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rubate 450 celtiche in oro


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Risposte migliori

Non ti arrabbiare Tinia ,si fa per discutere un po'.

Io non sono né sono mai stato un archeologo, e nemmeno sono contrario alla vendita dei multipli custoditi nei musei ,di qualsiasi materiale essi siano.

Io sono contrario allo smembramento dei cosiddetti "tesori"  in quanto ,opinione personale ,li considero contesti chiusi , storicamente ,numismatica mente e archeologicamente non divisibili.

Poi possiamo andare avanti all'infinito ma lo status quo è questo. 

P.S 

Preferisco discutere con te e restare in disaccordo che sentire di corna torinesi e gossip vari..

Un saluto

Adelchi 

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Adesso, Adelchi66 dice:

Non ti arrabbiare Tinia ,si fa per discutere un po'.

Io non sono né sono mai stato un archeologo, e nemmeno sono contrario alla vendita dei multipli custoditi nei musei ,di qualsiasi materiale essi siano.

Io sono contrario allo smembramento dei cosiddetti "tesori"  in quanto ,opinione personale ,li considero contesti chiusi , storicamente ,numismatica mente e archeologicamente non divisibili.

Poi possiamo andare avanti all'infinito ma lo status quo è questo. 

P.S 

Preferisco discutere con te e restare in disaccordo che sentire di corna torinesi e gossip vari..

Un saluto

Adelchi 

 

Non mi arrabbio, ma se ti spiego la stessa cosa per tre volte e per tre volte mi rispondi “ dove vai?son cipolle! “ come se non avessi detto nulla, allora mi viene il sospetto che tu non voglia sentirmi o non ti convenga.

buone ferie se ci sei sennò per quando ci sarai 

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Supporter

Premetto che sono un eretico.

do un’opinione non opinione visto che si può vedere caso per caso

detto ciò agli studiosi bastano davvero dati , disegni, foto, scansioni etc etc. Gli oggetti de facto servono ai superspecialisti. Ma bisogna avere a disposizione tali informazioni che, per esempio le casa d’aste forniscono per le loro attività ma non sempre ,eufemismo, le organizzazioni che custodiscono e studiano (o dovrebbero farlo) il materiale. Io ho disegnato urne cinerarie in vetro per delle pubblicazioni già disegnate e fotografare da altri. Di fatto avere l’oggetto in mano poteva servire per davvero ad uno studioso di vetri antichi.

altra cosa da dire che tutto quello che viene da lasciti e collezioni private non si possono alienare. Per un po’ ho lavorato in una biblioteca che una volta ha ricevuto una meravigliosa donazione di volumi riviste fotografie e….fumetti pornografici d’epoca. Molto schifosi. Si dice che siano stati distrutti, per fortuna. Ma è un caso strano. Il resto è vincolato per lascito.

Anfore… un mio cavallo di battaglia…. Centinaia di migliaia ritrovate, esposte veramente poche. Vista una per tipologia le altre a che servono? 
vogliamo muserà lizzare gli interi cariche delle onerarie? Va bene! Vogliamo esporre un intero drenaggio o tutti i pezzi che ancora stanno sotto al testaccio? Ma quando mai… tieni bolli, titula picta, graffiti ed impronte e poi? Perché non alienare tutte le produzioni a matrice tutte identiche?

quindi vogliamo muserà lizzare interi hoards? Va benissimo.

vicarello vorrei fosse esposto interamente, così come Como.

non apprezzerei l’esposizione (anche se andai a vederla temporibus illis) sulla collezione di monete della zecca di Ticinum di Franco Rolla, perché sono certo che risulterebbe noiosa per il pubblico.

Ho scritto da cellulare in fila in aeroporto quindi rileggerò, correggerò refusi e specificherò più avanti

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Supporter

Il totale è più della somma delle parti. E come tale secondo me va, a volte, valorizzato. E se valorizzato come tale, non va fatto solo nell'ottica di studiosi e specialisti, ma anche nell'ottica di semplici fruitori o di bambini che, come scrive @Tinia Numismatica, facciano proprio: "Ooohhh...".  Si può discutere della convenienza a smembrare e/o alienare certe cose, ma un museo non può non misurarsi con un certo grado di spettacolarizzazione. Mi sembra sia questione di scelte, convenienza, opportunità, non questione dicotomica tra sì e no. Mi fa specie comunque vedere come la miccia della diatriba tra archeologi, museografi, commercianti e collezionisti ci metta meno di un secondo ad accendersi. Ma possibile che non ci si trovi? 

