Vai al contenuto
IGNORED

Serbatoio in piombo di epoca romana


Risposte migliori

Inviato

Archeologia, a Stabiae ritrovato un antico serbatoio in piombo di epoca romana

Serviva per inviare l'acqua all'impianto termale di Villa Arianna o verso l'atrio. Da mercoledì visite speciali sul cantiere di scavo. Zuchtriegel: "Il ministro Sangiuliano è il benvenuto a Pompei"

Serviva a smistare l'acqua nei vari ambienti di Villa Arianna, una delle residenze di lusso di epoca romana sepolte dall'eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo a Stabiae (odierna Castellammare di Stabia), località che fu distrutta assieme a Pompei ed Ercolano.

Un serbatoio in piombo ancora nella sua collocazione originaria è stato riportato alla luce nel corso della pulizia archeologica condotta nel peristilio piccolo (giardino colonnato) della Villa. Il reperto, già individuato circa un decennio fa, faceva parte dell'antico sistema di distribuzione dell'acqua all'interno dell'edificio. I lavori, condotti sotto la supervisione della direttrice del sito, Silvia Bertesago, rientrano nel cantiere in corso per l'abbattimento delle barriere architettoniche e il miglioramento dell'accessibilità.

In pratica l'acqua entrava ada un tubo a monte e riusciva in due altri tubi che potevano essere aperti o chiusi tramite un rubinetto. Questo consentiva di disporre dell'acqua in zone diverse della villa, a secondo delle necessità.

Le ville di Stabiae hanno già restituito numerosi elementi in piombo, parte del sistema di distribuzione dell'acqua. Per la presenza di impianti termali e di grandi piscine, le ville d'otium stabiane avevano certamente bisogno di grossi quantitativi d'acqua.

Una delle ipotesi è che a monte della villa esistesse un sistema di grosse cisterne per raccogliere l'acqua e inviarla poi, attraverso un sistema di canalizzazioni, alle residenze di lusso allineate lungo il ciglio della collina.

"Un serbatoio come questo, con le sue chiavi di arresto, rientra in quella tipologia di impianti e apprestamenti che possono sembrare quasi moderni per come sono fatti e che hanno sempre destato stupore sin dalle prime scoperte tra Stabia, Pompei e Oplontis - spiega il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel - gli antichi anche in questo caso non hanno rinunciato a un elemento ornamentale, un astragalo in rilievo, che forse caratterizzava la bottega che l'ha prodotto, a mo' di un marchio moderno, e che in ogni caso doveva essere visibile, poiché il serbatoio fu collocato al di sopra del livello di calpestio. Un ulteriore esempio di come accessibilità, conoscenza e tutela si integrano, che andremo a raccontare al pubblico in corso d'opera nell'ambito dei cantieri aperti del Parco".

Il serbatoio, decorato, rappresenta uno straordinario rinvenimento per l’area vesuviana, per lo stato di conservazione e perché ritrovato nella sua posizione originaria che consente insieme agli altri tratti rinvenuti, di apprezzarne il funzionamento, che era quello sia di regolare il flusso dell’acqua sia di smistarlo nei vari ambienti della villa.

Collegate al pezzo centrale sono emerse due tubazioni che alimentavano rispettivamente l'impianto termale della villa e il gioco d’acqua che probabilmente abbelliva l'impluvio (vasca centrale di raccolta delle acque) presente nell'atrio.

Le decorazioni infine ornavano la struttura che doveva essere parzialmente a vista, per permettere l'accesso alle due chiavi di arresto che consentivano di regolare il flusso dell'acqua o di chiuderlo completamente per permettere le operazioni di manutenzione degli impianti. 

Il reperto, posto nel giardino a pochi passi dall'ingresso dell'atrio, sarà visibile all'interno del cantiere per alcune settimane prima della definitiva musealizzazione in situ, a partire da mercoledì 26 ottobre dalle 15  alle 16  nell'ambito delle iniziative dei “Cantieri aperti” del Parco archeologico, senza obbligo di prenotazione. Ingresso gratuito.

"Diamo il benvenuto al nuovo ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Ha detto che una delle prime tappe è la visita a Pompei. Saremmo felici di illustrare sul posto tutto il lavoro che si fa dentro e fuori Pompei nel solco della convinzione che i beni culturali siano motore non solo di sviluppo culturale, ma anche sociale ed economico per tutto il territorio". Così il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, commenta con l'Adnkronos l'arrivo di Gennaro Sangiuliano, al timone del dicastero di via del Collegio Romano.

"Dopo il grande lavoro fatto per il Grande Progetto Pompei da  Massimo Osanna - dice Zuchtriegel - ora il nostro sguardo si allarga su tutto il territorio per far vedere che con la cultura si può fare davvero la differenza. E dalle prime dichiarazioni del ministro si comprende che lui ha questa visione ampia, cosa che mi sembra molto positiva".

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/10/24/news/archeologia_a_stabiae_ritrovato_un_antico_serbatoio_in_piombo_di_epoca_romana-371500509/

  • Mi piace 1

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.