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Inviato (modificato)
20 ore fa, Xenon97 dice:

Concordo con il pensiero di azaad, favaldar e caravelle82. Non ti preoccupare di non ricevere risposte perché sono sicuro che tanti utenti stanno seguendo il tuo studio, come altri lo seguiranno in futuro. 😉

Piccola curiosità: quali versioni dei 5 franchi possiedi? 🙂

 

Non ci sono dubbi , la tua e la mia è lo stesso conio ma una curiosità ..... anche la tua è convessa sul rovescio ? 

Anche la tua è usurata nella zona di NC di Francs e sulla dx della barra sopra a L'an 10 ?

Modificato da Manuelabrunacci

Inviato

Gentilissima @Manuelabrunacci
Lei è certamente sulla buona strada, ed è abbastanza corretto il suo modo di operare, ma le occorre qualche consiglio e indirizzamento.
Per prima cosa è necessario studiare e conoscere le tecniche e le problematiche di coniazione del periodo: in particolare i conii erano prodotti a mano con punzoncini parziali (per le figure, per le legende, per l'anno ...) ed è chiaro che se l'incisore avesse prodotto 100 conii essi sarebbero fra loro distinguibili per piccole differenze (anche se non volute, inevitabili). Dunque attenzione a non confondere le varianti maggiori di una moneta con quelle minori dei conii; nel primo caso si tratta di una differenza importante (cambio di punzone per le figure, lettering diverso, errori, ecc.) nel secondo piccole differenze che permettono di distinguere una moneta da un'altra e di attribuirla ad un determinato conio (talora questo tipo di esame può consentire di riconoscere autenticità o falsità di un esemplare). E' pur vero che alcune differenze "minori" sono state da qualcuno ipervalorizzate e considerate varianti numismatiche importanti (es. nella monetazione napoleonica la distanza dei caratteri della data, minore o maggiore; nella monetazione antica in cui, a ben guardare, spesso ogni moneta differisce da un'altra anche se del medesimo tipo) ma questo discorso è difficile, legato alla sensibilità individuale, a considerazioni economiche, talora ad ignoranza.

In secondo luogo eviti un eccessivo numero di post (24 in 24 ore in questa discussione): non tutti abbiamo il tempo libero necessario per leggerli o approfondirli, e quanto ciascuno fa o scrive lo fa per passione e non si pretendano risposte rapide e analitiche da chi dedica il suo tempo al forum in maniera gratuita. Conviene piuttosto organizzare il lavoro prima e poi presentarlo (non in itinere ma già pressochè definitivo), altrimenti ne deriva la sensazione di confusione che @lorluke (e non solo lui) ha percepito.

Poi non prenda tutto per vero e usi la critica che il buon senso, il confronto e l'esperienza possono trasmetterle; ad esempio: perchè tanti conii? perchè si rompevano e con ognuno potevano battersi 4-5.000 monete di grande modulo (molte di più se più piccole); ma se i conii sono così tanti è possibile una tiratura di soli 19.300 esemplari (anno 9) come indica il catalogo di lamoneta.it? Effettivamente no, ed infatti altri cataloghi (es. Gigante) indicano tirature ben superiori (46.000) e la facile reperibilità del pezzo (indicato a sproposito come R) suggerisce che verosimilmente anche tale numero sia sottostimato. E la moneta in catalogo di lamoneta.it è falsa? forse sì forse no (io propendo per il no -solo usurata- ma non l'ho in mano e non conosco il peso -ma potrebbe essere tosata).

Lei ha l'occhio buono, e questo è utilissimo per classificare e periziare, però occorre farlo con pazienza, perchè la numismatica è una disciplina rilassante per noi che siamo comunque dilettanti, ed è poco opportuno indurre crisi d'ansia negli utenti del forum ;).

