Cataloghi numismatici: regole di scrittura delle proprietà fisiche delle monete

[dracma]

22 minuti fa, apollonia dice:

Dire che una moneta “pesa tot grammi” ci sta perché la pesata, che si effettua con una bilancia, dà la quantità di materia che compone la moneta. Dire invece che “il peso della moneta è tot grammi” è concettualmente errato in quanto il peso è una forza con unità di misura il newton, mentre il grammo è l’unità di misura della massa

Ecco, questo richiederebbe molta buona volontà. In ogni caso credo che difficilmente un numismatico farà differenza tra peso e massa o almeno, per quanto mi riguarda, nella letteratura numismatica credo di non aver mai letto "la massa della moneta è di 8 g" ma sempre "il peso della moneta è di 8 g". Sarà anche scientificamente non corretto ma non mi pare che alteri sensibilmente il concetto che si vuole esprimere. Stesso discorso per l'indicazione della percentuale del metallo nella lega, un dato che mi sembra quasi mai riportato dai cataloghi di vendita. 

Ripeto, tutte le sue notazioni, per le quali la ringrazio, sono di grande utilità ma presuppongono conoscenze non comuni per un numismatico.

[coinzh]

Se si vuole considerare la numismatica una scienza bisognerebbe anche che la numismatica usi le convenzioni scientifiche comunemente in uso.

[dracma]

8 minuti fa, coinzh dice:

Se si vuole considerare la numismatica una scienza bisognerebbe anche che la numismatica usi le convenzioni scientifiche comunemente in uso.

 

Usare le convenzioni scientifiche (AG, mm, g) è senza dubbio indispensabile anche nella scienza numismatica.

Il mio discorso verteva sulle due affermazioni "il peso della moneta è di tot g" e "la massa della moneta è di tot g".

[coinzh]

L‘argento in chimica si abbrevia Ag e non AG.

in genere per quel che ne so io si scrive peso moneta: 12 g, piu‘ corretto sarebbe: massa moneta 12 g

mi sembra pleonastico fare la frase che dice la massa/il peso della moneta e‘ 12 g

[apollonia]

2 ore fa, dracma dice:

Ecco, questo richiederebbe molta buona volontà. In ogni caso credo che difficilmente un numismatico farà differenza tra peso e massa o almeno, per quanto mi riguarda, nella letteratura numismatica credo di non aver mai letto "la massa della moneta è di 8 g" ma sempre "il peso della moneta è di 8 g". Sarà anche scientificamente non corretto ma non mi pare che alteri sensibilmente il concetto che si vuole esprimere. Stesso discorso per l'indicazione della percentuale del metallo nella lega, un dato che mi sembra quasi mai riportato dai cataloghi di vendita. 

Ripeto, tutte le sue notazioni, per le quali la ringrazio, sono di grande utilità ma presuppongono conoscenze non comuni per un numismatico.

 

Nei testi inglesi si trova spesso il termine “mass” riferito alle monete e non so se e quando potrà capitare da noi. Ma il mio punto di vista è un altro.

Ho sotto mano il catalogo Gigante delle monete italiane dal ‘700 all’Euro di qualche anno fa con questa notazione delle proprietà fisiche della moneta da 5 Lire di Vittorio Emanuele III del 1914:

Argento 900‰ (Ag)        Ø 37 mm – Peso 25 g

Lasciando pure “Peso” perché il termine è storicamente molto familiare nella Numismatica, è così difficile per gli addetti ai lavori prendere questa scrittura come modello? È così difficile recepire che il simbolo del grammo è “g”, senza punto, da mettere dopo il valore numerico? Dovrebbe essere chiaro ormai che il simbolo può essere seguito dal punto solo alla fine di una frase ma non nel testo, come pure che il simbolo “gr” è quello del grano e non del grammo. Per non parlare della questione legale legata all’uso di un simbolo improprio come si è visto per la multa comminata al commerciante di Vicenza. Quindi “25 g” oppure “venticinque grammi”, ma non “25 gr”. Eppure...

apollonia

[apollonia]

Non vedo nemmeno particolari difficoltà a usare "massa" invece di "peso" nella nostra lingua. Solo una lettera dell'alfabeto in più.

apollonia

[apollonia]

Salve.

