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Riapre il Museo di Archeologia Ligure di PEGLI


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Una buona notizia per gli amici di Genova e dintorni è data dalla riapertura nei giorni scorsi del museo di Archeologia Ligure a Pegli.
Custodisce in se' alcune meraviglie assolute ed uniche come il principe delle arene Candide e la tavola di Polcevera (che da soli meriterebbero la visita)

Principe delle Arene Candide

La Tavola di Polcevera

Modificato da Vel Saties

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https://smart.comune.genova.it/comunicati-stampa-articoli/dopo-i-lavori-di-messa-norma-riapre-il-museo-di-archeologia-ligure

 

https://www.museidigenova.it/it/la-tavola-di-polcevera

La Tavola di Polcevera, datata al I a. C., è il più antico documento giuridico riguardante i Liguri e Genova. Questa famosa e importante epigrafe in bronzo fu rinvenuta nel 1506 nei pressi di Serra Riccò, in Valpolcevera, nell’entroterra di Genova. Riporta in lingua latina l'arbitrato emesso nel 117 a.C. da due magistrati romani, i fratelli Minucii, riguardante i territori sotto il controllo di Genova in Val Polcevera. Il testo riporta i confini e le attività agro-pastorali permesse ai Vituri Langensi, popolazioni liguri della Val Polcevera, e dà importanti informazioni anche sul tracciato della via Postumia che attraversava quel territorio collegando Genova alla Pianura Padana e poi verso est all’Adriatico.

Il documento è stato per molti anni simbolo delle antiche origini di Genova e conservato nelle sedi istituzionali di Governo della città fino agli anni '90 del secolo scorso, quando venne trasferito dall’ufficio del sindaco al Museo di Archeologia Ligure.

Il Principe delle arene Candide è stato scoperto a 6,70 m di profondità nella Caverna delle Arene Candide (Finale Ligure, Savona), questo giovane cacciatore di 15 anni vissuto 24.000 anni fa (datazione non calibrata), deve il soprannome di “Principe” allo straordinario corredo con cui è stato sepolto.

È alto 1,70 m, ha braccia molto robuste, specie la destra adatta a scagliare lance durante la caccia e gambe allenate da sforzi continui e prolungati.

Le analisi fatte sulle sue ossa indicano che mangiava molta carne di animali selvatici, ma anche pesci e molluschi.

Il corpo adagiato sulla schiena è coperto di ocra rossa, il corredo è ricchissimo: un copricapo formato da centinaia di conchiglie marine forate, un lungo coltello in selce proveniente dall'odierna Francia meridionale stretto nella mano destra, un bracciale di conchiglie con ciondolo in avorio di mammut, quattro bastoni "di comando" ricavati da corna di alce, forati e decorati da linee e tacche incise e due "bottoni" in avorio di mammut accanto alle ginocchia.

Il ragazzo è morto a causa di una ferita gravissima alla mandibola e alla spalla sinistra provocata da un orso o da un grande felino. Questo giovane appartiene alla cultura chiamata dagli archeologi Gravettiana, documentata dal Portogallo alla Russia alla fine dell'età paleolitica: straordinarie somiglianze sono state infatti riscontrate tra il Principe e un altro cacciatore scoperto a 3000 Km di distanza a Sungir, in Russia.

 

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