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Inviato

carina è obolo coniato in CAMPANIA, Phistelia. Circa 325-275 a.C...lo trovi classificato su SNG ANS 584ff, Rutter pg. 180, Group IV....................

reca al D/ la testa di ninfa frontale 3/4 a s. e al R/ leone a s. in esergo un serpente..........giudico la moneta originale e MB/BB e la valuterei intorno ai 50 euro.....saluti Arthas :lol:


Inviato

Alcuni studiosi hanno ridotto la forbice temporale per queste emissioni dal 310 al 300

La valutazione puo variare sia per la diversità della simbologia presente nel rovescio sopra il leone, che per la posizione della coda


Inviato

Che sia Campania o Sannio è tutto da verificare; recentemente si propende per il territorio sannitico ed i ritrovamenti consistenti a cavallo delle aree matesine e submatesine tra Caserta e Benevento sembrano indirizzare verso questa localizzazione.


Inviato
recentemente si propende per il territorio sannitico ed i ritrovamenti consistenti a cavallo delle aree matesine e submatesine tra Caserta e Benevento sembrano indirizzare verso questa localizzazione.

A tal proposito vi invito a leggere le pubblicazioni dell'Istituto di Studi per il territorio del Medio Volturno.


Inviato
Che sia Campania o Sannio è tutto da verificare; recentemente si propende per il territorio sannitico ed i ritrovamenti consistenti a cavallo delle aree matesine e submatesine tra Caserta e Benevento sembrano indirizzare verso questa localizzazione.

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Ci sono vari siti che potrebbero essere identificati con Phistelia, ( vedi fortificazioni megalitiche del Sannio ) e che si potrebbe propendere anche per l'attribuzione al Sannio, ma datosi che la maggior parte dei ritrovamenti di queste monete si è avuto nell'area dell'agro Allifano, e di Cales, al momento , datosi le esigue indagini fatte nei luoghi delle possibili ubicazioni, non ci sono sostegni ai fini della classificazione.


Inviato

Questo tipo di conio viene comunemente attribuita a Phistelia proprio per il contesto dei ritrovamenti, ma con alcune riserve, e per vari motivi, in primis per la mancanza di etnico.


Inviato

La cosa curiosa è che il fiume Volturno divide letteralmente in due l'area di probabile ubicazione della zecca di Phistelia.

In territorio campano si contano meno ripostigli ma uno molto cospicuo di tipi di Phistelia (Calvi Risorta-Ce, 144 esemplari), in territorio sannitico si contano più ripostigli (almeno un paio in più), ma con un numero di esemplari più ridotto rispetto all'area campana (ad eccezione del ritrovamento di Faicchio-BN).

Fonte ASMV Piedimonte Matese (CE).


Inviato

Faicchio è solo uno dei sette siti della possibilile ubicazione di Phistelia, conoscendo anche i ripostigli da te citati, si sa che le quantità piu cospicue sono proprio di rinvenimenti Campani, questo spinge ad usare molta cautela per l'attribuzione.


Inviato

Comunque bisogna anche considerare un problema di densità di popolazione. Le aree campane avevano molta densità di abitanti comparata alle brulle zone sannitiche. Si tenga presente che stocasticamente è più alta l'occorrenza di ripostigli in aree urbane più densamente abitate.


Inviato
Comunque bisogna anche considerare un problema di densità di popolazione. Le aree campane avevano molta densità di abitanti comparata alle brulle zone sannitiche. Si tenga presente che stocasticamente è più alta l'occorrenza di ripostigli in aree urbane più densamente abitate.

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Questa ipotesi in realtà non è stata mai presa in seria considerazione, mentre si è discusso e ridiscusso in varie sedi, proprio per la cospicua quantità di emissioni in un determinato periodo, delle ipotesi che siano servite ad una comune ( * ) esigenza di coniazione per l' arruolamento di mercenari, o a sostegno di un evento bellico.

Ma noto che ci stiamo allontanando dal nocciolo della discussione.