C’è un dato da aggiungere all’argomento iniziale sulla scrittura delle dimensioni e dei dati ponderali di una moneta, riguardo al quale ho scritto: È evidente che “10 mm” o “mm 10” dà a chi legge la stessa informazione sulle dimensioni della moneta, ma il punto è sull’opportunità o meno di seguire le regole stabilite dalla comunità scientifica nella scrittura delle proprietà fisiche delle monete se la Numismatica è considerata una scienza.

Secondo Vel Saties: Non esiste una standardizzazione in quanto le regole editoriali variano e poi, diciamocelo, preporre o post porre l’indicazione dell’unità di misura non cambia assolutamente nulla.

La mia considerazione è stata che: Le norme editoriali, variabili da rivista a rivista, non possono coinvolgere anche l’espressione delle misure regolamentate da un Sistema Internazionale di Unità di Misura che non lascia spazio a divagazioni dettate da opinioni o gusti personali.

Ma non è tutto.

Per il decreto completo v. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1982/11/03/082U0802/sg

Regole di scrittura delle unità di misura.

Per indicare le unità di misura legali si devono usare esclusivamente le denominazioni, le definizioni e i simboli previsti dal DPR 802/82. Riportiamo qui le regole di scrittura più importanti. • Le denominazioni delle unità di misura vanno sempre scritte in carattere minuscolo, prive di accenti o altri segni grafici. • Le denominazioni delle unità hanno solo singolare. • I simboli delle unità di misura vanno scritti esattamente come prevede il DPR 802/82 cioè con l'iniziale minuscola, tranne quelli derivanti da nomi propri. • I simboli, in quanto simboli e non abbreviazioni, non devono essere seguiti dal punto (salvo che si trovino a fine periodo). • Dovendo indicare un quantitativo si scrive prima il valore numerico e poi il simbolo dell'unità di misura.

Es. 10 grammi > 10 g                      10 gr     10 g.      g 10        gr 10 (errate iscrizioni)

10 kilogrammi > 10 kg                   10 Kg     10kgr    10kg.     Kg 10 (errate iscrizioni)

 

Non seguire la precisa normativa del D.P.R. 12 agosto 1982, n. 802 e successive modifiche e integrazioni che, recependo le disposizioni dell’Unione Europea in materia, specifica quali siano le unità di misura legali, nonché i relativi simboli da utilizzare per esprimere grandezze, può comportare una multa come è capitato a un commerciante di Vicenza.

Il motivo è per aver indicato in fattura il peso della merce abbreviando grammi in “gr.” invece della corretta abbreviazione di grammo “g” (minuscolo e senza il punto), l’unica utilizzabile.

Notare che “gr” senza punto è il simbolo di “grano”, unità di misura di massa molto usata nei paesi anglosassoni equivalente a ca. 64,8 mg.

apollonia

[apollonia]

Un’ultima osservazione.

Sono d’accordo – e l’ho anche scritto – che la scrittura “g 10” dà a chi legge la stessa informazione della scrittura corretta “10 g”, solo che se si pensa alla lingua parlata, nessuno chiederebbe mai in un negozio di generi alimentari: “Mi dia “ettogrammo uno” o “grammi cento” di prosciutto. Né tantomeno: “kilogrammo uno” o “grammi mille” di pane.

Analogamente non direbbe mai che la velocità limite delle autovetture in un centro abitato può essere di “chilometri trenta all’ora”, ma di “trenta chilometri all’ora” (o più semplicemente di “trenta all’ora” e non di “all’ora trenta”).

Se la lingua scritta deve rispecchiarne l’uso in quella parlata, non capisco perché posporre quella “g” al numero come vuole non solo la comunità scientifica, ma anche la normativa ufficiale, costi una fatica sovrumana agli addetti ai lavori.

apollonia