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Inviato (modificato)

Buona Domenica,

In vendita nella prossima asta 121 di CNG al lotto 107 un didrammo geloo di notevole conservazione e di gradevole stile arcaico.

Si tratta dell’accoppiamento di conii riportato nel corpus di Jenkins al numero 7 (O4-R4), quindi è da considerarsi tra le prime monete battute dalla zecca siceliota, quando la città era molto probabilmente ancora sotto il dominio diretto di Gelone (indicativamente tra il 490 ed il 485 a.C.)


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https://auctions.cngcoins.com/lots/view/4-71VJ29/sicily-gela-circa-49085-48075-bc-ar-didrachm-195mm-862-g-7h


 

Nella descrizione del catalogo della casa d’aste Americana, a conclusione della nota del catalogatore, troviamo la frase Virgiliana contenuta nel terzo libro dell’Eneide, quando si parla della morte di Anchise, che costituisce il titolo di questa discussione.

La curiosa traduzione che ne viene data in inglese è : ”and Gela called by the nickname of its monstrous stream” . In italiano suonerebbe all’incirca come : “e Gela chiamata dal nome del suo mostruoso torrente”.

A fronte della classica traduzione dal latino all’italiano: “e la vastissima Gela chiamata dal nome del fiume”

Le ricerche archeologiche hanno nel tempo mostrato come Gela fosse una polis di grandi proporzioni e conosciamo da Ovidio la turbolenza delle acque del fiume. Fiume che certamente poteva occasionalmente esondare e diventare veramente immane.

Tuttavia trovo discutibile la traduzione di immanis come monstrous, quasi si cercasse di traslare parte del significato dell’aggettivo dal fiume al toro androprosopo raffigurato al rovescio nella monetazione geloa. Un salto logico che presupporrebbe la chiara volontà di Virgilio di riferirsi alla divinità fluviale.

E se è vero che nello stesso passo dell’Eneide viene menzionata la divinità fluviale Alfeo dell’Elide in relazione al mito che circonda la ninfa Aretusa dell’omonima fonte sull’isola di Ortigia a Siracusa, è altrettanto vero che risulterebbe logico a questo punto aspettarsi un riferimento chiaro e diretto alla divinità Gela in relazione al fiume della Poleis.

Cosa che non accade, come non accade per il pur menzionato Eloro. Senza considerare che dei corsi d’acqua e delle divinità fluviali Akragas e Selinos non troviamo proprio accenno, benché le poleis vengano nominate. E nonostante il culto degli dei di questi due fiumi sia un dato ben attestato.

 

Interessante sarebbe leggere (qualcuno lo possiede?), e non lo conoscevo, il libello di Saro Battaglia “L’immane Gela” del 1954 che tratta dell’attribuzione dell’aggettivo immanis alla città o al fiume. Ho potuto scoprirne l’esistenza grazie ad un piacevole ed anche divertente articolo comparso il 21-02-2021 sul Corriere di Gela online a firma Salvatore Parlagreco:

http://www.corrieredigela.com/servizi-settimanali/10-attualita/2553-enea,-il-fiume,-l’immane-e-la-perigliosa-indagine-di-saro-battaglia.html

 

Modificato da Archestrato
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  • Archestrato ha rinominato il titolo in Immanisque Gela fluvii cognomine dicta
  • 1 mese dopo...
Inviato

Asta americana ok comprata da loro e venduta da loro , affari loro. Se hanno comprato i bit coin posso comprare anche questa.


Inviato

Un precedente passaggio ( 14-12-2015 / NGSA IX n. 7 ) in Europa .

001 NGSA IX n. 7.jpg


Inviato

Cosa ne pensate del topic? Condividete la traduzione della casa d’aste di “immanis” come “monstrous”?


PS: mi avvedo di un errore alla fine del terzultimo capoverso, poleis anziché polis.


Inviato

La resa di "immanis" con "monstrous" è a mio parere discutibile. Anche nel caso in cui l'aggettivo dovesse riferirsi al fiume troverei più calzante "impetuoso", come si legge nella traduzione dell'Eneide di di G. Vergara (1989, p. 195).

