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Villa dei Volusii Saturnini


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(ANSA) - ROMA, 17 FEB - Dare la possibilità alle comunità e ai cittadini di ammirare uno dei patrimoni storico-architettonici più importanti del Paese, attraverso la riapertura del complesso archeologico di Villa dei Volusii Saturnini, nei pressi di Fiano Romano. Questa l'ultima iniziativa di Autostrade per l'Italia è inclusa nel progetto "Wonders. Scopri l'Italia delle meraviglie", in collaborazione con il Touring Club italiano, Wwf, Slow Food Italia e la Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco. Autostrade per l'Italia ha voluto puntare sul rilancio della Villa dei Volusii Saturnini, il complesso residenziale extraurbano appartenente alla colonia romana di Lucus Feroniae, rinvenuta nel 1961 durante i lavori di costruzione dell'Autostrada del Sole Roma-Firenze. La grande Villa dei Volusii fu edificata, organizzata su due livelli, intorno alla metà del I secolo a.C. e sorge sopra un terrazzo naturale, in una straordinaria posizione panoramica sulla bassa valle del Tevere. Grazie alla collaborazione tra Autostrade per l'Italia e il ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l'Etruria meridionale, il sito è stato valorizzato con l'obiettivo di preservarne e divulgarne il prestigio archeologico e lo straordinario valore artistico- culturale. Oggi, infatti, è raggiungibile direttamente dall'Area di Servizio Feronia Ovest, in A1 nei pressi di Fiano Romano, che diventa così per la prima volta una porta di ingresso a un sito di interesse culturale nazionale. Attraverso l'installazione dei touch point presso l'area di servizio e con il supporto degli strumenti digitali, i visitatori vengono accompagnati nel tour archeologico con un'audioguida scaricabile dai QR code presenti nei punti di interesse. Il complesso è visitabile dal martedì al sabato dalle 9 alle 17 e la domenica e i festivi dalle 9 alle 14, tutto l'anno. (ANSA).

Riaperto il sito archeologico di Villa dei Volusii Saturnini
Riaperto il sito archeologico di Villa dei Volusii Saturnini© Provided by ANSA
 
Riaperto il sito archeologico di Villa dei Volusii Saturnini
Riaperto il sito archeologico di Villa dei Volusii Saturnini© Provided by ANSA
Riaperto il sito archeologico di Villa dei Volusii Saturnini
Riaperto il sito archeologico di Villa dei Volusii Saturnini© Provided by ANSA

https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/riaperto-il-sito-archeologico-di-villa-dei-volusii-saturnini/ar-AA17BLio?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=86819f8f41694e81abf62def3129b332

 

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Inviato

Il Console appartenente alla Gens dei Volusii Saturnini che edifico' questa Villa tra la meta' e la seconda parte del I secolo a.C. , va cercato tra uno di questi Saturnini :

Quinto Volusio Saturnino , Prefetto di Cicerone dal 51 a.C. al 50 a.C. , sposò Claudia zia dell' Imperatore Tiberio .

Lucio Volusio Saturnino , cugino dell' Imperatore Tiberio e Console suffetto del 12 a.C.

Volusia Saturnina , figlia del Console e madre dell' Imperatrice Lollia Paolina

Lucio Volusio Saturnino , Console suffetto nel 3 d.C. e vissuto per oltre 90 anni dal 38 a.C. al 56 d.C.

Lucio Volusio Saturnino , membro del Collegio dei Pontefici morto nel 55

Quinto Volusio Saturnino , Console del 56

La Gens Volusia , ramo Saturnini , sembra fosse originaria di Cingoli nell' antico Piceno , come riporta questa iscrizione trovata in questa Cittadina :

[---]

DIVI · F · AVG · P[---]

MAXVMI · PATRIS

PATRIAE · TRIB · POT · XX

L · VOLVSIVS · Q · F · SATVR[---]

PATER · PONEND · CVRAVIT

Trascrizione

Iussu Imperatoris Caesaris

divi filii Augusti pontificis maximi patris

patriae tribunicia potestate XX

Lucius Volusius Quinti filius Saturninus

pater ponendum curavit

CIL: IX, 5680

EDR: 015003

Luogo di rinvenimento: Cingoli, Porta Montana (oggi Porta Piana) - 1845

Datazione: 4 a.C. - 3 a.C.

