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La "gestalt" nelle monete


cabanes

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da: Irenaus Eibl-Eibesfeldt "L'uomo a rischio"


affascinante, e stimolante.
Mi sono messo allora di buzzo buono per vedere cosa può succedere applicando questa tecnica alle fattezze rappresentate nelle monete, sia per curiosità meramente grafico-informatica, sia per vedere se vi fossero dei 'modelli di riferimento'.
Ho scelto un insieme omogeneo di volti, sia da un punto di vista storico, sia da un punto di vista geografico (ed anche perchè erano quelli più numerosi nel mio monetiere).
I volti elaborati quindi sono tutti di regnanti (principatanti, granducatanti) della Germania preimpero.

 

tutti.jpg.63c81c18c827019ba218729bdbbee5b1.jpg

Nella prima elaborazione si possono vedere i volti sovrapposti così come li ho fotografati.

 

A.jpg.f4e13d52daadee9682b89f84be60039d.jpg

 

In seguito ho provveduto a ruotare le immagini, in modo da verticalizzare la linea ideale che collega fronte e mento, ho traslato tali immagini in modo da far coincidere tutte queste linee ideali ed infine, con un'altra traslazione, ho portato gli occhi tutti alla stessa altezza: ecco il secondo risultato.

 

B.jpg.dd23f257fef99ddac38b5566db4f98ce.jpg

 

Interessante notare come la manipolazione delle immagini iniziali non abbia sostanzialmente modificato l'archetipo: lo temevo, e in questo caso si sarebbe dimostrato che non c'era alcun 'modello di riferimento'; invece il modello si è conservato, e quindi c'è.


Per concludere: mi sono divertito, anche perchè ho dovuto scrivere qualche programmino per manipolare le immagini, e mi sono sentito pure importante (Eibl-Eibesfeldt definisce impressionante il lavoro del Daucher: allora ho fatto anch'io qualcosa di impressionante !)


Ci sono dei 'modelli di riferimento'? La prima impressione che ne ricavo è che il governante gestaltico aveva tratti piuttosto giovanili, quasi infantili, da bambinone insomma.


Erano poi realmente così?

 

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Supporter

Davvero non saprei se sia il caso di scomodare la Teoria della Gestalt per parlare di ricorrenza tipologica dei ritratti monetali. (A onor del vero io, e parlo per me, neanche padroneggio i postulati gestaltici.)

Sappiamo che i ritratti sono sempre raffigurazioni ideali.

18 ore fa, cabanes dice:

La prima impressione che ne ricavo è che il governante gestaltico aveva tratti piuttosto giovanili, quasi infantili, da bambinone insomma.

Io non vedo onestamente tratti giovanili, bambineschi. Vedo anzi tratti adulti con barba e stempiatura, la qual cosa è tipica nel genere maschile dell'età adulta, matura, un'età oserei dire quasi al giro di boa.

Però siamo nel campo della Gestalt, dei meccanismi percettivi, e quindi mi ritrovo schiavo della mia percezione. Mi fermo qui. Alzo le mani.

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