E comunque non possiamo pensare che se quelle monete fossero state alienate, ora sarebbero ancora integre. È affermazione incontrovertibile, ma alienate non vuol dire fruibili per la collettività, per le scuole.

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7 ore fa, sdy82 dice:

Il totale è più della somma delle parti. E come tale secondo me va, a volte, valorizzato. E se valorizzato come tale, non va fatto solo nell'ottica di studiosi e specialisti, ma anche nell'ottica di semplici fruitori o di bambini che, come scrive @Tinia Numismatica, facciano proprio: "Ooohhh...".  Si può discutere della convenienza a smembrare e/o alienare certe cose, ma un museo non può non misurarsi con un certo grado di spettacolarizzazione. Mi sembra sia questione di scelte, convenienza, opportunità, non questione dicotomica tra sì e no. Mi fa specie comunque vedere come la miccia della diatriba tra archeologi, museografi, commercianti e collezionisti ci metta meno di un secondo ad accendersi. Ma possibile che non ci si trovi? 

E comunque non possiamo pensare che se quelle monete fossero state alienate, ora sarebbero ancora integre. È affermazione incontrovertibile, ma alienate non vuol dire fruibili per la collettività, per le scuole.

 

Bastava che fossero distribuite tra più musei….. non sarebbe successo e sarebbero ancora fruibili …idem se fossero state( in parte) alienate: sai dove sono 

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Purtroppo nelle istituzioni museali permane spesso (non sempre e con lodevoli eccezioni) un atteggiamento autoreferenziale e negativistico sulla numismatica: si giustificano le omissioni, qualunque esse siano (furti, scomparse, mancate esposizioni, chiusure, rifiuti a far visionare il materiale, ...) ed i magazzini traboccano. Nel contempo lo stato è feroce e vessatorio nei confronti dei privati e del possesso di materiale numismatico. E' un atteggiamento ideologico che parte da lontano e si nutre di ipotesi e teoremi mai dimostrati che fanno comodo ad un populismo e opportunismo politiko e burokratico di cui l'Italia è maestra. Ma capisco che stiamo andando OT.

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Credo inoltre che finanziare i musei con la vendita di materiale non necessario (doppioni o reperti minori) possa essere la strada giusta per favorire la fruibilità di quanto lo merita e minimizzare i rischi. Rischi anche numismatici, di cui a volte sono responsabili i curatori stessi: mi è capitato non raramente di vedere monete tirate a lustro e, alle mie perplessità, sentirmi rispondere dal responsabile che questo è quello che la gente vuol vedere!

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14 ore fa, sdy82 dice:

alienate non vuol dire fruibili per la collettività, per le scuole.

Personalmente ho fatto lezione di numismatica a moltissime classi delle medie e del liceo. E conosco tanti collezionisti che fanno la stessa cosa. So che lo fanno anche i musei. E sinceramente credo che entrambi cerchino di farlo nel migliore dei modi.

Seconda questione la fruibilità. Ho sempre trovato ampia disponibilità tra i collezionisti.

Arka

Diligite iustitiam

Modificato da Arka
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2 ore fa, Arka dice:

Personalmente ho fatto lezione di numismatica a moltissime classi delle medie e del liceo. E conosco tanti collezionisti che fanno la stessa cosa. So che lo fanno anche i musei. E sinceramente credo che entrambi cerchino di farlo nel migliore dei modi.

Seconda questione la fruibilità. Ho sempre trovato ampia disponibilità tra i collezionisti.

Arka

Diligite iustitiam

 

Magari avessi avuto alle medie/liceo un insegnante (anche per un giorno) che mi avesse parlato di numismatica ! 

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Il 13/8/2023 alle 16:49, Arka dice:

Personalmente ho fatto lezione di numismatica a moltissime classi delle medie e del liceo. E conosco tanti collezionisti che fanno la stessa cosa. So che lo fanno anche i musei. E sinceramente credo che entrambi cerchino di farlo nel migliore dei modi.

Seconda questione la fruibilità. Ho sempre trovato ampia disponibilità tra i collezionisti.

Arka

Diligite iustitiam

 

Io salterei tranquillamente le ore di ginnastica per avere una lezione di numismatica. 

Magari in quinta ci sarà 😂😂

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Per quanto riguarda i tesoretti di monete penso anch'io che costituiscano un insieme indivisibile e da considerarsi come un "oggetto" unico.

