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Inviato

Ciao @Stilicho, che cosa aggiungere a quanto hai già detto in questo interessante topic? Le monete suberate hanno almeno per me un grande fascino perché nonostante siano dei falsi d'epoca personalmente  le ritengo monete a tutti gli effetti. C è ne sono alcuni veramente fatti bene, con diritto e rovescio che recano ritratti uguali a quelli ufficiali e suberati in maniera egregia tanto che hanno conservato l'argentatura quasi totalmente nonostante si vede abbiano circolato non poco. Tra l'altro alcuni esemplari che ho visto in vendita hanno raggiunto la cifra di acquisizione uguale ed in alcuni casi anche superiore ad esemplari autentici. Segno che molti apprezzano tali monete che per me, indipendentemente dal loro stato di conservazione sono assolutamente collezionabili. Io in collezione ho un denario di Elio che ho acquistato come autentico ma che da subito dopo visione dal vivo mi ha dato la sensazione di probabile suberato. Molti mesi fa lo postai in un topic per avere un parere in merito e le risposte non furono dirimenti. Il dubbio rimarrà, perché anche io che ho cercato di capirlo alla fine non sono giunto ad una conclusione.Qualora fosse suberato per me non farebbe nessuna differenza, resta comunque una moneta a tutti gli effetti che ha circolato e svolto la sua funzione?

ANTONIO 

MM 18    G 2,95     RIC 436

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  • Grazie 1

Supporter
Inviato

Ciao @Pxacaesar

In effetti, i suberati sono monete perfettamente collezionabili. Anzi, trovo che rivestano un certo fascino; sicuramente hanno un significato storico e numismatico. Nel mio caso e' la prima e non e' detto che sia l'ultima.

Alla fine, acquistiamo quello che ci colpisce, che ci piace, che accende la nostra passione numismatica. E' stato il caso di questa moneta.

Stilicho

  • Mi piace 1

Inviato

Da tempo cerco un suberato di un denario di Claudio,  visto anche il costo esagerato di uno ufficiale ..


Supporter
Inviato

@stilicho

Ciao.

Ti può essere utile questa foto di un tetradramma suberato di Alessandro Magno per vedere quali colori si possono sviluppare in superficie nel tempo.

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Alexander the Great fourree tetradrachm, 13.9 g (compared with about 17.0 g for authentic specimens), copy of posthumous tetradrachm from Amphipolis, Macedonia, c. 315-294 BC, M.J. Price 486.

Le fratture nella placcatura d'argento espongono il sottostante nucleo di rame/bronzo e rivelano la natura del pezzo. Lo strato di color arancione è il nucleo di rame e quello di colore verde è lo strato di eutettico che separa la placcatura d’argento dal nucleo di rame.

L’eutettico è una miscela costituita da circa 72% d’argento e 28% di rame, composizione che ha il punto di fusione più basso rispetto a quelli delle miscele di tutte le altre composizioni e ha la caratteristica di comportarsi alla fusione come un composto puro.

Non si può stabilire se lo strato di eutettico fosse una saldatura d'argento e rame applicata per consolidare il rivestimento d'argento al sottostante nucleo di rame oppure si fosse formato quando il tondello rivestito d’argento è stato riscaldato, parzialmente fuso e quindi è diffuso all’interno del rame. In entrambi i casi il rivestimento si pensa sia stato applicato prima che la moneta fosse coniata, dato che in altro caso i dettagli del disegno sarebbero stati compromessi.

apollonia

  • Mi piace 4

Supporter
Inviato

@apollonia

Quindi, il "verde" che si vede sulla mia moneta non e' malachite, ma e' uno strato di eutettico (miscela con 2/3 di argento e 1/3 di rame) che probabilmente si s' formato quando il tondello (dopo pressione a freddo del foglietto di argento applicato sopra) e' stato scaldato  e quindi coniato.

In effetti, guardandolo (anche sul tuo esemplare) appare di un verde un po'  diverso rispetto al verde smeraldo) e non in rilievo, ma di aspetto piano.

Dimmi se ho capito bene.

Grazie per il tuo contributo.

Stilicho

 


Supporter
Inviato

Di nulla.

