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E' ciò che secondo gli autori di questo libro sarebbe successo due millenni fa in India.

 

https://www.ibs.it/images/2562224093117_0_536_0_75.jpg

 

Una teoria strampalata che si basa sui miti delle antiche opere di storia, poesia e religione indiana, su molto lavoro di fantasia e in parte anche su un testo poi documentato come falso, che si pone nel genere della fanta-archeologia molto in voga negli anni '70. Può essere che gli autori ci credessero in buona fede, anche perchè si sono presi la briga di andare a cercare i residui delle esplosioni nelle stesse zone dove secondo loro gli antichi testi narrano di civiltà avanzatissime che avrebbero combattuto battaglie a colpi di bombe atomiche, fra i resti archeologici delle antiche città della valle dell'Indo.

Niente che vada preso sul serio, ma è una buona lettura rilassante soprattutto per noi amanti della fantascienza e studiosi di guerra: i due elementi vengono fusi con abilità particolare e a suo modo interessante, oltre comunque a citare diversi passi delle antiche opere di interesse storico e letterario come il Rāmāyana e altre.

 

P.S. Non so perchè l'edizione che ho raffigurato viene venduta su Internet a prezzi assurdi, io l'ho trovata a 2 € a un mercatino dell'usato.

Modificato da ART

  • ART ha rinominato il titolo in Una guerra nucleare nel 2000 a.C.
Inviato
13 minuti fa, ART dice:

fanta-archeologia molto in voga negli anni '70.

Erano i tempi dell'erba...degli acidi...dei viaggi a scopo 'culturale' in India... Tossici! E poi scrivevano libri...

 

15 minuti fa, ART dice:

trovata a 2 € 

Sarà fortuna? Forse.

Ma il prezzo è comunque troppo alto  rispetto alla sua scientificità!


Inviato

Mi ricordo che su questo filone c'erano calessi volanti come astronavi aliene. Per non parlare di alcune colonne in ferro che da più di centinaia di anni non arrugginiscono miracolosamente!


Inviato

@ART ti consiglio a livello scientifico di vedere questo famoso documentario di Alberto...Sordi

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Inviato (modificato)
36 minuti fa, ARES III dice:

Mi ricordo che su questo filone c'erano calessi volanti come astronavi aliene. Per non parlare di alcune colonne in ferro che da più di centinaia di anni non arrugginiscono miracolosamente!

Volevo sapere per curiosità "professionale" come funzionavano queste magnifiche bombe atomiche dell'antichità, ma purtroppo i testi non lo spiegano.

 

33 minuti fa, ARES III dice:

@ART ti consiglio a livello scientifico di vedere questo famoso documentario di Alberto...Sordi

Dopo l'Albertone suggerisco questo

 

 

e un film indiano ambientato nel luogo e l'epoca in questione, con bellissimi luoghi e scenografie. Ma non ci sono esplosioni nucleari e la lingua è un po' difficile da capire.

 

Modificato da ART

Inviato
5 ore fa, ART dice:

Volevo sapere per curiosità "professionale" come funzionavano queste magnifiche bombe atomiche dell'antichità, ma purtroppo i testi non lo spiegano.

Secondo il rasoio di Occam, forse la motivazione per cui non viene spiegato il funzionamento è perché non esistono queste bombe.

Rimarrei ai fatti, sepoi a qualcuno piace, per divertirsi, fare dei voli pindarici con la fantasia, suggerisco il sempre funzionante 'mistero della fede' nostrano: i veicoli degli dèi indiani che volavano e le loro bombe atomiche funzionavano in quanto è il potere divino a farli funzionare. Tale cosa non può essere minimamente compresa dalle semplici ed ignoranti menti umane e quindi si deve accettare e credere (se si vuole) in ciò, riponendo a parte il nostro spirito scientifico.


Inviato
22 ore fa, ART dice:

gli antichi testi narrano di civiltà avanzatissime che avrebbero combattuto battaglie a colpi di bombe atomiche

Ma non avete mai letto Martin Mystère?

https://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Mystère

La tesi di fondo della serie a fumetti, in edicola da ben 40 anni, è proprio quella di due antichissime civiltà, Atlantide a occidente e Mu a oriente, che, raggiunto un livello tecnologico avanzatissimo (di molto superiore al nostro attuale) si sono distrutte a vicenda in una guerra catastrofica. Dopodiché, l'umanità è ripartita da zero con la storia che conosciamo, le ere preistoriche, il mondo antico, ecc.