Per quanto riguarda tute le altre monete io sono dell'opinione che i musei farebbero bene a vendere i doppioni, per far cassa e per accontentare i collezionisti. A che scopo tenere un il doppione di una moneta già ben documentato e classificato e che rimarrebbe per sempre in un cassetto (se non vien rubato)?

Ancor di più son convinto che i musei dovrenbbero vendere gli oggetti seriali che ingombrano i magazzini.          Questo sarebbe un importante contrasto ai tombaroli e ai trafficanti di antichità. 

Inoltre la vedrei la cosa come un incentivo alla cultura. A basso prezzo chiunque si potrebbe permettere di tenere a casa un'anfora, un vaso romano, una lucerna, ...

Sarebbe bello che in un paese o cittadina di origine romana i musei distribuissero qualche oggetto in negozi, bar, uffici, alla vista del pubblico; che mettessero frammenti lapidei senza vera importanza nei giardini pubblici o murati in edifici privati. Qualcosa andrebbe certo rubato o distrutto, ma il resto avrebbe funzione culturale.

Sarebbe bello se nelle scuole ci fosse una vetrinetta con ritrovamenti fatti nella zona, monete ed oggetti di nessuna importanza museale, ma che potrebbero essereculturalmente appaganti per chi li guarda e di stimolo alla conoscenza per qualcuno.

Qualcuno ha parlato di lezioni di numismaatica nelle classi. Ne ho tenuta anch'io una. Avevo preparato, ricordo, 22 monete medievali, mda mostrare e poi distribuire in regalo, ma da amici sono stato caldamente sconsigliato dal farlo, anche se erano tutte documentate per lecita provenienza. Meglio non rischiare.

Ma quanto sarebbe bello se un collezionista o un dipendente di un museo al termine di una lezione, potesse liberamente regalare delle monete ai bambini, ... la maggior parte andrebbero perdute, ma quacuna forse diventerebbe un seme che trova terreno fertile nel cuore e nella mente di un bambino. Sarebbe bello.

 

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21 ore fa, chievolan dice:

Per quanto riguarda i tesoretti di monete penso anch'io che costituiscano un insieme indivisibile e da considerarsi come un "oggetto" unico.

Per quanto riguarda tute le altre monete io sono dell'opinione che i musei farebbero bene a vendere i doppioni, per far cassa e per accontentare i collezionisti. A che scopo tenere un il doppione di una moneta già ben documentato e classificato e che rimarrebbe per sempre in un cassetto (se non vien rubato)?

Ancor di più son convinto che i musei dovrenbbero vendere gli oggetti seriali che ingombrano i magazzini.          Questo sarebbe un importante contrasto ai tombaroli e ai trafficanti di antichità. 

Inoltre la vedrei la cosa come un incentivo alla cultura. A basso prezzo chiunque si potrebbe permettere di tenere a casa un'anfora, un vaso romano, una lucerna, ...

Sarebbe bello che in un paese o cittadina di origine romana i musei distribuissero qualche oggetto in negozi, bar, uffici, alla vista del pubblico; che mettessero frammenti lapidei senza vera importanza nei giardini pubblici o murati in edifici privati. Qualcosa andrebbe certo rubato o distrutto, ma il resto avrebbe funzione culturale.

Sarebbe bello se nelle scuole ci fosse una vetrinetta con ritrovamenti fatti nella zona, monete ed oggetti di nessuna importanza museale, ma che potrebbero essereculturalmente appaganti per chi li guarda e di stimolo alla conoscenza per qualcuno.

Qualcuno ha parlato di lezioni di numismaatica nelle classi. Ne ho tenuta anch'io una. Avevo preparato, ricordo, 22 monete medievali, mda mostrare e poi distribuire in regalo, ma da amici sono stato caldamente sconsigliato dal farlo, anche se erano tutte documentate per lecita provenienza. Meglio non rischiare.

Ma quanto sarebbe bello se un collezionista o un dipendente di un museo al termine di una lezione, potesse liberamente regalare delle monete ai bambini, ... la maggior parte andrebbero perdute, ma quacuna forse diventerebbe un seme che trova terreno fertile nel cuore e nella mente di un bambino. Sarebbe bello.

 

 

Sono d'accordissimo con lei, ma credo che per cambiare certe cose in Italia serva un insegnamento che parta da lontano, soprattutto dalle università.

