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Inviato

Ciao a tutti, ho appena acquistato 4 dei 6 volumi del De monetis Italiae di Filippo Argelati ma mi sono reso subito conto di non essere riuscito a capire come si consulta.

Mi spiego, su altri testi in mio possesso le descrizioni sono normalmente numerate e fanno riferimento a codici alfanumerici su tavole con foto o disegni, qui non è così. Almeno credo.

Qualcuno riesce a darmi qualche dritta?

Per esempio, il testone di Milano per Galeazzo Maria Sforza di cui allego le foto dove lo trovo e come faccio per arrivarci?

Grazie in anticipo.

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Inviato
3 ore fa, sgama1975 dice:

Ciao a tutti, ho appena acquistato 4 dei 6 volumi del De monetis Italiae di Filippo Argelati ma mi sono reso subito conto di non essere riuscito a capire come si consulta.

Mi spiego, su altri testi in mio possesso le descrizioni sono normalmente numerate e fanno riferimento a codici alfanumerici su tavole con foto o disegni, qui non è così. Almeno credo.

Qualcuno riesce a darmi qualche dritta?

Per esempio, il testone di Milano per Galeazzo Maria Sforza di cui allego le foto dove lo trovo e come faccio per arrivarci?

Grazie in anticipo.

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Il De Monetis dell'Argelati non è un repertorio ragionato di monete, come, esempio per eccellenza, il Corpus Nummorum Italicorum, dove le monete sono descritte, classificate e corredate di un numero identificativo, qui invece si è davanti ad una grande opera miscellanea in cui sono presenti e raggruppati insieme diversi saggi e trattati di molteplici autori sia di carattere storico, ad esempio il saggio del Liruti sulle monete del Friuli, come di ambito più strettamente tecnico monetario e inerenti quindi problemi che interessavano l'attualità del tempo...


Inviato (modificato)
7 ore fa, sgama1975 dice:

Ciao a tutti, ho appena acquistato 4 dei 6 volumi del De monetis Italiae di Filippo Argelati ma mi sono reso subito conto di non essere riuscito a capire come si consulta.

Mi spiego, su altri testi in mio possesso le descrizioni sono normalmente numerate e fanno riferimento a codici alfanumerici su tavole con foto o disegni, qui non è così. Almeno credo.

Qualcuno riesce a darmi qualche dritta?

Per esempio, il testone di Milano per Galeazzo Maria Sforza di cui allego le foto dove lo trovo e come faccio per arrivarci?

Grazie in anticipo.

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Scusa Sgama ma quando hai acquistato l’Argelati - che e’ un testo del 1759 - sapevi cosa stavi acquistando ?

parlare di codici alfanumeri di riferimento e di tavole con foto per un testo del 1700  e’ come avere acquistato una carrozza del XVIII secolo e ostinarsi a cercare  il pulsante per reclinare i sedili o il navigatore.

Se hai bisogno di informazioni su un testo de Galeazzo Maria vi sono decine di testi piu’ attuali che possono darti dati scientifici, contesti di emissione, comparazioni con altri esemplari etc in modo molto piu’ efficace, aggiornato alla lucd della ricerca piu’ recente.

L’Argelati ( o il Belljni o lo Zanetti - coevi) si consultano per conoscere ‘cosa’ scrivevano su determinate emissioni ( Milano per l’appunto) a quell’epoca essendo gli autori dei grandi studiosi e pionieri della ricerca numismatica che per le monete italiche muoveva allora i orimj passi.

sono i testi - prodromici - sui quali si e’ venuta costruendo - nei secoli successivi - la ricerca numismatica poi sfociata progressivamente nelle monografie di volta in volta specializzate per zecca che oggi correntemente utilizziamo. E rappresentano una vera miniera di dati e informaziini preziosissime per la ricerca numismatica - ma che come tali vanno attentamente ricercate, analizzate e soprattutto contestualizzate per poterle utilizzare validamente.

Se invece il tuo scopo e’ quello di avere un catalogo di riferimento, per Milano puoi validamente consultare il testo dello Gnecchi su Le monete di Milano, per poi passare al Crippa ( 4 volumi) r infine ai recentissimi bollettini delMuseo Nazionale Romano dedicati alla zecca di Milano nella raccolta Reale che rappresentano la ricerca piu’ aggiornata su questa secca.

ti riporto infine quanto scriveva Bassoli - il piu’ noto collezionista italiano di opere numismatiche antiquarie:

“... Argelati’s creative contribution, as author of De monetis Italiae, is not particularly noteworthy, although he illustrates a series of coins struck at Milan and provides very accurate general and analytical indexes. What is significant is the material he collected and put at the disposal of his readers: some eighty discourses, plus various texts and documents detailed in almost 2000 pages of text. The anthology must have been a success given that, when Argelati died in 1755 after the publication of the first four volumes, it was completed in 1759 with two more volumes produced by Canon Carlo Casanova. ...”