Se il tondello fosse tutto Ag, al riscaldamento la fusione (passaggio da solido a liquido) avverrebbe a ca. 962 °C.

Se il tondello fosse tutto Cu, al riscaldamento la fusione (passaggio da solido a liquido) avverrebbe a ca. 1085 °C.

Se il tondello è di Cu ricoperto di un sottile strato di Ag, al riscaldamento la prima goccia di fuso che si forma a ca. 780 °C è un liquido composto da Ag (72%) e Cu (28%). La miscela di questa composizione (eutettica) che poi solidifica al raffreddamento consolida il rivestimento d’argento al sottostante nucleo di rame.

Fino al 2012, anno del mio ritiro dall’università, sarebbe bastato poco per stabilire la composizione quali e quantitativa di questo straterello, nonché delle altre zone della moneta.

apollonia

  • Mi piace 1

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Inviato

Quanto hai detto ora e sopra porta a ritenere meno probabile l'ipotesi "Oreo" che comunque ho trovato scritta sul Savio. In effetti, anche a me sembra che l'applicazione successiva alla coniazione avrebbe reso i rilievi più "fumosi" e quindi meno nitidi.

Stilicho


Inviato
14 minuti fa, Stilicho dice:

Quanto hai detto ora e sopra porta a ritenere meno probabile l'ipotesi "Oreo" che comunque ho trovato scritta sul Savio. In effetti, anche a me sembra che l'applicazione successiva alla coniazione avrebbe reso i rilievi più "fumosi" e quindi meno nitidi.

Stilicho

 

Ciao, in effetti non tutti i suberati hanno l'aspetto del tetradramma postato da @apollonia, del tutto simile all'originale e con una copertura in argento molto spessa. Segno di una tecnica utilizzata per suberarla molto buona. Di contro ho visto tante altre monete suberate in maniera molto più grossolana sia per quanto riguarda i ritratti degli imperatori ed auguste (incisori dei coni meno bravi) che per il rivestimento d’argento molto più blando forse perché le tecniche usate erano differenti. Sottolineo ciò perché avendo anche io il libro di Savio non mi sento di escludere che alcuni suberati venissero ricoperti in argento dopo essere stati coniati, come riportato nel testo?

ANTONIO 


Inviato

I suberati esistono sostanzialmente da quando esiste la moneta d'argento.

Parlare di falsi o di imitazioni può essere riduttivo in quanto ritengo che ogni esemplare vada contestualizzato innanzitutto con l'epoca di emissione e poi, se possibile, con il contesto di rinvenimento/circolazione.

Non escludo (e ovviamente non lo escludo solo io, ma anche accreditati studiosi), che in alcuni casi i suberati possano comunque essere considerati emissioni ufficiali.

Questo è uno dei miei (con provenienza da ripostiglio):

 

  • Mi piace 2
Awards

Supporter
Inviato

La discussione mi ha incuriosito sul fronte del concetto di moneta suberata.

Ho trovato in rete questo lavoro che, a mio avviso, può essere utile a tutti coloro che si avvicinano a tale tema.

https://numismaticamente.it/numismatica-antica/analisi-metallurgica-di-una-moneta-suberata

d

  • Grazie 1

Inviato

Ciao @grigioviola, è vero che i suberati sono nati insieme alla comparsa delle monete d'oro (suberate in numero molto inferiore perché ovviamente più soggette a controllo da parte di chi le riceveva) e d'argento (in numero molto maggiore). È altrettanto vero che ci sono diverse ipotesi tutte verosimili come quella che potessero essere anche battute in officine ufficiali, ma nessuna suffragata da riscontri concreti. Siccome è un argomento che mi ha appassionato molto, ho letto molto a proposito e l'idea che mi sono fatta io è che sono monete prodotte da normali falsari, alcuni più bravi altri di meno, allo scopo di metterle in circolazione insieme alle monete ufficiali. Cosa che è proseguita ininterrottamente per secoli fino ad oggi ?

ANTONIO 


Inviato

Ciao @Oppiano, grazie per il contributo allegato che ho appena finito di leggere che snocciola in maniera più approfondita quello che io ho detto nel mio post in maniera molto sintetica ?

