Confrérie des Chevaliers du Tastevin 1934 – 1984

[apollonia]

CONFRERIE DU TASTEVIN 1934 – 1984

Bronzo: 70 mm; provenienza asta Elsen 153.

La Confrérie des Chevaliers du Tastevin è un'esclusiva confraternita baccanale di intenditori di vino della Borgogna.

Stemma dei Chevaliers du Tastevin, raffigurante un cavaliere-sacerdote del XVI secolo.

La storia

Dal 1934, la Confrérie des Chevaliers du Tastevin si è data la missione di promuovere tutto ciò che è della Borgogna, in particolare i suoi grandi vini e la sua cucina tradizionale, ma anche la sopravvivenza - e il rilancio - delle feste, delle sagre, delle usanze e del folklore della regione, nonché lo sviluppo del turismo in Borgogna.

Con 12.000 Cavalieri in tutto il mondo, la Confrérie si è impegnata a difendere la reputazione della Borgogna - e dei Borgognoni - in uno spirito di convivialità da Grand Cru. Protagonista di tutti gli eventi più importanti della regione, la Confrérie è stata determinante nella creazione del festival itinerante del vino di Saint Vincent Tournante, del Tastevinage e del restauro dello Château du Clos de Vougeot.

Nonostante alcune grandi annate (1929, 1933, 1934), la Borgogna attraversò una grave crisi economica all'inizio degli anni Trenta. Il vino rimase nelle cantine per mancanza di acquirenti. In mezzo a questo buio, la Confrérie des Chevaliers du Tastevin apparve come un raggio di sole. La sua nascita fu ufficialmente firmata e registrata il 16 novembre 1934 nel Caveau Nuiton, a Nuits-Saint-Georges.

La resurrezione delle antiche confraternite bacchiche

In realtà, il Tastevin è nato come un tentativo di far rivivere le confraternite bacchiche del XVII e XVIII secolo, da tempo cadute nell'oblio. Questa rinascita è stata motivata da una necessità economica, ovvero il crollo delle vendite di bordeaux in seguito alla crisi finanziaria mondiale.

Mentre i comuni mortali si sono lasciati andare alla paura e all'apatia generate dalla crisi economica, due dinamici borgognoni di Nuits-Saint-Georges, George Faiveley e Camille Rodier, si sono riuniti per un'audace riflessione nell'ambiente appropriato di una cantina.

Rabelais e Molière

Si tenne una lunga riunione al termine della quale tutti i presenti fecero voto solenne di difendere la reputazione dei "grandi vini di Francia in generale e di quelli di Borgogna in particolare".

I termini in cui fu espressa questa risoluzione erano più o meno questi: "Vini di qualità come i nostri sono motivo di gioia e di ottimismo". Quindi basta lamentarsi! Visto che le nostre cantine sono piene fino all'orlo, svuotiamole - e possiamo invitare i nostri amici ad aiutarci! Facciamo rivivere le vecchie confraternite bacchiche e allontaniamo la malasorte con dosi massicce di esuberanza rabelaisiana e buon senso comico di Molière".

 

Nel 1939 un vento apocalittico si diffonde sul mondo. Con lo scoppio della guerra, la Confrérie des Chevaliers du Tastevin si ritirò nel silenzio. Ma il suo spirito rimase intatto e, alla Liberazione della Francia cinque anni dopo, riemerse più vivace che mai dalla cantina in cui aveva pazientemente custodito i suoi dolori e le sue speranze.

Il suo primo atto fu l'acquisizione dello Château du Clos de Vougeot, stabilendo così una presenza prestigiosa nei vigneti della Borgogna. Antico santuario cistercense e vera e propria acropoli al centro della Borgogna viticola, lo Château sarebbe diventato la sede della Confrérie.

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