte della vita del collezionista. 

 

D'altra parte si sa nella vita e con tanti acquisti nel tempo uno poi puo' anche sbagliare, comprare male (o anche a prezzi non corretti), oppure nel tempo decidere di comprare monete in grado superiore a quelle che ha già, oppure per sfizio capita di comprare anche monete che non centrano nulla con la propria collezione primaria, questo  genera un eccesso di monete per il collezionista che potrebbe poi decidere di vendere, ma comunque in teoria dovrebbe essere una parte minoritaria della collezione 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Inviato (modificato)
8 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Ah, questi commercianti ricettacolo di tute le nefandezze del mondo…. Che però, se non ci fossero le collezioni  colca che le fareste e sareste facile preda dei vari gatti e volpi che animano l’ambiente , soprattutto quello dei BDM …. Ma quanta ipocrisia e malanimo in questi commenti….bei tempi quando c’erano i Collezionisti che lavoravano col commerciante di fiducia e si limitavano a collezionare e non facevano ne gli speculatori ne gli investititori della domenica e, alla fine, al momento della vendita, si ritrovavano un plusvalore avendosi goduta la collezione è senza gli arrovellamenti economici di cui leggo attualmente. 

 

per curiosità ho cercato il vostro sito su internet...guardandolo mi ha fatto fare un salto nel passato, sembra un sito degli anni 90...

tra i vari costi che dice di sostenere le consiglio di stanziare qualcosa in più per il web design...

Per non parlare del fatto che per partecipare ad un' asta bisogna usare fb!?!? beh non tutti sono iscritti a fb

saluti

Modificato da novel_coiner

Inviato (modificato)

Ma non pensate si tratti di polemiche un poco sterili? 

È normale che un commerciante debba guadagnare, è normale che il conferente voglia ottenere il massimo ed è normale che l'acquirente voglia spendere il minimo. Il risultato finale di una vendita non è altro che l'incontro di queste tre situazioni.

Fortunatamente stiamo parlando di beni di lusso assolutamente superflui, non stiamo parlando di latte, pane o pasta, pertanto possiamo tranquillamente passare oltre se crediamo che le condizioni proposte siano insoddisfacenti. Un collezionista oculato si pone un budget, comprensivo dei diritti, e oltre quello non va. Se so che per una moneta sono disposto a spendere massimo X euro compresi i diritti, quando arriverò a quella cifra mi fermerò indipendentemente dalle commissioni. Se il mio budget viene superato da qualcuno di più facoltoso, amen, probabilmente sarebbe andata così sia con commissioni al 10 che al 30. Non vedo quale danno me ne derivi. 

Poi ognuno fa le proprie valutazioni aggiuntive, io per principio non partecipo ad aste unicamente online che abbiano i diritti al 20/25% perché ho difficoltà a comprendere certe cifre. Ma è una mia personalissima presa di posizione, giusta o sbagliata che sia.

Ripeto, per quanto possa essere forte la passione, stiamo parlando unicamente di monete. Possiamo benissimo vivere senza.

Fa piacere che i commercianti espongano il loro punto di vista perché, stando noi dall'altro lato della "barricata", riusciamo a comprendere un po' meglio queste dinamiche, ma l'assunzione di certi toni dall'una e l'altra parte mi è difficile da comprendere.

Modificato da Afranio_Burro
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Inviato (modificato)

..

 

Modificato da AndreaMCMLXXVIII

Inviato
1 ora fa, novel_coiner dice:

per curiosità ho cercato il vostro sito su internet...guardandolo mi ha fatto fare un salto nel passato, sembra un sito degli anni 90...

tra i vari costi che dice di sostenere le consiglio di stanziare qualcosa in più per il web design...

Per non parlare del fatto che per partecipare ad un' asta bisogna usare fb!?!? beh non tutti sono iscritti a fb

saluti

 

Pensa…. Per partecipare ad un’asta su FB bisogna essere iscritti a FB… chi l’avrebbe mai detto….

Invece per accedere al magazzino del negozio no… pensa… 

E neanche per partecipare all'unica asta pubblica che abbiamo fatto con monete antiche( unica purtroppo perché per avere i permessi SUE è stato un bagno di sangue) , …pensa..

Ecco, alla fine tra tuoi interventi sballati e tue risposte piccate errate resta il solo …” Pensa.”... che mi pare ti farebbe bene. 


Inviato
1 ora fa, AndreaMCMLXXVIII dice:

 

ma come si permette di alludere al fatto che io sia un ipocrita e speculatore? 

 

 Ho chiesto provvedimenti segnalando il post.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Perché ritieni che la campana suonasse per te in particolare? Era solo una replica generalizzata, non rivolta a nessuno in particolare e a tutti quelli che la pensano in quel modo in generale… e qui ne ho visti tanti, nel tempo, esternare quel tipo di pensieri …

ti posso assicurare che NON sapendo io chi sei tu( al contrario di te visto che sono un personaggio più o meno pubblico) non avrei avuto alcuna ragione a rivolgermi a te nello specifico…, ho solo usato il tuo post come base…. Se vuoi posso postare di nuovo eliminando il tuo post, tanto la mia idea resta quella 


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