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Inviato
28 minuti fa, Giov60 dice:

Gentilissima @Manuelabrunacci
Lei è certamente sulla buona strada, ed è abbastanza corretto il suo modo di operare, ma le occorre qualche consiglio e indirizzamento.
Per prima cosa è necessario studiare e conoscere le tecniche e le problematiche di coniazione del periodo: in particolare i conii erano prodotti a mano con punzoncini parziali (per le figure, per le legende, per l'anno ...) ed è chiaro che se l'incisore avesse prodotto 100 conii essi sarebbero fra loro distinguibili per piccole differenze (anche se non volute, inevitabili). Dunque attenzione a non confondere le varianti maggiori di una moneta con quelle minori dei conii; nel primo caso si tratta di una differenza importante (cambio di punzone per le figure, lettering diverso, errori, ecc.) nel secondo piccole differenze che permettono di distinguere una moneta da un'altra e di attribuirla ad un determinato conio (talora questo tipo di esame può consentire di riconoscere autenticità o falsità di un esemplare). E' pur vero che alcune differenze "minori" sono state da qualcuno ipervalorizzate e considerate varianti numismatiche importanti (es. nella monetazione napoleonica la distanza dei caratteri della data, minore o maggiore; nella monetazione antica in cui, a ben guardare, spesso ogni moneta differisce da un'altra anche se del medesimo tipo) ma questo discorso è difficile, legato alla sensibilità individuale, a considerazioni economiche, talora ad ignoranza.

In secondo luogo eviti un eccessivo numero di post (24 in 24 ore in questa discussione): non tutti abbiamo il tempo libero necessario per leggerli o approfondirli, e quanto ciascuno fa o scrive lo fa per passione e non si pretendano risposte rapide e analitiche da chi dedica il suo tempo al forum in maniera gratuita. Conviene piuttosto organizzare il lavoro prima e poi presentarlo (non in itinere ma già pressochè definitivo), altrimenti ne deriva la sensazione di confusione che @lorluke (e non solo lui) ha percepito.

Poi non prenda tutto per vero e usi la critica che il buon senso, il confronto e l'esperienza possono trasmetterle; ad esempio: perchè tanti conii? perchè si rompevano e con ognuno potevano battersi 4-5.000 monete di grande modulo (molte di più se più piccole); ma se i conii sono così tanti è possibile una tiratura di soli 19.300 esemplari (anno 9) come indica il catalogo di lamoneta.it? Effettivamente no, ed infatti altri cataloghi (es. Gigante) indicano tirature ben superiori (46.000) e la facile reperibilità del pezzo (indicato a sproposito come R) suggerisce che verosimilmente anche tale numero sia sottostimato. E la moneta in catalogo di lamoneta.it è falsa? forse sì forse no (io propendo per il no -solo usurata- ma non l'ho in mano e non conosco il peso -ma potrebbe essere tosata).

Lei ha l'occhio buono, e questo è utilissimo per classificare e periziare, però occorre farlo con pazienza, perchè la numismatica è una disciplina rilassante per noi che siamo comunque dilettanti, ed è poco opportuno indurre crisi d'ansia negli utenti del forum ;).

 

Avevo già capito , sono partita per gioco , invece questa moneta va prima lavorata , rilavorata e rilavorata ; è troppo complessa per stilare una guida in rapidità .

Grazie per i consigli 

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Inviato (modificato)
Il 17/7/2024 alle 16:28, lorluke dice:

Secondo me sì, anche se ritengo più probabile che una sia stata coniata quando il conio era ancora integro e l'altra quando iniziava a deteriorarsi.

Esattamente. Per carità, uno può divertirsi a dare la caccia a tutte le differenze più microscopiche ma non si può parlare di tipi diversi a meno che non si tratti di qualcosa di veramente lampante e che balzi subito all'occhio. 
Altrimenti non oso immaginare cosa verrebbe fuori con le monete del Murat 😂

Allora, forse forse, io e @Giov60 non avevamo poi tutti i torti...

