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Una cava-discarica gallo-romana a Rennes


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Gli archeologi scoprono una cava-discarica gallo-romana con decine di chili di stoviglie, monete, statuette

 
 

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Una cava gallo-romana utilizzata per l’estrazione di materiale per la costruzione della città di Condate Riedonum – e successivamente trasformata in una discarica – è venuta alla luce, con interessanti materiali antichi di scarto, a Rennes, nella Francia del Nord-Ovest,  durante scavi archeologi preventivi in un’area di completamento urbanistico, in cui saranno realizzati edifici, nell’ambito di un’operazione immobiliare.

La scoperta è stata compiuta in queste ore da un’équipe dell’Inrap – Istituto nazionale francese per le indagini archeologiche preventive – su una superficie di 3.250 metri quadrati . Da qui sono stati portati alla luce anche chili di frammenti di stoviglie in ceramica, diverse statuette in terracotta di divinità, monete e oggetti di ornamento (fibule).

 
francia-discarica-1024x610.jpg Statuetta devozionale romana che rappresenta Venere Anadiomene, cioè la dea che sorge dal mare © Emmanuelle Collado, Inrap francia-discarica-veduta-1024x683.jpg I banchi di estrazione della pietra, con la quale fu realizzata l’antica città gallo-romana . © Emmanuelle Collado, Inrap

Situata al margine nord della città romana di Condate, la cava fu utilizzata durante il I e il II secolo d.C. per l’estrazione di lastre di scisto brioveriano destinate alla costruzione delle fondazioni di molte mura e strade di Condate. Durante il II secolo la cava fu abbandonata. Le cavità rimaste furono utilizzate dagli abitanti del quartiere per disfarsi di vecchi materiali. L’area venne utilizzata anche per attività artigianali. A tal proposito, gli archeologi francesi hanno trovato un forno per la cottura dell’argilla e le pile di stoviglie scartate per difetto dal vasaio stesso.

francia-discarica-vasaio-1024x771.jpg Resti di ceramiche scartate dal vasaio che aveva bottega e forno qui vicino . © Emmanuelle Collado, Inrap francia-discarica-pozzo-1024x730.jpg L’archeologo libera un pozzo antico che venne realizzato con la pietra di cava . © Emmanuelle Collado, Inrap francia-fornace-vasaio-781x1024.jpg Il forno per la cottura di ceramica © Emmanuelle Collado, Inrap

Nel corso dello scavo è stato liberato e documentato anche un pozzo antico, realizzato utilizzando la pietra che caratterizza la città.

“La vecchia cava sembrava completamente interrata alla fine del periodo medievale (XIV – XV secolo ). – dicono gli archeologi dell’Inrap – Il sito fu poi rioccupato e vi si svilupparono attività artigianali e/o domestiche, come testimoniato dal rinvenimento, lungo un aspro asse di circolazione, di resti di costruzioni lignee (a forma di buche di palo), di forni e di pozzi particolarmente ben conservati .
Nel XVII secolo lo spazio era occupato dai giardini dell’ex Hôtel des Demoiselles, una casa di educazione per fanciulle che doveva diventare la continuazione dell’allora convento il Collegio dell’Adorazione”.

https://www.stilearte.it/gli-archeologi-scoprono-una-cava-discarica-gallo-romana-con-decine-di-chili-di-stoviglie-monete-statuette/


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An important Gallo-Roman worship complex was discovered near Rennes, France

Gallo-Roman worship complex

An essential Gallo-Roman worship complex was unearthed by Inrap  (National Institute for Preventive Archaeological Research) archaeologists at Chapelle-des-Fougeretz (Ille-et-Vilaine), near the city of Rennes in northwest France.

The site in the village of Chapelle-des-Fougeretz has been slated for development, triggering a comprehensive preventative archaeology excavation of more than seven hectares of the site.

Excavations began in March, and archaeologists have unearthed the remains of a Gallo-Roman worship complex built just after the Roman conquest in the 1st century BC. The sanctuary was originally established in the period following the Roman conquest in the 1st century BC and operated for at least five centuries until the 4th century AD.

Gallo-Roman worship complex in France Sanctuary illustration. © Marie Millet, Inrap

Located only 10 km from Condate, the sanctuary was visible from afar. It faces the Flume valley to the west, the Rennes basin to the east, and the great Roman road connecting Rennes to Corseul to the north. The discovery could shed light on the lifestyles of the time. The discovery may provide insight into how local Celtic populations gradually integrated the Roman religious and social practices of the Riedones.

The worship complex consists of a large sanctuary, bounded on either side by a 60 m columned gallery. Two temples, one larger and one smaller, were built-in typical Romano-Celtic fanum style (ie, a square masonry temple with a central cella inside a square gallery). A cult figure of a deity inhabited the cella. The faithful would offer their prayers and votives in the gallery. The large temple was dedicated to the sanctuary’s primary deity (or deities); the smaller to deities of secondary importance. Welcoming pilgrims to the sanctuary was a forecourt with a well and two small chapel-like structures.