Anche se non avete, come me, la raccolta completa :D in 40 anni ve ne sarà pure passato qualcuno per le mani.

petronius oo)

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
5 ore fa, petronius arbiter dice:

La tesi di fondo della serie a fumetti, in edicola da ben 40 anni, è proprio quella di due antichissime civiltà, Atlantide a occidente e Mu a oriente, che, raggiunto un livello tecnologico avanzatissimo (di molto superiore al nostro attuale) si sono distrutte a vicenda in una guerra catastrofica. Dopodiché, l'umanità è ripartita da zero con la storia che conosciamo, le ere preistoriche, il mondo antico, ecc.

Ovviamente conosco il personaggio (e ho ascoltato volentieri una sceneggiata radiofonica con lui), ma non sapevo che si basasse su questo. Idea non proprio nuova, almeno oggi, ma comunque affascinante.

Modificato da ART

Inviato
17 ore fa, ART dice:

Ovviamente conosco il personaggio... ma non sapevo che si basasse su questo.

Beh, non tutte le storie parlano di questo, in 40 anni gli argomenti sono stati infiniti, e sempre affrontati dagli autori con una profonda conoscenza della storia, dell'archeologia e di (quasi) ogni campo dello scibile umano :)

Ma queste civiltà, in particolare Atlantide, sono un tema ricorrente, fin dal primo numero, poiché, nell'autodistruggersi, consapevoli della propria fine, avrebbero lasciato un certo numero (notevole, a giudicare dalle storie in cui se ne parla :D) di "testimonianze", quali laboratori segreti, armi "fine di mondo" e quant'altro. Compito di Martin Mystère è scoprire e portare a conoscenza dell'umanità queste testimonianze, affinché non si ripetano gli errori di un tempo, ma è perennemente ostacolato in questo dagli Uomini in nero (vedi link sopra) convinti, al contrario, che certe scoperte debbano restare nascoste, o comunque riservate a pochi iniziati, per non turbare l'ordine costituito. E quasi sempre riescono nello scopo, la maggior parte delle storie si concludono con la distruzione, volontaria o meno, delle testimonianze di queste antichissime civiltà.

petronius :)

  • Grazie 1

Inviato

Leggetevi la storia del reattore nucleare naturale nei pressi del fiume Oklo in Gabon. Singolare che non l’abbiano strumentalizzata 

  • Grazie 1

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La conoscevo già, molto interessante. Si vede che lor signori abbiamo-capito-tutto-noi ancora non l'hanno scoperta.

Modificato da ART

Inviato

Tutte storie che ho già sentito, comprese le storie del Buon vecchio Zio Martin, che mi piace molto come personaggio.

Per inciso ci sono vari racconti e romanzi di fantascienza che parlano di guerre nucleari (o peggio) nel passato. 


Inviato
Il 6/9/2022 alle 19:27, Polemarco dice:

Leggetevi la storia del reattore nucleare naturale nei pressi del fiume Oklo in Gabon. Singolare che non l’abbiano strumentalizzata 

 

se non ricordo male è vicino alla zona dove si sono trovate le prime tracce di Homo sapiens, e ci sono state teorie secondo cui l'evoluzione dell'uomo dipenda dalle radiazioni di quel reattore.


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11 ore fa, ciccio 62 dice:

Per inciso ci sono vari racconti e romanzi di fantascienza che parlano di guerre nucleari (o peggio) nel passato.

E' uno dei filoni che mi appassionano maggiormente come lettore (e anche scrittore) di fantascienza: alcuni sono vere e proprie perle, a partire da La liberazione del mondo (The World Set Free) scritto nel 1913 da H.G. Wells, il primo romanzo in assoluto dove si parla di una guerra nucleare. 

Modificato da ART

  • 2 anni dopo...
Inviato
Il 4/9/2022 alle 22:02, ART dice:

 un film indiano ambientato nel luogo e l'epoca in questione, con bellissimi luoghi e scenografie. Ma non ci sono esplosioni nucleari e la lingua è un po' difficile da capire.

 

 


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chissà i seguaci tartariani cosa direbbero se dovessero leggere questo argomento :) ? 