 

E invece si ! 

Lei vuole scremare dove non c'è niente da scremare .... vuole cercare i coni dove non sono da cercare ....

Quando vede una moneta in vendita , l'inserzione non dice " 1° conio , 2° conio ,  ma  1° tipo , 2° tipo ! io ho sempre letto tipo o variante , non conio .....

Siccome quando ho iniziato la guida sono partita  dalla 1° fotografia su 50 in archivio , l'ho catalogata come 1° tipo , ho guardato tutte le foto e se qualcuna risultava uguale la cancellavo o la sostituivo se  più nitida . Così facendo sono arrivata alla  fine delle foto , e ho catalogato tutte le tipologie che può leggere ; mi creda è stato un lavoro difficile e ostico   ... , ho ricontrollato sia l'an 10 che l'an9  visto che secondo lei avevo creato varianti che non lo erano e mi sono chiesta .... se il 2° tipo e il  4° dell'anno 10 non ho fatto una unica tipologia ... per cosa differiscono se i coni sembrano uguali oltre al consistente materiale in eccesso sulla F di Francs ?

La R di Libertè in una è ribattuta , nell'altra no ! Poi mi sono chiesta è solo li la differenza ? Si è rotto il conio e ripararono la R ?   Invece no ! Anche la scritta libertè è diversa come le lettere in corrispondenza della palma e delle foglie ... guardi bene la foglia della palma sotto la T .... in una termina vicino alla T nell'altra moneta che per lei è uguale , termina vicino alla R ! Anche le restanti  foglie della palma terminano in posizioni  diverse rispetto alle lettere   .... 

 

Quindi non si tratta solo di materiale in rilievo o piccoli puntini insignificanti .... ho ricontrollato e  alcuni tipi hanno lo stesso  conio in comune , ma differiscono per particolari, lampanti come lei li definisce , se non riesce a vederli non è un problema mio .

Concludo dicendo , nella mia guida ci sono tutte le tipologie diverse riscontrabili sul mercato , se invece lei vuole evidenziare i coni , deve produrre un lavoro diverso ; il mio mirava a classificare le varianti .

Detto questo , se ritiene che quello che vedo io non coincide , siccome vedo che ricopre l'incarico di Curatore e Moderatore , apporti tutte le scremature  che ritiene opportuno .

in futuro me ne guarderò bene di non approfondire  nessuna moneta , non voglio perdere tempo a cercare   tipologie  uguali dove non esistono   e  che  vede solo lei . Qualcuno parla di infondere ansia .... è lei che l'ha creata . 

Ripeto e concludo , le tipologie sono tutte differenti , alcune possono condividere lo  stesso conio di partenza  , ma comunque dopo la  riparazione   si possono notare  evidenti differenze  .

an 10 mia (2).jpg

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Il 17/7/2024 alle 13:18, lorluke dice:

Personalmente, concordo con le osservazioni fatte da @Giov60. Il lavoro svolto, per quanto sicuramente apprezzabile visto che è evidente l’impegno che c’è stato dietro, andrebbe rifinito ed alleggerito da tutte quelle varianti che, in realtà, non sono definibili come tali. 

Avevo visto bene ....  qualcuno non ha gradito il mio lavoro .... non era una sensazione , era una realtà 

Modificato da Manuelabrunacci

Supporter
Inviato
1 ora fa, Manuelabrunacci dice:

in futuro me ne guarderò bene di non approfondire  nessuna moneta , non voglio perdere tempo a cercare   tipologie  uguali dove non esistono   e  per giunta vede solo lei . Qualcuno parla di infondere ansia .... è lei che l'ha creata . 

Mi dispiace davvero che nutra tutto questo rancore nei miei confronti. Evidentemente ha frainteso le critiche al lavoro svolto come un attacco personale nei suoi confronti ma le posso assicurare che così non è.
Purtroppo, vedo che non sono in grado di spiegarmi a dovere e di far comprendere ciò che più volte ho cercato, con pazienza, di dirle. Perciò le prometto che questo sarà il mio ultimo contributo, perché non credo abbia molto senso ripetere all’infinito le stesse cose.

