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Tarì 1798 con due punti in verticale dopo FERDINAN


Risposte migliori

Il 5/11/2022 alle 16:04, Releo dice:

Salve.

La variante doppio punto in verticale dopo FERDINAN nella mezza piastra 60 grana 1798 viene censita come variante importante ( Magliocca la censisce come R4, Gigante come R3, Nomisma come R4 ). Su questo credo ci sia poco da discutere.

Ovviamente, bisogna essere certi che nella moneta sotto osservazione i due punti ci siano realmente.

Pubblico la mia mezza piastra 1798 proprio per avere un vostro parere: dopo FERDINAN i due punti in verticale ci sono oppure no?

Ringrazio chi voglia trasmettermi la sua opinione. Buona domenica.ZORRO.thumb.jpg.ec76ab6b544875dc70163702f40cbde6.jpg

 

Buonasera a tutti,  @Releo, senza entrare nel merito dei doppi punti orizzontali e verticali, la mia personale opinione è che quello che si vede in questo esemplare non è un doppio punto. Analizzando il diritto nella sua interezza noto dei piccoli esuberi di metallo sparsi, e quello che sembrerebbe il doppio punto in alto , tra l'altro addossato alla N , per me è un esubero di metallo. Un doppio punto me lo sarei aspettato  di forma più tondeggiante e più nitida e allineato  come si presentano nel tuo Tari.

Mi sono permesso di ritagliare e ruotare la tua moneta in modo che ci sia maggiore visibilità. 

Saluti

Alberto

Screenshot_20221107-194630_Samsung Internet.jpg

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34 minuti fa, Litra68 dice:

Buonasera a tutti,  @Releo, senza entrare nel merito dei doppi punti orizzontali e verticali, la mia personale opinione è che quello che si vede in questo esemplare non è un doppio punto. Analizzando il diritto nella sua interezza noto dei piccoli esuberi di metallo sparsi, e quello che sembrerebbe il doppio punto in alto , tra l'altro addossato alla N , per me è un esubero di metallo. Un doppio punto me lo sarei aspettato  di forma più tondeggiante e più nitida e allineato  come si presentano nel tuo Tari.

Mi sono permesso di ritagliare e ruotare la tua moneta in modo che ci sia maggiore visibilità. 

Saluti

Alberto

Screenshot_20221107-194630_Samsung Internet.jpg

 

Buonasera a tutti

Devo ammettere che da principio,non mi è mai sembrato un altro punto quello sopra.

Sotto vi è,bello e definito,circolare e visibile,sopra vediamo una forma irregolare non definita,tipo come uno schizzo,ovvero un esubero( o esuberi/bava di conio,come la vogliamo chiamar).

Saluti👋

 

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Supporter

Salve. Ho proposto il quesito proprio perché la didascalia dell’asta nella quale mi sono aggiudicato la moneta dichiarava la variante doppio punto, mentre io, in tutta onestà e a differenza degli altri esemplari pubblicati fino ad oggi, sul caso specifico nutro dei dubbi.

Ormai è in collezione e resta lì, la prossima volta farò più attenzione. 
Non è detto che sicuramente non si tratti di un doppio punto, il fatto è che in questi casi bisognerebbe essere certi…

Ringrazio Alberto e Caravelle82. Saluti.



 

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Il 3/11/2022 alle 20:21, LOBU dice:

 

- Perché tutte queste differenze di conio sulle monete d'argento del 1798? 
Perché la zecca di Napoli in quell'anno ha coniato una massiccia quantità di monete e per far questo, sono stati adoperati numerosi conii differenti. Questo concetto può essere considerato valido per tutta la monetazione della zecca di Napoli. 

- Perché c'era bisogno di "segnare" ogni singolo conio, anche quando era ancora in vigore la firma dell'incisore? Perché probabilmente bisognava "tracciare" ogni diversa liberata attraverso l'individuazione dei singoli conii, proprio grazie a questi segni segretamente nascosti dall'incisore. 