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Inviato

Incuriosito dalla questione ho chiesto lumi ad uno stimato collega.

Sembra che all'interno del testo virgiliano l'aggettivo immanis accompagnato dall'enclitica -que venga sempre riferito al sostantivo che segue:

I, 428: hic alta theatris fundamenta locant ali immanisque columnas rupibus excidunt

X, 318: nec longe Cissea durum immanemque Gyan sternentis agmina clava deiecit leto

In base a questi confronti sembrerebbe pertanto preferibile riferire immanis a Gela piuttosto che al fiume.

 

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  • Grazie 1

Inviato
21 ore fa, dracma dice:

La resa di "immanis" con "monstrous" è a mio parere discutibile. Anche nel caso in cui l'aggettivo dovesse riferirsi al fiume troverei più calzante "impetuoso", come si legge nella traduzione dell'Eneide di di G. Vergara (1989, p. 195).

image.png

 

Preferirei rendere questo “immane” come in - manis ovvero smisurato, senza misura, ovvero estesa (Gela).

Devo dire che sarebbe suggestivo accostare questo aggettivo al flusso del fiume in piena, ma condivido l’osservazione di @dracma che ricollega immanisque al termine che segue (Gela).

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  • 1 anno dopo...
Inviato

Io possiedo il libello di Saro Battaglia e c’è una dedica (era nella libreria di mia zia recentemente deceduta). È molto interessante. Personalmente mi sono commossa…forse perchè si cita la collina di Betlem (Bitalemi), la Villa di Fede (mia nonna) e altri luoghi che fanno parte della mia infanzia. 
 

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  • 3 settimane dopo...
Inviato
Il 28/8/2022 alle 17:58, Archestrato dice:

In vendita nella prossima asta 121 di CNG al lotto 107 un didrammo geloo di notevole conservazione e di gradevole stile arcaico.

Si tratta dell’accoppiamento di conii riportato nel corpus di Jenkins al numero 7 (O4-R4), quindi è da considerarsi tra le prime monete battute dalla zecca siceliota, quando la città era molto probabilmente ancora sotto il dominio diretto di Gelone (indicativamente tra il 490 ed il 485 a.C.)


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Per tornare alla moneta, veramente di gran conservazione, molto difficile trovare esemplari di questa prima emissione di Gela così belli, anche in asta si è andati ben oltre la stima (10k) venduta per 17k, che per un didrachm di questa serie è una cifra enorme


Inviato (modificato)

Il cavaliere su queste monete ha spesso piedi enormi.

credete che a quel tempo i piedi erano veramente piu' grandi ? Si dice e anche nelle staute greche arcaiche si vede che le dita dei piedi erano piu' lunghe per il non-uso delle scarpe.

che ne pensate ?

Modificato da coinzh

Inviato
57 minuti fa, coinzh dice:

Il cavaliere su queste monete ha spesso piedi enormi.

Dalle mie informazioni non sarebbe questo raffigurato, in questa prima serie di doppie dramma gelesi, un semplice cavaliere, ma con buona probabilità è una rarissima riproduzione del mitico Gelone, forse il più grande 'militare' che la sicilia abbia avuto, tutto nell'isola colonizzata dai greci iniziò da lui.

Vi posto una sintesi da wikipedia.