Cercherò sinteticamente, per quello che mi è possibile in questa sede, di chiarire un po la situazione.

Per l'ipotesi dell'ubicazione, anche se sono propenso ad accettare il Sannio, bisogna avere cautela, tra le possibili località, se escludiamo Puteoli proposta dal Millingen da Lenormant, Mommsen, Friedlaender, Sambon e Carratelli, Saticula o Histonium ( Frentania ) proposta dall'Avellino,ecc., le piu probabili candidate sono Plistia ( Livio ) o Plistica ( Diodoro ) ( situata nei pressi di Castrel Morrone )queste per la similitudine toponomastica, o Faicchio, solo per una questione di distanza da Allifae, e situata in un area di cospicui ritrovamenti per queste emissioni, ma non ancora esplorata a fondo per dare un sostegno all'ipotesi.

Per l'attribuzione alla Campania , c'è da dire che il dato fondamentale è che le emissioni di Phistelia sono state quasi sempre rinvenute insieme a quelle di Allifae, dato importante, se visti sotto alcuni aspetti, e cioè che i tipi monetali dei didrammi di quest'ultima, riprendono i tipi delle emissioni di Hyria ,Nola , Campanoi e Neapolis ( Testa di Athena / Toro androprosopo ) e si incrociano con coni di Nola ( dallo studio del Rutter ). Anche per i didrammi di Phistelia c'è una forte affinità stilistica con delle emissioni Neapolitane, ( tipo con Hera Lacinia ), sapendo che le emissioni delle poleis su citate con molta probabilità sono di produzione della zecca di Neapolis, questo induce a pensare che anche le emissioni Phisteline siano di produzione Neapolitana, ( * ) cioè si individua un unica zecca per tutte le emissioni del periodo, oltre che su alcuni oboli di Phistelia abbiamo l'etnico sia in osco che in greco, ma a rafforzare l'ipotesi sono due monete di bronzo conservate al Museo Nazionale di Napoli, il tipo con Apollo / toro androprosopo, con etnico " FISTULI "

e non per ultimo c'è un unico piede ponderale, il sistema focese.

Ma a tutt'oggi ci sono ancora una serie di problemi da indagare e non di facile risoluzione se non si arriva ad un ubicazione più o meno certa della poleis.


Inviato
Comunque bisogna anche considerare un problema di densità di popolazione. Le aree campane avevano molta densità di abitanti comparata alle brulle zone sannitiche. Si tenga presente che stocasticamente è più alta l'occorrenza di ripostigli in aree urbane più densamente abitate.

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Questa ipotesi in realtà non è stata mai presa in seria considerazione, mentre si è discusso e ridiscusso in varie sedi, proprio per la cospicua quantità di emissioni in un determinato periodo, delle ipotesi che siano servite ad una comune ( * ) esigenza di coniazione per l' arruolamento di mercenari, o a sostegno di un evento bellico.

Ma noto che ci stiamo allontanando dal nocciolo della discussione.

Cercherò sinteticamente, per quello che mi è possibile in questa sede, di chiarire un po la situazione.

Per l'ipotesi dell'ubicazione, anche se sono propenso ad accettare il Sannio, bisogna avere cautela, tra le possibili località, se escludiamo Puteoli proposta dal Millingen da Lenormant, Mommsen, Friedlaender, Sambon e Carratelli, Saticula o Histonium ( Frentania ) proposta dall'Avellino,ecc., le piu probabili candidate sono Plistia ( Livio ) o Plistica ( Diodoro ) ( situata nei pressi di Castrel Morrone )queste per la similitudine toponomastica, o Faicchio, solo per una questione di distanza da Allifae, e situata in un area di cospicui ritrovamenti per queste emissioni, ma non ancora esplorata a fondo per dare un sostegno all'ipotesi.