- Perché questa massiccia coniazione é avvenuta proprio nel 1798 e non negli anni precedenti? 
Perché, studiando la storia sui documenti dell'epoca, si evince che nell'ultima decade del'700, il Governo aveva i conti in rosso, era pieno di debiti ed a corto di oro e di argento da destinare alla zecca per la coniazione delle monete. Proprio per questo, nel 1794 venne fatta una legge con cui si dava la possibilità a tutte le chiese ed a chiunque ne possedesse, di vendere al Governo l'oro e l'argento. Purtroppo, fino a Marzo 1796, l'argento racimolato dal Governo grazie a questa legge, ammontava a meno di 470.000 ducati, niente in confronto alle necessità del Regno. Quindi, non avendo ottenuto i risultati sperati, a fine Marzo 1798, fu fatta un'altra legge, questa volta però, non si trattò più di un invito a vendere... bensì di un ordine, un obbligo a vendere al Governo l'oro e l'argento necessario per coniare moneta, ordine indirizzato a tutte le chiese ed a tutte le persone fisiche. Fortunatamente, questa legge "risparmiò" almeno la cattedrale di Napoli ed il Tesoro di San Gennaro, la cattedrale di Palermo ed i santuari di San Nicola di Bari e di Monte Sant'Angelo. 

Ricapitolando, da Settembre'94 a Marzo'96, fu immesso argento in zecca per circa 467.000 ducati, mentre in poco più di tre mesi nell'anno 1798 (da fine Marzo ai primi di Luglio), l'argento immesso in zecca ammontò ad oltre 5 milioni di ducati (5,3 circa). Nel tempo della Repubblica invece, tra Febbraio e Marzo 1799, l'argento pervenuto in zecca ammontò a poco più di 50.000 ducati. 

Un caro saluto, Lorenzo

 

Ciao, mi sembri ben informato. Puoi citare la fonte?

Io ho trovato questo, ma non ricordo dove l'ho reperito.

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Il 4/11/2022 alle 20:33, Releo dice:

Ciao, Rocco. Mi dispiace che te la sia presa. Penso che nessuno avesse l’intenzione di essere irrispettoso o offensivo. Assolutamente. Al massimo, possiamo parlare di un confronto un po’ acceso. Capita nelle migliori famiglie: basta che si resti nei giusti binari. Un franco confronto non può che essere un momento positivo, un momento di  chiarimento e di crescita.

Per quanto riguarda le “certezze già acquisite”, provo a riportare gli estremi dei casi in cui i due punti in verticale vengono considerati una variante importante.

Dico subito che faccio riferimento solo al testo “Manuale delle monete di Napoli 1674-1860 del Magliocca” . Potrei riportarmi  anche ad altri testi di riferimento, solo che non ne ho voglia. Possiamo verificare insieme come vengono giudicati e classificati i due punti in verticale nella monetazione di Ferdinando IV, partendo dal 1790:

* grano 12 cavalli 1790, pag.161, 315a “12: p.”= R2 

* grano 12 cavalli 1791, pag.161, 316a “12: p.”=R2

* mezzo tornese da 3 cavalli, pag.171, 349a “FERDINAN:” = R3

* piastra 120 grana 1798, pag. 202, 363 “D.G:” = R4

* mezza piastra 60 grana 1798, pag. 202, 364 “FERDINAN:” = R4

* tarì 20 grana 1798, pag, 203, 365 “ FERDINAN: “ = R5

* tarì 20 grana 1798, pag. 203, 365a  “SICILIAR: ” =R5

* 10 tornesi 1798, pag. 204, 367a “ 10: C:” = R5

* 2 quattrini da 6 cavalli 1798, pag. 206, 371 “ SICIL.: “ = R4

* quattrino da 3 cavalli 1798, pag. 206, 372 “ R. C:” = R2

* 6 tornesi da 3 grana 1803, pag. 214, 382a “ FERDINAN:” = R5

* 6 tornesi da 3 grana 1801, pag. 215, 384b “ FERDINAN:” = R5

* 9 cavalli 1804, pag. 229, 395a “ C:” = R2

* 6 cavalli 1804, pag. 230, 397b “ C:” =R4

E mi fermo qui…

Mi sembra proprio che i due punti in verticale non passino inosservati. Purché ci siano realmente. Questo, però, è un altro discorso…

Rocco, un caro saluto. Buona serata.

