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Supporter
Inviato (modificato)

Ho notato un nomos di thurium nella prossima asta Roma Numismatics segnalato come molto raro...ho poi visto che ne e' stato appena esitato uno anche in asta Leu. Entrambi sono particolarmente ricchi di simboli... riportano quello che sembra un "grifone"(o pegaso o ippocampo) dietro all'elmo di Atena, due lettere la phi e la A nel paracollo. Mentre nel rovescio oltre al consueto toro e pesce...un arco. Credo sia ben difficile ricavare da tali simboli un significato...in particolare mi ha colpito il simbolo del "grifone?", o come si voglia chiamarlo, che mi sembra sia presente anche in alcune monete di Velia (rappresentato sull'elmo) e piu' in generale nella monetazione magnogreca (litra di siracusa...). Volevo chiedere agli esperti del settore se sia possibile ricevere maggiori informazioni in particolare su tale simbolo. Non possiedo HN italy per un raffronto e volevo anche chiedere se verosimilmente tali monete siano autentiche e corrispondano alla tipologia censita. Mi pare di notare una certa somiglianza sul conio del dritto...allego le immagini delle monete...un saluto a tutti

Screenshot_20221204-154516_Samsung Internet~2.jpg

Screenshot_20221203-210916_Samsung Internet~2.jpg

Modificato da Andrea Costa

Inviato (modificato)

Unisco @Andrea Costa il n. 1836 come censito da Rutter nel suo HN Italy .

La moneta è tra le non molte riprodotte nelle tavole ma con fotografie da calchi e quindi poco raffrontabili con fotografie dirette . 

Una buona serata

001 HN Italy 1836.jpg

002 HN Italy 1836.jpg

Modificato da VALTERI
  • Grazie 1

Supporter
Inviato (modificato)

Si vede in effetti poco il simbolo dietro il collo...viene definito (griffin) grifone ma con il punto di domanda...nella moneta Leu pare una protome di pegaso...somiglia a quello raffigurato nell'emilitra di Timolente...ma forse anche l'ippocampo ci puo' stare...a vostro parere le monete paiono autentiche?

Modificato da Andrea Costa

Inviato

Pur rappresentando una delle monetazioni più cospicue e importanti della Magna Grecia, la zecca di Thurium non è stata mai oggetto di uno studio specifico basato sulla sequenza delle emissioni.  Se infatti si esclude un vecchio lavoro di Jörgensen (1906) sulle serie iniziali e un altrettanto datato lavoro di Noe sui distateri (1935), gli studi sulla zecca appaiono alquanto settoriali e limitati per lo più a singole fasi produttive e/o a brevi note di iconografia monetale. In quest’ottica anche la sistemazione delle emissioni proposta da Rutter (HN), certamente di notevole interesse, si basa essenzialmente su repertori di vecchia data che tuttavia l’assenza di uno studio complessivo rende suscettibile di revisione e aggiornamento.

Questa premessa, che all’apparenza potrebbe sembrare superflua e non consona al tema in oggetto, ritengo invece sia d’obbligo. E’ solo infatti dalla definizione dell’esatta successione delle serie monetali, a Thurii particolarmente abbondanti, che sarà possibile avanzare delle ipotesi in merito a particolari componenti del repertorio tipologico che caratterizzano le diverse fasi produttive.

Detto ciò e tornando all’acuto quesito del post iniziale, in via preliminare si osserva che il grifo caratterizza le monete thurine (stateri e distateri) in fasi distinte e con modalità differenziate. Risulta infatti attestato sia come ornamento dell’elmo di Athena, collocato sul lophos o sul paranuca, sia come simbolo accessorio posto generalmente dietro la testa della dea. In quest’ultimo caso, però, l’elmo appare sormontato da Scylla.

 

BM 1950-0401.12

image.png

 

CNG 121, 2022, 74 (distatere)

image.png

 

Lanz 149, 2010, 45

image.png

 

Tkalec AG, 9.5.2005, 11

image.png

 

BM 1920-0725.24

image.png


Inviato

La comparsa del grifo sull’emo di Athena contrassegna emissioni di centri diversi: di Velia, di Heraklea in Lucania, di Siracusa in età agatoclea, nonché su esemplari che travalicano ampiamente i confini magnogreci – aurei di Alessandro Magno, monete di Soloi (Cilicia) e di Assos (Troade). 

 

Velia

Leu 11, 2022, 16

image.png

 

Heraklea

Leu 11, 2020, 592

image.png

 

Siracusa

Peus 431, 2022, 3063

image.png

 

Gorny & Mosch 289, 2022,160

image.png

 

Soloi (Cilicia)

image.png

 

Assos (Troade)

Nomos, Obolos W.A. 22, 2022, 315 (AE)

image.png

 


Inviato

In qualità di mostro mitologico sacro alla dea in cui si componevano i caratteri del leone (corpo) e quelli dell’aquila (becco ed ali), il grifo ben dovette prestarsi a rappresentare nella coscienza greca quel carattere di natura militare che costituiva uno degli ambiti propri di Athena e che a Thurii in particolare appare ulteriormente suggellato dalla figura di Scylla. Ulteriori confronti, per restare in ambito magnogreco, derivano dalla raffigurazione di Hera Lacinia con polos ornato da grifoni su monete di Crotone e di Pandosia generalmente attribuite agli anni della lega italiota e quindi ancora in un contesto di natura militare.

 

Kroton

Noble Numismatics Pty Ltd 126, 2021, 2545

image.png

 

Pandosia

Boston, MFA, 0196

https://collections.mfa.org/objects/4275

image.pngimage.png

 

Non a caso Chevalier e Gheerbrant (Dizionario dei simboli, I, Milano 2008, s.v. Grifone) sottolineano che presso i Greci una delle funzioni del grifone fu quella di simbolo della forza e della vigilanza. Quest’ultimo aspetto appare particolarmente interessante in quanto veicola la funzione del grifone quale essere mitologico a difesa del male che nel contesto di una divinità notoriamente guerriera, quale Athena, potrebbe assurgere a simbolo beneagurante e positivo, “protettore” e “salvatore”. Una funzione che appare evocata in modo suggestivo dalla presenza del grifone sull’elmo di Ares in una serie bronzea a nome dei Brettii.

 

RN 25, 2022, 77

image.png


Supporter
Inviato

@dracma voglio siceramente ringraziarti per questo intervento. Quindi e' proprio il grifo! E' veramente affascinante trovare questo simbolo in diverse coniazioni magnogreche. Ricordo anche il grifo rappresentato nelle monete di kainon...Se associato al contesto di natura militare, tornando agli stateri iniziali, e' interessante sia associato al simbolo dell'arco...comunque la monetazione di thurii merita senz'altro uno studio adeguato...chissa' a cosa si riferiscono anche le lettere che in alcune tipologie compaiono, tra le quali la phi mi pare con particolare frequenza...il magistrato monetale, l'incisore o che altro...chissa' se sara' possibile chiarire...

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