Per l'attribuzione alla Campania , c'è da dire che il dato fondamentale è che le emissioni di Phistelia sono state quasi sempre rinvenute insieme a quelle di Allifae, dato importante, se visti sotto alcuni aspetti, e cioè che i tipi monetali dei didrammi di quest'ultima, riprendono i tipi delle emissioni di Hyria ,Nola , Campanoi e Neapolis ( Testa di Athena / Toro androprosopo ) e si incrociano con coni di Nola ( dallo studio del Rutter ). Anche per i didrammi di Phistelia c'è una forte affinità stilistica con delle emissioni Neapolitane, ( tipo con Hera Lacinia ), sapendo che le emissioni delle poleis su citate con molta probabilità sono di produzione della zecca di Neapolis, questo induce a pensare che anche le emissioni Phisteline siano di produzione Neapolitana, ( * ) cioè si individua un unica zecca per tutte le emissioni del periodo, oltre che su alcuni oboli di Phistelia abbiamo l'etnico sia in osco che in greco, ma a rafforzare l'ipotesi sono due monete di bronzo conservate al Museo Nazionale di Napoli, il tipo con Apollo / toro androprosopo, con etnico " FISTULI "

e non per ultimo c'è un unico piede ponderale, il sistema focese.

Ma a tutt'oggi ci sono ancora una serie di problemi da indagare e non di facile risoluzione se non si arriva ad un ubicazione più o meno certa della poleis.

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...bella storia...

verrebbe da pensare...che la località con maggiori rinvenimenti, potrebbe essere quella di giusta attribuzione...in realtà mi rendo conto (dal vostro contributo) che le ipotesi si intrecciano attraverso gli studi, ma senza una conclusione...

Marco

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Inviato
Comunque bisogna anche considerare un problema di densità di popolazione. Le aree campane avevano molta densità di abitanti comparata alle brulle zone sannitiche. Si tenga presente che stocasticamente è più alta l'occorrenza di ripostigli in aree urbane più densamente abitate.

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Questa ipotesi in realtà non è stata mai presa in seria considerazione, mentre si è discusso e ridiscusso in varie sedi, proprio per la cospicua quantità di emissioni in un determinato periodo, delle ipotesi che siano servite ad una comune ( * ) esigenza di coniazione per l' arruolamento di mercenari, o a sostegno di un evento bellico.

Ma noto che ci stiamo allontanando dal nocciolo della discussione.

Cercherò sinteticamente, per quello che mi è possibile in questa sede, di chiarire un po la situazione.

Per l'ipotesi dell'ubicazione, anche se sono propenso ad accettare il Sannio, bisogna avere cautela, tra le possibili località, se escludiamo Puteoli proposta dal Millingen da Lenormant, Mommsen, Friedlaender, Sambon e Carratelli, Saticula o Histonium ( Frentania ) proposta dall'Avellino,ecc., le piu probabili candidate sono Plistia ( Livio ) o Plistica ( Diodoro ) ( situata nei pressi di Castrel Morrone )queste per la similitudine toponomastica, o Faicchio, solo per una questione di distanza da Allifae, e situata in un area di cospicui ritrovamenti per queste emissioni, ma non ancora esplorata a fondo per dare un sostegno all'ipotesi.

Per l'attribuzione alla Campania , c'è da dire che il dato fondamentale è che le emissioni di Phistelia sono state quasi sempre rinvenute insieme a quelle di Allifae, dato importante, se visti sotto alcuni aspetti, e cioè che i tipi monetali dei didrammi di quest'ultima, riprendono i tipi delle emissioni di Hyria ,Nola , Campanoi e Neapolis ( Testa di Athena / Toro androprosopo ) e si incrociano con coni di Nola ( dallo studio del Rutter ). Anche per i didrammi di Phistelia c'è una forte affinità stilistica con delle emissioni Neapolitane, ( tipo con Hera Lacinia ), sapendo che le emissioni delle poleis su citate con molta probabilità sono di produzione della zecca di Neapolis, questo induce a pensare che anche le emissioni Phisteline siano di produzione Neapolitana, ( * ) cioè si individua un unica zecca per tutte le emissioni del periodo, oltre che su alcuni oboli di Phistelia abbiamo l'etnico sia in osco che in greco, ma a rafforzare l'ipotesi sono due monete di bronzo conservate al Museo Nazionale di Napoli, il tipo con Apollo / toro androprosopo, con etnico " FISTULI "

e non per ultimo c'è un unico piede ponderale, il sistema focese.

