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Escursionista trova una moneta romana sulle Alpi. Arrivano gli archeologi che scoprono un tesoro

L’appassionato di
trekking stava percorrendo a passo spedito, un bel tratto di alta montagna, su un altopiano delle Alpi bernesi, sotto la vetta dell’Ammertenhorn, che raggiunge i 2660 metri di altitudine. Procedeva a passo spedito, quando, tra il pietrisco ha notato un oggetto scuro dalla forma tondeggiante. Si è immediatamente fermato e, abbassandosi, ha notato che si trattava di una moneta molto antica. Per evitare che l’oggetto fosse intascato da qualcuno che poi lo tenesse per sé, l’escursionista ha recuperato la moneta, segnato il punto del ritrovamento e ha avvertito la Soprintendenza.
 
svizzera-moneta-copertina-1024x576.jpg Il luogo dello scavo archeologico, svolto la scorsa estate e la moneta romana trovata tra il pietrisco da un escursionista. E’ stata questa moneta a innescare le indagini Foto: Servizio Archeologico del Canton Berna

Durante la scorsa estate gli archeologi svizzeri hanno così condotto importanti scavi i cui esiti sono stati presentati in queste ore – come gradita sorpresa – in allestimento, nel Museo storico di Berna, in Svizzera. Il materiale sarà visibile anche al pubblico. La Soprintendenza Archeologica di Berna ha recuperato un centinaio di monete romane, un frammento di un foglio votivo in bronzo, 27 cristalli di rocca e altri oggetti .-

svizzera-cristallo.jpg Uno dei numerosi cristalli di rocca depositati come offerta. Queste pietre avevano anche un valore commerciale. Quindi potevano diventare una divisa monetaria parallela a quella ufficiale @ Servizio archeologico del Cantone di Berna svizzera-lamina--1024x605.webp Frammento di un foglio votivo in bronzo, trovato durante lo scavo @
Servizio archeologico del Cantone di Berna

“Il tesoro conchiuso di 65 monete d’argento celtiche e romane che ora mostriamo al pubblico – dicono gli archeologi svizzeri – fu messo insieme attorno al 20 a.C. e depositato in un piccolo recipiente nel terreno quando l’area degli Elvezi faceva già parte dell’Impero Romano. Tra le emissioni ci sono denarii e quinares dell’epoca della Repubblica Romana e quelli coniati da noti personaggi storici come Cesare, Marco Antonio e Ottaviano/Augusto. I tesori di monete di questo periodo sono rari. Anche perché un numero così elevato di monete d’argento aveva un valore considerevole: circa 2,5 paghe mensili di un legionario romano”.

https://www.stilearte.it/escursionista-trova-una-moneta-romana-sulle-alpi-arrivano-gli-archeologi-che-scoprono-un-tesoro/

Modificato da ARES III
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Inviato

Ritrovamento interessante del quale saperne di più


Inviato
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Sull’Ammertenhorn, a quota 2600 m sul livello del mare in Svizzera, nell’estate 2020 sono state recuperate diverse monete romane e 27 cristalli di rocca afferenti a un santuario alpino ad oggi sconosciuto. I preziosi reperti sono ora esposti dal 23 febbraio nella nuova edizione di “Archäologie aktuell”, iniziativa a cura del Servizio archeologico del Cantone…

 
 
massiccio1.jpg?w=1024 Il massiccio del Wildstrubel sopra all’Ammertenhorn, luogo della scoperta. © Servizio Archeologico del Canton Berna, Regula Glatz

Sull’Ammertenhorn, a quota 2600 m sul livello del mare in Svizzera, nell’estate 2020 sono state recuperate diverse monete romane e cristalli di rocca afferenti a un santuario alpino ad oggi sconosciuto. I preziosi reperti sono ora esposti dal 23 febbraio nella nuova edizione di “Archäologie aktuell”, iniziativa a cura del Servizio archeologico del Cantone e del Bernisches Historisches Museum, il Museo storico di Berna. Il sito, emerso nel comune di Lenk nell’Oberland bernese, è stato scoperto da un escursionista nell’estate del 2020. Da allora la locale Soprintendenza archeologica ha provveduto all’indagine e alla messa in sicurezza degli numerosi reperti recuperati: si tratta, finora, di un centinaio di monete romane, un frammento di lamina in bronzo a forma di foglia, 27 cristalli di rocca e diversi altri oggetti.  Secondo gli archeologi, si tratterebbe di offerte votive, qui deposte perché “l’altopiano, situato tra l’Ammertenhorn e il massiccio del Wildstrubel e visibile da lontano, poteva essere considerato un luogo sacro”,