Le auguro buona giornata e buon proseguimento. 

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Inviato (modificato)
2 ore fa, Manuelabrunacci dice:

E invece si ! 

Lei vuole scremare dove non c'è niente da scremare .... vuole cercare i coni dove non sono da cercare ....

Quando vede una moneta in vendita , l'inserzione non dice " 1° conio , 2° conio ,  ma  1° tipo , 2° tipo ! io ho sempre letto tipo o variante , non conio .....

Siccome quando ho iniziato la guida sono partita  dalla 1° fotografia su 50 in archivio , l'ho catalogata come 1° tipo , ho guardato tutte le foto e se qualcuna risultava uguale la cancellavo o la sostituivo se  più nitida . Così facendo sono arrivata alla  fine delle foto , e ho catalogato tutte le tipologie che può leggere ; mi creda è stato un lavoro difficile e ostico   ... , ho ricontrollato sia l'an 10 che l'an9  visto che secondo lei avevo creato varianti che non lo erano e mi sono chiesta .... se il 2° tipo e il  4° dell'anno 10 non ho fatto una unica tipologia ... per cosa differiscono se i coni sembrano uguali oltre al consistente materiale in eccesso sulla F di Francs ?

La R di Libertè in una è ribattuta , nell'altra no ! Poi mi sono chiesta è solo li la differenza ? Si è rotto il conio e ripararono la R ?   Invece no ! Anche la scritta libertè è diversa come le lettere in corrispondenza della palma e delle foglie ... guardi bene la foglia della palma sotto la T .... in una termina vicino alla T nell'altra moneta che per lei è uguale , termina vicino alla R ! Anche le restanti  foglie della palma terminano in posizioni  diverse rispetto alle lettere   .... 

Quindi non si tratta solo di materiale in rilievo o piccoli puntini insignificanti .... ho ricontrollato e  alcuni tipi hanno lo stesso  conio in comune , ma differiscono per particolari, lampanti come lei li definisce , se non riesce a vederli non è un problema mio .

Concludo dicendo , nella mia guida ci sono tutte le tipologie diverse riscontrabili sul mercato , se invece lei vuole evidenziare i coni , deve produrre un lavoro diverso ; il mio mirava a classificare le varianti .

Detto questo , se ritiene che quello che vedo io non coincide , siccome vedo che ricopre l'incarico di Curatore e Moderatore , apporti tutte le scremature  che ritiene opportuno .

in futuro me ne guarderò bene di non approfondire  nessuna moneta , non voglio perdere tempo a cercare   tipologie  uguali dove non esistono   e  per giunta vede solo lei . Qualcuno parla di infondere ansia .... è lei che l'ha creata . 

Ripeto e concludo , le tipologie sono tutte differenti , alcune possono condividere lo  stesso conio , ma comunque dopo la  riparazione   si possono notare  evidenti differenze  .

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Avevo visto bene ....  qualcuno non ha gradito il mio lavoro .... non era una sensazione , era una realtà 

 

Ripeto , non è lo stesso conio , le 2 foglie del ramo d'ulivo che lambiscono la parte superiore dx del 5 , non sono nella stessa posizione , la differenza non è minima ma molto evidente .

é lei che mi ha indotto a cercare errori dove non esistono  . Le differenze ci sono , è lei che non le vuole vedere  e ridicolizzare  tutte le varianti perchè , forse , il conio di partenza è molto  simile .

2 ore fa, Manuelabrunacci dice:

andrebbe rifinito ed alleggerito da tutte quelle varianti che, in realtà, non sono definibili come tali. 

Non c'è nessun proseguimento , non si preoccupi  ! 

Legga la sua 3° riga .....