Ma a tutt'oggi ci sono ancora una serie di problemi da indagare e non di facile risoluzione se non si arriva ad un ubicazione più o meno certa della poleis.

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...bella storia...

verrebbe da pensare...che la località con maggiori rinvenimenti, potrebbe essere quella di giusta attribuzione...in realtà mi rendo conto (dal vostro contributo) che le ipotesi si intrecciano attraverso gli studi, ma senza una conclusione...

Marco

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Si Marco al momento è proprio così, la vicenda è intricata e ogni qual volta si toccano, anche se di striscio, i Sanniti sono dolori...Si naviga nel mondo della supposizione.

Che lo studio sugli incroci di conii ed alcune somiglianze stilistiche e di tipo possano aver fatto protendere nell'individuare come sede di coniazione Neapolis, è legittimo nel dubbio che ancora assilla gli studiosi. I destinatari, a prescindere che le monete possano essere state battute in Campania o nel Sannio o che avessero fini di soldo per i militari, semrbano essere effettivamente i Sanniti. In tale ottica non sorprende che massiccia è la presenza di tesoretti d'area sannitica con grandissima componente campana (che testimonia come i Sanniti usassero correntemente moneta di tale provenienza, anche nelle regioni più lontane dal limes con la Campania), sia di brozno sia d'argento, S. Giovanni in Caldo, Campochiaro, Larino, Morcone...quindi è anche logico un certo grado ci correlazione con le monete propriamente di matrice campana.

Sicuramente Phistelia rappresenta un interrogativo ancora da svelare, ma del resto non è l'unico in questa particolare area sensibile di monetazione.


Inviato

Grazie mille, mi avete aperto un mondo ancora sconosciuto.

(Io colleziono romane imperiali), e queste 2 monete le ho acquistate

per caso.


Inviato

Che lo studio sugli incroci di conii ed alcune somiglianze stilistiche e di tipo possano aver fatto protendere nell'individuare come sede di coniazione Neapolis, è legittimo nel dubbio che ancora assilla gli studiosi. I destinatari, a prescindere che le monete possano essere state battute in Campania o nel Sannio o che avessero fini di soldo per i militari, semrbano essere effettivamente i Sanniti. In tale ottica non sorprende che massiccia è la presenza di tesoretti d'area sannitica con grandissima componente campana (che testimonia come i Sanniti usassero correntemente moneta di tale provenienza, anche nelle regioni più lontane dal limes con la Campania), sia di brozno sia d'argento, S. Giovanni in Caldo, Campochiaro, Larino, Morcone...quindi è anche logico un certo grado ci correlazione con le monete propriamente di matrice campana.

Sicuramente Phistelia rappresenta un interrogativo ancora da svelare, ma del resto non è l'unico in questa particolare area sensibile di monetazione.

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Altro punto dolente....I Sanniti non usavano correntemente moneta, anzi non la usavano affatto, serviva solo per acquisti di prima necessità con comunità esterne, per gli scambi interni era ancora in uso una sorta di baratto, ecco perchè per il periodo si conosce solo moneta in argento, il bronzo è arrivato un po di tempo dopo, e con l'introduzione del bronzo ( molto scarsa per questo territorio ) si è avuto un forte calo dell'argento, tanto da far supporre che i nominali " LItre " e sottomultipli, non siano litre ma " Oboli " come continuazione dell'argento, con tipi simili alle numerose emissioni di area Campana, Apollo / Toro androprosopo, ed aventi una sigla comune, " IΣ " considerazione che ci riporta a Neapolis come zecca.


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