 

 

 

 

 

* mezzo tornese da 3 cavalli, pag. 171

 

 

Buongiorno mi intrometto pure io...alcuni 2 punti che indichi nella tua scaletta sono frutto della punteggiatura e del punto di compasso vedi 6 cavalli 1804 con doppio punto dopo C , poi proprio il fatto che questi doppi punti siano così diffusi dal 1790 fino al 1804 (anzi prima e pure dopo)  , rende meno credibile la storia del 1798 o no!!?? Come c'è li spieghiamo i doppi punti prima e dopo...come li spieghiamo i doppi punti sui grani siciliani del 14 e del 15...??? E i doppi punti sulle monete di Carlo di Borbone (sebeti e mezzi sebeti) ??? Credo che di certo ancora ci sia poco, tutte teorie e tutte teorie non solidissime ma certo apprezzate, c'è dello studio dietro, che stanno in piedi ma che non devono essere prese come il Verbo!!! Ma anzi teorie e teorie a cui cmq bisogna credere, nel senso di affidarsi e fidarsi...chi ci crede spende bei soldi per certe varianti, altri no!!! Liberi tutti di spendere e investire il proprio denaro come meglio crediamo.

Io credo che nella maggior parte dei casi i doppi punti siano una pura casualità, una semplice caratteristica delle monete napoletane e che non ha un significato preciso, ma il risultato del modo di coniare le monete a Napoli e in Sicilia...ma è solo il mio parere, e resto cmq interessato a leggere chi la pensa diversamente da me. Sempre Cordialmente Cristiano.

Modificato da Asclepia
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16 ore fa, demonetis dice:

Ciao, mi sembri ben informato. Puoi citare la fonte?

Io ho trovato questo, ma non ricordo dove l'ho reperito.

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Ciao, lo screenshot che hai postato proviene da un documento PDF dell'Archivio di Stato di Napoli. 

La storia che ho accennato e le cifre che ho riportato, si trovano sui libri di Lodovico Bianchini (sarebbe da leggere anche la sua biografia). Queste pagine in allegato provengono dal volume del 1859 "Della storia delle finanze del regno di Napoli". 

https://www.google.it/books/edition/Della_storia_delle_finanze_del_regno_di/ie-fE6rPYKwC?hl=it&gbpv=1
Buona lettura ;)

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Modificato da LOBU
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Supporter

Ciao, Cristiano. Ti leggo sempre molto volentieri e sono felice che tu sia intervenuto.   Rispondo al tuo post numero 30.

Condivido in buona parte le tue riflessioni, a condizione, però, di estrapolare questa benedetta variante “ due punti” dal restante contesto riguardante tutte le altre varianti.

Cosa voglio dire? Voglio dire che, se nutriamo dei dubbi sui due punti in verticale o in orizzontale, non capisco perché non dovremmo nutrire dei dubbi su tantissime altre varianti.

“A” capovolta (vedi topic specifici sull’argomento ), “Sice”, “ Inpans”, “ Sicliar”, “Sicliarvm”, “Sicilar” , “Sicil1ar”, “Sicili”, “Ferdin”, Hispainiarvm”, “Infnas”, “Graita”, “Regn-i”, “ Fedinan”, ribattiture, numeri o lettere speculari ecc…ecc… non potrebbero essere frutto di esuberi, di inversione  o sostituzione involontaria di lettere, di errori del tutto casuali capitati in fase di coniazione, senza alcuna intenzione di segnare o contraddistinguere quella determinata moneta?

Battendo questa strada, andiamo ad infilarci in un campo minato! O crediamo nelle varianti oppure no, se non ci crediamo non dobbiamo collezionarle. Se le collezioniamo, possiamo discutere ed argomentare quanto ci pare, ma alla fine dobbiamo pur sempre imboccare la via maestra, che è quella che fa riferimento a quanto stabilito e codificato dagli studiosi del ramo e dai cataloghi, di certo arrivati a delle conclusioni dopo attenta osservazione dei casi specifici.

Per quanto riguarda i “due punti”, coerentemente a quanto affermato or ora, non posso che trovarmi d’accordo con studiosi e cataloghi.

 Difficile la casualità: una casualità, quando più e più volte si ripete identica a se stessa, non è più una casualità…! La logica fa pensare a questo, senza ombra di dubbio.

Chi vuole stare tranquillo lasci stare le varianti.

Ma, anche lasciando stare le varianti, non è che si possa dormire sonni pacifici: se posseggo una moneta rara, di valore, senza variante, nel giro di pochi anni, per vari motivi, potrebbe diventare molto meno rara rispetto al momento dell’acquisto. Collezionare monete, prima di tutto è passione, attenzione alla storia e, in particolare, alla storia dell’uomo. Tutto il resto è secondario e evanescente. Collezionare in vista di un investimento produttivo, per guadagnare, non esiste.

