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Ancora sul nome dei multipli della dracma


apollonia

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Per me è un vero e proprio mistero il motivo della persistenza di termini come “la tetradracma” nelle discussioni, negli articoli e nelle didascalie dei cataloghi d’asta per designare la moneta greca del valore di quattro dracme quando il termine non è riconosciuto né dai dizionari nè dalle enciclopedie, che a tutti i multipli della dracma assegnano esclusivamente il nome composto dal prefisso che moltiplica (di-, tetra-, deca-, ecc.) e da “dramma”, sinonimo di dracma. Il risultato di questa unione è il genere maschile assunto dal nome nonostante la desinenza “a” che può anche essere sostituita dalla “o”.

La cosa strana è che i “seguaci della tetradracma” riconoscono la fama di eminenti numismatici come Solone Ambrosoli e Serafino Ricci, che nei loro scritti e nel testo basilare sulle Monete Greche di cui sono coautori, per indicare i nomi dei multipli della dracma usano esclusivamente i termini “didramma”, “tetradramma”, “decadramma”, ecc., tutti di genere maschile come indica il plurale in “i”. Però questi nomi non sono presi ad esempio e si continua con le tetradracme.

Mario Traina è stato uno dei maggiori studiosi e divulgatori di numismatica, venuto a mancare nel 2010, all’età di 80 anni. Le testimonianze che ha avuto sul forum alla notizia della sua scomparsa sono una prova dell’affetto e della considerazione riservatagli dal mondo numismatico. Ha promosso l’istituzione dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici, di cui è stato presidente e in seguito presidente onorario, e ancora oggi l’Accademia istituisce il “Premio Traina” riservato ai laureati negli atenei italiani che abbiano discusso una tesi di laurea in Numismatica.

Ho trovato alcune schede di Mario Traina sulla Storia della moneta, un’edizione da lui curata a commento delle Monete del Mondo, che riporto qui a dimostrazione dei nomi con cui l’autore chiamava i multipli della Dracma: Tetradramma, Didramma, Esadramma, Ottodramma, Decadramma, ecc., tutti di genere maschile e con l’iniziale maiuscola in segno di riguardo per la moneta. Nomi che a mio avviso dovrebbero essere adottati da tutti gli operatori nel campo numismatico.

apollonia

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A me tetradracma è sempre suonato cacofonico

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5 minuti fa, Vel Saties dice:

A me tetradracma è sempre suonato cacofonico

 

Già, per non dire di decadracma. Penso che sia questo il motivo per cui i linguisti l'hanno eliminato.

apollonia

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apollonia

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16 minuti fa, apollonia dice:

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apollonia

 

Vedendo queste immagini salgono alla memoria tanti ricordi, avevo 12 anni quando correvo in edicola a prendere i fascicoli di Monete del Mondo, i miei primi passi nel mondo della numismatica... Ancora adesso ho dei ricordi vividi delle emozioni che provavo leggendo quelle parole di Mario Traina, viaggiando con la fantasia attraverso i suoi testi e le tante belle immagini di monete misteriose, antiche e preziose, che evocavano tempi e luoghi leggendari della storia, e ricordo anche il fortissimo imprinting che ancora oggi mi vibra dentro quando parlava di libri e biblioteche di numismatica, della loro fondamentale importanza, prima anche solo di pensare ad acquistare monete... Molti anni dopo ebbi l'emozione di poter contemplare la sua bella e vasta biblioteca numismatica, donata alla Biblioteca Civica Archeologica di Bologna, ci passai due giornate intere a sfogliare quei volumi che lui aveva raccolto in tanti anni di studio e passione, feci il pieno di sensazioni intense che ancora oggi ispirano e motivano la mia insaziabile sete di sapienza monetaria e libri monetosi...😃

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  • 9 mesi dopo...
Supporter

L’ultima opera di Mario Traina pubblicata dall’Editoriale Olimpia di Firenze nel 2007 dal titolo ”Il linguaggio delle monete” vince entrambi i premi per la migliore pubblicazione numismatica dell’anno: il “Solone Ambrosoli” della Società numismatica italiana e quello della Banca agricola mantovana.

L’opera è firmata con il fratello Alfonso Traina che, come si legge in Wikipedia, è stato un latinista, filologo classico e traduttore italiano, professore emerito di Letteratura latina dell’Università di Bologna, membro dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia Nazionale Virgiliana, nonché socio onorario dell’Accademia Pascoliana.

Alfonso Traina è stato anche uno dei personaggi di rilievo nel panorama scientifico e culturale italiano che ha contribuito all’organizzazione e alle opere dell’Istituto e dell’Enciclopedia Treccani.

Insomma, io penso che di Alfonso e Mario Traina ci si possa fidare riguardo all’uso della nostra lingua e che i due rappresentino un punto di riferimento sicuro per tutta la comunità numismatica sulla nomenclatura delle monete dell’antica Grecia.

apollonia

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  • 2 settimane dopo...

Se permettete, vorrei dire la mia: dracma o dramma sono e possono essere liberamente pronunciati, nell'una o nell'altra maniera, a proprio gusto. Si tratta di "licenza poetica" oppure il concetto lessicale si riferisce al Post Scriptum in basso a tutto?

Certo, il termine "dramma" risulta più piacevole di "dracma" che al confronto "suona più duro", ma non arriverei a parlare di cacofonia. IMHO.

Il  lemma dramma (questa è cacofonia...😉) potrebbe essere confuso anche con il sostantivo destinato a rappresentazioni sceniche dai non addetti ai lavori, (sic) ...  Mentre "dracma" pur non  essendo "vellutato" come "dramma", dà l'immediatezza del suo valore nominale. Sempre IMHO.

Infine, sulle monete e banconote greche è "scritto": "Drachmi e Drachmai"... con una aspirazione gutturale ben marcata prima della "m".

P.S. La dramma era l'unità monetaria in argento in uso presso i Fenici, Magna Graecia e popoli ellenici, di vari tipi: corinzia, eginetica, attica (del sistema euboico). Sembra che la pronunciassero così e non anche dracma il cui termine sarebbe riferito, a questo punto,  nei confronti dell'unità monetaria della Grecia contemporanea...:drinks:

Spero di non essermi sbagliato.

Un saluto.

 

Modificato da Cerusicus
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Supporter

Così riporta il vocabolario Treccani: 

dracma
s. f. [dal gr. mod. δραχμή: v. dramma2]. – 1. Fino all’introduzione dell’euro, unità monetaria della Grecia (abbrev. δρχ), divisa in 100 leptà. 2. Variante fonetica di dramma2, unità ponderale e monetaria degli antichi Greci.

apollonia

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  • 1 mese dopo...
Supporter

Il Vocabolario Treccani II Ed. del 2017 riporta due definizioni per la voce dracma (o dramma; ant. dragma😞 1.Unità monetaria della Grecia (sostituita il 1° gennaio 2002 dall’euro) e 2.Unità ponderale e monetaria degli antichi Grecia. La voce dramma rimanda a dracma.

La definizione del multiplo didramma è s. m., der. di “dramma”, col pref. di- “due, due volte”; (pl. –i). Antica moneta greca d’argento del valore di due dramme; statere.

apollonia

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