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IGNORED

Un episodio della Gigantomachia su un aureo di Diocleziano


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Salve.

L’episodio è raffigurato sul rovescio dove Jupiter as the God of Lightning (Giove come dio del fulmine) scaglia una folgore contro il gigante anguipede a destra.

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DIOCLETIAN. 284-305 AD. AV Aureus (5.62 g, 7h). Rome mint. Post-reform, struck 295 AD. DIOCLETI-ANVS P F AVG, laureate head right / IOVI FVLG-E-RAT-OR-I, Jupiter standing right, drapery extending from left arm, hurling thunderbolt, held in right hand, at anguipede giant to right; PR. Cf. RIC VI 20 (Trier mint); Lukanc p. 183, 3 (same obv. die); Calicó 4530a (this coin); Depeyrot 6/8; Cohen -.

L’episodio della Gigantomachia in cui gli Olimpi portano l'ordine attraverso la distruzione dei Giganti, simboli del caos, sembra appropriato per Diocleziano che aveva adottato il cognomen Jovius. Da notare anche la possibile allusione al collega di Diocleziano, Massimiano, che aveva assunto il nome di Erculio. Secondo una profezia, i Giganti sarebbero stati uccisi solo grazie all'aiuto di un "mortale dalla pelle di leone" e Zeus portò a compimento questa profezia arruolando Eracle: una scelta che si rivelò vincente. Anche per sconfiggere l'attuale "caos" imperiale, il nuovo imperatore gioviano aveva bisogno dell'assistenza del proprio "Eracle" nella persona di Massimiano.

 

La moneta è stata aggiudicata alla Triton IX a un hammer di $8000 da stima $7500.

apollonia

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La scena della Gigantomachia richiamata dal rovescio della moneta con la raffigurazione di Giove “che impugna la luce” in procinto di colpire un gigante rannicchiato è un episodio al quale Diocleziano si è voluto associare perché il suo obiettivo principale come Augusto era quello di riportare la stabilità nell'impero che aveva vissuto quasi un secolo di turbolenze, un periodo oggi definito come la crisi del Terzo secolo.

Dopo una serie di sfortunati imperatori militari, Diocleziano, pur essendo anch'egli un comandante militare, è stato considerato come uomo di Stato più dei suoi predecessori e, in effetti, fu sotto il suo regno che venne portato un minimo di ordine nell'impero. L'allusione alla Gigantomachia è un riferimento esplicito ai suoi successi nell'unificare l'impero.

Ma vi sono ulteriori possibilità di interpretazione del rovescio di questa moneta. Diocleziano è forse più noto per aver istituito la Tetrarchia nel 293, un sistema in base al quale l'impero era diviso geograficamente in quattro e governato da due Augusti e due Cesari. Prima di dividere il potere in quattro, Diocleziano promosse inizialmente il suo alleato Massimiano ad Augusto nel 286 e i due governarono come co-imperatori; è al periodo intermedio di doppio governo che risale questa moneta. Nell'ambito dell'assunzione del potere comune, Diocleziano e Massimiano adottarono dei numi tutelari, rispettivamente Giove ed Ercole, e assunsero i cognomi Jovius ed Herculius. Da questo momento, la maggior parte delle loro monete fu coniata con legende e tipi di rovescio in onore di Giove ed Ercole (Sydenham, E.A. & Mattingly, H. eds., RIC, V.II, 1933, p. 213). Sebbene esistano numerosi esempi di diversi tipi di rovescio raffiguranti Giove sulle monete di Diocleziano, questo è tra i più interessanti per l'implicita allusione al suo collega imperatore Massimiano. Secondo il mito, gli Olimpi furono in grado di sconfiggere i giganti solo con l'aiuto di Ercole, il cui ruolo è menzionato solo marginalmente dagli scrittori antichi (Esiodo, Teogonia 954), ma sembra che fosse comunemente riconosciuto come parte del mito più ampio nel mondo antico. Pertanto, nonostante non sia specificamente raffigurato, Ercole è indirettamente presente in questa iconografia e quindi, per estensione, lo è anche Massimiano.

L'associazione è ancora resa esplicita in un panegirico attribuito a Claudio Mamertino, che si riferisce a Massimiano come l'Ercole del Giove di Diocleziano (Panegyrici Latini XII.4.2) rafforzando questa lettura del rovescio. Il significato della Gigantomachia per Diocleziano è ulteriormente evidenziato da alcune iconografie della decorazione del tempio di Giove nel suo palazzo di Spalato, che è stato identificato come una rappresentazione dello stesso mito (H. Wrede, JAC 24, (1981) 67-70). Il tipo di rovescio di questa moneta è una manifestazione sintetica di più concetti, in quanto mette indirettamente a confronto il sostegno di Ercole agli Olimpi con quello di Massimiano a Diocleziano, oltre a sottolineare il legame dei due Augusti con i loro numi tutelari e a sottolineare il nuovo ordine stabilito nell'impero.

apollonia

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Ho trovato questa discussione molto bella e assai interessante.

Ho imparato ancora.

Grazie da Stilicho


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Tuttavia, credo che la zecca non sia Treveri, ma Roma (prima officina).


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Forse ho capito.

In effetti, la zecca e' Roma (e' indicato nelle prime righe della descrizione).

Tuttavia, se la si cerca a Roma, la più vicina mi sembra la RIC V 146 che però non ha il busto solo laureato e inoltre ha un rovescio con Giove che corre a sinistra.

Il riscontro di testa laureata, legenda DIOCLETIANVS  P F AVG e rovescio con Giove andante a destra si ha con la RIC VI 20 di Treveri, che però in esergo ha PT.

Infine, sulla moneta postata, particolare e' la spezzatura della legenda.

Spero di non aver detto inesattezze e di non aver confuso le idee.

Buona serata da Stilicho


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L'Impero romano ha utilizzato le monete come mezzo di propaganda politica con maggior successo di qualsiasi altro impero in tutta la storia.

Questa moneta risale addirittura alla Gigantomachia per trasmettere il messaggio che i nemici di Diocleziano, rappresentati dal gigante anguipede che emerge dal terreno, non sono all'altezza del potente protettore Giove, dio tutelare di Diocleziano.

La connessione dell'aureo con la Gigantomachia, richiamata in altre monete romane e greche, è stato il motivo del mio post.

apollonia


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Inviato

Denario molto raro di Settimio Severo che raffigura al rovescio Giove su quadriga con scettro che scaglia una folgore contro il gigante (Bucephalus Numismatic, Auction 5).

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Roman Imperial
Septimius Severus (193-211). Denarius. Rome. Obv: SEVERVS PIVS AVG. Laureate head of Septimius Severus, right. Rev: P M TR P XV COS III P P / IOVI VICT. Jupiter in quadriga right, holding sceptre and hurling thunderbolt at giant. RIC 204.
Extremely rare
Condition: Near very fine, restored edge fault.
Weight: 3.38 g.
Diameter: 21.45 mm.

Risultato400 EUR, Prezzo iniziale200 EUR, Stima600 EUR.

apollonia

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Inviato

Una scena della Gigantomachia è decorata sul petto della corazza indossata da Alessandro Magno su un medaglione d’oro che potrebbe essere stato emesso dall’imperatore Caracalla (198-217 d. C.). Caracalla amava essere paragonato al grande re e conquistatore Alessandro di Macedonia (336-323 a. C.). Come Alessandro, questo imperatore romano condusse guerre in Oriente e morì nel corso della sua campagna contro i Parti.

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Fonte https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Roman_-_Medallion_with_Alexander_the_Great_-_Walters_591_-_Obverse.jpg

apollonia


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