Mai nessuno si è arricchito e mai nessuno si arricchirà collezionando monete.

Un caro saluto.

 

 

 

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19 ore fa, Releo dice:

Ciao, Cristiano. Ti leggo sempre molto volentieri e sono felice che tu sia intervenuto.   Rispondo al tuo post numero 30.

Condivido in buona parte le tue riflessioni, a condizione, però, di estrapolare questa benedetta variante “ due punti” dal restante contesto riguardante tutte le altre varianti.

Cosa voglio dire? Voglio dire che, se nutriamo dei dubbi sui due punti in verticale o in orizzontale, non capisco perché non dovremmo nutrire dei dubbi su tantissime altre varianti.

“A” capovolta (vedi topic specifici sull’argomento ), “Sice”, “ Inpans”, “ Sicliar”, “Sicliarvm”, “Sicilar” , “Sicil1ar”, “Sicili”, “Ferdin”, Hispainiarvm”, “Infnas”, “Graita”, “Regn-i”, “ Fedinan”, ribattiture, numeri o lettere speculari ecc…ecc… non potrebbero essere frutto di esuberi, di inversione  o sostituzione involontaria di lettere, di errori del tutto casuali capitati in fase di coniazione, senza alcuna intenzione di segnare o contraddistinguere quella determinata moneta?

Battendo questa strada, andiamo ad infilarci in un campo minato! O crediamo nelle varianti oppure no, se non ci crediamo non dobbiamo collezionarle. Se le collezioniamo, possiamo discutere ed argomentare quanto ci pare, ma alla fine dobbiamo pur sempre imboccare la via maestra, che è quella che fa riferimento a quanto stabilito e codificato dagli studiosi del ramo e dai cataloghi, di certo arrivati a delle conclusioni dopo attenta osservazione dei casi specifici.

Per quanto riguarda i “due punti”, coerentemente a quanto affermato or ora, non posso che trovarmi d’accordo con studiosi e cataloghi.

 Difficile la casualità: una casualità, quando più e più volte si ripete identica a se stessa, non è più una casualità…! La logica fa pensare a questo, senza ombra di dubbio.

Chi vuole stare tranquillo lasci stare le varianti.

Ma, anche lasciando stare le varianti, non è che si possa dormire sonni pacifici: se posseggo una moneta rara, di valore, senza variante, nel giro di pochi anni, per vari motivi, potrebbe diventare molto meno rara rispetto al momento dell’acquisto. Collezionare monete, prima di tutto è passione, attenzione alla storia e, in particolare, alla storia dell’uomo. Tutto il resto è secondario e evanescente. Collezionare in vista di un investimento produttivo, per guadagnare, non esiste.

Mai nessuno si è arricchito e mai nessuno si arricchirà collezionando monete.

Un caro saluto.

 

 

 

 

Ciao Releo...esistono varianti e varianti, ad esempio è chiaro che un 3 grana 1810 con stelle a 5 punte è una variante rispetto ad un 3 grana senza stelle, o ancora un 5 grani 1814 testa piccola è una variante rispetto ad un 5 grani testa normale...sono varianti queste certamente volute e che non possono esser frutto di un errore. Ancora, ci sono varianti catalogate e quotate, mi viene in mente il 12 cavalli con "punto grosso" sotto il busto, che son frutto di un conio difettoso, questo non significa che non siano degne di essere collezionate, ma per me hanno certamente poco appeal; ancora ci sono molte varianti nelle napoletane con lettere girate, mancanti e doppi punti che almeno per quanto mi riguarda non è ancora definitivamente chiaro a cosa siano dovute, se a sviste o se son frutto invece di un atto volontario...i due punti grazie allo studio di alcuni al momento hanno una teoria che li spiega in un dato modo, tale teoria può convincere o meno. Io personalmente preferisco collezionare varianti volute, le varianti dovute all'usura o al difetto del conio non mi attirano per quanto ne abbia pure io in collezione ( 9 cavalli torre senza merli ad esempio).  Ancora le varianti con lettere mancanti o girate e doppi punti le preferisco già di più, ne ho in collezione, ma non sono pronto a strapagarle, tutto qui. Il giorno in cui si arriverà a definire se effettivamente avevano un significato sarò felice pure io, ma ti ripeto il fatto che le troviamo in un arco temporale così ampio e apparentemente senza un filo conduttore me le fa apprezzare solo fino ad un certo punto, le compro solo se non le strapago. Mio personalissimo parere. Pagare il triplo una piastra gigli invertiti, o un carlino con doppio punto non è nelle mie corde, certo il fatto che ci siano stati studi e poi questi studi abbiano dato frutto ad un libro rende la cosa più convincente, vederle segnate nei cataloghi pure, ma questo non è convincente per tutti. Scusate le ripetizioni.