scavi-berna.jpg?w=1024 Il sito dell’Ammertenhorn durante gli scavi alla fine dell’estate 2022. © Servizio Archeologico del Cantone di Berna, Regula Glatz lamina1.jpg?w=720 Foglia votiva dell’Ammertenhorn. © Servizio archeologico del Canton Berna, Markus Detmer

Già nel 1926 diversi ritrovamenti avevano evidenziato l’importanza di questo settore dell’arco alpino. Particolarmente significativo, a tal proposito, si è dimostrato il basamento di un altare o di una statua, riemerso nel santuario celto-romano (I-IV secolo d.C.) di Allmendingen, scoperto nel 1824 a est dell’odierna Thun: un sito di circa 6000 mq con diversi edifici tra i quali due templi maggiori e cinque minori, protetto da un muro di cinta. L’iscrizione latina rinvenuta sull’altare recita così:

 

ALPIBVS EX.STIPE REG.LIND

Alpibus / ex stipe / reg(ionis) Lind(ensis)

Si trattava quindi di un dono conferito dalla popolazione locale alle divinità alpine, un’offerta votiva per placarle, ringraziarle oppure richiedere il loro intervento. 

ara.jpg Il basamento dell’altare (o di una statua) scoperto a Thun-Allmendingen nel 1926 è ora esposto al Museo storico bernese. © Bernisches Historisches Museum, Berna. foto di Stefan Rebsamen

I ritrovamenti dell’Ammertenhorn sono di grande interesse in quanto evidenziano la presenza di luoghi sacri anche in alta montagna, che venivano visitati più volte all’anno.

moneta1.jpg?w=581 Una delle monete romane trovate nel sito di Ammertenhorn. © Servizio Archeologico del Canton Berna, Regula Glatz

I reperti saranno esposti al pubblico a partire dal 23 febbraio nella seconda edizione di Archäologie aktuell. Berner Funde frisch aus dem Boden, iniziativa nata dalla collaborazione tra il servizio archeologico del Canton Berna e il Museo storico di Berna. «L’attuale ricerca archeologica è di grande interesse per i bernesi. Grazie a questo formato espositivo dinamico gli ultimi oggetti scoperti, come quelli appunto dell’Ammertenhorn, saranno esposti come se fossero appena usciti dagli scavi”, afferma Thomas Pauli-Gabi, direttore del Museo storico di Berna. La formula, inclusiva, permette ai visitatori di “toccare con mano” le ricerche in corso e scoprire le caratteristiche degli oggetti, che rivivono grazie alle interviste agli archeologi e a stazioni multimediali interattive. Per informazioni: www.bhm.ch

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Uno dei 27 cristalli tornati alla luce sull’Ammertenhorn. © 


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Inviato

Bello!


Inviato (modificato)

Di notevole  interesse

Modificato da santone

Inviato

Interessantissimo... Qualcuno si sbizzarrisce nell'identificare l'unica moneta fotografata?


Inviato
38 minuti fa, gigetto13 dice:

Interessantissimo... Qualcuno si sbizzarrisce nell'identificare l'unica moneta fotografata?

 

Fatto

 


Inviato (modificato)

Forse dico una castroneria ma dallo stile mi sembra un antoniniano e ciò cozzerebbe con la datazione annunciata nell'articolo   ma posso sbagliarmi.

Modificato da Adelchi66

Inviato

Concordo, assomiglia di più ad un antoniniano/ aureliano con tipologia SPES AVG(G).


Inviato

E' evidentemente un antoniniano coniato intorno al 270. O han messo date a caso nell'articolo o han messo in posa una moneta a caso per fare le foto :D 


Inviato
34 minuti fa, Gallienus dice:

E' evidentemente un antoniniano coniato intorno al 270. O han messo date a caso nell'articolo o han messo in posa una moneta a caso per fare le foto :D 

 

Entrambe le ipotesi sono plausibili...


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