Il 17/7/2024 alle 13:18, lorluke dice:

Personalmente, concordo con le osservazioni fatte da @Giov60. Il lavoro svolto, per quanto sicuramente apprezzabile visto che è evidente l’impegno che c’è stato dietro, andrebbe rifinito ed alleggerito da tutte quelle varianti che, in realtà, non sono definibili come tali. 
Un esubero di metallo, ad esempio, non può costituire una variante a sé stante, soprattutto quando si parla di monete preunitarie. 

Ecco, questo non è un aspetto positivo.
Significa che la guida fatta non è (almeno allo stato attuale) così pratica e si finisce col confondersi tra innumerevoli varianti che, alla fine, si fa davvero fatica a differenziare in maniera certa. Una variante deve poter essere riconoscibile da chiunque come tale. 

 

 

Modificato da Manuelabrunacci

Inviato
2 ore fa, Manuelabrunacci dice:

E invece si ! 

Lei vuole scremare dove non c'è niente da scremare .... vuole cercare i coni dove non sono da cercare ....

Quando vede una moneta in vendita , l'inserzione non dice " 1° conio , 2° conio ,  ma  1° tipo , 2° tipo ! io ho sempre letto tipo o variante , non conio .....

Siccome quando ho iniziato la guida sono partita  dalla 1° fotografia su 50 in archivio , l'ho catalogata come 1° tipo , ho guardato tutte le foto e se qualcuna risultava uguale la cancellavo o la sostituivo se  più nitida . Così facendo sono arrivata alla  fine delle foto , e ho catalogato tutte le tipologie che può leggere ; mi creda è stato un lavoro difficile e ostico   ... , ho ricontrollato sia l'an 10 che l'an9  visto che secondo lei avevo creato varianti che non lo erano e mi sono chiesta .... se il 2° tipo e il  4° dell'anno 10 non ho fatto una unica tipologia ... per cosa differiscono se i coni sembrano uguali oltre al consistente materiale in eccesso sulla F di Francs ?

La R di Libertè in una è ribattuta , nell'altra no ! Poi mi sono chiesta è solo li la differenza ? Si è rotto il conio e ripararono la R ?   Invece no ! Anche la scritta libertè è diversa come le lettere in corrispondenza della palma e delle foglie ... guardi bene la foglia della palma sotto la T .... in una termina vicino alla T nell'altra moneta che per lei è uguale , termina vicino alla R ! Anche le restanti  foglie della palma terminano in posizioni  diverse rispetto alle lettere   .... 

 

Quindi non si tratta solo di materiale in rilievo o piccoli puntini insignificanti .... ho ricontrollato e  alcuni tipi hanno lo stesso  conio in comune , ma differiscono per particolari, lampanti come lei li definisce , se non riesce a vederli non è un problema mio .

Concludo dicendo , nella mia guida ci sono tutte le tipologie diverse riscontrabili sul mercato , se invece lei vuole evidenziare i coni , deve produrre un lavoro diverso ; il mio mirava a classificare le varianti .

Detto questo , se ritiene che quello che vedo io non coincide , siccome vedo che ricopre l'incarico di Curatore e Moderatore , apporti tutte le scremature  che ritiene opportuno .

in futuro me ne guarderò bene di non approfondire  nessuna moneta , non voglio perdere tempo a cercare   tipologie  uguali dove non esistono   e  per giunta vede solo lei . Qualcuno parla di infondere ansia .... è lei che l'ha creata . 

Ripeto e concludo , le tipologie sono tutte differenti , alcune possono condividere lo  stesso conio , ma comunque dopo la  riparazione   si possono notare  evidenti differenze  .

an 10 mia (2).jpg

s-l1600(3).thumb.jpg.ab1a6d1e5f5138cdc6a98f2cfdbc6640.jpg.100442a67ee85839eb963fba1907e6e2.jpg

Avevo visto bene ....  qualcuno non ha gradito il mio lavoro .... non era una sensazione , era una realtà 

 

Mi era sfuggita ....  ,se vuole vedere , ci sarebbe anche la barra tra Francs e L'an 10 che differisce .... nella seconda foto , non è tangente all'accento ! 