Buona continuazione a tutti e buon pranzo. Cristiano.

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Supporter

Ciao,Cristiano. Sono d’accordo con te.

Il campo delle varianti è un campo vasto e complesso. Uno, individualmente, la può pensare come vuole, comportandosi di conseguenza nell’acquisto o meno di una determinata moneta.

Ma, proprio perché è un discorso complicato e con molti risvolti, nel muoverci dobbiamo sempre avere come faro di riferimento il punto di vista degli esperti, altrimenti, se ognuno tenta di generalizzare la sua personale opinione, il caos diventa  preoccupante e veniamo a trovarci in una enorme babele.

Poi, concordo con te che bisogna fare attenzione negli acquisti, che è giusto che si scelga in base ai propri convincimenti, che si dia maggiore o minore importanza a determinati casi specifici. Tutto questo è corretto farlo, ma dobbiamo pur sempre riconoscere, rispettare e salvaguardare il ruolo di chi è pervenuto a delle conclusioni dopo un attento e approfondito studio di tutte le variabili e circostanze riguardanti l’oggetto in osservazione. A maggior ragione quando più studiosi concordano nel risultato finale.

Difficile, comunque, che una variante, che si presenta e ripresenta più volte con le stesse identiche caratteristiche in monete e conii diversi entro un certo lasso di tempo, possa costituire una casualità!

Io, ad essere sincero, mi sento alquanto  tranquillo quando la variante viene ripetuta nel tempo. Se si presenta solo in un caso sono portato a prestare maggiore attenzione ed a riflettere di più.

Un caro saluto.

 

 

 

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6 minuti fa, Releo dice:

Ciao,Cristiano. Sono d’accordo con te.

Il campo delle varianti è un campo vasto e complesso. Uno, individualmente, la può pensare come vuole, comportandosi di conseguenza nell’acquisto o meno di una determinata moneta.

Ma, proprio perché è un discorso complicato e con molti risvolti, nel muoverci dobbiamo sempre avere come faro di riferimento il punto di vista degli esperti, altrimenti, se ognuno tenta di generalizzare la sua personale opinione, il caos diventa  preoccupante e veniamo a trovarci in una enorme babele.

Poi, concordo con te che bisogna fare attenzione negli acquisti, che è giusto che si scelga in base ai propri convincimenti, che si dia maggiore o minore importanza a determinati casi specifici. Tutto questo è corretto farlo, ma dobbiamo pur sempre riconoscere, rispettare e salvaguardare il ruolo di chi è pervenuto a delle conclusioni dopo un attento e approfondito studio di tutte le variabili e circostanze riguardanti l’oggetto in osservazione. A maggior ragione quando più studiosi concordano nel risultato finale.

Difficile, comunque, che una variante, che si presenta e ripresenta più volte con le stesse identiche caratteristiche in monete e conii diversi entro un certo lasso di tempo, possa costituire una casualità!

Io, ad essere sincero, mi sento alquanto  tranquillo quando la variante viene ripetuta nel tempo. Se si presenta solo in un caso sono portato a prestare maggiore attenzione ed a riflettere di più.

Un caro saluto.

 

 

 

 

Ciao Releo...infatti non è un caso, ma è un modo...nel senso che per le borboniche i doppi punti sono presenti da Carlo di Borbone fino a Ferdinando III per la sicilia...per come si approntavano i coni, i due punti li troviamo spesso...poi non ho certezza che siano significativi o meno, se hanno un senso tutte le volte che li troviamo, o solo in alcuni casi o mai. Resta per me un quesito aperto, a cui sono state date alcune risposte, non credo definitive, questo è anche il bello...Poi , massimo rispetto per gli esperti, ma non solo chi scrive un libro è esperto, anzi tante cose che trovi nei libri gli esperti le hanno carpite dal nostro stesso forum, oltre che sicuramente con i propri studi su documenti e altro...sempre cordialmente Cristiano.