Modificato da ChiRho

Inviato (modificato)

David W. Davenport e Ettore Vincenti non erano dei tossici e andarono in Pakistan, non in India, a svolgere le loro ricerche. A dirla tutta, non erano neanche degli sprovveduti o degli sciocchi: il primo era figlio di un capo della polizia di cittadinanza britannica che operava in India e fu l'unico che Gandhi volle mantenere al suo posto dopo la decolonizzazione. I due si conoscevano e avevano ottimi rapporti. Il secondo era un discreto giornalista nostrano che era abbastanza noto alla fine degli anni settanta. I due si erano conosciuti a Roma, dato che Davenport si era lì trasferito almeno dalla metà degli anni Settanta, facendo l'interprete data l'approfondita conoscenza del Persiano Moderno, dell'Indiano e dell'aramaico.

Avevano i loro vizi, certo, ma non quelli ipotizzati nel post. Davenport era un fumatore accanito di sigarette, Vincenti soffriva di alcolismo. A dieci anni da quel viaggio nessuno di loro sarebbe più stato fra noi su questa Terra. Il primo sarebbe morto a causa di quel vizio, prematuramente, per cancro ai polmoni all'età di 35 anni, solo qualche anno dopo la pubblicazione del libro. Il secondo non lo so, ma sarebbe scomparso anch'egli pochi anni dopo, prematuramente.

La teoria esposta in questo libro è figlia dell'epoca di Davenport e Vincenti, quella della minaccia atomica. Per questo spiegarono con una guerra nucleare la misteriosa presenza delle ossa smembrate del Mohenjo Daro. Vengono comunque considerati dagli ufologi dei pionieri e ancora oggi c'è chi va a trovare Davenport al Cimitero Flaminio, alle porte di Roma, dove riposa, per fare un saluto.

Tanto dovevo per amor di verità su due persone che, in un Occidente ancora relativamente disinteressato, hanno raccontato al pubblico italiano che esisteva il Mohenjo Daro con le sue ossa e le sue vestigia e i suoi interrogativi su quei morti che per millenni hanno lì dimorato.

Modificato da Curcuas

Inviato
37 minuti fa, Curcuas dice:

 

Tanto dovevo per amor di verità su due persone che, in un Occidente ancora relativamente disinteressato, hanno raccontato al pubblico italiano che esisteva il Mohenjo Daro con le sue ossa e le sue vestigia e i suoi interrogativi su quei morti che per millenni hanno lì dimorato.

 

se non vado errato il fattore di una antica guerra nucleare è però una pietra miliare dei complottisti. Guarda la puttanata della Grande Tartaria e cacchiate varie; circa una civiltà avanzata che aveva già i treni ad alta velocità, energia elettrica secoli fa e ancora minchiate come queste :)


Inviato (modificato)
57 minuti fa, ChiRho dice:

se non vado errato il fattore di una antica guerra nucleare è però una pietra miliare dei complottisti. Guarda la puttanata della Grande Tartaria e cacchiate varie; circa una civiltà avanzata che aveva già i treni ad alta velocità, energia elettrica secoli fa e ancora minchiate come queste :)

 

Non saprei, non sono un ufologo e non mi interesso di queste teorie.

Il merito del libro non sta tanto nella spiegazione delle ossa disperse del Mohenjo Daro, tesi smentita dall'assenza di radiazioni nel luogo (ma non c'era bisogno di una simile verifica per scartare la loro ipotesi), quanto per aver fatto conoscere al pubblico italiano quel sito e i testi sacri indiani che Davenport tradusse direttamente dall'aramaico. E traduzioni di quel tipo all'epoca non ce ne erano. La teoria elaborata, poi, non si basava su complottismi di vario genere quanto su una grande guerra alla quale alludevano gli stessi testi sacri indiani nelle opere già menzionate.

Modificato da Curcuas

Inviato (modificato)
Il 22/12/2024 alle 19:16, Curcuas dice:

Tanto dovevo per amor di verità su due persone che

Credo che ARES III fosse solo sarcastico quando parlava di erba e acidi, non che pensi davvero che Davenport e Vincenti fossero due tossici.

Comunque, anche se sono convinto per vari motivi che la teoria non sia corretta (per mia fortuna ho modo di analizzarla almeno da esperto dell'argomento guerra nucleare) ho letto con interesse quel libro, che riporta a un passato affascinante. 

 

Il 22/12/2024 alle 19:55, ChiRho dice:

se non vado errato il fattore di una antica guerra nucleare è però una pietra miliare dei complottisti.

No, qui siamo nel campo dell'archeologia fantastica senza implicazioni moderne, anche se per i complottisti alla fine tutto va bene e da tutto attingono senza criterio.

Modificato da ART

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