Lei mi vuole ridicolizzare .... ma non ci riesce .

 


Inviato (modificato)
3 ore fa, Manuelabrunacci dice:

Mi era sfuggita ....  ,se vuole vedere , ci sarebbe anche la barra tra Francs e L'an 10 che differisce .... nella seconda foto , non è tangente all'accento ! 

Lei mi vuole ridicolizzare .... ma non ci riesce

Se posso.......Purtroppo non si può pretendere che a tutti piaccia quello che facciamo-

Consiglio di continuare nel suo (o tuo) studio. Nella Numismatica le controversie sono all'ordine del giorno, purtroppo è questo che noto dopo 30anni. Si sopportano tutti per...... educazione!

Tutti i libri o cataloghi che ci sono, sono stati scritti e studiati da singoli almeno io non conosco nessun studio fatto da più di una persona e che poi. quasi sempre a proprie spese. pubblica. A chi piace lo acquista e lo segue perchè crede che abbia ragione altri lo rifiutano e seguono e acquistano altro. Se la vì. 

 

 

Anche questo è un buon lavoro per esempio:

 

Modificato da favaldar
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Inviato
21 ore fa, favaldar dice:

Nella Numismatica le controversie sono all'ordine del giorno, purtroppo è questo che noto dopo 30anni. Si sopportano tutti per...... educazione!

Concordo che nella numismatica non sempre si può essere tutti d'accordo. 
D'altro canto, però, in quanto disciplina scientifica, è forse bene ricordare che esistono delle regole. 

A tal proposito, credo che possa essere utile a tutti cercare di chiarire cosa sono le varianti di conio. 
Mi permetto di riportare la definizione presente sul catalogo Gigante: 

"Si classificano come varianti di conio quelle monete che, rispetto al tipo stabilito, hanno subito, per opera dell'incisore, una volontaria ed evidente modificazione di alcune caratteristiche di ordine grafico.
È opportuno mantenere in limiti abbastanza stretti la catalogazione delle varianti ai singoli tipi in base agli stessi criteri già adottati dal CNI, dal Cagiati, dal Pagani, dal D'Incerti e dal Traina: testo delle legende (compresi gli errori di punzonatura del dritto e del rovescio ma non quelli del taglio), dimensioni del tipo e dei caratteri usati, punteggiatura, verso in cui è incisa la legenda o l'iscrizione.
Non si ritiene opportuno tenere conto di quelle variazioni risultanti dal mancato allineamento della punteggiatura (che va sempre intesa come posta centralmente), per cui un punto risulta più o meno alto degli altri; allo stesso modo non si deve tenere conto della diversa posizione degli elementi mobili del conio (date e marchi di zecca o del personale di zecca).
Infine, non si devono tenere in alcuna considerazione le curiosità dovute ai difetti di produzione, alle escrescenze di metallo, alla consunzione e/o rottura del conio o del tondello; così come non dovranno essere tenute in considerazione la mancata battitura del tema del contorno, le ribattiture occasionali, le produzioni in incuso e gli assi di conio non conformi al tipo.
Se una moneta è stata emessa con un determinato tipo di contorno (ad esempio liscio) e successivamente è stata ritirata per essere ristampata con un bordo diverso (ad esempio rigato), gli esemplari non ristampati, che continuano a presentare il contorno originale (nel nostro esempio liscio), costituiscono una variante di conio. Discorso diverso, invece, per le monete ristampate che presentano leggere o evidenti tracce del conio precedente, le quali non rappresentano delle varianti di conio ma solo monete ristampate male.
Una parte mobile del conio ristampata su una diversa (marchi di zecca o date) costituisce una variante, così come la mancanza di una parte mobile del conio.