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Supporter

Cristiano, in tanti punti hai ragione. Hai ragione anche sul fatto che gli esperti possano sbagliare: non sono certo infallibili.
Anzi, mi auguro che i responsabili di cataloghi di riferimento lèggano attentamente il forum e che fra le variabili da prendere in considerazione per la classificazione e la valorizzazione o meno di una moneta e per il conseguimento delle loro conclusioni finali, contemplino anche la variabile riferita al discusso  su questo forum ( cosa in cui, in tutta onestà, non credo).

Io e te siamo o siamo stati insegnanti. Sappiamo che, nel momento in cui gli alunni, magari per intromissione dei genitori o per altri svariati motivi, non ripongono più fiducia nell’insegnante, non credono più in lui e non lo considerano più la loro guida, la situazione diventa incontrollabile e caotica, insostenibile. Tutto va sotto discussione e non ci sono più certezze.

In un certo senso, è così anche nel campo numismatico.

Quando puntiamo ad abbattere i nostri punti di riferimento, a screditare quelli che hanno indirizzato la loro vita allo studio e all’ approfondimento della numismatica, a mettere sotto esame e ribaltare le loro decisioni, spargiamo solo caos.

Ecco, la mia preoccupazione è proprio questa: temo che un povero collezionista, magari alle prime armi, che si trova nella bolgia di tanti pareri contrastanti, per di più in opposizione a quanto codificato su testi di riferimento del settore, possa pensare di essersi imbattuto in un mondo fatto di confusione, in un mondo privo di certezze, da cui bisogna tenersi alla larga.

Una cosa è dare, come hai fatto tu, maggiore o minore importanza a determinate varianti in osservazione, preferire l’una all’altra, cosa diversa, invece, è che una variante, censita come R4 o R5 dai manuali, messa in rilievo dagli studiosi del settore, sia categoricamente bollata come inesistente.

Spero che lo spirito del mio intervento non sia frainteso e che venga considerato sotto la giusta angolazione. Nessuna polemica, solo riflessioni su problematiche connesse all’esame e alla valutazione delle nostre monete.

Saliti a tutti.

 

 

 

 

 

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17 ore fa, Releo dice:

la variabile riferita al discusso  su questo forum

Siamo più letti di quanto credi.

Per farti un esempio la variante Grana 3 1810 (cifre quindi e non lettere in data) e stella a 5 punte è stata aggiunta nel testo della Nomisma e credo proprio abbiano preso spunto da quanto scritto qui nel forum. Prima nei vari cataloghi non c'era...l'anno scorso il sottoscritto ha scovato un esemplare in slab negli USA e lo ha postato qui, primo esemplare conosciuto...bhe credo che abbiano preso spunto da lì, e questo vale anche per tante altre varianti di altre monetazioni, che altri lamonetiani non gelosi delle proprie scoperte, postano sempre qui nel forum, condividendo, postando foto e discutendo. Il forum se vissuto così, crea conoscenza ed è un enorme fonte di dati. E ripeto Releo, non è perchè uno non scrive un libro non è esperto, anzi credo che alcuni di noi che si appassionano ad una data monetazione, ne fanno quasi una mania nel loro piccolo, nella loro nicchia, sono più esperti di altri. Cordialmente. Cristiano.

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Supporter

Cristiano, sono contento di quanto mi dici.

Anche a me è capitato di vedere inserita nel catalogo Gigante 2023 la variante gigli invertiti nello spazio Medici presente nella Sebeto 1736. Ho dovuto, però, rivolgermi direttamente alla redazione e inviare tutta la documentazione. La foto in catalogo è quella della mia moneta.
Non sono stato, invece, così fortunato con la piastra 120 grana 1815 con nuova variante ( due rombi dopo la “D” e data senza rombo), che non è stata ancora inserita.

Sono certo anch’io che siamo seguiti.

Io mi sono avvicinato alla numismatica proprio iniziando a leggere questo forum!

Speriamo che anche i responsabili del settore lèggano con attenzione e che, per aggiornare i loro cataloghi, prendano lo spunto dalle varie discussioni, punto di partenza per l’approfondimento di ogni singolo caso e per tutte le successive opportune verifiche.

Ciao. Un caro saluto.