Custodia: Museo Archeologico Statale di Cingoli

Materiale: calcare

Nota: l’iscrizione, che era stata reimpiegata nella muratura di Porta Montana, ricorda un monumento o un’altra opera realizzata per ordine di Augusto da Lucio Volusio Saturnino (console nel 12 a.C.). Il documento potrebbe far presumere una provenienza cingolana della gens Volusia .

Traduzione: "Per volere dell'imperatore Cesare Augusto, figlio del divo, pontefice massimo, padre della patria, insignito del potere tribunizio per la ventesima volta, Lucio Volusio Saturnino padre ha fatto porre".

Fonte:

· T. Mommsen, CIL IX, 5680, Berolini 1883, p. 542

· P. Marchegiani, Il museo civico, in AA.VV., Cingoli. Natura. Storia. Arte. Costume, Cingoli 1994, p. 74

· G. Paci, Cingulum, in Supplementa Italica, 6 (1990), Roma 1990, p. 44

· G. Paci, Le iscrizioni romane del Museo Archeologico di Cingoli, in E. Percossi (a cura di), Il Museo Archeologico Statale di Cingoli, Recanati 1998, p. 81

· Année épigraphique 1998, 0420

Fonte iscrizione da : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=ec26e21fbe37631cJmltdHM9MTY3Njc2NDgwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTE0Mg&ptn=3&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=gens+volusia&u=a1aHR0cHM6Ly9hbnRpcXVpLml0L2RvYy9hcmNoZW9sb2dpYS9yb20vaXNjcml6aW9uaS5odG0&ntb=1

 


Inviato

Al chilometro 1,800 dell' antica Via Appia sorgeva il sepolcro a colombario degli schiavi e dei liberti della Gens Volusia Saturnina :

 

"Dobbiamo risalire al Canina se si vuole avere qualche informazione topografico-archeologica circa il colombario degli schiavi e dei liberti della gens Volusia[1] : «Tra i moltissimi monumenti sepolcrali -egli scrive- scoperti nello stesso luogo[2] e nella medesima epoca[3], merita che sia fatta menzione di quello, pure formato a guisa di colombario, in cui furono rinvenute moltissime iscrizioni appartenenti ai liberti e schiavi addetti alla famiglia dei Volusi Saturnini. Ma mentre si è conservata memoria delle stesse iscrizioni ed anche di alcune altre simili che furono dopo varie vicende recuperate dal Governo, non venne tramandata alcuna notizia della cella sepolcrale in cui furono rinvenute[4]. Solo si può stabilire, in seguito di particolari notizie, che le prime furono ritrovate nel lato destro della via e le altre nella parte opposta, cioè forse solo a motivo di alcun incognito trasferimento.

Però è da osservare che nel lato sinistro si rinvennero diversi frammenti di una monumentale decorazione scolpita nel peperino secondo lo stile che precedettero l’epoca imperiale, che si possono benissimo appropriare ad un tal sepolcro: ma non si hanno poi precise memorie per stabilire siffatta appropriazione con qualche autenticità. Quindi / per l'importanza che hanno le stesse iscrizioni si è creduto opportuno d’indicare il luogo approssimativo del loro ritrovamento».

