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IGNORED

Le varianti non sono errori!


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Salve volevo ribadire che le verianti sono volute dall'incisore e risultano quindi essere vere e proprie monete;tutt'altro discorso se vengono presentate nei più famosi cataloghi(vedi Gigante) monete tipo 1cent valore 1908 dove la variante è cifra 9 della data su 0;questo è evidentemente un errore di conio e non una variante sbaglio?non penso che l'incisore voleva mettere un 9 sullo 0,per quale motivo?

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  • ADMIN
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L'errore di conio però è altra cosa.

È l'errore commesso durante la coniazione, non l'errore commesso nella preparazione del conio.

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L'errore di conio però è altra cosa.

È l'errore commesso durante la coniazione, non l'errore commesso nella preparazione del conio.

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bene, mi date uno spunto... :D

ma a cosa erano dovuti questi "errori"? a delle sviste del "coniatore" o altro? :huh:

grazie ;) :P

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bellissimo Paolino,

questo è il tipico esempio di errore di conio, evidentemente diverso sia dalla variante che dal difetto... fosse capitato oggi (ammesso che sia possibile un errore così vistoso), la moneta sarebbe stata ritirata immediatamente!

ma da cosa può dipendere un errore così grossolano... possibile che l'incisore fosse analfabeta e si limitasse a copiare un modello abbozzato da qualcun'altro?

ciao

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  • ADMIN
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Eppure io ritengo che questa sia una variante. Non credo che il conio si possa essere deformato fino a trasformare una N in O.

Chiarisco il mio pensiero:

Gli errori di conio sono errori commessi durante la coniazione di una moneta.

Le varianti di conio sono le monete modificate rispetto la tipologia originaria (anche in maniera sbagliata).

Il difetto di conio si ha in quei casi in cui il conio o il tondello si spaccano/rompono/fessurano etc.

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ma da cosa può dipendere un errore così grossolano... possibile che l'incisore fosse analfabeta e si limitasse a copiare un modello abbozzato da qualcun'altro?

Me lo sono sempre chiesto anch'io... il fatto è che questo non è un errore isolato; nella monetazione mantovana esistono refusi a volte al limite dell'incredibile, e se questo poteva anche avere un senso nel periodo gonzaghesco, con le legende in latino che immagino non tutti gli incisori potessero essere in grado di comprendere appieno, diventa un pò più strano nel periodo della dominazione austriaca, dove i nominali bassi sono pieni di svarioni anche sulle parole semplici, quali SESION, SLODONE, o, appunto MAOTOVA....

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Eppure io ritengo che questa sia una variante. Non credo che il conio si possa essere deformato fino a trasformare una N in O.

Chiarisco il mio pensiero:

Gli errori di conio sono errori commessi durante la coniazione di una moneta.

Le varianti di conio sono le monete modificate rispetto la tipologia originaria (anche in maniera sbagliata).

Il difetto di conio si ha in quei casi in cui il conio o il tondello si spaccano/rompono/fessurano etc.

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Dunque, anche a mio parere può essere considerato variante, così come viene considerata variante la cartina della Germania sbagliata sul 1000 Lire 1997. Diciamo che è una variante-errore.

Giusto invece chiamare difetti di conio quelli dove il conio a causa dell'usura si è deformato rispetto alle coniazioni iniziali.

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è vero, la differenza è sottile, comunque personalmente considero varianti, le piccole differenze inserite nella ripreparazione di un conio usurato, mentre gli errori sono quelli non voluti, dovuti a distrazione/ignoranza dell'incisore e che in certi casi meriterebbero di essere ritirati dal mercato... in quest'ottica il 1000 lire germania divisa rientrerebbe negli errori, poi i fatti (cioè l'impossibilità di effettuare il ritiro al momento della scoperta dell'errore) lo inseriscono nelle varianti, come se non si trattasse di una svista grave ma solo di una piccola differenza rispetto a quello corretto.