Ad esempio sarebbe bello se i direttori dei musei ci spiegassero, come mai tantissimi oggetti ritenuti seriali, giacciono incustoditi e magari  non catalogati nei magazzini museali, non fruibili dal grande pubblico.

Che senso ha tutto ciò?

 

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1 ora fa, torpedo dice:

Sono d'accordissimo con lei, ma credo che per cambiare certe cose in Italia serva un insegnamento che parta da lontano, soprattutto dalle università.

Ad esempio sarebbe bello se i direttori dei musei ci spiegassero, come mai tantissimi oggetti ritenuti seriali, giacciono incustoditi e magari  non catalogati nei magazzini museali, non fruibili dal grande pubblico.

Che senso ha tutto ciò?

 

 

Ce l’ha, ce l’ha….allo stesso modo in cui trovi falsi degli anni 60/70 nei Monetieri che in teoria sarebbero li dal 1900…

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1 ora fa, torpedo dice:

Sono d'accordissimo con lei, ma credo che per cambiare certe cose in Italia serva un insegnamento che parta da lontano, soprattutto dalle università.

Ad esempio sarebbe bello se i direttori dei musei ci spiegassero, come mai tantissimi oggetti ritenuti seriali, giacciono incustoditi e magari  non catalogati nei magazzini museali, non fruibili dal grande pubblico.

Che senso ha tutto ciò?

 

 

Magari qualche mano lesta ne può approfittare 

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A pensar male si fa peccato, ma....

Magari però non in tutti! Ci sono anche casi di semplice incuria, disinteresse, apatia verso il proprio lavoro,....Ma anche carenza di personale!

I sistemi museali italiani sono moltissimi ma ognuno è un caso a se stante con le proprie peculiarità e le proprie "carenze strutturali e di personale" , quindi per risolvere il problema bisognerebbe studiare caso per caso!

Certamente è una questione lunga e complessa, ma solo così si potrà fare qualcosa di utile.

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20 ore fa, Tinia Numismatica dice:

Ce l’ha, ce l’ha….allo stesso modo in cui trovi falsi degli anni 60/70 nei Monetieri che in teoria sarebbero li dal 1900…

 

Ciao, purtroppo mai parole furono piu profetiche di queste del post 🙂. Notizia appena appresa di numerosi beni archeologici trafugati niente meno dal British Museum. Cosa aggiungere, quindi......

ANTONIO 

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1 ora fa, SAURON05 dice:

Ciao, io attenderei ulteriori e più attendibili notizie 🙂. Resta la gravità del fatto, indipendente che i reperti siano stati trafugati o sostituiti (cosa ainoi già accaduta al BM) nelle teche espositive o dai depositi del museo. E pur vero che tutto il mondo è paese ma se succede al BM non voglio immaginare cosa possa avvenire negli altri.....

ANTONIO 

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3 ore fa, SAURON05 dice:

Non l’avrei mai creso…😂😂😂😂😂

2 ore fa, Pxacaesar dice:

Ciao, io attenderei ulteriori e più attendibili notizie 🙂. Resta la gravità del fatto, indipendente che i reperti siano stati trafugati o sostituiti (cosa ainoi già accaduta al BM) nelle teche espositive o dai depositi del museo. E pur vero che tutto il mondo è paese ma se succede al BM non voglio immaginare cosa possa avvenire negli altri.....

ANTONIO 

 

In confronto a noi sono dei dilettanti dell’ultima ora. 

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Il 11/8/2023 alle 22:10, Gallienus dice:

Volevo portare lo stesso esempio. Io adoro le musealizzazioni di tesoretti.

Anche perché nel 90% dei casi la musealizzazione della moneta singola è talmente scadente (da lontano, senza la possibilità di vedere i due lati, ecc.) che non si riesce a cogliere quasi nulla, anche se ora ho imparato un trucco... guardarle attraverso la fotocamera dello smartphone al massimo ingrandimento. Ti viene un po' il mal di mare, ma la lettura della moneta vale il rischio.

 

Leggendo questo tuo commento , @Gallienus, mi vengono in mente i nostri convegni (parolone per dare una parvenza dignitosa sulle nostre fiere) in cui al terzo strizzare gli occhi ed allungare il collo a rischio distorsione verso le teche con le monete lontane 2 metri ed al quinto : “posso vedere questa ?” Desisto e vado a vedere le schede telefoniche o i coccodritti… (scusate l’off topic estivo post-ferragostano) 

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