I conî delle monete subiscono una manutenzione da parte dell'incisore atta al “miglioramento” del conio stesso, che, di fatto, ne migliora le caratteristiche, le proporzioni e, delle volte, corregge addirittura gli errori commessi in precedenza dall'incisore. Ad esempio, i punzoni delle monete coniate per la Repubblica italiana sono unici. Accadeva però che ogni anno essi venivano riutilizzati per i nuovi conî (con un conio erano prodotte circa 200.000 monete) i quali potevano subire alcuni piccoli ritocchi.
Le differenze che si possono riscontrare in alcune monete sono quindi dovute a queste lievi modifiche, ma anche, e soprattutto, agli effetti meccanici della coniazione: lunghezza di colli diversi, lobi di orecchi diversi, riccioli dei capelli diversi ecc. Queste particolarità possono essere dovute essenzialmente a differenze, anche piccole, di pressione in fase di coniazione e non sono da considerarsi varianti di conio che, al contrario, devono essere evidenti e volute dall'incisore.

Questo tipo di particolarità sono tenute in grande considerazione unicamente dai possessori delle monete che le presentano; tuttavia, queste curiosità, oltre a non avere alcun interesse di carattere strettamente numismatico, non godono neppure dell'interesse del mercato, il quale non sembra apprezzare e valorizzare ogni minimo cambiamento che può presentare una moneta."

https://catalogogigante.it/monete-italiane/varianti#:~:text=Si classificano come varianti di,alcune caratteristiche di ordine grafico.

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Inviato

Prima di congedarmi definitivamente da questa discussione, consiglio inoltre la lettura di questo articolo intitolato "Errori di coniazione e varianti di conio" presente sul sito internet della numismatica Ranieri: 

"Errori di coniazione
Per quanto l'uomo abbia sempre evoluto il proprio lavoro grazie alle macchine, sicuramente più precise, l'errore umano è sempre stato presente, duemila anni fa come oggi.

E così che possiamo notare, anche nelle pubblicazioni di vendita, monete romane «curiose» in quanto recanti al rovescio, al posto dell'originaria impronta, la raffigurazione del diritto, INCUSA e speculare. Si tratta, molto banalmente, di un errore umano: la moneta già coniata non è stata tolta e di conseguenza il nuovo tondello poggiandovi sopra, non ha ricevuto l'impronta del conio bensì quella della moneta sottostante.

Chi pensa che l’errore, grazie appunto alla moderna tecnologia, sia completamente scomparso deve purtroppo ricredersi. Al contrario le monete della REPUBBLICA ITALIANA che presentano evidenti errori di battitura sono quasi all’ordine del giorno; notizie amplificate grazie anche al notevole interesse che con questi “svarioni” riscuotono presso gli appassionati.

Monete decentrate, mal tagliate, coniate con metalli differenti dall'originale o mancanti in parte dell'immagine sono solo alcuni dei possibili errori riscontrabili.

Le varianti di conio
Quando un conio si logora a seguito dell’usura, bisogna provvedere alla sostituzione con uno nuovo, in tutto uguale al precedente.

Se, per un errore di chi lo ha approntato, il conio sostitutivo non è perfettamente identico al campione, gli esemplari che ne usciranno presenteranno delle varianti di conio rispetto ai campioni. La mancanza di una lettera nella legenda (.....AVG invece di AVGG) o una leggera differenza nella dimensione della testa ne sono l'esempio.

Si può quindi riassumere che una moneta è variante rispetto all'originale quando presenta una o più lievi differenze, spesso ravvisabili solo con il confronto diretto.

Quando queste differenze diventano lampanti ed importanti (vedi la testa volta da una parte anziché dall'altra) allora si parla di tipo diverso."

https://mobile.numismaticaranieri.it/news/66-errori-di-coniazione-e-varianti-di-conio.aspx

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