Gelone nacque a Gela nel 540 a.C. da Dinomene, di famiglia sacerdotale,  proveniente da Rodi.
Fu il maggiore di quattro fratelli, a lui seguirono lerone, Polizzello e Trasibulo.
Giovanissimo si distinse per doti militari e coraggio, tanto da diventare, in breve, comandante della cavalleria gelese, sotto il tiranno Ippocrate.
Fu lui a sconfiggere l'esercito siracusano ad Eloro nel 493 a.C. e ad organizzare l'assedio di Siracusa.
Morto Ippocrate, Gelone divenne tutore dei figli del tiranno; dominò la rivolta popolare che mirava alla proclamazione della repubblica e si fece nominare tiranno di Gela.
Nel 485 aiutò i Gamori di Siracusa a fare rientro nella loro città e a riprendere le terre loro requisite dai servi della gleba; si proclamò nel contempo tiranno di Siracusa, affidando Gela al fratello Ierone.
Sotto la sua guida, Siracusa divenne ricca e potente; magnanimo, ma allo stesso tempo fermo e giusto, estese i territori siracusani fino a tutta la costa orientale della Sicilia, esclusa Catania.
Sposò Damareta, figlia di Terone tiranno di Agrigento.
Alleato con il suocero sconfisse i Cartaginesi ad Imera, nella storica battaglia del 480 a.C. e con il ricco bottino fece costruire a Siracusa numerosi templi fra cui l'Athenaion, accanto a quello dorico già eretto, ma ancora incompleto.
Abbellì il tempio di Artemide e nella Neapolis ne eresse altri due dedicati a Demetra e a Core.
Fece coniare magnifiche monete, che dal nome della moglie si chiamarono Damaretee.
Governò fino al 478 a.C. anno della sua morte, sopraggiunta per un attacco di idropisia.
Il popolo costernato eresse in suo onore un monumento funebre (i Cartaginesi lo abbatteranno e Agatocle, geloso, farà sparire ogni traccia).


Inviato

Oltre alle informazioni su Gelone @didrachm hai anche informazioni sulle proporzioni dei piedi rispetto al corpo che le persone avevano a quei tempi ?


Inviato (modificato)
34 minuti fa, coinzh dice:

Oltre alle informazioni su Gelone @didrachm hai anche informazioni sulle proporzioni dei piedi rispetto al corpo che le persone avevano a quei tempi ?

 

Booo, penso li avessero normali i piedi, potrebbero anche essere rappresentazioni di 'scarpe' fatte da delle fasciature di tessuto, almeno usate quando si cavalcava un cavallo, a protezione dei piedi, oppure simile ad uno zoccolo?, e quindi, forse su questi pezzi, i piedi sembrano effettivamente un pò allungati.

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Modificato da didrachm

Inviato

l'uomo sul cavallo sta nudo. se i piedi erano fasciati è difficile dirlo o dedurlo però nell'ultima foto si ha l'impressione di vedere le dita dei piedi e se così fosse sarebbero piedi nudi.

le dita delle mani sempre nell'ultima foto non sono eccessivamente lunghe


Inviato

Il particolare dei piedi era stato gia’ evidenziato in altra discussione e aveva sollevato qualche perplessità in merito alla congruenza 


Inviato

congruenza tra le dimensioni dei piedi e il resto del corpo o di che congruenza si trattava @numa numa ?


Inviato (modificato)
Il 1/3/2024 alle 20:08, coinzh dice:

l'uomo sul cavallo sta nudo. se i piedi erano fasciati è difficile dirlo o dedurlo però nell'ultima foto si ha l'impressione di vedere le dita dei piedi e se così fosse sarebbero piedi nudi.

le dita delle mani sempre nell'ultima foto non sono eccessivamente lunghe

 

Sulla seconda foto sembra di vedere un zoccolo (stile old arabo) sul piede dx.

Modificato da didrachm

Inviato
18 ore fa, coinzh dice:

congruenza tra le dimensioni dei piedi e il resto del corpo o di che congruenza si trattava @numa numa ?

 

Esattamente 


Inviato (modificato)
Il 2/3/2024 alle 14:53, coinzh dice:

congruenza tra le dimensioni dei piedi e il resto del corpo o di che congruenza si trattava @numa numa ?

 

In quel periodo nel mondo greco/orientale venivano usati dei "zoccoli" molto diffusi nel periodo del primo impero persiano (500 aC) molto simili a questi.

Nello stesso periodo sempre dai persiani venivano usati dai guerrieri a cavallo degli elmetti molto simile a questo di Gelone a cavallo.

Pure la lancia dory usata nella grecia classica e dai cavalieri nell'impero persiano, lunga più di 2 metri e chiamata dai persiani kontos.

Che Gelone avesse origini di quelle parti ?!? ...tesi che alcuni studiosi sostengono.

876g.jpg

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Modificato da didrachm

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