 

 

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1 ora fa, Releo dice:

Non sono stato, invece, così fortunato con la piastra 120 grana 1815 con nuova variante ( due rombi dopo la “D”

La variante, da me segnalata la prima volta qualche anno fa, è stata recentemente inserita nel Nomisma, al numero 757,pagina 266...

Se ricordo bene ne abbiamo già discusso in separata sede...

Questa è una delle tante varianti (nonché inediti) che ho personalmente scovato e segnalato e che sono state inserite in testi di riferimento,e questo l'ho fatto spesso senza passare dal forum perché ho piacere di condividere con più collezionisti possibili e non solo con quelli che frequentano il forum, inoltre non mi interessa dimostrare di essere l'artefice della scoperta a parte condividerla in primis con qualche amico in particolare,ma ho piacere di sapere che qualche collezionista possa trovare interessante la mia scoperta ...

Questo giusto per dire che ci sono tanti modi per condividere...

 

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Supporter

Genny, io facevo riferimento al catalogo Gigante, al quale ho mandato tutta la documentazione ma l’inserimento non c’è stato. Evidentemente, a differenza di Nomisma, hanno ritenuto la variante non degna di menzione, non so cosa dire…

So bene che sei impareggiabile nella ricerca di nuove varianti e che hai una conoscenza profonda della numismatica. D’altra parte, varie volte mi hai risolto i problemi che mi si presentavano o i dubbi che avevo. Anzi, a breve pubblicherò una’ altra piastra reimpressa e anche lì dovrò chiedere aiuto per sapere su quale moneta sia stata ristampata.

Un caro saluto.

 

 

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1 ora fa, gennydbmoney dice:

questo l'ho fatto spesso senza passare dal forum perché ho piacere di condividere con più collezionisti possibili e non solo con quelli che frequentano il forum

Ciao @gennydbmoney 

perdonami ma io la trovo una contraddizione in termini...

forum + altri collezionisti = più collezionisti possibile

senza passare per il forum + altri collezionisti = solo altri collezionisti

ma forse ti sei solo espresso male e intendevi dire che scegli tu con chi condividere le tue novità e che ti garba variare e non condividere esclusivamente nel forum...e perdona la mia puntigliosità!

L'importante è condividere e trovare piacere nel collezionare. Cordialmente. Cristiano

 

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1 ora fa, Asclepia dice:

Ciao @gennydbmoney 

perdonami ma io la trovo una contraddizione in termini...

forum + altri collezionisti = più collezionisti possibile

senza passare per il forum + altri collezionisti = solo altri collezionisti

ma forse ti sei solo espresso male e intendevi dire che scegli tu con chi condividere le tue novità e che ti garba variare e non condividere esclusivamente nel forum...e perdona la mia puntigliosità!

L'importante è condividere e trovare piacere nel collezionare. Cordialmente. Cristiano

 

 

Nessuna contraddizione,a mio modo di vedere un libro,un catalogo o un semplice scritto ha più visibilità rispetto ad un forum,di tutti i collezionisti che conosco solo una piccola parte è iscritta al forum,tra l'altro solo alcuni partecipano  alla vita del forum mentre altri mi hanno confidato che non si collegano da anni,ma un testo di riferimento lo comprano tutti (o quasi)...

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1 ora fa, gennydbmoney dice:

Nessuna contraddizione,a mio modo di vedere un libro,un catalogo o un semplice scritto ha più visibilità rispetto ad un forum,di tutti i collezionisti che conosco solo una piccola parte è iscritta al forum,tra l'altro solo alcuni partecipano  alla vita del forum mentre altri mi hanno confidato che non si collegano da anni,ma un testo di riferimento lo comprano tutti (o quasi)...

 

Boo...io la contraddizione in termini continuo a leggerla, per il resto ti credo, e son lieto che i collezionisti, di quanto ci appassiona, non siano solo quelli che partecipano alla vita del forum.

Altro mio pensierino della sera: quanto brutto è, quanto sia scesa in basso la sezione delle borboniche nel forum!? Siamo appena sopra la medaglistica ( che personalmente apprezzo molto, anche se più difficile per certi versi come materia) e ciò mette un pò di saudade...ma concordo con te sul fatto che il forum non sia l'unico non-luogo in cui si dibatta di monete ed in particolare delle mie/nostre amate Bobbbbboniche...viva i circoli❤, il dibattito privato e la lettura dei testi, purché non siano considerati Sacri😉.