ANTONIO 


Inviato

Ci sono suberati che risultano realizzati con conii ufficiali. Ci può stare la realizzazione fraudolenta con conii sottratti, ma... Sempre?

Rimango dell'idea che ci siano anche produzioni "ufficiali".

Awards

Inviato

Ciao @grigioviola, come ho già detto in un precedente intervento ci può stare di tutto ed il contrario di tutto. In quanto a suberati battuti da falsari con conii ufficiali fuoriusciti clandestinamente dalle officine (certamente non sempre) o battuti in maniera ufficiale in determinati periodi di emergenza dallo stato stesso sono entrambe verosimili. Io resto sempre della mia opinione. I maestri incisori bravi, capaci di riprodurre in maniera identica i conii ufficiali, penso che non lavorassero tutti per lo stato. Potevano prestare benissimo la loro opera a favore di falsari privati. Anche da questo potrebbero derivare monete suberate con identici conii di quelle ufficiali. Mi risulta difficile pensare che ci fossero pene tanto severe per chi produceva monete false in epoca classica e poi lo stato stesso le producesse immettendole in circolazione. Perché di questo si parla?

ANTONIO 

 

 


Supporter
Inviato

Il mio pensiero.

Niente esclude che possano essere vere entrambe le cose (quella "fraudolenta" e quella "ufficiale") e quindi penso che tutto vada contestualizzato, come e' già stato detto sopra (esempio, carenza di materie prime...necessità di rapido aumento del circolante in certe condizioni, penso alla paga dei soldati...)

Se penso ai "suberati" che ricordi io (ma io non faccio testo, non ho le necessarie competenze) noto che sono di qualità molto buona come aspetto generale, praticamente indistinguibili (solo per noi?) da quelli "non suberati".

Guardiamo solo la moneta postata da Pxcaesar. Non si e' riuscito a capire se sia suberata o meno, figuriamo capire se "ufficiale" o "fraudolenta". Però, se la guardiamo, e' comunque una moneta di qualità, si vede. Ma anche la mia ha una bella effigie di dritto. Poi, sicuramente ce ne saranno anche di qualità inferiore, quindi identificabili, ma probabilmente comunque accettate.

Certo, l'ideale sarebbe avere un "suberato" ed un "non suberato" con identità di conio. Magari e' già stato verificato. Io non lo so, onestamente, ma anche la similitudine sarebbe un indizio.

Se poi penso a quella che pare la più comune tecnica di suberazione, penso che siano necessarie competenze di tecniche e  metallurgiche non proprio comuni. Ciò sarebbe nettamente a favore della "ufficialità", anche se non escluderebbe del tutto la fraudolenza (maestranze corrotte o deviate).

Mi domando se non fosse comunque poi possibile cambiare la monetazione suberata con quella buona una volta scoperta (solo con saggi?) presso qualche cambiavalute. In questo modo lo stato mostrava anche di voler combattere la contraffazione, in una sorta di doppio gioco).

Buona serata da Stilicho


Inviato

Io penso che fossero prodotte dalle zecche .. 

mi sembra alquanto strano che ottimi conii potessero uscire dalla zecca ….  
skuby


Inviato

Ciao @skubyduanche io lo penso anche se non si può escludere del tutto che qualche conio potesse uscire clandestinamente dalle officine. È tanto inverosimile pensare a maestranze private che non avevano nulla a che fare con le officine dello stato, ma altrettanto bravi da riprodurre i coni del tutto identici a quelli ufficiali , del cui lavoro  beneficiavano poi i falsari che li utilizzavano per produrre i suberati??

ANTONIO 

 


Inviato (modificato)
9 ore fa, Pxacaesar dice:

Ciao @skubyduanche io lo penso anche se non si può escludere del tutto che qualche conio potesse uscire clandestinamente dalle officine. È tanto inverosimile pensare a maestranze private che non avevano nulla a che fare con le officine dello stato, ma altrettanto bravi da riprodurre i coni del tutto identici a quelli ufficiali , del cui lavoro  beneficiavano poi i falsari che li utilizzavano per produrre i suberati??

ANTONIO 

 

 

Realizzare un suberato identico ad una moneta corrente, richiedeva capacità non certo semplici. Pensare a delle officine monetarie clandestine, ai tempi, mi fa molto pensare. Non credo sarebbero durate molto ...

