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Inviato

Da vecchi cataloghi, 3, parecchio rari didrammi del fiorente periodo di Kamarina immediatamente precedente alla presa della città nel 405 a.C. da parte dei Cartaginesi .

Tre notevoli ritratti del nume del fiume Hipparis, il 1^ di lato, gli altri 2 di fronte : di questi, il 3^ di mano di Euainetos .

Sui 3 esemplari la delicata raffigurazione di una ninfa con chitone al vento, adagiata sulla schiena di un cigno ad ali spiegate .

 

 

 

101 NAC 106 n. 168.jpg

102 NAC 106 n. 168.jpg

103 NAC 25 n. 60.jpg

104 NAC 25 n. 60.jpg

105 NAC 39 n. 10.jpg

106 NAC 39 n. 10.jpg

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Inviato

Più che ninfa parrebbe ricordare Leda e il cigno. Comunque son bellissime.


Inviato
19 minuti fa, batù di carne dice:

Più che ninfa parrebbe ricordare Leda e il cigno.

La rappresentazione di Leda è differente. Infatti di norma il cigno è davanti a lei.

Arka

Diligite iustitiam

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Su questa moneta la ninfa cavalca il cigno.

apollonia


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Inviato

Culti Miti e Leggende dell’Antica Sicilia
7.6  NINFE E DIVINITÀ FLUVIALI: Camarina

 

Camarina era la ninfa legata alla palude che circondava, a partire da oriente, l’antica città di Camarina, fondata a Siracusa nel 589 a.C. Dopo una serie di esplorazioni ad opera di Paolo Orsi, gli scavi sono ripresi nel 1958 ed hanno messo in luce numerosi resti dell’antica città.

Il culto della ninfa Camarina sarebbe testimoniato dal ritrovamento di alcune monete in cui essa è rappresentata[1]. Su una delle monete è raffigurata una ninfa a cavallo di un cigno che veleggia sulla palude e che è stata attribuita alla ninfa Camarina. Si era anche parlato, nel passato, del ritrovamento di un santuario a lei dedicato, ma allo stato attuale tale ritrovamento è solo ipotetico.

A proposito di quello che veniva chiamato “Lacus Camarinensis“, citato anche da Virgilio[2], si racconta che, durante un periodo di grande siccità, la peste colpì la città. Gli abitanti nella convinzione che fosse la palude a favorire la calamità, consultarono, l’oracolo di Apollo chiedendo se la soluzione fosse quella di prosciugarla. L’oracolo rispose di no, ma incuranti della risposta, gli abitanti eseguirono ugualmente l’opera di prosciugamento. Effettivamente, la peste terminò ma, poco dopo, l’invasione del nemico, facilitata dall’assenza dell’antica barriera naturale, fece pentire amaramente gli abitanti di non aver accettato il consiglio dell’oracolo. Probabilmente la ninfa non aveva apprezzato che fosse stata prosciugata la palude a lei dedicata.

[1] Ciaceri Emanuele: Culti e Miti dell’Antica Sicilia p.249

[2]Eneide lib III.

Fonte https://www.lasiciliainrete.it/culti-miti-e-leggende-dellantica-sicilia/ninfe-e-divinita-fluviali/camarina/

apollonia

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Inviato

Comunque il retro ricorda molto l'Afrodite a cavallo del cigno di Kameiros, vicino Rodi.

Aphrodite_swan_BM_D2.jpg

Riguardo la ninfa non ne sapevo davvero nulla, grazie per le informazioni preziosissime.

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Inviato (modificato)

Il cigno era uno degli animali sacri ad Afrodite con il delfino, il passero e soprattutto la colomba.

Il cigno ha sempre avuto un ruolo importante nella mitologia greca in quanto simbolo di bellezza, amore e grazia. La bellezza e il candore dell'uccello simboleggiano la grazia e il fascino di Afrodite, rendendolo sacro alla dea dell'amore e della bellezza.

apollonia

 

Modificato da apollonia

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Inviato

Il mito di Hipparis e Kamarina

Secondo un’antica leggenda, sui Monti Iblei posti all’estremità meridionale della Sicilia viveva il pastorello “Hipparis” (o “Ippari”), che scendeva nella fertile valle ai piedi dei monti portando il suo gregge al pascolo. Un giorno si trovava presso le rive del Mar Mediterraneo quando vide la ninfa Kamarina in compagnia di un grosso cigno. I due giovani si incontrarono e fu amore a prima vista. Decisero di trascorrere assieme il resto della loro vita, ma non fecero i conti con il volere di Zeus che, innamorato anche lui della ninfa, fece in modo di separare i due giovani che non sopportarono la lontananza ed erano entrambi sul punto di morire di crepacuore. Gli dei dell’Olimpo si impietosirono alla vista dei due giovani così innamorati e decisero di trasformare il corpo morente del pastore in una sorgente da cui sarebbe nato un fiume e il corpo della ninfa in un bellissimo lago. In questo modo Ippari e Kamarina si sarebbero ricongiunti dopo la morte, formando l’attuale fiume Ippari che, prima di sfociare nel Mediterraneo, si congiungeva presso il Lago di Kamarina.

apollonia

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  • 3 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Dedica ("omaggio dell'Autore") sul reprint di Reginald Stuart Poole, data to 1873. Poole
utilizzo' le monete di Kamarina per illustrare la quarta e quinta ode olimpica di Pindaro nell'ambito di una "lecture" universitaria. Il Poole era all'epoca Direttore del Dip. Monete e Medaglie del British Museum di Londra, Autore di una monumentale opera qual e' il B.M.C.

Evidentemente il fascino e la sublime armonia artistica delle monete camarinesi lo avevano conquistato!

IMG_20220707_202824.jpg

Modificato da mylae
Correzione della data di pubblicazione
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