Buona serata a todos🙂.

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57 minuti fa, Asclepia dice:

Boo...io la contraddizione in termini continuo a leggerla,

Mettiamola così:prima dell'avvento di Internet (e del forum)come ci si acculturava? ovviamente con la lettura,e molti collezionisti hanno poca,o per nulla,dimistichezza con internet e quindi prediligono il metodo classico, cioè la lettura su carta stampata.. 

 

1 ora fa, Asclepia dice:

Altro mio pensierino della sera: quanto brutto è, quanto sia scesa in basso la sezione delle borboniche nel forum!?

Purtroppo questo è un dato di fatto,ma come tutte le cose passerà... almeno si spera...

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Supporter

Salve. Stiamo finendo in un discorso che da tempo intendevo affrontare, senza mai decidermi e rinviandolo di giorno in giorno.
Io, come ho detto in precedenza, mi sono avvicinato alla numismatica (e alla monetazione napoletana in particolare) di recente, durante la prima fase della pandemia, proprio iniziando a leggere, un po’ casualmente, le pagine di questo forum.

Mi meravigliavo del gran numero di interventi, dei tanti stimoli che venivano dati, della conoscenza approfondita della materia in discussione. Della passione che trasudava da ogni parola. Ed ero spinto a leggere, a cercare di capire, a risalire indietro nella analisi dei vari topic ( si dice così, vero?). Ero stimolato a ricercare, a confrontare. Ho acquistato le prime monete, i primi testi( il primo in assoluto il libro di Mario Pin sulle piastre di Ferdinando II ). Sono andato alla ricerca di qualche catalogo. All’inizio il Gigante non sapevo neanche se fosse  una cosa che si mangiava o un gioco in scatola!

Pian Piano ho iniziato ad avere idee meno confuse ed a districarmi in modo meno disastroso in una realtà a me del tutto estranea fino a quel momento.

Ed ora eccomi qui, ancora con tanti dubbi, grandi difficoltà nel riconoscimento immediato delle monete e nella lettura tecnica delle stesse. Ma cerco di intervenire nel forum, di portare il mio contributo, spesso con gran fatica, con incasinamenti nel linguaggio della rete e con le foto da pubblicare. Ancora non riesco a inserirmi nel meccanismo dei feedback (e sono proprio  adesso andato a rileggere come diavolo si scriva  correttamente questa parola! ). Mi lascio un po’ guidare dalla logica e dall’osservazione meticolosa, altrimenti mi troverei in difficoltà ancora maggiori negli interventi.

Ecco perché mi dispiace molto che i tanti collezionisti esperti, preparati e a loro agio nel forum oggi non intervengano più. Sono scomparsi del tutto e non riesco a spiegarmene il motivo. Ogni effetto deve per forza avere una causa, cerco di risalire a questa causa, ma navigo nella nebbia più fitta. Il mercato tira ( fin troppo!), c’è un gran fermento a livello di aste e di partecipazione, il collezionismo va a gonfie vele, anche in altri settori, come l’arte contemporanea. Ma il nostro forum è diventato asfittico. Pochissimi gli interventi, frettolosi e superficiali: situazione neanche lontanamente paragonabile a quella di qualche anno addietro. E sono proprio i più esperti, i tanti esperti, che sono venuti a mancare, salvo, per fortuna, qualche rara eccezione. I poveri  cristi come me fanno quello che possono, però non possono certo dare un contributo determinante.

Come mai si è verificato questo? Come mai serpeggia tanto disinteresse, tanta superficialità, tanta noia nelle pagine del nostro forum, oltretutto in un momento, che invece, dovrebbe risultare magico?

Non riesco a capire cosa sia accaduto!

Un caro saluto a tutti.

 

 

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  • 1 mese dopo...
Supporter

Salve.

Osservate questo 10 tornesi 1859 di Francesco II. Focalizzate l'attenzione sulla legenda del dritto.

Mi chiedo: perché  l'esubero a forma di punto preferisce sistemarsi sempre nei soliti posti, dietro sempre le solite lettere e proprio sopra un altro punto che è in basso nella sua verticale? La cosa mi incuriosisce e mi lascia perplesso.

Poi, però, mi tranquillizzo pensando che nella vita può proprio capitare di tutto...

Salutoni e sentiti auguri a tutti per le prossime festività.

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