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Antiochia. Emissioni di Boemondo III o IV.


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Inviato (modificato)

Un recente ingresso in collezione di questo esemplare, di cui riporto foto e descrizione catalogo asta (Bucephalus Numismatic, Black Auction 3 del 27-28/7/2022 - Lotto 918):

Crusaders. Antioch. BOHÉMOND III, 1163-1201 AD. Fractional Denier. 1.28 g. 18.25 mm.

Riporto anche (sotto) un esemplare presente nel seguente lavoro di David Ruckser:

https://www.academia.edu/30565544/Coins_of_the_CRUSADERS

La luna crescente con stella a sei raggi è sempre bella.

Pare essere quindi incerta l'attribuzione dell'esemplare ai due Boemondo ?

Comunque qualche riferimento non fa mai male.

BOEMONDO IV, principe d'Antiochia e conte di Tripoli

https://www.treccani.it/enciclopedia/boemondo-iv-principe-d-antiochia-e-conte-di-tripoli_(Enciclopedia-Italiana)/

Figlio secondogenito di Boemondo III, fu dal padre inviato nel 1187 a Tripoli a raccogliere l'eredità di quel conte Raimondo III, secondo un'intesa prima corsa. Quando il re di Gerusalemme Guido di Lusignano fu liberato dal Saladino, trovò ospitalità presso B., che respinse tutti gli attacchi del sultano, grazie all'appoggio di una flotta siciliana; così Tripoli diventò la base di operazione per i Latini di Siria. Morto il fratello maggiore Raimondo, il conte pretese raccogliere anche l'eredità del principato di Antiochia, sebbene Boemondo III intendesse riconoscere erede il nipote Raimondo Ruben, figlio del primogenito Raimondo e di Alice d'Armenia.

B. di Tripoli, alleatosi con i Templarî e i Gioanniti, s'impadronì di Antiochia cacciandone il padre. Questi ricorse allora al re d'Armenia Leone e con le forze armene ricuperò la città, che lasciò con il principato in eredità a Raimondo Ruben, sotto il governo del re armeno. Presto però B. IV riuscì a cacciare gli Armeni con l'appoggio della popolazione e del sultano di Damasco. La lotta continuò a lungo, sebbene Innocenzo III intervenisse come mediatore. Nel 1204 e poi nel 1215 gli Armeni ricuperarono Antiochia, ma B. ne li cacciò, la seconda volta solo nel 1219. La pace si ebbe solo nel 1222, quando Filippo, secondogenito del principe, sposò Isabella figlia del re armeno. B. IV morì nel 1233. Aveva sposato in prime nozze Plaisance, figlia di Ugo di Gibelletto ed in seconde, Melisenda di Lusignano, figlia di re Amalrico II.

BOEMONDO III, principe d'Antiochia

https://www.treccani.it/enciclopedia/boemondo-iii-principe-d-antiochia_(Enciclopedia-Italiana)/

Figlio di Raimondo di Poitiers e di Costanza, figlia di Boemondo II e signora d'Antiochia, nacque verso il 1144. Morto il padre nel 1149, il governo del principato rimase nelle mani di Costanza e del suo secondo marito Rinaldo di Châtillon. Quando questi, nel 1160, cadde prigioniero dell'atābek di Aleppo, si contesero la sovranità feudale su Antiochia Manuele I Comneno, che sposò una figlia di Costanza, e Baldovino III di Gerusalemme. Boemondo III assunse il governo del principato nel 1163 alla morte della madre e s'industriò di tenersi in buona amicizia col re Amalrico I, che nel 1164 gli affidò la luogotenenza del regno durante le spedizioni d'Egitto. Ma ad a Hàrim B. venne sconfitto da Nār ad-din e fatto prigioniero; ad Aleppo si trovò in prigionia col patrigno Rinaldo di Châtillon. Liberato, con l'impegno di pagare un riscatto di 100.000 aurei, si recò dal cognato Manuele a Costantinopoli per avere i denari. Forse a questi anni si riferisce l'installazione di un patriarca greco ad Antiochia ed il matrimonio di Boemondo con una nipote dell'imperatore. Dopo il 1170 il principe incominciò ad avere contrasti con i principi limitrofi della Piccola Armenia, mentre continuava a lottare coi Turchi di Aleppo. Nel 1183 fece pace col Saladino, ma dovette intanto cedere Tarso agli Armeni. Nel 1187 inviò il figlio Raimondo in aiuto del re alla battaglia di Hittīm, provocando le rappresaglie del Saladino, che giunse nel 1188 fin sotto le mura di Antiochia. Il re di Francia crociato, Filippo Augusto, che fu suo commilitone nell'assedio di S. Giovanni d'Acri, gli lasciò un corpo di cavalieri per continuare la lotta con Aleppo; ma un tentativo fatto nel 1192, d'accordo col secondo figlio Boemondo conte di Tripoli, per espugnare Laodicea, fallì ed allora B. III, recatosi in persona a Beirut, chiese ed ottenne la pace dal Saladino (30 ottobre 1192). Morto il Saladino nel 1193, le discordie scoppiate fra i suoi eredi non poterono essere sfruttate dai cristiani per la guerra scoppiata fra B. III e gli Armeni. Il principe, fatto prigioniero, fu costretto a cedere Antiochia a Leone re d'Armenia, che non poté però entrare in città per l'opposizione degli abitanti. Si fece allora pace: il primogenito del principe, Raimondo, sposò Alice nipote del re Leone che fu riconosciuto come supremo signore del principato. Gli ultimi anni di B. III furono funestati da una aspra guerra col figlio secondogenito Boemondo. Morì nel 1201. Non è chiaro da quale delle sue quattro mogli - Orgogliosa, Teodora Comnena, Sibilla, Isabella - siano nati i due figli Raimondo e Boemondo.

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Modificato da Oppiano
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  • Oppiano ha rinominato il titolo in Antiochia. Emissioni di Boemondo III o IV.
Inviato

Ciao @oppiano,

Bella moneta, Malloy la attribuisce a Boemondo III, definendola frazione di denaro.

Classificata al n.63- 64.

Saluti Eliodoro

  • Grazie 1

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