Bronze figurine representing the god Mars. Bronze figurine representing the god Mars. Photo: Emmanuelle Collado, Inrap

Also, during the excavation of the Chapelle-des-Fougeretz, a small bronze statuette of the god Mars was uncovered, suggesting that at least one of the temples was dedicated to him. In Roman Gaul,  God Mars was not the bloodthirsty god of war so much as a benevolent figure and a protective healing deity. 

Another sacred object unearthed, a remarkable bronze vessel has a Jupiter-themed decoration (eagle and lightning bolt figures on both handles).  The cup was found upside down and intact with its two ornately decorated handles still attached. One side of the handle is carved with the relief of a face of a Cupid. Two wings are engraved on each side of the face. The other end of the handle mounts is decorated with reliefs of eagles in profile. The curved part of the handle between the terminals features stylized thunderbolts. Such a rich offering suggests Jupiter may also have been worshipped at the sanctuary.

Bottom view of the bronze bowl with its two handles. Bottom view of the bronze bowl with its two handles. Photo: Emmanuelle Collado, Inrap

In addition to the two temples, habitats have been unearthed as well as 120 m2 baths. Symbols of a Roman way of life, the baths were probably intended for public use and for the faithful of the sanctuary.

https://arkeonews.net/an-important-gallo-roman-worship-complex-was-discovered-near-rennes-france/

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4-img_20230228_103606-1068x804.jpgl’INRAP porta alla luce una cava di estrazione di epoca gallo-romana
 

Veduta della cava di scisto. Crediti: © Sandrine Lalain, INRAP

Gli archeologi dell’Istituto Nazionale francese per le Indagini Archeologiche Preventive (INRAP) hanno scoperto una cava di estrazione a Rennes (Bretagna), la gallo-romana Condate Riedonum. Il progetto di scavo è sotto la tutela del Drac Bretagne, ovvero della Direzione Regionale bretone per gli Affari Culturali del Ministero della Cultura, e si è reso necessario nell’ambito della risistemazione e del riutilizzo della zona per conto di Bouygues Immobilier. L’area di scavo, che copre 3.250mq, si trova nella periferia settentrionale di Condate Riedonum, non molto lontana dal suo confine, e i saggi di scavo hanno raggiunto anche i 2metri di profondità.

2-rennes-61-rue-antrain_fevr-scaled.jpg Veduta aerea del cantiere. Crediti: © Myphotoagency / Thibault Beguet

Questa scoperta è importante per diversi motivi. Innanzitutto, la cava gallo-romana di Rennes è la prima del suo territorio e una delle poche finora rinvenute nella Francia occidentale. Si tratta di una cava di scisto brioveriano, tipico del terreno algonchico bretone, dalla quale venivano estratte piccole placche di materiale usate per costruire fondamenta murarie e strade.

8-f143928_071_ec.jpg Un archeologo durante lo scavo della cava. Crediti: © Emmanuelle Collado, INRAP

Essa, poi, permette di comprendere a livello tecnico la metodologia di estrazione, la tipologia di strumenti usati, l’organizzazione della cava, le sue fasi di utilizzo, e di approfondire morfologia e geologia del territorio. Ancora, il materiale di riempimento della cava restituisce uno spaccato della vita quotidiana di Condate Riedonum.

img_20230303_111658.jpg Discarica di artigianato con resti ceramici e malcotti. Crediti: © Sandrine Lalain, INRAP

Sono stati infatti rinvenuti in corso di scavo molti frammenti di ceramica, qualche decina di kg secondo quanto riportato dalla pagina ufficiale dell’INRAP, statuette in terracotta di divinità, fibule e monete.

18-img_20230209_110734.jpg Statuina in terracotta della Venere Anadyomene. Crediti: © Emmanuelle Collado, INRAP

La cava, in utilizzo nel I sec. d.C., viene già dismessa dal II secolo, e qui inizia una nuova fase della sua vita: essa diviene la discarica degli abitanti di Condate. Nei secoli XIV e XV essa doveva già essere totalmente riempita, e l’area viene allora occupata da attività di tipo artigianale e/o domestico, come indica il rinvenimento di pozzi e forni. Del XVII secolo è una canalizzazione delle acque, detta della Duchessa Anna, che serve Rennes in epoca moderna.

16-f143928_049_ec.jpg La canalizzazione di XVII secolo, detta della Duchessa Anna. Crediti: © Emmanuelle Collado, INRAP

Non è ancora definito con precisione il momento di abbandono del sito, che viene però occupato, sempre nel XVII secolo, dai giardini dell’Hotel des Demoiselles, poi divenuto convento e successivamente collegio dell’Adorazione.

 

Gallery. Crediti: INRAP – © Emmanuelle Collado

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