Modificato da numa numa
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Inviato (modificato)

Sinceramente, credo di essermi fatto un po' prendere la mano; Gnecchi, Crippa e CNI li ho (in pdf o in formato cartaceo) e li uso spesso. Alla proposta fattami da un amico che aveva quattro volumi (anastatici) di un libro antico datogli da un perito numismatico non ho saputo resistere (anche i 65€ richiesti hanno fatto la loro parte).

Ora sono nella mia libreria e pensavo di capire meglio come utilizzarli senza andare completamente alla cieca.

Modificato da sgama1975
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Inviato (modificato)
1 ora fa, sgama1975 dice:

Sinceramente, credo di essermi fatto un po' prendere la mano; Gnecchi, Crippa e CNI li ho (in pdf o in formato cartaceo) e li uso spesso. Alla proposta fattami da un amico che aveva quattro volumi (anastatici) di un libro antico datogli da un perito numismatico non ho saputo resistere (anche i 65€ richiesti hanno fatto la loro parte).

Ora sono nella mia libreria e pensavo di capire meglio come utilizzarli senza andare completamente alla cieca.

 

Farsi prendere la mano dai libri (e ancor di più se a tema numismatico) è sempre cosa buona e giusta 😁, poi nel momento in cui ci si immerge dentro nella lettura si scopre e si attinge alla sapienza monetaria che contengono, oltre a poter gustare un piacere sensoriale nel maneggiarli quando si possiedono volumi in formato cartaceo o anche gli esemplari originali di un'opera antica, l'opera dell'Argelati, come è stato già scritto nei post precedenti, non serve alla classificazione delle monete, per questa funzione ci sono altre opere, anche più recenti, ma è un preziosissimo compendio antologico di saggi e trattati che illustrano i problemi di natura tecnica ed economica che l'ambito delle monete suscitava a quei tempi, così come vi sono anche alcuni tra i primi saggi di natura più propriamente storico-monetaria e numismatica, è quindi un'opera che si legge per entrare più a fondo nelle problematiche monetarie del tempo e per apprezzare i primi sviluppi della scienza numismatica italiana...

Modificato da talpa
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Inviato
2 ore fa, sgama1975 dice:

Sinceramente, credo di essermi fatto un po' prendere la mano; Gnecchi, Crippa e CNI li ho (in pdf o in formato cartaceo) e li uso spesso. Alla proposta fattami da un amico che aveva quattro volumi (anastatici) di un libro antico datogli da un perito numismatico non ho saputo resistere (anche i 65€ richiesti hanno fatto la loro parte).

Ora sono nella mia libreria e pensavo di capire meglio come utilizzarli senza andare completamente alla cieca.

 

E' la ristampa in 4 volumi fatta dalla casa editrice bancaria nel 1980-82, fatta stampare a Varese quando ancora le banche spendevano e spandevano per libri, mostre, raccolte d'arte (oggi se possono se le vendono :)). Un'edizione non di lusso ma scelta, raffinata , con ottima qualità di carta.

Per le monete milanesi c'è una sezione dedicata proprio a Galeazzo Maria alle pp. 53-76 del terzo volume, molto interessante perche parla del testamento del Duca e vi si menzionano le sue monete; seguito da un'altra piccola sezione sempre dedicata a Milano a cura di un 'anonimo milanese. Non vi sono purtroppo tavole, anche se alla sempre del III volume sono riportate - come descrizione ma non come immagini - XIV tavole delle monete del museo di Brera tra cui appunto anche quelle milanesi.

Infine vi è da menzionare che nell'edizione originale dell'Argelati, che consta di 'sei' volumi vi è alla fine del VI volume un'intera sezione dedicata a Milano, pero' anche quella purtroppo senza tavole e immagini. Mentre troverai diverse tavole con monete del regno di Napoli, dei Papi, Ravenna etc oltre a sigilli e qualche medaglia.

Come commentavo sopra questi volumi non sono da utilizzarsi come cataloghi o monografie né tantomeno come corpora pero' riportano una marea di dati, nozioni, notizie informazioni e soprattutto documenti cui attingere a piene mani per chi fa ricerca e spesso gli autori moderni non conoscono o addirittura evitano, a torto, tali fonti preferendo costruire su autori piu' recenti e vicini a loro, ed è cosi che spesso negli studi numismatici si perde originalità, si ripetono dati e nozioni già in precedenza acquisiti  e a volte si perpetuano errori che vengono fatti daun autore e ripetuti da chi viene dopo se non si prende cura di verificare - professionalmente - le fonti. Tutto sommato hai fatto un buon acquisto pagandolo anche poco. 

Spero sia stato utile. 

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Inviato
51 minuti fa, numa numa dice:

E' la ristampa in 4 volumi fatta dalla casa editrice bancaria nel 1980-82, fatta stampare a Varese quando ancora le banche spendevano e spandevano per libri, mostre, raccolte d'arte (oggi se possono se le vendono :)). Un'edizione non di lusso ma scelta, raffinata , con ottima qualità di carta.