Il Canina non ci dà nessun’altra notizia; né ci ha lasciato piante o disegni del colombario, impossibilità a farlo, appunto, dalla scomparsa dei resti archeologici[5]. Neppure i successivi riferimenti al colombario, formulati come sono unicamente sulla base della notizia del Canina, apportano qualche dato chiarificatore: G. Melchiorri, Guida metodica di Roma e suoi contorni, Roma 1856, p. 877 sg.: «Nel luogo stesso e nella stessa epoca tra i moltissimi monumenti sepolcrali merita particolarmente attenzione uno di quelli formato a modo di colombario, in cui si rinvennero moltissime iscrizioni appartenenti ai liberti e servi addetti alla famiglia dei Volusi Saturnini. Le iscrizioni ivi ritrovate sono importantissime. Altre di queste furono scoperte nel lato destro della via, altre nella parte opposta, a motivo forse di alcun incognito e facile trasferimento... Ma non meno importante delle iscrizioni è la cella sepolcrale in cui esse furono rinvenute. Il Canina / ne dà notizia, e dice che diverse frammenti nel lato sinistro si rinvennero di una decorazione scolpita nel peperino secondo lo stile dei tempi che precedettero l’epoca imperiale, e che possono bene appropriarsi a tale sepolcro. Ma certe memorie non si danno per istabilirlo»; A. Pellegrini, Descrizione della via Appia dell'antica Porta Capena alla città di Boville, Roma 1863, p. 49: «Nello stesso luogo e nella medesima epoca fu scoperto questo altro colombario in cui erano molte altre iscrizioni appartenenti ai liberti e schiavi della famiglia»; G.B. De Rossi, La Roma sotterranea cristiana, III, Roma 1877, p. 268: «Celeberrime tra le iscrizioni sepolcrali trovate dall'Ammendola sono quelle dei servi e dei liberti dei Volusii Saturnini fioriti nel secolo primo dell'era nostra. Mi duole, che il sito preciso del loro sepolcro, scoperto nel 1826 (!), non sia stato notato: i frammenti da me visti sparsi per la vigna del sig. Molinari mi fanno credere, che il colombario di quella familia sia stato verso la parte settentrionale dell'Appia e del colle, alquanto lungi dalla necropoli callistiana»; J. Ripostelli - O. Marucchi, La via Appia, Rome 1908, p. 90: «A main gauche de la voie, on remarque d’autres traces de sepulcres en briques, de belle construction, sur lesquels se bâtirent, pendant le moyen âge, des pierres et des fragments de sculpture. Ceux-si, cependent, ne suffisent pas à en preciser l’origine, mais on pent établir er tante certitude que de ce côté devait être situé le tombeau des affranchais et des esclaves de la Famille Volusia (...); on a retrouvé, en effet, beaucoup de pierres ainsi qu’une frise magnifique, en peperino, d'un style qui était antérieur à l'époque imperiale, et qui correspond au temps où vivait cette famillie»; E. Giglio Tos, La via Appia, in «Italia Nostra» II, 2 1908 p. 32: «... e a sinistra sono altre rovine di piccoli sepolcri, in mattone, sulle quali stanno delle modeste abitazioni. In tale sito ergevasi, forse il sepolcro dei liberti e schiavi della famiglia Volusia».

Possiamo pertanto solamente dire, allo stato attuale, che il colombario degli schiavi e dei liberti dei Volusii sorgeva al km. 1,800 della via Appia antica, sulla sinistra, dove attualmente al civico 109 è la tenuta di proprietà Franchetti......."

SEGUE NEL LINK :

https://www.bing.com/ck/a?!&&p=ae03f26c1e1583a9JmltdHM9MTY3Njg1MTIwMCZpZ3VpZD0xZTk5MDAzMi1hNTdiLTYyZjUtMjZmYS0xMjU0YTQ0YzYzNTkmaW5zaWQ9NTI1OQ&ptn=3&hsh=3&fclid=1e990032-a57b-62f5-26fa-1254a44c6359&psq=sepolcro+dei+volusii&u=a1aHR0cHM6Ly93d3cubGVybWEuaXQvZXJtYV9hc3NldHMvL0Jvb2tTdG9yZS9QcmV2aWV3LzAwMDAwNzkzLXByZXZpZXcucGRm&ntb=1

 

 


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