Però mi viene un dubbio... è possibile che le piccole variazioni, come le date più o meno grandi... non siano state messe lì a posta dagli incisori, (come per divertimento), ma siano state fatte involontariamente (per errore quindi) nel tentativo fallito, di preparare un conio assolutamente identico a quello da sostituire?... in questo caso sarebbe impossibile dare una definizione assoluta, credo che variante-errore sia l'unica corretta nel senso di variante scaturita da un errore.

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è vero, la differenza è sottile, comunque personalmente considero varianti, le piccole differenze inserite nella ripreparazione di un conio usurato, mentre gli errori sono quelli non voluti, dovuti a distrazione/ignoranza dell'incisore e che in certi casi meriterebbero di essere ritirati dal mercato... in quest'ottica il 1000 lire germania divisa rientrerebbe negli errori, poi i fatti (cioè l'impossibilità di effettuare il ritiro al momento della scoperta dell'errore) lo inseriscono nelle varianti, come se non si trattasse di una svista grave ma solo di una piccola differenza rispetto a quello corretto.

Però mi viene un dubbio... è possibile che le piccole variazioni, come le date più o meno grandi... non siano state messe lì a posta dagli incisori, (come per divertimento), ma siano state fatte involontariamente (per errore quindi) nel tentativo fallito, di preparare un conio assolutamente identico a quello da sostituire?... in questo caso sarebbe impossibile dare una definizione assoluta, credo che variante-errore sia l'unica corretta nel senso di variante scaturita da un errore.

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allora i cosidetti "brockage" possono essere considerati varianti? :huh: :D

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A proposito di sviste dei coniatori, che mi dite di questo simpatico sesino di Mantova?  :P

Sesino_1757_5748.jpg

223595[/snapback]

Si tratta di un'emissione commemorativa, dedicata al noto politico cinese MAO

:D :D :D :D :D :D :D :D

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A proposito di sviste dei coniatori, che mi dite di questo simpatico sesino di Mantova?  :P

Sesino_1757_5748.jpg

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Si tratta di un'emissione commemorativa, dedicata al noto politico cinese MAO

:D :D :D :D :D :D :D :D

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in effetti gli stavano chiedendo dove andasse...

MAO TO VA? VA TO CASA!

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allora i cosidetti "brockage" possono essere considerati varianti? 

beh in questi casi è evidente che non si tratta nè di errore nè di variante ma di difetto di conio, infatti l'anomalia non sta nel conio in sè ma nel processo di produzione.

ciao

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;)

allora i cosidetti "brockage" possono essere considerati varianti? 

beh in questi casi è evidente che non si tratta nè di errore nè di variante ma di difetto di conio, infatti l'anomalia non sta nel conio (?) in sè ma nel processo di produzione.

ciao

223776[/snapback]

io rimarrei su variante...

P.S. non ho capito la frase... intendi dire che c'è stato un errore nel processo di coniazione della moneta?

Modificato da niko
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QUOTE(ariminvm @ 30 aprile 2007, 13:37)

QUOTE

allora i cosidetti "brockage" possono essere considerati varianti? 

beh in questi casi è evidente che non si tratta nè di errore nè di variante ma di difetto di conio, infatti l'anomalia non sta nel conio (?) in sè ma nel processo di produzione.

ciao

io rimarrei su variante...

P.S. non ho capito la frase... intendi dire che c'è stato un errore nel processo di coniazione della moneta?

hai capito bene, per conio intendo proprio la "matrice", il negativo che imprime la forma sul tondello e che, come saprai viene preparato dall'incisore... dopo un certo numero di monete prodotte, esso si usura e deve essere rifatto:

quando il nuovo conio è diverso in qualche dettaglio da quello che va a sostituire, allora si parla di variante,

quando c'è un errore nell'incisione della matrice, come nell'esempio postato da Paolino è invece un errore (a volte la differenza tra i due è sottile),

quando invece il difetto non è nella matrice, ovvero non è prodotto in serie ma in maniera accidentale da un errore nel processo di coniazione, si tratta di difetto di conio (ad esempio gli assi girati, i conii stanchi, escrescenze metalliche, conii decentrati e anche brockage).

Questi ultimi per altro non hanno interesse numismatico, se non a livello di curiosità.

Se provi a fare una ricerca vedrai che si è parlato spesso di questo argomento in passato.

ciao

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