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Domus romana con mosaici del secondo secolo d.C. scavata a Nīmes


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Una domus romana di 500 metri quadri, sviluppata attorno al suo cortile. L’intonaco dipinto alle pareti, l’ipocausto, pavimento cementizio, le tracce di una fontana e di un pozzo. E, come spesso capita comprensibilmente, i media si sono interessati al ritrovamento archeologico soprattutto quando l’INRAP, la struttura francese che si occupa di archeologia preventiva, ha reso noto che sono stati rinvenuti dei locali decorati con pavimenti musivi.  Si trova a Nîmes (Nemausus), nel quartiere di Jaean-Jaures, e gli scavi, ancora in corso, vanno avanti dalla fine del 2022.

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Tuttavia, questi resti sono meno leggibili a causa del loro stato di conservazione non sono ideali, anche perchè l’edificio risulta  distrutto da un vasto incendio, che segna la fine della funzione della domus stessa. I crolli hanno però permesso di “sigillare” alcune parti del sito in modo da fornire rilevanti dati archeologici sulla sua storia che si inserisce – dicono dall’INRAP – in un contesto molto urbanizzato nella tarda antichità ma precedentemente rurale, e nuovamente passato ad uso agricolo fino al 1700 inoltrato.

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https://www.archaeoreporter.com/2023/02/08/domus-romana-con-mosaici-del-secondo-secolo-d-c-scavata-a-nimes/


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https://leganerd.com/2023/02/09/domus-romana-riaffiora-a-nimes-e-del-ii-secolo-d-c/

Domus romana: riaffiora a Nimes, è del II secolo d.C.

È stata portata alla luce una splendida domus romana del II secolo d.C. nascosta sotto un parcheggio situato al centro di Nimes.

domus romana Nimes

Poche ore fa, l’Inrap (Istituto Nazionale Francese per le Ricerche Archeologiche Preventive) ha annunciato la scoperta di una domus romana risalente al II secolo d.C. sotto un parcheggio nel centro di Nimes. Questa città, situata nella regione dell’Occitania, ha origini preromane, ma solo durante l’età romana ha acquisito una struttura urbana così importante da diventare uno dei centri più importanti della Gallia, come dimostrato da importanti monumenti come il tempio di Diana. L’area in cui si trova la domus, situata tra le fondamenta della città e le mura romane costruite da Augusto, delimitata dalla via Domizia, una delle strade più antiche del centro, è rimasta attiva fino al III secolo d.C., quando un incendio ha causato la sua distruzione. 

Tuttavia, l’incendio è stato in realtà fortuito: poiché circa il 90% dell’architettura degli edifici era costruita con mattoni crudi che sono stati letteralmente “cotti” dal fuoco, permettendo una conservazione incredibile della domus, la cui pianta è centrata su un probabile cortile. 

 

La maggior parte delle camere ha pavimenti in cemento e intonaco dipinto alle pareti, mentre la stanza più orientale di questa domus mostra un pavimento a mosaico policromo con decorazioni geometriche. Più a sud, anche questa casa è dotata di un locale riscaldato e di un pozzo, probabilmente situato in uno spiazzo attiguo. Tuttavia, questi ultimi resti sono meno leggibili a causa del loro deterioramento.

 


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