Per le monete milanesi c'è una sezione dedicata proprio a Galeazzo Maria alle pp. 53-76 del terzo volume, molto interessante perche parla del testamento del Duca e vi si menzionano le sue monete; seguito da un'altra piccola sezione sempre dedicata a Milano a cura di un 'anonimo milanese. Non vi sono purtroppo tavole, anche se alla sempre del III volume sono riportate - come descrizione ma non come immagini - XIV tavole delle monete del museo di Brera tra cui appunto anche quelle milanesi.

Infine vi è da menzionare che nell'edizione originale dell'Argelati, che consta di 'sei' volumi vi è alla fine del VI volume un'intera sezione dedicata a Milano, pero' anche quella purtroppo senza tavole e immagini. Mentre troverai diverse tavole con monete del regno di Napoli, dei Papi, Ravenna etc oltre a sigilli e qualche medaglia.

Come commentavo sopra questi volumi non sono da utilizzarsi come cataloghi o monografie né tantomeno come corpora pero' riportano una marea di dati, nozioni, notizie informazioni e soprattutto documenti cui attingere a piene mani per chi fa ricerca e spesso gli autori moderni non conoscono o addirittura evitano, a torto, tali fonti preferendo costruire su autori piu' recenti e vicini a loro, ed è cosi che spesso negli studi numismatici si perde originalità, si ripetono dati e nozioni già in precedenza acquisiti  e a volte si perpetuano errori che vengono fatti daun autore e ripetuti da chi viene dopo se non si prende cura di verificare - professionalmente - le fonti. Tutto sommato hai fatto un buon acquisto pagandolo anche poco. 

Spero sia stato utile. 

 

A questo punto la domanda sorge spontanea: come sei arrivato a sapere che alle pp. 53-76 del terzo volume c'era quello che cercavo?

Hai letto tutti i volumi e ti ricordi il "dove" di tutto?


Inviato (modificato)
1 ora fa, sgama1975 dice:

A questo punto la domanda sorge spontanea: come sei arrivato a sapere che alle pp. 53-76 del terzo volume c'era quello che cercavo?

Hai letto tutti i volumi e ti ricordi il "dove" di tutto?

 

Ho semplicemente cercato le parti che riguardavano Milano.. e anzi ti ringrazio perche la tua curiosità mi ha fatto riprendere in mano un testo che meriterebbe ben altra consultazione e assiduità..

capisco quello che vuoi dire ma un indice non c’è. Le pubblicazioni del 1700 ( non tutte ma queste si) erano una raccolta di ‘discussioni’ su temi che raccoglievano documenti, pareri, congetture sulle zecche o monetazioni di volta in volta considerate. Non a caso molte delle sezioni sono denominate ‘discorsi’ proprio

Perche raccoglievano tutti questi elementi . Ripeto per un ricercatore questi testi sono una miniera per i collezionisti attuali che si aspettano un numero di catalogo una descrizione una foto e magari un prezzo ( non serve molto altro di piu) sono semplicemente dei labirinti che non vogliono  affrontare, delle foreste densissime dove ci si perde - ne hanno paura e quasi sempre non gli forniscono gli scarni dati di cui hanno bisogno ( descrizione immagine peso valore).
so che e’ complesso ma prova a leggere qualche porzione di testo vedrai che forse potrai scoprire qualche nozione nuova onapprendere elementi che finora non hai trovato in altri testi 

Modificato da numa numa
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Inviato

Ora è chiaro, devo scartabellare e mettere dei segnalibri che mi permettano una più agevole consultazione nel corso del tempo.

Qualcosa ho trovato, occorre solo un po' d'impegno.

Peccato solo che sia in latino e io non l'abbia mai studiato (non ho fatto le scuole "grosse" 😅), mi arrangerò!

  • Mi piace 2

Inviato

Ottimo Sgama

se poi vuoi commentare ancora dopo aver ‘scartabellato’ credo possa essere molto utile la tua esperienza magari per avvicinare altri che come te non avevano familiarità con questi testi

Un unico dubbio mi resta anch’io ho la ristampa di pregio fatta dalle banche e mi sono chiesto sempre perche fosse di 4 volumi mentre l’originale e’ di 6 ….😃


Inviato
4 ore fa, numa numa dice:

Un unico dubbio mi resta : anch’io ho la ristampa di pregio fatta dalle banche e mi sono chiesto sempre perche fosse di 4 volumi mentre l’originale e’ di 6 ….

 

Siamo sicuri? Ho visto che si trovano comunemente anche i volumi V e VI a una trentina di euro cad e sono perfettamente identici agli altri.


Inviato

Ah bene allora. Siccome sento sempre parlare di 4 volumi e anche a me avevano regalato 4 volumi cominciavo a pensare che l’opera ( la ristampa) non fosse stata finita . Meglio cosi 😁


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