Modificato da skubydu

Inviato

DE GREGE EPICURI

Riferendomi a quanto citato da @grigioviolanel post 11, ed al suo antoniniano  suberato di Otacilia Severa, io mi chiedo: ma davvero esistono gli antoniniani suberati? La moneta mostrata è la conferma che esistono.

Ma di quale suberatura si tratta? Non credo di quella "classica" usata per la monetazione greca e romana repubblicana (avvolgere il nucleo di rame con laminette di Ag, poi portare al punto di fusione dell'Ag in modo da ottenere uno strato di Ag compatto e uniforme, quindi procedere alla coniazione). La percentuale di Ag degli antoniniani ufficiali nel periodo 240-250 d.C. non superava il 20-30%, e a volte era inferiore. Che senso aveva utilizzare una tecnica complessa e costosa, che avrebbe fatto risparmiare pochissimo argento?

Poteva forse avere senso il cosiddetto "bagno in soluzione di Ag", che con poca spesa creava uno strato di Ag sottilissimo (e piuttosto fragile). Detto questo, monete come quella mostrata di Otacilia sono molto poco frequenti.

  • Mi piace 1

Inviato

Ciao @gpittini, dovendo io acquistare un antoniniano di Otacilia Severa ho visionato molti esemplari posti in vendita. In realtà gli antoniniani di questa Augusta contenevano una quantità di argento del 40/50% del suo peso che si aggirava mediamente sui 4 grammi. Quindi in realtà c'era convenienza per chi li falsificava ?

ANTONIO 


Inviato

Ciao, l'argomento suberati è molto interessante, numerosi studiosi si sono dedicati a queste particolari monete cercando di capire come fossero prodotte ma sopratutto da chi e perché. Diverse sono le teorie formulate da tali studiosi(discusse anche in questo bel topic) che purtroppo non sono unanimi e che lasciano aperti i vari quesiti. Ho cercato di trovare foto comparate di monete suberate coniate con identici conii di quelle ufficiali (non molte ma sembra che ci siano) ma purtroppo non ne ho trovate. Percui chiedo a chi eventualmente avesse qualche libro con foto o avesse trovato sul web le foto di tali monete di condividerle, farebbe cosa molto gradita. Grazie ?

ANTONIO 


Inviato

Ciao, concludo i miei interventi per quanto riguarda i suberati segnalando due belle discussioni presenti sul forum, una del 2012 di @rick2 ed un altra del 2016 di @apollonia che tuttavia non dipanano del tutti i dubbi ma aiutano comunque a farsi una idea . Purtroppo anche in queste discussioni non ho trovato tra le numerose monete postate suberati e monete autentiche che avessero identici conii. Simili si, ma non identici. Non so se negli ultimi 5 anni ci sono stati ritrovamenti o si è venuti a conoscenza di suberati già trovati ed in possesso di collezionisti o musei che avessero gli stessi conii di quelli ufficiali. Purtroppo nonostante ho continuato le ricerche on line io non ho trovato niente.  Mentre per la Sacra sindone la datazione al carbonio 14 ha dipanato quasi totalmente tutti i dubbi sulla sua autenticità , ed il ritrovamento della Stele di Rosetta ha permesso di decriptare i geroglifici egiziani (a proposito dei quali alcuni studiosi avevano avanzato diverse ipotesi su come leggere o interpretare tali raffigurazioni) da appassionati di numismatica attendiamo fiduciosi il rinvenimento cospicuo in qualche ripostiglio di monete suberate con identici conii di quelle ufficiali per poterle meglio studiare e cercare di far chiarezza definitivamente. ?

ANTONIO 

  • Grazie 1

Supporter
Inviato

@Pxacaesar

Grazie per il tuo contributo.

La vexata quaestio della suberazione è stata più volte trattata sul forum in varie discussioni ed in varie sezioni, essendo l'argomento trasversale nella monetazione antica.

Credo che le discussioni a cui ti riferisci siano queste (le posto anche a beneficio degli altri utenti):

Sicuramente ne parleremo ancora.

Buona notte da Stilicho

  • Mi piace 3

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